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Autore: Andy14    14/10/2013    1 recensioni
Quando Blaine sente il nome di Daniel Raynolds al notiziario, affiancato dalla parola suicidio, sente crollare una piccola parte del suo mondo. Quando riceve una lettera da uno sconosciuto, capisce che forse la morte di quel ragazzo, per qualcun altro ha significato la fine di un mondo intero. Quando ne riceve molte altre, capisce di voler aiutare Kurt a ricostruire quello che ormai è in mille pezzi.
Dal primo capitolo: "Vorrei che tu mi conoscessi solo come Kurt per ora. Un semplice ragazzo di sedici anni, intrappolato in una cittadina troppo piccola e opprimente. Un ragazzo che forse ha solo bisogno di parlare con qualcuno."
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Love Always, Kurt
Capitoli: 2/?
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel.
Genere: Generale, Romantico.
Raiting: Giallo (per ora)
Avvertimenti: OOC, Slash.
Parole: 2137
Disclaimer: I personaggi non sono miei, ma di proprietà di R.Murphy e della FOX.
Note Iniziali: Lo so ci ho messo una vita! Ma come sa chi segue l'altra mia storia in corso, ci metto un po' a postare e mi scusi davvero. Grazie mille a AcidQuinn che, come sempre, beta i miei capitoli <3 PS: se c'è qualche errore avvisatemi, colpa mia che non ho ricontrollato a causa della mia patologica pigrizia!

II


Blaine si sistemò per l'ennesima volta le maniche della giacca, stringendo nella mano libera una busta bianca. La competizione non era ancora iniziata, ma gli ospiti potevano già prendere posto dove volevano. L'auditorium del liceo Carmel era stracolmo. Ma il moro non ne rimase sorpreso, anche l'unica volta in cui i Warblers avevano partecipando a quell'evento insieme ai Vocal Adrenaline, glee club della Carmel High School, l'auditorium era pieno.

Il ragazzo si avviò verso le prime file, voleva avere una buona visuale. Tuttavia dovette accontentarsi di un posto laterale, visto che i posti centrali erano tutti occupati. Si mise a sedere e si guardò intorno, chiedendosi se magari Kurt era li intorno. O magari se lo stesse guardando.

-Finn dove diavolo stai andando?-

-Aspetta Rachel, Kurt mi ha chiesto di fare una cosa...- A quel nome, Blaine si voltò di scatto. Un ragazzo anche troppo alto si guardava intorno, con accanto una piccola ragazza mora. L'amica di Kurt, si disse mentalmente.

-Stai cercando quel Blaine delle lettere? Non sai nemmeno se è venuto davvero...- cominciò lei sistemandosi la larga felpa rossa e blu sul corpo minuto, notando poi lo sguardo insistente del moro su di loro. Finn, sorpreso dell'improvviso silenzio della fidanzata, seguì il suo sguardo e sorrise.

-Blaine?- chiese, e l'interpellato non potè fare altro che annuire. La coppia si avvicinò a lui, che nel mentre si era alzato in piedi, stringendo la lettera fra le mani. -Per fortuna ti abbiamo trovato! Se avessimo riportato la busta intatta a Kurt sono sicuro che sarebbe impazzito.- gli disse Finn, porgendogli una busta gialla con il suo nome sopra. Blaine la prese con un sorriso.

-Perchè non è venuto lui a portarmela?- chiese poi ingenuamente, inclinando la testa di lato.

-Non ha voluto dirmelo. Forse aveva paura che tu non fossi qui.- Blaine annuì. Paradossalmente, il discorso filava. -Ora andiamo, Kurt ha detto che devi aprire la busta dopo l'esibizione.- il ragazzo annuii, posando di nuovo gli occhi sulla lettera appena ricevuta.

-Oh, aspettate!- disse poi mentre gli altri due stavano andando via, risvegliandosi di colpo. Prese la giacca che aveva lasciato sul sedile, tirando fuori dalla tasca interna la busta che aveva portato per Kurt. -Potreste dargli questa da parte mia, per favore?- chiese, porgendola e Finn con sguardo implorante. Il ragazzo la prese con un sorriso sincero, annuendo.

-Spero che un giorno prendiate tutti e due il coraggio di muovere il sedere e incontrarvi.- disse, prima di allontanarsi con la sua fidanzata a braccetto, che lo salutò con uno sfarfallare di dita.


***

-Oddio non l'ha accettata vero? No, peggio, non è proprio venuto! Sono stato uno stupido a credere...-

-Kurt, rena! È venuto, ha accettato la tua lettera, e questa è per te!- disse Finn, porgendo a Kurt la missiva. Il ragazzo la prese con mano tremante, e la strinse come se avesse paura che potesse sparire da un momento all'altro. -Io ti consiglierei di leggerla in fretta, hai un po di tempo prima che tocchi a noi.- Kurt annuì, seguendo il consiglio che il fratellastro gli aveva appena dato. Si andò a sedere un po' isolato dai suoi amici, aprendo la busta. Dentro ci trovò un foglio ripiegato e una fotografia. Riconobbe subito Daniel, sorridente e con la pelle abbranzata, con sullo sfondo un lago di cui non si vedeva il fondo. Di fianco a lui, con lo stesso sorriso felice, c'era Blaine. Aveva i capelli ricci tutti scompigliati, e lo stesso colorito dell'altro ragazzo. Girò la foto e sussultò, nel vedere lascrittura frettolosa e disordinata di Dan.


"Lima, 15 Settmbre 2010

Ho fatto stampare questa come ricordo.

Grazie davvero per tutto,

sei il migliore.

Ti voglio bene, Daniel."


Kurt si asciugò una lacrima, riponendo con cura la fotografia nella busta. Aprì finalmente la lettera, accarezzando le parole impresse nella carta.


"Caro Kurt,

spero davvero di aver trovato il coraggio di inviarti questa lettera,

ma soprattutto spero di trovare qualcuno che te la consegni.

Chi lo sa, magari troverò proprio te.

Devo ammettere che ho pensato molto a cosa scrivere,

ho accartocciato un bel po' di fogli di carta prima di decidermi.

Vorrei dirti tante cose, talmente tante che mi si affollano in testa,

e questa penna è come un imbuto.

Non riescono a uscire tutte insieme.

Va bene lo ammetto, la cosa dell'imbuto non è mia. Ma suonava bene, no?"


Kurt sorrise, mordendosi il labbro inferiore.


"Ma il concetto è quello.

Mi sembra di conoscerti anche se effettivamente non ci siamo mai incontrati.

Devo ammettere che le tue lettere mi hanno aiutato,

non ho realmente capito dino a che punto.

Finchè non ho ritrovato la foto che ti ho allegato nella busta.

Ne ho tante con Daniel, ma quella ha un significato particola.

E non solo perché è l'ultima che abbiamo insieme.

Non so se Daniel ti ha mai parlato di un certo Matt.

Ma sicuramente si, probabilmente viene ancora a scuola con te.

Beh, quest'estate Dan mi ha raccontato tutto, di come lo maltrattasse

e gli facesse del male... per un attimo, quando mi hai scritto di quel bullo

e del bacio... mi hai ricordato Dan.

Una parte di me voleva venire a scuola da te, e chiedere ad ogni studente dove

potevo trovarti... ma poi ho pensato che di te conosco solo il tuo nome.

Quanti altri Kurt ci sono in Ohio?"


-Nessuno...- mormorò il castano, continuando a leggere cona ttenzione.


"O forse avevo solo paura della tua reazione. E se non sono come credi?

Non voglio rischiare di perdere anche le tue lettere.

Però sono venuto qui per vederti e cercare di capire chi sei.

La foto la puoi tenere, ci tengo che la abbia tu.

Ti allego il mio numero di cellulare, magari potremmo usare dei modi

di comunicazione un po' più moderni.

Non che le tue lettere non mi piacciano, anzi!

Okay, sto straparlando.

Buona fortuna per l'esibizione, faccio il tifo per voi.

Con affetto, Blaine."


-Kurt? Kurt che hai?- Rachel gli scosse una spalla e il ragazzo si riprese.

-Come?-

-È il nostro turno, devi sbrigarti!- Kurt annuì e si mise la foto e la lettera in tasta, sistemandosi la giacca del completo prima di seguire i suoi compagni.


***


-Ed ora da Lima, Ohio, le Nuove Direzioni!- Blaine si sistemò sulla poltroncina, raddrizzando la schiena come un bambino emozionato. Le luci dell'auditorium rimasero spente per un bel po, finchè un unico faretto di luce aranciata si accese, illuminando la ragazza che poco prima gli aveva portato la lettera di Kurt. Rachel aveva i lunghi capelli che le ricadevano sulle spalle ed indossava un vestito nero dalla gonna svolazzante, che non era riuscito a vedere prima a causa della felpa larga. Quando iniziò a cantare il moro rimase sorpreso, come poteva contenere un corpo così piccolo una voce così potente?


R: Our love runs deep like a chevy
If you fall I’ll fall with you baby
Cause that’s the way we like to do it
That’s the way we like
You run around open doors like a gentleman
Tell me girl every day you’re my everything
Cause that’s the way you like to do it
That’s the way you like

Tutti i faretti del palco si accesero, mostrando al pubblico gli altri componenti del gruppo, disposti in modo ordinato sul palco rialzato in tre diversi punti. Finn si fece avanti, affiancando la ragazza.


F: Just a little West Coast, and a bit of sunshine
Hair blowing in the wind, losing track of time
Just you and I, just you and I
Woah, woah


Il gruppo si fece avanti iniziando a cantare il ritornello e Blaine non riusci ad evitare di guardarli uno per uno. Quale poteva essere Kurt?


I:
No matter how far we go, I want the whole world to know
I want you bad, and I wont have it any other way
No matter what the people say,
I know that we’ll never break
Cause our love was made, made in the USA
Made in the USA, yeah


Poi lo vide. Doveva essere lui, se lo sentiva. Gli occhi azzurri si notavano fin dove era seduto, di quel blu che lascia senza fiato. Pieni di insicurezza anche in quel momento importante, mentre si faceva avanti insieme ad una ragazza bionda.


Q:
You always reading my mind like a letter
When im cold, you’re there like a sweater

Cause that’s the way we like to do it
That’s the way we like

La musica cambiò a causa del taglio della canzone ma Blaine non se ne accorse. Kurt stava aprendo la bocca e stava per cantare. La sala divenne vuota alle sue orecchie, riusciva solo a sentire quel ragazzo cantare.


K:
Cause baby i’ll break the bullet
And take the blow for love
Woahhhh, our love was made in the usa


I:
Made in the usa, made in the usa
No matter how far we go, I want the whole world to know
I want you bad, and I wont have it any other way
No matter what the people say,
I know that we’ll never break
Cause our love was made, made in the USA
Made in the USA, yeah
Made in the U.S.
Made in the U.S.
Made in the U.S.A

La musica terminò e le luci si spensero nuovamente. Il pubblico applaudii entusiasta ma Blaine rimase fermo, ancora perso nel suono di quella voce angelica. Se la immaginava così, la voce di Kurt? Ovviamente si. Si immaginava così il suo viso? I suoi occhi? I suoi capelli perfetti? Era come se nel suo cervello qualcuno avesse preso una matita e creato per tutto quel tempo un immagine di Kurt che rappresentava la realtà. Kurt era proprio come si era immaginato, e un sorriso spontaneo si impossessò delle sue labbra, mentre le luci del palco si accendevano di nuovo per mostrare le Nuove Direzioni sedute ognuno su uno sgabello. Rachel, Finn, Kurt e la ragazza bionda erano seduti davanti, gli altri dietro, probabilmente per il coro.


F: It started out as a feeling
Which then grew into a hope

R: Which then turned into a quiet thought
Which then turned into a quiet word

Q: And then that word grew louder and louder
'Til it was a battle cry

K: I'll come back
When you call me
No need to say goodbye

F:Just because everything's changing
Doesn't mean it's never
Been this way before

K: All you can do is try to know
Who your friends are
As you head off to the war

R: Pick a star on the dark horizon
And follow the light

Q: You'll come back
When it's over
No need to say good bye

I: You'll come back
When it's over
No need to say good bye


R: Now we're back to the beginning
K : It's just a feeling and now one knows yet
F: But just because they can't feel it too
Q: Doesn't mean that you have to forget

I: Let your memories grow stronger and stronger
'Til they're before your eyes
You'll come back
When they call you
No need to say good bye

You'll come back
When they call you
No need to say good bye


Blaine questa volta si alzò in piedi e si fece venire le mani rosse a furia di applaudire. Gli usci anche qualche grido di incoraggiamento, ma non se ne vergognò. Le Nuove Direzioni scesero dal palco e il moro prese di corsa la sua giacca e la lettera di Kurt, senza sedersi di nuovo. Uscì dalla fila e si diresse verso il lato del palco. Mentre si avvicinava vedeva i compagni di Kurt allontanarsi, esultanti e pieni di adrenalina. Accelerò il passo, ma il suo cammino venne comunque interrotto dal glee club che stava andando in scena. Allora fece la prima cosa che gli venne in mente, senza pensare a chi lo circondava.

-Kurt!- chiamò a voce alta, poco meno che un urlo. Il ragazzo sussultò un attimo qualche metro più avanti e si voltò verso di lui con le guance arrossate e una ciocca di capelli sulla fronte sudata. Blaine sorrise, un sorriso sincero. Kurt sbattè le palpebre sorpreso e aprì un poco la bocca. Poi sorrise, un sorriso che arrivava gli occhi e li fece luccicare. Per un attimo i loro sguardi si unirono, come in un abbraccio. Attimo che svenì subito, quando Rachel si mise in mzzo a loro e portò via il castano verso i camerini. Blaine fece un passo indietro e sospirò, posandosi una mano sul petto. Il cuore gli batteva forte, quasi impazzito. Sorrise ancora e andò verso l'uscita. Era inutile aspettarlo fuori, sicuramente non sarebbe riuscito a parlargli. Uscì dalla scuola e salì di nuovo sulla sua macchina, posando la lettera e la giacca sul sedile del passeggero. Mise in moto e partì, a casa aveva una leggera da leggere.

   
 
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