Capitolo II Flo alzò lo sguardo e vide la ragazza con i capelli rossi che le tendeva la mano. “Su, coraggio Clarabel non abbiamo un minuto da perdere!” disse la ragazza. “ Clarabel? Io non sono la persona che sta aspettando… un attimo, Clarabel è la nonna!” pensò all’istante Flo mentre si rialzava. “ Ehm… ascolta, deve esserci un errore… io non sono Clarabel... mmm… la persona che stai cercando è mia nonna… “ disse prontamente alla ragazza, che nel frattempo l’aveva presa per un braccio e aveva incominciato a correre. Al suono di quelle parole si bloccò di scatto e si voltò. I suoi capelli avevano dei bellissimi riflessi color rame che facevano risaltare i suoi magnifici occhi color smeraldo. “ Cosa?! Tu non sei Clarabel? Santo cielo non è possibile! Siete identiche! Come hai fatto ad arrivare fino a qui? Dov’è la mia migliore amica?” Flo rimase un po’ perplessa alla sua reazione: in effetti lei assomigliava molto a sua nonna da giovane, ma le sembrava esagerato dire che erano pressoché identiche. “ Io sono Flo, la nipote di Clarabel. Stavo riordinando la soffitta, quando ho trovato una collana e nel ripulirla mi sono ritrovata qui. Non so dove mi trovo e non so chi sei, ma se conosci mia nonna sono sicura che di te posso fidarmi.” La ragazza con i capelli rossi si fermò assorta nei suoi pensieri per qualche istante poi si rivolse a Flo e disse: “ Piacere, io sono Rose. Mi sono totalmente scordata che il tempo scorre più velocemente sulla terra. Certamente ora tua nonna sarà invecchiata, mentre io ho ancora un aspetto giovanile, ma in realtà abbiamo la stessa età. Sono sicura che non starai capendo molto di quello che ti sto dicendo, ma ora non è importante: qui non siamo al sicuro, ti racconterò tutto a casa. Sei la nipote di Clarabel, circola in te il suo stesso sangue e questa i basta come prova della tua fedeltà!” Flo era ancora più confusa prima, ma rispose: “ Ok verrò con te. La nonna da piccola mi ha raccontato di quando era giovane e mi ha accennato dell’esistenza di una certa Rose che abita in posto molto lontano: questa Rose dovresti essere tu. Sei stata molto importante per lei e per questo ti aiuterò.” Flo aveva riportato alla mente tutti i racconti della nonna ed era riuscita a ricordarsi di quando raccontava della sua amica Rose. Quando parlava di lei aveva un’ espressione sognatrice, nostalgica, ma non si era mai dileguata troppo riguardo quello che facevano. La giovane ragazza aveva capito che dietro a dei normali ricordi c’era qualcosa di più profondo e importante. Era decisa ad andare a fondo della questione, costi quel che costi. “ Forza allora! Dobbiamo allontanarci da qui. Il più velocemente possibile!” esclamò Rose. Le due ragazze iniziarono a correre verso il confine che segnava quel prato fiorito con la foresta: iniziarono ad addentrarsi. L’aria era umida, era buio e gli animali emettevano dei versi paurosi: sembrava notte fonda, ma era giorno. “ Seguimi e in cinque minuti saremo arrivate!” disse Rose continuando a correre. Flo fece come le era stato detto e mentre correva rifletteva su un fatto che la incuriosiva parecchio: Rose aveva l’aspetto di un buffo animaletto. Era la sua immaginazione o Rose era realmente qualcosa di diverso dalla specie umana?