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Autore: Marty_Kaulitz    09/04/2008    1 recensioni
Guardò quegli occhi nocciola, così profondi, così espressivi, così belli.. gli occhi della persona che amava.. ma che quel giorno sarebbe partita e che avrebbe rivisto chissà quando..
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Scusate se vi ho fatto attendere un po'.. comunque eccovi il penultimo capitolo :'(

Il titolo vuol dire sulla torre eiffel..

I ringraziamenti alla fine!!


CAPITOLO 27 – SUR LE TOUR EIFFEL


-Perfetto, stasera scegliete voi il locale, dobbiamo festeggiare! –disse Georg alle ragazze che erano tenute per mano dai rispettivi fidanzati, passeggiando alla ricerca di un posto dove cenare (avevano leggermente fame dato che erano le 22 e 30).

-Ma noi qui non conosciamo nulla –disse Roxi

-Perfetto, neanche noi! –dichiarò Bill

-Andiamo a zonzo.. sento che di là c’è qualcosa.. –fece Gustav

-E’ diventato un sensitivo –dichiarò Tom in un sussurro perfettamente udibile che fece ridere tutti.

Alla fine trovarono un ristorante abbastanza retrò, e decisero per quello.

Fecero le loro ordinazioni ed iniziarono a chiacchierare del più e del meno.

-Ma in che albergo state? –chiese Georg addentando una fetta di torta

-Uno qua vicino.. Paris, o qualcosa del genere.. –rispose Eleonora

-Non lo conosco, probabilmente non ci siamo mai stati.. –ragionò Bill

-Be’ non è certo un hotel a cinque stelle! –fece notare Roxi

-Perché non venite nel nostro? –chiese Tom

-No –disse Eleonora con fare autoritario –vi abbiamo già sfruttati abbastanza, grazie!

-Avanti!! –pregò Gustav

-No – disse Roxi

I quattro ragazzi le guardarono male.

-No, mi dispiace! – ripeté Roxi

Quando uscirono dal ristorante (neanche questa volta le due erano riuscite a pagare la loro parte), i quattro tenevano ancora il muso.

-Ma la volete smettere?? –chiese Eleonora

-No finché non acconsentirete a venire nel nostro hotel! –rispose Tom. Intanto Bill aveva chiamato un autista che li venisse a prendere.

-Non provare a chiamare limousine o robe varie! –lo avvertì Roxi

-Già fatto.. e naturalmente ci porterà al nostro hotel, voi comprese

-No, ragazzi.. –implorò Eleonora

-Ma cosa vi costa? –chiese Gustav

-A noi niente! A voi, semmai!

-Ma lo volete capire che noi prendiamo solo matrimoniali e quindi non fa differenza se c’è una persona in più o in meno? –fece Tom

-Sì, ma.. –cominciò Roxi, per essere subito interrotta da Georg –Ma, niente!

Le ragazze sbuffarono, mentre la limousine arrivò.

Bill e Georg salirono, Gustav e Tom guardarono le due ragazze che però non accennavano a muoversi.

Allora Gustav andò dietro Roxi e la spinse nella macchina, ignorando le sue proteste.

Tom invece porse la mano a Eleonora, che non la prese. Allora le andò vicino e la prese in braccio.

-Noooo! Mettimi giùùùùùùùù! –gridava lei

Ma lui la fece accomodare dolcemente sul sedile e si sedette accanto a lei, mettendole un braccio attorno alle spalle. La ragazza lo guardò malissimo incrociando le braccia, ma lui sorrise, facendola sciogliere; per resistere alla tentazione di baciarlo, la ragazza si girò dall’altra parte.

Roxi invece stava già ‘perdonando’ Gustav....

Intanto, Bill e Georg stavano chiacchierando a proposito del concerto di quel giorno: Eleonora rivide come un film, Tom che cantava Ich liebe dich per lei e si sentì così stupida a tenergli il broncio per averle pagato la cena, portata in braccio alla limousine e ospitarla nel suo albergo a cinquemila stelle..

Gli prese la mano che le teneva penzolante sulla sua spalla. Tom si girò verso di lei, che gli sorrideva. La ragazza allungò il collo e gli diede un bacio a fior di labbra, per poi appoggiare la testa sulla sua spalla. Il ragazzo appoggiò il capo su quello di lei e le mise l’altro braccio attorno alla vita mentre la roscia stringeva fra le mani la stoffa della sua felpa XXL.

Improvvisamente, tutti e due avrebbero voluto che quel viaggio non finisse mai.

Ma le cose belle non durano e, dieci minuti dopo, eccoli tutti e sei davanti a un lussuoso albergo del centro.

I quattro presero le rispettive chiavi e salirono fino all’ultimo piano, dove vi erano le loro stanze.

-Ok, allora buonanotte ragazze –sbadigliò Bill

-‘Nottte.. –fece Georg

-Notte! –dissero in coro le ragazze ma non li lasciarono andar via senza dar loro due baci sulle guance, cosa che poi fecero anche l’una con il ragazzo dell’altra

-Comodo il letto.. –fece Roxi una volta in camera, sedendosi su un grande letto con delle lenzuola bianche.

-Già.. sono stanco morto.. –annunciò Gustav scaraventandosi sullo stesso letto.

-Ma come sei stanco?? –chiese Roxi accomodandosi sopra di lui

-Roxi..

-E che non ce la fai a farlo due volte in un giorno?? (ND: scusate la battuta oscena..)

-Cosa?? –Gustav era un tipo piuttosto orgoglioso in questo ‘ campo ‘ ..-Ora ti faccio vedere! –Punzecchiandolo come solo Roxi sapeva fare, lo aveva svegliato!

..Ed ecco un’altra notte passata insonne..


**


-Che bello fuori! –disse Eleonora non appena fu in camera con Tom.

-Aspetta.. –e il rastaro aprì la porta finestra così da permetterle l’ingresso nel balcone, dove si recarono entrambi.

La ragazza appoggiò le mani sulla ringhiera e guardò Tom: quella scena le ricordava una sera, quando erano andati al mare.. anche quella volta erano andati in balcone a guardare le stelle.

Tom le sorrise, anche lui se ne ricordava. E infatti, l’aveva pensata tante volte, il giorno precedente, mentre stava seduto su quel balcone a fumare sigarette. Ormai aveva quasi smesso, ne fumava solo una ogni tanto.

Si avvicinò alla ragazza e la strinse a sé. Dopo un po’ le alzò il viso e le diede un bacio.

La ragazza, quando si staccarono, gli poggiò una mano sulla guancia e gli sussurrò –Tom.. ti amo.. –non si era ancora abituata bene a dire quelle parole, ma ogni volta che guardava quegli splendidi occhi le esplodevano dentro.

Tom le regalò uno dei suoi sguardi più dolci e piegò il viso, fino ad arrivare alle labbra della ragazza.

Si staccò un attimo per sussurrarle –anch’io.. –poi la prese in braccio e la portò fino al letto, dove la poggiò dolcemente per mettersi sopra reggendosi sui gomiti. Le baciò il collo mentre lei giocherellava con i suoi rasta.

Iniziarono a spogliarsi.. e di certo quella notte non la passero dormendo..


**


La mattina dopo, istintivamente tutti si recarono nella hall dell’albergo, come ai vecchi tempi.

-Programmi per oggi? –chiese Georg riavviandosi i capelli, appena lavati, piastrati, laccati e lucidati.

-Mmm.. non lo so.. voi ragazze alle dieci massimo dovete passare a prendere le valige nel vostro albergo vero? –chiese Tom e le due annuirono

-Allora facciamo un giro là intorno –suggerì Bill

-Oppure andiamo da un’altra parte e un po’ prima delle dieci torniamo –disse ancora Gustav

-Buona idea! –convenne Eleonora seguita subito a Roxi

-Ok.. dove volete andare? –chiese Tom

-Dobbiamo scegliere noi? –domandò Roxi

-Certo! –incoraggiò Georg

-Un posto a caso, uno qualsiasi –fece Bill. Le due ragazze si guardarono.. avevano sempre desiderato andarci.. ma era lontano e soprattutto non gratis.. e in più Tom e Bill soffrivano di vertigini.. cioè finché è un balcone va bene, a viaggiare in aereo ormai erano abituati.. ma in cima alla Torre Eiffel!

-Allora? –chiese Gustav

-Mmm.. bo.. Non lo sappiamo..

-Fate voi..

I quattro si guardarono straniti

-Dite, dite, non preoccupatevi.. –incoraggiò Bill

-No.. davvero, non abbiamo idee –fece incerta Eleonora. Tom incrociando lo sguardo della ragazza, alzò un sopracciglio.

Orami i ragazzi avevano capito che qualcosa frullava nella mente delle altre, così le due decisero di cambiare strategia –E’ troppo lontano.. –cominciò Roxi

-Troppo faticoso.. –aggiunse Eleonora

I quattro le guardarono come si guardano due alieni che non riescono a capire la tua lingua –Ragazze, se ci diceste DOVE..

-No, no, no, non fa niente –disse Roxi mentre Eleonora scuoteva la testa

I ragazzi sospirarono e cominciarono a fissarle..

-Ok, ok! –fece Roxi –ve lo diciamo!

-Alleluia! –Tom alzò le braccia in segno di vittoria

-La Torre Eiffel –dichiarò Eleonora. Tom abbassò piano le braccia fissando la rossa –Q-Quella cosa alta.. altissima.. a forma di piramide?

Bill intanto era impallidito

-Quella cosa altissima a forma di piramide –confermò lei –ma non fa niente, non andiamoci, tanto è troppo lontano..

-No.. Andiamo! –esclamò il rastaro riprendendosi

-Cos..? –cominciarono le due

-Si va a Parigi! –annunciò Bill, anche lui ripresosi e afferrando il telefono mentre Gustav prendeva per mano Roxi e Georg sorrideva.

-Ma voi non.. non soffrivate di vertigini? –chiese la rossa ai gemelli. Gustav soffocò una risata maligna ricevendo una gomitata da Roxi

-Be’ sì ma.. non fa niente! E poi basta che non guardo giù.. E’ tutto ok! –rispose Tom

-Lo stesso vale per me! –si aggiunse Bill staccandosi un attimo dal cellulare

-Sarà.. ma guardate che possiamo anche non andare.. giusto Roxi? –la ragazza annuì

-No, veramente, è tutto apposto! –insisté il rastaro.

-Ok, ragazzi, fra mezz’ora ci viene a prendere il jet privato.. in un’altra mezz’ora saremo a destinazione.. fatevi trovare pronti! –disse Bill chiudendo il telefono

Eleonora guardò incerta Tom, che però le sorrise rassicurante, passandole un braccio attorno alle spalle.


Un’ora dopo..


-AAAAAAAAAAAAAAA!! Eccolaaaaaaaaaaaaa!!!

-Amore, calmati, così attiri l’attenzione.. ci potrebbero riconoscere!! –fece Gustav allarmato rivolgendosi a Roxi

-Ma guarda quant’è bellaaaaa! –fece Roxi indicando la Torre Eiffel, ai piedi della quale ora si trovavano tutti e sei.

-Entriamo? –chiese Georg

-Sì dai..- disse Bill deglutendo

I sei si avviarono, Tom stringeva la mano di Eleonora normalmente, ma aveva l’espressione un po’ tesa, anche se cercava di fare il disinvolto.

Appena entrati, pagarono la tariffa d’ingresso (i ragazzi dovettero letteralmente immobilizzare le ragazze per impedire loro di pagare) e presero l’ascensore (-troppa fatica, le scale! –commentò Georg).

-Che piano? –chiese Gustav pronto per schiacciare un pulsante

-Quello, più alto, ovvio! –rispose Roxi eccitata come una bambina.

Eleonora i gemelli: Tom provava a far finta di niente ma intanto faceva ballare la gamba sinistra, la mano della roscia sempre stretta nella sua; Bill si guardava le unghie perfette, fingendosi disinvolto.

-Ok! –fece Gustav premendo l’ultimo bottone.

Il viaggio in ascensore fu abbastanza lungo. Salirono tanti... tanti.. tanti.. tanti.. tanti.. tanti.. piani. Tom variò da appoggiato al muro, in piedi, in piedi facendo ballare la gamba, falso disinvolto, ecc..

Bill invece passò a torturarsi qualche ciocca di capelli battendo nervosamente un piede a terra.

L’ ascensore si fermò poi all’ultimo piano e i sei scesero.

-Cavolo!! Guardate come siamo in alto!! –commentò Roxi che si era già precipitata a sporgersi per guardare in basso.

-Beeeeeello! –fu il commento di Georg e Gustav che, a loro volta stavano osservando il paesaggio.

-Emh.. dai, andiamo.. –fece Tom e stava per raggiungere gli altri, ma Eleonora non si mosse; lui la guardò stupito.

Bill era con gli altri, ma si guardava bene dal girarsi verso il paesaggio.

-Tom, non devi farlo per forza..

-Ma che per forza? Lo faccio volentieri!

-Eeeeeeeeeee!

-Veramente! –e la trascinò dagli altri -anzi fammi vedere quanto è... alto.. –disse l’ultima parola con un filo di voce guardando di sotto.

Eleonora lo prese per un braccio e lo portò dove erano prima mentre gli altri tornarono alla contemplazione (o alla non-contemplazione come nel caso di Bill) del paesaggio.

-Tom.. tutto apposto?? Certo che sei proprio furbo!

-No, sì, tutto apposto..

-Lo vedo.. ‘no, sì’.. –gli accarezzò una guancia, un po’ preoccupata, ma lui le sorrise

-No, veramente, sto bene, solo mi ha fatto un po’ strano.. pensavo fosse, sai.. più bassa

-Sicuro?

-Sì, sì, tranquilla –le prese la mano fra le sue.

La ragazza gli sorrise, appoggiò la testa su una sua spalla e lui l’abbracciò.

Arrivò Bill –Disturbo?

-Eh, insomma.. –rispose il gemello

-Eleonora, ha detto Roxi se vai lì con lei.. c’entra qualcosa una cosa di quando eravate piccole, ma non ho capito bene cosa.. io nel frattempo terrò compagnia a Tom!

-Oh sì, è vero.. ok vado, grazie, Bill –Diede un bacio a stampo al rastaro a ‘mo di saluto per poi raggiungere l’amica.

-Roxi –fece Eleonora

-Oh, eccoti!

-Io e Georg andiamo con gli altri –annunciò Gustav intuendo che quella cosa doveva riguardare solo loro due.

-Eccoci! –fece Roxi guardando il meraviglioso paesaggio

-Già! Ti ricordi quante volte ci siamo sognate di stare quassù??

-Sì! Non mi sembra vero che ci siamo veramente!

-Ti prego non fare il tuo solito urlo..

-No, mi tratterrò.. certo che è bellissimo il panorama!

Stettero qualche minuto a contemplarlo ancora, poi tornarono dai ragazzi.

-Ok, noi siamo a posto! –fece Eleonora soddisfatta

-Bene, adesso che facciamo? –chiese Gustav passando un braccio attorno alla vita di Roxi mentre Tom faceva lo stesso con le spalle di Eleonora

-Be’.. a Parigi ci sono tanti bei negozietti.. –azzardò Roxi

-Perché tu sai parlare il francese? –le chiese scettica Eleonora

-Emh..

-Ci siamo salvatiiii!! –fece Georg attirando l’attenzione di alcuni visitatori

-Ufffffffffffff.. –sbuffò Roxi

-Perché non noleggiamo un DVD in tedesco? Di solito ci sono anche in altre lingue rispetto a quella del Paese.. e poi non c’è da parlare tanto per acquistarlo... –suggerì Eleonora

-Sìììì! –Bill era entusiasta

-Che genere di film noleggiamo? Non quelli sdolcinati che piacciono a voi donne vero? Vi prego! Io e Bill ne abbiamo fin sopra i capelli di coppiette felici! –fece Georg alludendo a Tom e Eleonora e a Gustav e Roxi

-Be’ abituati perché sarà sempre così –rispose Tom

A Eleonora il cuore fece una capriola di felicità... sempre..

-Appunto che almeno nei film potreste risparmiarci..

-Comunque facciamo scegliere le ragazze –disse Bill

-Eh, no! –si impose Roxi -Scegliamo sempre tutto noi, ora tocca un po’ a voi!

Seguirono una serie di battibecchi ma Tom li interruppe chiedendo –Nel frattempo non potremmo, che so.. scendere? Tanto dobbiamo farlo comunque..

-Uh, ci eravamo dimenticati delle Signorine-ho-paura-delle-altezze! –fece Georg

-Signorina, ci sarai tu con quei capelli piastrati lunghi due metri! –replicò Tom mentre il gemello alzava un sopracciglio.

I sei, ridendo, presero l’ascensore, scesero, e uscirono dalla Torre.

-Quello sembra un negozio di noleggio DVD –disse Bill indicando quello che, in effetti, era un negozio noleggio.

-Che genere di film preferite? –chiesero le ragazze

-Ma..

-Niente ma! –interruppe Roxi

-Ora scegliete voi e senza discutere – fece Eleonora

-Ok.. allora vediamo..

I ragazzi si guardarono un attimo poi esclamarono: -HORROR!!!!

Le ragazze ci rimasero un attimo, poi si fecero seguire nel negozio.

-Parlo io! In fondo, un po' di cultura me la sono fatta al telefono con quello dell’albergo.. –fece Roxi fiera.

-Se lo dici tu.. –le rispose Eleonora

-Bonjour! –disse al negoziante

-Bonjour –rispose quello

-Emh.. emh.. eheheh.. je.. je.. un DVD!

-DVD?

-Oui!

Il negoziante capendo che erano stranieri iniziò a parlare in inglese facilitando loro la vita.

Dopo cinque minuti, quando ebbero scelto il DVD dell’horror, li accompagnò in una piccola sala video nel retro, con sì e no dieci posti. Era tutta per loro!

Tom e Bill andarono a trafficare con il lettore DVD e alla fine riuscirono a farlo partire.

Roxi era seduta fra Gustav e Georg, mentre Eleonora fra i due gemelli; Bill e Georg erano vicini e Tom e Gustav tenevano una delle loro braccia sulle spalle delle rispettive ragazze le quali avevano la testa appoggiata sulle loro spalle.

Il film iniziò e non era la solita solfa stile sgozza quello, ammazza quell’altro, trova un cadavere, ecc. No, faceva molta più paura.

A una scena particolarmente paurosa, Eleonora si nascose nella larga felpa di Tom e Roxi, si gettò sul petto di Gustav.

Gustav la prese dolcemente per le spalle e, alzandole il viso, le disse –Tranquilla, ci sono io.. –per poi baciarla. Georg sussurrò un fortunatamente non udibile ‘eh allora sì che sta tranquilla..’ facendo scoppiare a ridere Bill proprio mentre la madre del bambino protagonista veniva uccisa e questo scoppiava in un pianto straziante.

Tuttavia la coppia non smise di baciarsi fino alla fine del film.

Tom invece accarezzò il viso di Eleonora guardandola sorridendo.

-Sta calma, è solo un film.. –glielo disse in italiano per evitare altri commenti di Georg o Bill

-Lo so, ma ho paura lo stesso! –rispose lei nella stessa lingua

Tom allora la strinse forte a sé, sentendo il cuore che batteva forte per lo spavento e non solo.. Le accarezzò i lunghi capelli, lei sistemò meglio la testa fra l’incavo del collo e la spalla del ragazzo, passandogli delicatamente le unghie sul collo. Improvvisamente Tom desiderò trovarsi in un qualsiasi posto che avesse un letto e una porta da chiudere a chiave, solo con lei.. e glielo sussurrò, sempre in italiano, a un orecchio.

La ragazza lo guardò con aria complice, un sorrisetto stampato sulle labbra. Tom le ripassò dolcemente con un dito il contorno di queste ultime poi, prendendola per il mento, le diede un lungo bacio mentre lei tornava a occuparsi del suo collo con le unghie.

-Eleonora.. basta con le unghie, ti prego!

-Ma mi hai appena detto che ti piace..

-Infatti.. troppo.........

-Mmm, ho capito -_____- .. me ne starò buona, buona –e si riappoggiò sulla sua spalla. Tom le diede un bacio sulla testa, poi tornarono a guardare il film, ormai quasi finito.

Bill e Georg uscirono dalla sala mezzi addormentati, Roxi con i capelli completamente in disordine, Gustav con aria soddisfatta e Tom ed Eleonora erano impegnati a sbaciucchiarsi. Pagarono e uscirono dal negozio, poi Bill guardò l’orologio.

-Ragazzi –sbadigliò –è ora.. tra poco arriva il get..

-Ma vi è piaciuto il film? –chiese Roxi vedendo le arie assonnate dei due ragazzi

-Non basta robetta simile a spaventarci! –disse orgoglioso Georg

-Ma sentitelo! –lo prese in giro Tom

-A te basta non trovare più la piastra per andare nel panico! –completò Gustav

-QUELLA sì che è una cosa seria! –e Georg si riavviò i capelli mentre le ragazze ridevano.


Appena saliti a bordo del jet, Roxi che voleva ascoltare un po’ di musica con Gustav, constatò amaramente che il suo mp3 era scarico.

-Oh, cavolo! Eleonora mi potresti prestare il tuo?

-Ma il mio è da un secolo che è impazzito! Dopo dieci secondi cambia canzone da solo.. Sono disperata!

-Oh, già è vero.. steeeeeeeeeeella! ...Bill.. non è che potresti.. non so.. una canzoncina..??

-Mmm.. non lo so ci devo pensare.. poi se non mi resta più voce per il tour.. oh, al diavolo! Ok!! Che vuoi che ti canti??

-Non lo so.. mi piacciono tutte! E se ce le cantassi tutte? Tipregotipregotipregotiprego!!

-Tutte?? ..ma sì!

Così Bill iniziò a cantare.. naturalmente non poté cantarle tutte, il viaggio era troppo corto.

Gustav dava il ritmo a battiti di mani, accompagnato dal battito di piede di Georg, mentre Tom, dove serviva, faceva la seconda voce.

Alla fine di ogni canzone, le ragazze applaudivano ammirate ma, a metà di nach dir kommt nichts, l’aereo atterrò e i sei scesero.

Il macchinone che li venne a prendere, li scaricò davanti all’albergo delle ragazze che presero le valigie, consegnarono la chiave della stanza al responsabile e poi risalirono sulla stessa macchina, diretta all’albergo dei ragazzi.

Siccome c’era ancora tempo per la partenza dell’aereo, Georg e Bill decisero che avrebbero salutato le ragazze dopo, ora sarebbero state un po’ con i rispettivi ragazzi.

Gustav e Roxi, sfruttarono a pieno il tempo rimasto, cosa che fecero anche Tom ed Eleonora

La rossa a un certo punto chiese al rastaro –Tom.. te le posso passare le unghie sul collo?

-Sarebbe un sogno..


**


Mezz’ora dopo, erano tutti nella hall per aspettare l’ennesima macchina diretta all’ennesimo aeroporto per un ennesimo viaggio.. quanto sarebbe durato ancora tutto questo? Per quanto avrebbero retto?

Gustav e Tom tentarono inutilmente di asciugare le numerose lacrime sul volto delle rispettive ragazze quando la solita odiatissima voce annunciò l’arrivo dell’aereo.

-Non piangere, amore.. ci rivedremo.. -sussurrava Gustav all’orecchio di Roxi abbracciandola

Tom invece prese il viso di Eleonora fra le mani e le diede un lungo bacio.

-Questi giorni con te sono stati stupendi, non me li dimenticherò.. –le disse

Lei non riuscì a far altro se non sorridere debolmente fra i singhiozzi per poi abbandonarsi al nuovo abbraccio che le regalò Tom.

Le ragazze abbracciarono a turno Bill, Georg e il ragazzo dell’altra. Diedero un ultimo bacio al proprio, poi salirono le scale per l’aereo.

In cima, Roxi tirò un bacio a Gustav e salutò gli altri con la mano, mentre Eleonora si limitò a sorridere tristemente a tutti e quattro.

Eccole di nuovo, in lacrime su un maledettissimo aereo che le avrebbe riportate in Italia, lontane da Tom e Gustav.. Roxi dopo un po’ si addormentò mentre Eleonora, per tutto il viaggio guardò fuori dal finestrino. Quando si sarebbero rivisti? La loro relazione era destinata a durare?

Solo il tempo poteva dirlo..



RINGRAZIAMENTI:


tesorinely: Grazie per i complimenti! Comunque..niente seguito, mi dispiace! Scriverò altre storie, ma non il seguito di questa..


Grazie anche a chi legge senza commentare!!!!


Baciiiii!! Al prox cap!!!!

  
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