III. THE GAME.

I giochi stanno per finire e io sto sempre peggio.
Mi sento così sola quì a casa e la sera, quando sono a letto, e appoggio la mano dove dovrebbe esserci lui, tutto ciò che sento è un lenzuolo freddo sotto il mio palmo. E' una sensazione orribile.
Ogni ora del giorno la passo davanti alla televisione, a guardare la diretta dei giochi. Mi siedo in un angolo sul pavimento, mi raggomitolo e osservo ogni secondo di questo stupido programma. 
Inoltre dormo pochissimo. 
Ho delle occhiaie che fanno paura.
E ho continui attacchi di panico.
Dovrei ricominciare a prendere le medicine.
Sto così male.
Improvvisamente il mio flusso di pensieri viene interrotto perchè una luce accecante si espande nell'arena e i programmi vengono interrotti.
Balzo in piedi, il cuore che batte forte.
Ho un brutto presentimento.
"Finnick!" Riesco solo ad urlare il suo nome.