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Autore: Angy Nyan    22/10/2013    5 recensioni
Tsurugi e Tenma erano in posizione. Wandaba che, come un pistolero del Far (o Wild, come volete) West si preparava a puntare le armi contro i due ragazzi. BANG! Un fulmine colpì il centrocampista e l’ace striker. Entrambi furono avvolti da scariche elettriche… ma qualcosa andò storto.
In un attimo successe l’inevitabile.
Cosa era successo?
*Yeeeee* Nyan è tornata! ♥
La mia nuova storia, come avete ben capito, parla di un certo Mixi Max... Spero vi piaccia!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Gender Bender
Capitoli:
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Wella, gente
CAPITOLO UNDICI... CIOE'. NON E' POSSIBILE. SONO ARRIVATA COSI' LONTANO??
Sì, come al solito sono in ritardo con l'aggiornamento, ma voi sapete che quando inizia la scuola, il tempo diventa pochissimo...
Ma per farmi perdonare, qui il capitolo andrà leggermente oltre il “comico”... perchè quando c'è tutta la famiglia Matsukaze, la vita quotidiana ha un “piccolo” cambiamento...
Praticamente, non vi lascerà un attimo asciugare le lacrime---- (?)
OK, buona lettura

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MIXI MAX!  
 
  Capitolo 11 – Ehi, mamma, lo sai che il nonno è buffo?

 

Il Kogarashi Manor sembrava finalmente quello che doveva essere, cioè un hotel.
Da tre cani -in questo caso, se vogliamo contare Sasuke- la struttura si era riempita, ospitando ben tredici persone.
Vediamo se abbiamo fatto bene i conti: Aki, il cagnolone di Tenma, quest'ultima, Kyousuke e il fratello, Kyouma e Yuuichi, i genitori Tsurugi, mamma e papà Matsukaze, Tenko e Kouki...

… direi che c'erano proprio tutti. E non era una cosa di cui vantarsi, secondo Tenma.
Era, più che altro, una tragedia, un evento storico che non sarebbe dovuto mai accadere nella sua vita... ma solo in casi estremi.
E in quel giorno voleva, probabilmente, buttarsi dalla finestra perchè non poteva farcela...

come faceva a dire a suo padre, l'uomo più geloso e iperprotettivo che aveva mai conosciuto, che si era APPENA fidanzata?!

 

Quando si ritrovò con il sedere sul divano, a guardare negli occhi il padre che, nel frattempo, stava sorseggiando stranamente tranquillo una tazza di caffè, poté constatare sicuramente una cosa...
Kyousuke non era l'unico ad essere spacciato.
Aki sentiva aria tesa, capendo da subito qual era il motivo. Infatti, fu la prima a parlare:
< S-signori! Mi fa piacere che siete tutti qui ma... volete spiegarmi perchè tutti insieme?! > sconvolta, l'unico aggettivo che si poteva attribuire al suo stato d'animo.
< Tecchan (Tenma)! È da tanto tempo che non ci vediamo! Come va con la scuola? > chiese la madre della ragazza, usando il soprannome tanto odiato dalla centrocampista.
< Bene... ho voti alti... lo sapresti se fossi venuta ai colloqui. > il volto si incupì facendo leggermente spaventare la madre Ryouko (altro nome inventato dall'autrice--)
Kyousuke era a conoscenza delle sofferenze di Tenma per l'assenza dei genitori nei momenti più importanti della sua vita, e poteva benissimo dare ragione alla ragazza. Poteva ritenersi fortunato di avere una madre e un padre molto attenti all'educazione dei propri figli, ma ovviamente non sopportava il comportamento dei Matsukaze nei confronti della sua ragazza.
Ryouko era una donna molto bella, Tenma aveva preso tutto da lei. La cosa impressionante era che... i membri della famiglia Matsukaze si assomigliavano fra di loro, nessuno escluso.
Occhi grigio elettrico e capelli bruni con spirali a forma di vento.
Kyousuke pensò e affermò che non era una famiglia normale, quella della sua neo-fidanzata.

 

Quando Aki tornò in salotto con il vassoio in mano, pieno di tazze per il the, gli ospiti sembravano rilassarsi un po'.
Il signor Matsukaze, però non si era mosso nemmeno di un centimetro.

Intervenne testa di banana Kouki, il fratello di Tenma:
< Sai, sorellina, papà ha avuto un lavoro all'ospedale più importante del Giappone! > a tale affermazione, Tenma non poté fare a meno di guardare di nuovo negli occhi suo padre.
Finalmente, il sopracitato proferì parola.
< Il reparto di malattie incurabili. Testiamo campioni per creare nuove medicine. Per esempio, l'ultimo campione è stato quello per il vaccino anti-cancro. > < Tuo padre si sta impegnando tantissimo! > < Sono felice per te, papà.. davvero. >
Una voce squillante prese posto nel salotto. Yuuichi, il piccolino. Per lui era un commento fatto sotto voce, ma a quanto pareva, era stato udito da tutti.
< Hihi! Ehi, mamma, lo sai che il nonnino è buffo? La sua faccia mi fa ridere! > in quel momento, due gulp si sentirono benissimo nel silenzio che si era creato.
< … chi sono questi mocciosi? > chiese freddo ed irritato il capofamiglia dei Matsukaze.
< … BAMBINI. Semplice, no? Ahaha... > fece Kyousuke per “fuggire” dalla domanda del suocero.
< ...e tu chi sei? > la cosa si stava complicando ancora di più.
< E'... E'!!! > non sapeva come rispondere, era rossa in volto, povera la piccola Tenma!
< …Tenma, hai procreato con questo qui senza dirmi niente?! > inaspettatamente, il più grande dei Matsukaze si alzò dalla poltrona su cui era seduto, gli occhi diventarono rossi per la rabbia e le unghie delle mani ferivano quest'ultime, infilandosi prepotenti nella carne.
< Papà posso spiegarti!! > disse spaventata la poveraTecchan, che trovò riparo solo dietro suo fratello maggiore dai capelli color banana.
< Signore, noi non abbiamo fatto un bel niente! > la situazione stava degenerando, il capofamiglia dei Matsukaze aveva preso per la felpa il povero Kyousuke che, tremando, scongiurava di farlo scendere giù. Inutile dire che l'uomo non ci pensava nemmeno a fargli questa carità.
< Come faccio a lasciarti libero dopo quello che hai fatto a mia figlia?! HAI VIOLATO IL CORPO DELLA MIA PICCOLINA! > si potevano vedere dei lacrimoni intenti ad uscire dagli occhi: sembrava essere uscito pazzo.
< PAPA'! Non abbiamo fatto niente! Questi sono i nostri bambini e vengono dal futuro! >
Sembrava aver calmato le acque, ma...
< ALLORA VIOLERAI IL CORPO DELLA MIA PRINCIPESSA!! TI UCCIDERO' PRIMA CHE TU LA SFIORI ANCHE CON UNA ROSA----! >
Ci volle solo una pallonata per farlo calmare.

 

 

< Come stai, caro...? >
Ryouko stava massaggiando il viso del marito con una borsa di ghiaccio. Il colpo infertogli dalla stessa figlia lo aveva fatto ragionare un po'. Ma un po', eh? La donna si alzò dalla poltrona, lasciando il posto libero...
< … hai imparato la lezione? > gli chiese un Kyouma molto sicuro di sé.
< … scommetto che tu sei il più tranquillo dei due... nome? >
< Kyouma. E sì, potrei dire che sono anche il più intelligente. > disse, fingendosi 'vanitoso'.
< Assomigli... a tua madre. > < Ho il carattere di mio padre, però. > < Ho notato. Quello lì non mi piace, devo dire la verità. > < E' inutile che ti lamenti, tanto io e Yuuichi esistiamo. >
< L'unica cosa positiva che ha fatto quel bullo. >
Quando finirono di conversare, l'uomo si rilassò e gli scappò una risata. Era davvero simpatico, quel piccoletto.
Gli accarezzò il capo, sentendo una sensazione di calore mentre toccava i capelli morbidi e strani, in un certo senso, del bambino.
< ... puoi smetterla adesso. >
 

 

Tenma e Kyousuke ne avevano passate di tante. I viaggi nel tempo si trovavano al primo posto delle cose che per loro erano state le più faticose, ma non avevano mai pensato che il paparino geloso avrebbe superato tutti i record di stanchezza mentale.
L'Ace Striker si asciugò metaforicamente la fronte, segno che l'aveva scampata una di davvero brutta.
La ragazza lo consolava, accarezzandogli la spalla dolcemente.
< Vedrai, prima o poi ti accetterà...! Kyouma e Yuuichi ne sono la prova vivente! > cercò di rassicurarlo.

< No, no... tu non hai capito: io ho paura che quello là mi faccia a pezzettini, anche dopo la nascita dei bambini. Non ci tengo, grazie. >
Appoggiò la testa sul tavolo da cucina, mentre Tenma cercava le parole per tirarlo su di morale.
Ma vennero interrotti dalla causa del problema che era appena entrato in cucina.
< … Tenma. Procreate. Adesso. Subito. Ora. >
< … mi sa che quella pallonata era fin troppo forte e ti ha scombussolato il cervello, papà. >
< No, dico sul serio. Prendetevi una camera e fatelo. >
I due ragazzi si guardarono, più confusi che mai. Quando tornarono a fissare il più grande, pensarono davvero di aver capito male.
< … ve lo dico con parole più semplici. Dovete fare l'amore. Per poi farmi due bellissimi nipotini così posso andare in penzione e prendermi cura dei piccolini quando voi sarete a lavoro. >
Tenma era tentata di dargli un'altra pallonata in faccia. Ma cosa stava succedendo?
< Perchè insomma, se mi fate un bambino tenerello come il piccolo Kyouma io sono più che felice ♥ > aveva fatto la faccia più brutta e terrificante che potesse fare, e i due neo-fidanzati stavano quasi per svenire.
< Aki-chan. Prepara un letto per i due ragazzi, c'é un work in progress! > disse infine con tono allegro e una pronuncia perfetta inglese.
< … le schioppettate aspetteranno. >


 

Quella sera, Tenma e Kyousuke dormirono per davvero nello stesso letto, ma non per accontentare i bisogni di paparino Matsukaze.
Kyouma e Yuuichi avevano bisogno di riposare, erano pur sempre dei bambini di 3 anni quindi, quando li misero al letto, erano stati quasi costretti a dormire con loro.
Ma non era male quell'immagine di famigliola felice.
La numero 8 della Raimon accarezzava dolcemente il capo di Yuuichi, che era letteralmente caduto dal sonno. Mentre Kyouma ci mise dei buoni 10 minuti per appisolarsi.
Kyousuke e Tenma osservavano beati i bambini che riposavano tranquillamente, il vento leggero che rinfrescava il volto dei quattro, spostando dolcemente le tende della finestra.
Grazie a questa tranquillità, quella notte i due adolescenti riuscirono a dormire... o forse no?
< ...state già dormendo? >
Zitto zitto, cuoncio cuoncio, il più grande dei Matsukaze era entrato di nascosto nella stanza in cui la giovane famigliola stava riposando.
< … papà, cosa ci fai qui?! > < ...il bacio della buona notte ai piccolini. >
Ne seguì un silenzio tombale, che venne concluso da un Kyousuke super irritato, prendendo per il colletto il povero suocero e cacciandolo dalla stanza bruscamente.

 

 

Matsukaze Tenma camminava lentamente per i corridoi dell'albergo, cercando di non urtare i vasi che erano sparsi un po' ovunque.
Solo qualche ora fa aveva fatto conoscenza con quel bambino, ma sembrava che la sua vita avesse trovato uno spiraglio di luce dentro tutta quella oscurità.
Il lavoro gli aveva privato di quel pochissimo tempo che aveva a disposizione per vedere la famiglia; soprattutto aveva dovuto allontanarsi dalla sua principessa, che
sembrava avere percorso tutte le tappe della sua vita in quei 13 anni vissuti.

E poi, il ragazzo di Tenma non gli andava per niente a genio: i capelli appuntiti, l'eyeliner sotto gli occhi, quest'ultimi di un colore ambrato... il tutto gli dava l'idea di un
teppista.

Come aveva fatto sua figlia ad innamorarsi di un tipo come lui?
Ma poi la sua mente elaborò una ragione più che valida per il quesito di prima.
'Tu eri così da giovane: un teppista. Poi hai incontrato Ryouko che ti ha messo la testa apposto.'
Ah, vero. Uno scapestrato di prima categoria, ritenuto da tutto l'istituto il peggior studente mai avuto nella storia della stessa scuola.
Ma non facciamo confusione: lui studiava, e anche tanto.
Solo che la pausa pranzo, per lui, era la pausa-per-menate.
Ogni giorno aveva qualcuno da sfidare, non era mai mancato nessuno all'appello.
Ryouko inclusa.
Dal giorno in cui si scontrò con la futura moglie, Tenma Senior cambiò radicalmente.
Più presente alle lezioni, rifiutava le sfide propostegli, portava il pranzo a Ryouko e l'accompagnava puntualmente a casa.
… questo continuò impersistente anche dopo aver scoperto che i due erano cugini di primo grado.
Anzi, la situazione peggiorò di giorno in giorno. Infatti Ryouko arrivò al punto di non farcela più con i corteggiamenti e che quindi dovette usare le maniere forti. Ma i suoi piani andarono in fumo, dato che i suoi sentimenti erano ricambiati.
E una decina di anni dopo si ritrovano tre figli e due nipoti! Wow!
Tenma Senior pensò così intensamente che non si accorse nemmeno di essere entrato nella stanza da letto, di aver spostato le coperte e di aver poggiato la testa sul cuscino, appisolandosi subito dopo.

 

 

Il giorno dopo, i Matsukaze e gli Tsurugi, avendo fatto amicizia, tornarono nelle proprie abitazioni insieme, parlando del più e del meno. Ma prima, “l'addio” tra Kyouma e il capofamiglia dei Matsukaze fu “lunghissimo”:
< Spero ci rivedremo un giorno! > fece per accarezzare il capo del piccoletto, quando...
< Toccami e sei finito, nonno. >
Ah, se qualcuno non lo aveva capito, Matsukaze Tenma Senior era molto masochista.
Quando se ne andarono, i restanti presenti nel Kogarashi potè respirare, finalmente.
Anche se si era trattato di meno di un giorno, i giovani genitori avevano sudato mille camicie.
Non immaginavano nemmeno lontanamente che questo era solo il prologo della storia tra Tenma S. e Kyouma...
… ne avrebbero viste di belle e di brutte. E volete sapere una cosa?
Non sarebbe passato molto tempo dall'ultimo loro incontro.

Il cellulare di Tenma squillò. La proprietaria del telefono rispose alla chiamata.
Non è difficile capire chi è il mittente.
< N-non è che Kyou-kun e Yuu-kun vogliono fare una passeggiata al parco, domani? >
Bip-bip-bip-bip--
Che vi dicevo? Non ci resta che aspettare il domani!

 

 

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Angolino di un gattino sotterrato dai libri di scuola~
Ok. Ho ritardato ancora un volta?
Siete arrabbiati per la mia “fantasmagorica” puntualità?
Ecco il capitolo che mi farà scagionare! (?)
Come vi sembra? Vi dico in anticipo che ho sacrificato le mie due manine per scriverla (?) e che quindi
deve per forza essere di vostro gradimento xD
Adesso vi lascio, grazie a chi l'ha messa nelle preferite/seguite/la recensisce o che la legge soltanto!
See you next chappy (?) yeeee

Nyaaaaaan~

   
 
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