Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Claudia_27    26/10/2013    1 recensioni
"Non esistono le parole per scrivere la poesia della tua vita, è sola in te contenuta quell'inesauribile armonia" Io credo poco nel destino e nelle coincidenze. Poi esistono gli imprevisti. Eh si, quelli si che rovinano tutto. Ma noi abbiamo un'arma e se perdiamo quella, beh, siamo fottuti.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Other side of love
 
La vita è proprio divertente. Gioca certi scherzetti che sono proprio.. simpatici come un dito in culo o come una cacca di piccione sul cappotto appena comprato. A me ha riservato uno scherzo proprio bello. Uno di quello che quando lo senti ti tappi le orecchie, tocchi ferro, ti gratti la tetta sinistra, e speri che a te non succeda mai.     Eh ma che ci vuoi fare, si chiamano apposta scherzetti.
24 settembre 2012
-MAMMAAA!!- urlai a pieni polmoni.
-Che cavolo vuoi??!!- urlò di rimando lei. –Please, dove sono le mie punte? Non mi ricordo dove le ho messe a giugno… - le chiesi, facendo la faccia più cucciolosa che potevo. –E ti pareva! Non sai gestirti le tue cose! Come al solito! Se non ci fossi io in questa casa! Come farete! Non ce la faccio più!- e blablabla. La solita mamma. La solita solfa ogni volta che mi dimentico anche dove ho messo l’oggetto più inutile che vi possa venire in mente: tipo il codino. È capace di intavolare un’intera discussione su quel codino. “Stai sempre con quel telefono in mano”. Il suo motto, e la mia tortura. Avanti, ditemi quante mamme vi ripetono sta frase. Se fosse per me la abolirei. Ma noi giovani siamo così. Se non abbiamo whatsapp per due giorni, ci arrivano 1234567 messaggi, e non siamo capaci di vivere senza Facebook. Eh ma che ci vogliamo fare; ogni generazione ha la sua droga, e la nostra è questa.
-Mamma! Mi vuoi dire dove stanno? O vuoi continuare all’infinito?- le dissi esasperata. Quando attacca a lamentarsi, non la finisce più. –Ma come posso fare con te?- mi rispose abbattuta. –Comunque stanno nella scarpiera in camera da letto. E muoviti che se no fai tardi!-. E ti pareva.
-Eccole, le ho trovate! Grazie mamma!! Io vado, ciaoo!- e uscì di casa infilandomi le cuffiette nelle orecchie.
Adoro Londra a quest’ora. È piena di vita, di bambini che tornano felici dal parco coi nonni, di gente stanca nel traffico, di turisti che fotografano qualsiasi cosa. E per qualsiasi cosa, intendo QUALSIASI COSA. Ho quasi paura di quei turisti.
Camminavo a passo spedito verso la scuola di danza. Era il primo giorno ed ero emozionata come sempre. Quanto mi era mancata quella saletta piena di specchi, che odorava sempre di pece e fatica. Perché quello non era sudore normale. Era sudore impregnato di amore, quel sudore che non ti dà fastidio, che non ti fa puzzare. È quel sudore che ti regala una bellezza particolare, che ti illumina gli occhi come nient’altro. Entro e aspiro quell’odore che tanto mi era mancato.
-Claudia!-. Mi sentii chiamare e mi voltai.
-Mery!- abbracciai la mia insegnante che non vedevo da mesi. –Come stai?- le chiesi, sorridendole contenta. –Bene bene, grazie. E tu? Ti vedo dimagrita lo sai?- mi disse squadrandomi bene da capo a piedi. –Eh se, magari!- risposi ridendo. –Vado a vestirmi, scendo subito-. E salii negli spogliatoi a cambiarmi. Mi guardai intorno per vedere se c’era qualche mia compagna ma, ovviamente, ero la prima ad arrivare. Mi infilai le calze rosa, il body nero, le scarpette e mi feci lo chingnon. Ed eccone arrivare un’altra. Quelle fitte dolorose che avevo allo stomaco da qualche giorno. Mi piegai in due dal dolore, aspettai un po’ e mi passò. Come sempre. Erano una cosa fastidiosissima. Ma niente e nessuno mi avrebbe fermato dal venire a danza. Nel frattempo erano arrivate le mie compagne di corso, e dopo i saluti, gli abbracci, i baci, e i riassunti delle vacanze, scendemmo giù per iniziare questo nuovo anno di danza.
-E braccio in terza posizione ragazze. E uno, due, tre, quattro. Alza quella gamba Denise! E cinque, sei. Abbassa quel braccio Charlotte! E sette, otto.- Ricominciava tutto. Ero così felice. Non avrei abbandonato danza per nulla al mondo. –E adesso iniziamo a provare le pirouette, su ragazze dai! Mia nonna di 80 anni è più attiva di voi!- ci riprese Mery. Non ebbi nemmeno il tempo di mettermi in posizione che una fitta più forte del solito mi colpì in pieno. Urlai di dolore. Ricordo solo lo sguardo preoccupato della mia insegnante e la sua voce che mi ripeteva di stare tranquilla, prima di svenire.



SPAZIO AUTRICE:
Salve pipolllllll! Sono sempre stata una lettrice passiva di questo sito, poi è spuntata fuori l'idea di questa storia ed eccomi qua! Spero che vi piaccia e se lasciate qualche recensione mi farete piacere. Adesso vado, a presto peipii :*

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Claudia_27