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Autore: Aquarius no Lilith    29/10/2013    0 recensioni
Questa è una raccolta di capitoli unici dedicati alle coppie presenti nella storia "la maledizione dell'amore eterno": Milo e Yume, Saga e Anna, Kanon e Aglae, Camus e Dafne.
In ogni capitolo vengono messi a confronto gli ultimi pensieri dei cavalieri d'oro con quelli delle donne, che li hanno amati e che nel sapere della loro morte, ne soffriranno terribilmente.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Aquarius Camus, Gemini Kanon, Gemini Saga, Scorpion Milo
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La maledizione dell' amore eterno'
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Pov Saga:

Sinceramente non mi pento della scelta di essermi tolto la vita, dopo essere tornato me stesso, grazie al potere della dea Atena.

Per quanto lo scudo della dea Atena abbia eliminato la mia parte malvagia, io sono e resterò sempre colpevole dei miei atti riprovevoli.

Mi sembra tutto così senza senso ora, nel momento della mia morte...

Io che avevo giurato di proteggere la dea Atena e di combattere per la pace e la giustizia, ho tentato di uccidere la mia dea e ho condannato a morte il mio migliore amico, che la salvò...

Aveva ragione mio fratello Kanon, quando diceva che avevo un animo malvagio...

Infatti, in questi tredici anni, ho provocato la morte di troppe persone innocenti e ho arrecato dolore a troppe persone, nel mondo.

Probabilmente non mi basterebbe neppure vivere due intere vite come persona pura di cuore, per eliminare tutto il male, che ho causato.

Ho fatto del male anche alla mia donna e alla mia unica allieva, che ho sempre considerato e considero tutt’ora una figlia...

La dualità della mia anima è riuscita ad allontanare del tutto da me le persone a cui tenevo.

Sia Anna che Yume, infatti, sono ormai lontane da me...

Yume tu sei a Delfi e so che conosci già il mio destino, per cui non piangermi...

Non sono stato un maestro degno di tale nome, perché ti ho lasciata a te stessa molto presto.

Non potrei però essere più orgoglioso di te, come maestro, per ciò che sei diventata.

Infatti, sei ormai una guerriera d’argento, degna di questo nome.

A te Anna, mio unico amore, invece non saprei che dire...

Quasi quattordici anni fa ti promisi che sarei tornato da te, ma non l’ho mai fatto...

Prima a causa dell’addestramento di Yume e poi per il mio essere diventato malvagio...

Ora che sono a due passi dalla morte, è veramente difficile trovare le parole adatte...

So di aver distrutto qualsiasi possibilità di stare con te, ma non riesco a rassegnarmi...

Sei stata l’unica donna di cui io mi sia mai innamorato, nella mia vita...

Tu con il tuo fare gentile, dolce e premuroso sei riuscita a rapirmi il cuore...

E pensare che, all’inizio, non andavamo nemmeno così d’accordo...

Eri così testarda e orgogliosa, che non ti sopportavo...

Tutto ciò accadeva forse perché in te, rivedevo il me stesso che rischiava di scomparire da un momento all’altro, cancellato dalla mia parte di anima malvagia ...

Anna, tu hai conosciuto la parte buona e quella cattiva della mia anima, eppure non mi hai allontanato o abbandonato a me stesso...

Sei stata la persona che più di tutte nella mia vita, addirittura più di mio fratello Kanon, mi è stata veramente vicina anima e corpo...

Mi chiedo chi mai mi abbia dato un angelo come te, da poter amare...

Io, per tutto ciò che ho fatto e ciò che sono, non merito e non meriterò mai di starti accanto...

Forse mi odierai ormai, perché ti ho abbandonata...

Sappi però, che in tutti questi anni, il mio pensiero si è sempre rivolto, nei momenti di pace interiore, a te e alle stupende giornate, passate con te...

Mi sono innamorato di te, ancora prima di vederti in volto, forse è per questo che i miei sentimenti per te, fanno così male da togliere il respiro.

L’unica cosa che posso prometterti, prima di morire e andare nell’Inferno, perché certo non sono degno di andare nel paradiso dei cavalieri, è che ti proteggerò da lì...

Forse così ti arrecherò solo disturbo, ma il mio unico desiderio ora è di proteggerti...

Non piangere però la mia morte, perché io non merito le tue lacrime...

Ti porterò sempre nel mio cuore e anche tra duecentocinquant’anni sarà così...

Sopravvivi anche per me e continua a essere la gloriosa sacerdotessa guerriera d’argento della leggiadra gru, difendendo la nostra dea Atena.

Addio Anna e Yume, vi auguro ogni bene e vi chiedo ancora scusa, per avervi fatto soffrire.
 
 
 
Pov Anna:

Saga, amore mio, perché?

Perché non sono mai riuscita a rendermi conto fino in fondo del tuo profondo malessere interiore, frutto dello scontro tra le tue differenti personalità?

Dicevi di avermi raccontato tutto di te, ma solo ora, in questo momento, comprendo quanto non ti conoscessi, in realtà...

Come ho fatto ad essere così cieca?

Eppure dicevo di amarti, ma questo non è servito a nulla...

Quando più avevi bisogno di me, io non c’ero...

Il nostro essere cavalieri della dea Atena, preposti al controllo di diversi luoghi, non ci ha aiutato, ma solo allontanati di più...

Infatti, prima di noi due e del nostro amore, ci sono solo le nostre devozioni e fedeltà, verso la dea Atena, simbolo di giustizia, sulla Terra...

A volte, quando eri scomparso dalla mia esistenza, avevo profondamente odiato il giorno in cui ci siamo conosciuti, tredici anni fa...

Se ci ripenso ora, mi viene da sorridere perché, quando ti ho visto la prima volta, sono inciampata e, se tu non mi avessi afferrata al volo, sarei caduta rovinosamente a terra...

Allora avevamo solo quattordici anni ed eravamo ancora molto timidi e immaturi...

Quando mi sono ritrovata, per la prima volta, tra le tue braccia però, ho capito che tu avresti cambiato la mia vita, per sempre...

Non mi è importato allora e non mi importerà mai, in futuro, che tu abbia due personalità completamente diverse e opposte...

Perché io ti amo, per ciò che sei, Saga.

Non mi perdonerò mai, perché ho lasciato che tu dovessi affrontare tutto questo da solo e senza l’aiuto di nessuno, nemmeno di quello di tuo fratello Kanon...

E durante il tuo duello con Alì di Tammuz, mi salvasti la vita e il mio onore di sacerdotessa guerriera della dea Atena, proteggendomi con il tuo cosmo, quando lui, avendomi tirato
un pugno, in pieno viso, mi aveva fatto cadere la maschera d’argento, a terra...


Saga, io non ti porto rancore per ciò che è accaduto tra noi e nemmeno ti odierò mai, perché sei l’unico uomo che amo e continuerò ad amare, fino alla morte...


Nota dell'autrice: ecco qui finalmente il secondo capitolo di questa raccolta, dedicato a Saga e alla mia OC Anna.

So che è passato molto dall'ultimo aggiornamento, ma ho vuto molti dubbi, mentre scrivevo la parte di Saga...

Spero solo di non essere andata in OOC...

Ringrazio Sagitta72, Saruccia e Scacri, per avere messo questa storia tra le seguite e sempre Sagitta72, per aver recensito il primo capitolo.

Adesso vi saluto tutti e vi rimando al prossimo capitolo, che sarà sulla coppia Camus e Dafne (mia OC, naturalmente).

Ciao e alla prossima,

Lilith.
  
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