Capitolo 2:Somebody to Love
Il mattino dopo sentii Kurt uscire e sapevo che non mi sarei più addormentata.
Resto nel mio letto sotto le coperte al caldo,non avevo voglia di alzarmi anche perché era Sabato e di solito tutti e tre avevamo il sabato e la domenica libere.
Poco dopo intravedo un'ombra poggiata allo stipite della porta.
-Santana?-provo ad indovinare,anche se era ovvio che fosse lei.
Si avvicina al letto ed io istintivamente le faccio spazio in modo che si sdraiasse accanto a me.
-Ti ha svegliata vedo-dice lei sdraiandosi in modo da potermi guardare negli occhi castani.
-Si,ma dove va di Domenica così presto?-le chiedo.
-Ad un provino-risponde lei percorrendo con un dito il mio braccio.
-Speriamo ottenga la parte-dico prendendola per mano.
Mi guarda negli occhi restando immobile,poi abbozza un sorriso.
-Perché sorridi?-le chiedo.
-Niente,pensavo-risponde lei girandosi a guardare il soffitto.
Io mi avvicino a lei abbracciandola con una mano mentre l'altra poggiava sul suo fianco.
Cerco di trattenermi a chiederle a cosa stesse pensando.
-Pensavo a noi due,come da nemiche siamo finite a letto insieme.So che ti stavi trattenendo,ti conosco troppo bene Barry-dice lei continuando a sorridere.
-Allora sai anche che non mi piace essere chiamata per cognome-le dico voltandomi dall'altra parte per fare l'offesa.
Mi giro supina e me la ritrovo stesa su di me.
-Lo so-replica lei dandomi un bacio per poi alzarsi dal letto.
-Dove vai?-le chiedo.
-A lavorare,c'è bisogno di personale,c'è più gente del solito al bar-risponde.
-Posso venire con te?Non ho niente da fare,le battu-non mi fa finire la frase che mi mette l'indice sulla bocca.
-Parli troppo a volte,sai?Non ti devi inventare scuse se vuoi venire con me-dice lei carezzandomi il viso.
Resto qualche secondo in silenzio a guardarla e poco dopo arrossisco senza volerlo.
-La piccola Berry diventa rossa-dice lei andandosene.
Mi alzo e la prendo per mano facendola voltare,mi guarda dritta negli occhi.
-Che c'è?-mi chiede lei con fare sensuale avvicinando il suo viso al mio.
-Sai che non mi piace essere chiamata per cognome,vero?!-le rispondo per poi baciarla.
Le mordicchio il labbro inferiore e quando fa per staccarsi le trattengo tenendo la presa dei denti sulle sue labbra.
-Rachel…ok,va bene,niente più Berry-dice lei.
Mollo la presa e lei mi da un'altro breve bacio.
-Se vieni con me datti una mossa-dice avviandosi in camera.
Ci prepariamo e andiamo al bar dove lavora Santana.
Indossavo un paio di Jeans (lo so è strano che indosso dei jeans),una camicetta bianca e delle scarpette nere tacco 5.
Lei indossava una maglietta rossa,un paio di jeans neri e scarpe da ginnastica bianche.
Resto a guardarla mentre lei lavora con il mio copione in mano,portato nel caso non sapessi cosa fare.
Rileggo e rileggo il copione anche se lo conosco perfettamente a memoria.
Alzo lo sguardo e vedo Santana seduta davanti a me.
-Hey,non devi lavorare?-le chiedo facendo finta di ignorarla.
-Piccola pausa,avanti Rachel,lo conosci a memoria quel copione-mi dice prendendomi il copione e poggiandolo sul tavolo.
-Pausa pranzo?-le chiedo.
-Si,ma non ancora per molto-risponde lei.
-Devo andare un attimo nello spogliatoio a prendere una cosa,vieni con me?-mi chiede lei abbozzando un sorrisetto malizioso.
-Certo,perché no-dico seguendola.
Arriviamo nello spogliatoio e andiamo in uno sgabuzzino.
-Originale-dico baciandole il collo.
-Non sai quanto-dice lei poggiandomi le mani sui fianchi.
Sento la mia gamba andare a sbattere contro qualcosa,era un tavolo.
-Dici che non ci sente nessuno?-le chiedo baciandola.
-é sonorizzata questa stanza,per il fatto che continuano a cadere oggetti per terra-risponde lei.
-Quanto tempo hai a disposizione?-le chiedo mentre lei mi bacia il collo.
-Mezz'ora,usiamola bene-mi dice cominciando a slacciarmi la camicia mentre io mi siedo sul tavolo.
Tolta la maglietta la poggia su una sedia mentre io comincio a slacciare la sua maglietta.
Una volta tolta la lancio sulla sedia mentre lei mi raggiunge sul tavolo gattonando verso di me.
Si china a baciarmi mentre io le slaccio i pantaloni.
Mi ferma e mi carezza il ventre e sale fino al viso.
Mi piaceva il fatto che era premurosa e dolce nei miei confronti.
Sinceramente non mi ero resa conto del fatto di essere lesbica o bisessuale,ancora non lo sapevo…ma di sicuro mi piaceva come mi trattava,non mi definiva un giocattolo.
-Hey San-dico guardandola negli occhi.
-Si?!-dice lei guardandomi,nei suoi occhi vedevo il riflesso dei miei.
-Stasera andiamo a dormire in spiaggia?-le chiedo.
-Ok-dice lei baciandomi la guancia e stendendosi accanto a me.
-Indovino a cosa stai pensando?-dice lei guardando il soffitto.
-Prova-la sfido io.
-Stai pensando a cosa sei veramente,sul fatto se sei bisessuale o lesbica-risponde lei.
Mi alzo sui gomiti e la guardo in faccia.
-E come fai a saperlo?!-dico stupita.
-Ricordati che anch'io una volta ero attratta dagli uomini Rach,ma poi ho scoperto chi sono veramente e mi sono accettata,ora tocca a te-risponde lei.
Mi chino a baciarla e mi stendo sopra di lei.
-E tu mi aiuterai a scoprirlo?-le chiedo poggiando la testa sulla sua spalla e respirando il suo profumo.
-Certo-dice lei carezzandomi i capelli e la schiena.
Restiamo a parlare in quello sgabuzzino doveva doveva succedere qualcosa e che poi non è successo niente.
-Devi andare San,il lavoro ti chiama-dico guardando l'orologio.
-Già-dice lasciandomi un'altro bacio sulle labbra.
Mi sentivo coccolata da lei e mi piaceva,come in un sogno.
Ci rivestiamo un'altro bacio e poi usciamo.
Angolo dell'autrice:
Che dire...spero che vi stia piacendo,mi scuso per eventuali errori grammaticali.
KissKiss Kiki BSK