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Autore: Martychan Fantasy    30/10/2013    1 recensioni
Questo è un racconto a capitoli, che narra di come l'avventura di "FforFSaga" ha avuto inizio, e pian piano ha preso forma concreta. L'autrice parla in prima persona, e sotto forma di storia, racconta di un piccolo sogno che lentamente ha preso linee e forme concrete.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Un po' tutti
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Fight for Fire01
Fight for Fire Saga

Fight for Fire Saga : The Official Video

In questa raccolta impostata come un 'diario di bordo', vengono riportati e raccontati i vari passaggi, idee, pensieri ed avvenimenti, che hanno condotto alla realizzazione vera e propria dei video ufficiali estratti dalla Fanfiction Fight for Fire.
Fight for Fire e Fight for Fire Saga, sono ideati, prodotti ed elaborati da martychanfantasy, e quindi protetti da Copyright
©

Tutti i disegni presentati in questo storyboard sono realizzati da Itchi D. Hiken, autrice di fanfiction su EFP, ed anch'essi sono protetti da Copyright©

I personaggi originali di Fight for Fire : Ocean J. Eve/Martine Dowall, Lein Von Viola, Flangwell Oscar, Supper Tuono, Abigaw O' Neal, Marduk Boward, Luky Bett Mary e Ninetin Frollo insieme a tutti i personaggi secondari che appartengono ai Pirati dell'Asso di Cuori, Rosemary Dowall, il nonno di Martine, il governatore Van Lucas e piccole comparse, sono proprietà dell'autrice Martychanfantasy©

I personaggi originali di One Piece : Portuguese D. Ace, Monkey D. Rufy, Barbabianca,Silvers Rayleigh, Phoenix Marco, Monkey D. Garp, Vista, Izou, Rakuyou, Halta, Diamond Jaws, Shakuyaku, tutti i pirati di Barbabianca, i soldati della Marina e altri personaggi comparsi secondariamente o in alcuni camei come : Gol D. Roger, Portuguese D. Rouge, i pirati di Cappello di Paglia, Marshall D. Teach e i Pirati di Barbanera, il viceammiraglio Onigumo, l'ammiraglio Akainu, il grandammiraglio Sengoku, Kizaru, Aokiji e piccole comparse, sono proprietà del mangaka Eiichiro Oda©



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Vi aspettiamo!!


  



Storyboard 09. Una luce per Bett

Il  suono incessante della Campana del Porto di Volcano Blind, continuava a riempire pesantemente l'aria. Qualsiasi altro rumore veniva soffocato all'istante, da quei secchi e inquietanti rintocchi veloci. Bett Mary, con ancora le unghie conficcate nei palmi delle mani chiuse a pugno duro, e tremanti rabbia, fissava furiosa nella direzione in cui si trovava il porto della sua isola. Oltre le alte fronde degli alberi, seguito dai rumori di colpi di cannone, si era levato un fumo via via sempre più denso, accompagnato da guizzi di fiamme, sempre più alte e minacciose. A quanto pareva, il caro vice ammiraglio Strawberry, non aveva perso tempo ad attaccare per primo. Stava a significare, che dietro tutte le false cortesie che la Marina le aveva sempre riservato, la convinzione che anche lei e la sua gente, fossero dei fuorilegge perchè estranei di propria iniziativa, alle leggi che governavano quel mondo, c'era l'intento di invaderli, sottometterli al Governo Mondiale, oppure distruggerli se avessero opposto resistenza. 

"Dannato Governo Mondiale della malora!! Maledetti Marines di merda!!" pensò la bionda guerriera con il sangue che le ribolliva furioso nelle vene

Malediceva mentalmente, il giorno che si era lasciata convincere da quei falsi sorrisi e carezzevoli moine, quando quei miserabili mantelli bianchi, in cambio delle coordinate della sua isola, le avevano proposto di servire la Marina col suo sapere sulle arti da combattimento!. Tutto per avere qualche briciolo di informazione o possibilità in più, di mettere le mani su quei bastardi Iron Claw!. Alla fine, non è che avesse ottenuto poi, più di quanto non aveva racimolato con le sue sole forze. Aveva proprio ragione suo cugino Kitai. Si era venduta per poche briciole in più, proprio a coloro che da sempre lei e la sua gente detestavano. Si volse lentamente, presa dallo sconforto del momento, a fissare lo sguardo negli occhi della piratessa a pochi passi dietro di lei, ancora lì, ferma immobile in piedi, seria e attenta, con quelle catene strette ingiustamente ai polsi. Quella piratessa, che da subito le era sembrata una brava persona, diversa da tutti gli altri pirati che aveva avuto il dispiacere di incontrare nelle sue navigazioni passate. Quella ragazza dal sorriso così puro e caloroso, con la luce negli occhi di chi è in grado davvero di capire senza pretendere nulla. Lei ora, ricambiava in pieno il suo sguardo smarrito e ferito, e anche in quel momento, le sorrideva incoraggiante. 

Pirati d'Onore

Una volta, nei suoi viaggi, Bett ne aveva sentito parlare, su una piccola isola di cui ora non ricordava il nome, sulla quale si era fermata a fare rifornimenti. Quella gente umile ma felice, parlava dei pirati, come si parla di un caro amico o di un famigliare. Ricordò che si era stupita di quei discorsi, e aveva chiesto ad un vecchio pescatore, perchè ne parlassero a quel modo.Non erano forse tutti uguali i pirati? Esseri pericolosi, crudeli e spietati? La risposta, l'aveva lasciata ancor più di stucco:

"Ah ah ah ah! Mai sentito parlare dei 'Pirati d'Onore', ragazza?! Eppure non sono pochi, e sono anche molto famosi in questi mari! Non sono alla stregua di tutti gli altri, che si fanno chiamare pirati, ma in realtà sono solo assassini senza pietà, animali affamati senza orgoglio, cuore o rispetto!. I Pirati d'Onore, sono persone con un valore, con un'etica, ma soprattutto, con un sogno! Loro hanno scelto di vivere fuori da ogni legge o regola imposta dagli uomini, ognuno alla conquista del proprio sogno e tesoro. Ah, ah, ah! Sono persone straordinarie! Forse un giorno..avrai anche tu la fortuna di incontrare uno di loro!"

fire and thunder

Quella volta, non aveva voluto dare troppo peso, alle parole di quel vecchio. Per quanto ci potesse essere qualche pirata, che invece di saccheggiare e distruggere, rispettava e passava via dritto, non significava certo che fossero persone buone e corrette. Chi era pirata, non era buono e nemmeno corretto. Ma alla fine, chi era davvero il buono, e chi il cattivo? I pirati erano i cattivi, e i marines i buoni? Perchè? Chi aveva deciso che doveva essere proprio così?? Adesso che la luce negli occhi di Ocean J. Eve, la stava in qualche modo accarezzando nel profondo, Bett Mary non lo sapeva più chi fosse il buono e chi il cattivo, non ci capiva più nulla.

Sapeva solo che lei e la sua gente, erano considerati fuorilegge, e quindi dalla parte dei cosiddetti 'cattivi', proprio come i pirati.

-S-Signora! Cosa dobbiamo fare?! Quali sono i vostri ordini?!- la voce profonda e agitata di Dew, fece tornare Bett Mary in sè, in qualche modo

Bett staccò lo sguardo da Eve, tornando a guardare i suoi uomini davanti a sè, seria:

-Riportate la prigioniera in cella. Radunate tutti i nostri guerrieri alle mura del porto! Scattare, forza!!- finì di parlare gridando

-...- senza dire una parola, Eve si lasciò frettolosamente guidare verso le segrete della casa, dando un'ultimo sguardo alle larghe spalle tremanti di Bett.

Dew lasciò il compito di ricondurre Eve in cella, dal suo secondo in capo, Gen, un giovane sulla trentina, dall'aria dura in apparenza, ma gentile e disponibile in verità. Tutti gli altri guerrieri, seguirono Dew al porto, richiamando a loro, tutti i combattenti disponibili per la difesa dell'isola. Putroppo, la grande maggioranza dei migliori uomini di Bett Mary, era ancora in servizio presso alcuni quartier generali della Marina, con l'incarico di istruire le nuove reclute, e quindi, la giovane capo villaggio, si trovava in un disastroso netto svantaggio contro quell'improvvisa invasione inaspettata.

-Mi spiace dovervi riportare in questo posto umido e buio, signorina..- stava dicendo Gen ad Eve, mentre tenendola per il capo delle catene, la conduceva lungo il freddo corridoio delle prigioni -..ma così vuole la mia Signora, e così devo fare- concluse l'omone in tono dispiaciuto.

Eve sorrise tra sè, divertita. 

Quel guerriero era un interessante miscuglio di dolcezza e brutalità. Era stato tra i primi, subito dopo Kitai in quelle settimane, ad avvicinarsi a lei ed ai suoi compagni, a parlare con loro, a condividere allegre risate e bevute nella loro cella. E dopo Gen, anche altri uomini incaricati di sorvegliarli, cercando di non farsi scoprire da Bett Mary, si erano uniti allegramente alle baldorie. Così, Eve si era convinta una volta in più, sulla buona fede di quelle persone, aveva capito chi davvero era Bett Mary per loro, e cosa rappresentava per tutti la libertà di Volcano Blind. Fuori da ogni legge imposta dagli uomini che vogliono stare al di sopra di altri uomini. Guidati da regole di rispetto e onestà, tutto nelle mani di un capo che non stà al di sopra dei suoi sudditi, ma che siede al loro pari. Ecco chi era Lucky Bett Mary, ed ecco perchè Eve si era convinta di volerla aiutare, e poi..

-Uh? Sei già di ritorno? Colloquio piuttosto breve..- sentì borbottare distrattamente da Oscar, una volta che lei e Gen, furono dinnanzi alla cella

-Ho sentito due colpi di cannone..- fece serio e imperturbabile Boward

-Cos'è successo là fuori?- fece Viola curiosa

Eve li guardò uno ad uno, sorridendo, anzi, ghignando in quella tipica maniera che era solita usare, quanto per lei era arrivato il momento di agire. Tuono e Neil a quell'incurvamento di labbra da parte del loro capitano, furono i primi a mollare la partita a carte che stavano facendo tra loro, illuminandosi di nuovo vigore, pronti a darci dentro come sempre.

-Allora? Si và, capitano?- fece tutto esaltato Neil

-Gen..- chiamò Eve, mentre l'uomo si apprestava ad aprire la cella per farla entrare,

-Si?- fece quello distrattamente, voltandosi a guardarla, nell'esatto istante in cui lei, con un colpo secco, faceva in pezzi la catena che le obbligava i polsi uniti tra loro:

>CLAAANGGG!!!

Gen strabuzzò gli occhi per la sorpresa, incredulo che quella bella ragazza, dall'apparenza così esile e delicata, potesse invece nascondere una forza simile.

-M-ma c-che?!- balbettava incredulo

>SCCCLANGGG !!!!

E nello stesso momento, dopo aver gonfiato per bene i suoi enormi bicipiti, Boward rimuoveva in un colpo deciso, alcune delle sbarre della cella, staccandole di netto e gettandole lontano. Nelle sue mani poderose, quelle aste di ferro parevano fuscelli di legno secco.

-E-eh? EHHH????????!!!!!!- strabuzzò ancor più il povero Gen, mentre con non curanza, i compagni di Eve uscivano dalla cella, e Boward rimuoveva dai polsi di Eve, ciò che rimaneva delle manette.

-Perdonaci, caro Gen! Ma la nostra permanenza qui, è finita!^^- sorrise Eve candidamente al pover'uomo che, circondato dai suoi compagni, non sapeva più dove guardare o cosa fare.

Non poteva assolutamente crederci, eppure era proprio così. Quindi..quei ragazzi..fino a quel giorno..non avevano fatto altro che restare lì di loro volontà?! Assurdo! Se avessero voluto, se ne sarebbero potuti andare in qualsiasi momento! Eppure..

-S-signorina Eve! E ora? Dove state andando?!- riuscì finalmente a gridare, mentre Eve ed i suoi compagni, già si avviavano lungo il buio corridoio per guadagnare l'uscita

-Al porto dell'isola! C'è una cosa che voglio fare, prima di andarmene!^^- rispose Eve voltandosi un istante

-Eve-san!!-

All'improvviso richiamo, tutti si voltarono verso il fondo del corridoio da dove questo proveniva. Si sentirono i forti ticchiettii di zoccoli di legno sulle scale di sasso, e la voce agitata e trafelata di Akarui Kitai, chiamare ancora :

-EVE-SAN!!!-

Il giovane comparve subito dopo, arrivando in una frenetica corsa a perdi fiato.

-Signorino, Kitai!! Cosa ci fate qui!!- Gen corse subito a frapporsi tra i pirati ed il suo Signorino, puntando la sua lancia affilata in sua difesa. L'uomo sapeva che da Eve ed i suoi compagni non aveva nulla da temere. Ma ora, che aveva riscoperto in loro, poteri e forze che andavano ben al di sopra delle comuni persone, non poteva esimersi dal mostrarsi loro ostile se fosse stato necessario.

-Gen?! Sei rimasto qui solo tu?! E..Eve-san!! Ragazzi! Siete stati liberati?!- parlò sorpreso ed agitato il ragazzo, non appena li vide liberi dalle catene e fuori dalla cella,

-Andatevene via da qui, Signorino! Questi pirati ci hanno ingannati! Hanno una forza ed un potere, molto pericoloso! Potevano liberarsi in qualsiasi momento avessero voluto!!- sbraitò l'omone agitando la lancia tra le mani,

-C-come?!- strabuzzò gli occhi Kitai

-B'è...in verità è proprio andata così, moccioso!- sbuffò Oscar mettendosi le mani dietro alla nuca con fare annoiato

-Devi scusarci, ma non potevamo fare diversamente!- sorrise gentile Viola

-Già! Questo è il modo di fare del nostro capitano! Non vuole mai attaccare un'isola o la gente comune, e se questa si dimostra ostile nei nostri confronti, si lascia catturare, e attende il momento buono per dimostrare che da lei e da noi, non c'è nulla da temere! Ehe!- affermò ironicamente Neil

-Del resto..attaccare isole, o saccheggiare la gente..non ha nulla a che vedere con noi! Non è roba che ci interessi!- fece Tuono con serietà

-...- Gen, anche se continuava a puntar loro contro la sua lancia, iniziava a sentirsi davvero confuso e combattuto

-Quindi! Voi! Siete Pirati d'Onore?!!- si infervorò Kitai all'istante, dopo quelle spiegazioni, scavalcando con una spinta Gen, e prendendo le mani di Eve nelle sue con enfasi.

-Eh?- fecero Eve ed i suoi all'unisono

-Ma certamente!! Come ho fatto a non accorgermene prima!! Eppure! Nelle serate che ho passato in vostra compagnia, tutto diceva di voi, fuorchè che foste pirati pericolosi!!-

-Ahahahaha!!- se la rideva Eve divertita

-Ehm! Ragazzino! Non sò chi siano questi 'Pirati d'Onore' di cui tu parli! Sò solo, che questo è il nostro modo di fare e basta!- lo picchiettò Oscar sulla fronte.

Kitai rimase senza parole. Quindi, loro non si reputavano Pirati d'Onore?! Agivano a quel modo, perchè era così che erano fatti? Li guardò uno alla volta, stralunato, incredulo. Quelle persone agivano di cuore e di buone intenzioni, senza sapere minimamente cosa potesse significare per gli altri quel loro comportamento. Aveva letto tra i suoi tanti studi, molte cose sulla differenza che c'era tra i pirati malvagi, ed i pirati d'onore. Scritti di voci fuori dai cori comuni, persone che esprimendo quei pensieri, avevano rischiato severe punizioni dal Governo o dalla Marina, o che addirittura le avessero poi anche subite, ma che, non per questo, avevano ceduto e taciuto. Voci che raccontavano di pirati che solcavano i mari nel rispetto delle genti delle isole, scontrandosi se necessario, solo con altri pirati o con la Marina, ma cercando sempre di non nuocere al prossimo. Voci che raccontavano di pirati allegri e festaioli, ma mai crudeli ed assassini. Voci che raccontavano di pirati che proteggevano e tutelavano i deboli, pronti a rispondere a qualsiasi attacco ai loro protetti, come se fosse stato rivolto loro in prima persona. Erano piccole e poche voci, quasi soffocate da cori grandi e prepotenti, di chi per ignoranza e paura, non capiva e non sapeva distinguere i pirati giusti dai malvagi.

Kitai aspirò profondamente, come nell'atto di cacciar fuori dai polmoni, un prepotente urlo. Aveva la fortuna di avere davanti, proprio dei pirati buoni com'erano descritti in quei racconti. Forse, la sua amata cugina e Volcano Blind, avevano ancora una speranza.

-EVE-SAN!! AIUTA MIA CUGINA, TI PREGO!!- gridò alla fine strizzando gli occhi e serrando forte i pugni

-S-Signorino?!- strabuzzò Gen

-A me non interessa..se siete pirati!! Per me siete persone buone e giuste, e io mi fido di voi!!- continuò agitato non staccando mai gli occhi da quelli di Eve

-Signorino..- Gen ormai, non puntava più la sua lancia contro nessuno. Non ce n'era più motivo.

-Ti prego!! Mia cugina Umi..ha fatto l'errore di fidarsi di quei dannati mantelli bianchi..solo per disperazione e dolore!! Per avere maggiori possibilità di rintracciare gli assassini delle nostre famiglie e dei Clan che un tempo esistevano oltre al Dragone Nero!!-

Eve guardava Kitai, mentre le stringeva forte le mani, mentre le lacrime inondavano sempre di più il suo giovane e bel viso, mischiate a tante confuse ed agitate parole. La piratessa, non sapeva nulla sulla storia di Volcano Blind o la loro capo villaggio, ma adesso, da quelle poche e confuse cose che il giovane le stava dicendo, comprendeva maggiormente il perchè di quella situazione attuale, e come mai, proprio un vice ammiraglio con quattro corazzate, fosse stato mandato a tradimento ad attaccare l'isola dei guerrieri, proprio nel momento in cui era più scoperta e vulnerabile. Tipico modo brutale di fare della Marina, quando voleva ottenere a tutti i costi qualcosa. Se non vi riusciva con le buone, terminata la pazienza, alla prima occasione, passava all'attacco con le cattive.

-Umi? Ma non si chiama Bett Mary, tua cugina?- fece dubbiosa Viola

-E-Ecco..in verità..-

Kitai sapeva che non c'era tempo da perdere, che i suoi compaesani e la sua amata cugina, avevano immediatamente bisogno dell'aiuto di qualcuno di veramente forte. Però, voleva anche che quelle buone persone che aveva davanti, di cui sentiva di provare nel profondo una grande fiducia, sapessero cosa fosse successo per arrivare fino a quel punto. In una manciata di minuti, veloce e conciso, raccontò brevemente cosa era accaduto a Volcano Blind, quando Bett era una ragazzina, di come morì suo padre, della sua ascesa precoce a capo clan del Dragone Nero, dell'attentato alla sua vita e della quasi totale distruzione dell'isola a causa del clan di briganti Iron Claw. Spiegò come Bett fosse giunta allo stringere un sofferto patto con la Marina, che da quanto l'aveva tra le sue mani, aveva cercato in ogni modo di scoprire le coordinate dell'isola, senza però alcun successo.

Al solo sentire il nome del vecchio clan di briganti a cui un tempo apparteneva, Oscar sbiancò, avvertendo una leggera vertigine. Viola lo sostenne per un braccio, mentre Eve scambiò con lui un intenso sguardo d'intesa.

-Capite, ora?!! Vi prego!! Aiutateci!!- Kitai stringendo più forte le mani di Eve, si inchinò dinnanzi a lei, supplichevole e disperato. Non sapeva, di quali forze potessero disporre quei sette pirati strampalati. Ma se erano riusciti a liberarsi da soli con quella facilità, di sicuro dovevano essere molto abili e forti.

-Senti, amico! Anche se decidessimo di darvi una mano..Non è che risolveremmo il problema! La Marina ormai conosce le coordinate della vostra isola! Cacciarli indietro ora, sarebbe solamente un pagliativo!!- sbottò Neil incrociando le braccia al petto

-...- Kitai non rispose nulla, continuando a restare inchinato davanti ad Eve, stringendole le mani e tremando di rabbia ed ansia al pensiero della cugina in mezzo alle fiamme.

Una mano delicata, dopo essersi liberata dalle sue, calò a dargli una gentile carezza tra i biondi capelli ispidi. Kitai sgranò gli occhi a quel tocco caldo e gentile, alzando di riflesso il capo per incontrare di nuovo gli occhi della piratessa che gli stava sorridendo gentile. Sembrava diversa però, non aveva più l'aria della dolce ragazza. No, sembrava diventata di colpo un'altra persona, dallo sguardo duro e battagliero, l'aria più matura e decisa.

-Ti ringrazio..per aver avuto fiducia in me, e in noi, decidendo di raccontarci la vostra difficile storia. Ora, ho un motivo in più per fare ciò che già volevo!-

-C-come?- farfugliò Kitai

-Lo sapevo! Non avevi semplicemente intenzione di raggiungere la nostra nave e andarcene, vero?- fece ironico Oscar

Boward già faceva scricchiolare le nocche delle sue manone, ghignando : -Io sono pronto!-

-La solita! Incorreggibile!- sbuffò Viola ridacchiando

-Ma!! Vuoi davvero aiutare quella vecchiaccia malefica...dopo tutto quello che ci ha fatto passare?!!!- sbraitò Neil arrabbiato

-Non siamo stati così male, tuttavia..lei non voleva lasciarci liberi..- brontolò le sue considerazioni Tuono

-Suvvia, ragazzi miei!^^ Bett Mary è una persona buona! Sbraita tanto, ma è tutta apparenza! E poi! Grazie agli aiuti di Kitai, Gen e Dew..non siamo stati poi così scomodi, durante la nostra permanenza qui..no?- parlò Eve con quel candore tipico, che stava a significare, che per quanto ci provassero, lei aveva già deciso cosa fare.

-Pffff!!!! Sorellina,sorellina! Sei sempre la solita!- ridacchiò Oscar circondandole le spalle con un braccio, dandole una veloce strapazzata al capo con la mano,

-I-io! Io non capisco...volete forse dire..- continuava a farfugliare Kitai confuso

-Vuol dire, che noi ora usciamo da qui, e andiamo a prendere a calci in culo quel vice ammiraglio ed i suoi tirapiedi! Contento?!- sbraitò Neil a pugno duro

Kitai fissò Neil a bocca aperta, e poi Eve che ancora gli sorrideva gentilmente. Le lacrime vennero velocemente sostituite da un largo sorriso di speranza.

-Si, ma anche così..il problema non cambia per voi, Kitai. La Marina ha comunque le coordinate di Volcano Blind, adesso.- asserì Viola preoccupata

-Di questo, non dovete preoccuparvi! Volcano Blind non è un'isola come tutte le altre! Le sue coordinate possono essere cambiate se lo vogliamo!- fece Kitai trionfante, lasciando i pirati dell'asso di cuori con tanto d'occhi.

Come si potevano cabiare, le coordinate di un'isola?!! A meno che non fosse un'isola cresciuta su una tartaruga gigante, o fosse un'isola galleggiante..non vi era modo!.

-Avrò bisogno del tuo aiuto, Gen! Fidatevi di me, ragazzi! Voi se potete, allontanate i marines dall'isola, più al largo che potete! Al resto, penserò io!!- il giovane pareva aver ritrovato tutte le sue energie.

Non c'era più tempo da perdere. Si sentivano in lontananza, altri colpi di cannone, e le grida di molta gente.

-E come penseresti di fare?!- obiettò Neil scettico

-Non c'è più tempo!!- proferì Eve secca e decisa, avviandosi poi verso le scale - Come Kitai si fida di noi, noi ci fideremo di lui e di quel che dice! Forza, andiamo!!- asserì con forza, sorridendo poi verso il giovane volcaniano -Spingeremo i marines al largo, e li ricacceremo da dove sono venuti!-

Dopo aver ottenuto un sorriso colmo di gratitudine e speranza da parte del giovane, Eve gli annuì, e poi prese a correre veloce verso l'uscita, subito seguita dai suoi compagni.

**

Le fiamme ardevano voraci e senza pietà, distruggendo e divorando tutto ciò che incontravano sul loro cammino. Il porto di Volcano Blind era ormai alla mercè dei marines, sempre più vicini, quasi ad un passo dall'attraccare e scendere a terra. Bett Mary ed i suoi uomini, erano ancora trincerati dietro le mura dell'isola, impegniati al massimo per difendere l'ingresso principale all'isola, utilizzando tutte le armi che avevano a disposizione, anche se i loro sforzi risultavano pressochè vani. Stavano solamente guadagnando del tempo, e questo, stringendo forte i denti per l'ira, Bett Mary lo sapeva perfettamente. Non potevano permettersi di uscire allo scoperto e attaccare. Equivaleva a lasciare il paese indifeso, dato che oltre al pugno di guerrieri rimasti a Volcano Blind, non vi erano altro che donne, vecchi e bambini piccoli.

evechan prima seraeve thunder fire

-SIGNORA!!! Le mura non reggeranno ancora per molto!!- le stava in quel momento gridando Dew dall'alto di un torrione

-Le navi della Marina stanno quasi per attraccare al porto!! Se scendono a terra siamo finiti!!!- gridava un altro guerriero

"Dannazione!!!" dignignò forte i denti la capo villaggio, stringendo le mani sul cornicione di pietra, fissando dritto verso la corazzata centrale, quella che sapeva, ospitava il vice ammiraglio Strawberry.

Ma quell'uomo, non era forse lodato per la sua generosità?! Non veniva forse chiamato 'uomo d'onore' dai soldati da cui ne aveva sentito parlare, in uno dei quartier generali?!. Bett Mary non era una stupida, e nemmeno una sprovveduta. Da quando aveva stretto quell'odiosa alleanza con la Marina, aveva fatto le domande giuste nei momenti giusti, e soprattutto, teso le orecchie e accumulato informazioni su informazioni, circa le gerarchie interne, o quanto meno, ne sapeva abbastanza su ogni ammiraglio o vice ammiraglio in carica, circa la personalità o il modo di agire in battaglia. Ora, quel dannatissimo Strawberry, era osannato da molti, perchè uomo magnanimo e corretto anche in guerra. C'erano donne, vecchi e bambini sull'isola! Perchè diavolo attaccava senza prima permettere almeno a loro, di mettersi in salvo?!.

-PASSATEMI UN LUMACOFONO!!!- gridò imperativa

Stava quasi per parlare, quando fu preceduta proprio dalla voce profonda e autoritaria del vice ammiraglio. Anch'egli a sua volta, aveva preso alla mano un lumacofono. Come se le avesse letto nel pensiero, il marine aveva fatto cessare i colpi di cannone, ma non per ciò che Bett Mary sperava:

-Capo villaggio Akarui Umi! Visto lo stato fuorilegge in cui voi e la vostra gente, avete vissuto sino ad oggi..Ho ricevuto l'ordine di distruggere Volcano Blind!!- iniziò a parlare con calma lapidaria e tagliente, mentre Bett Mary tremava di rabbia e odio puro,

-A meno che voi, non decidiate di arrendervi subito, entrando a far parte delle terre sotto la giusta guida del Governo Mondiale..la vostra isola sarà distrutta, e tutti coloro che l'abitano, giustiziati!!- concluse perentorio lasciando che le sue parole si disperdessero feroci nell'aria.

Bett si morse con forza il labbro inferiore, mentre il lumacofono che reggeva in una mano, tremava convulsamente emettendo un rumore metallico. Non fidarsi mai, nè del Governo, nè tanto meno della Marina Militare. Questo, le aveva sempre detto suo padre, da che ne aveva memoria, perchè così era sempre stato detto a lui, così come fu per suo nonno ed i suoi avi. Volcano Blind non era un'isola come le altre, era speciale. Essa fu costruita in tempi antichi, da studiosi, scienziati e carpentieri, che non volevano vivere assogettati alle leggi di uomini che volevano governare sopra tutti gli altri. Erano un pugno di sognatori, che desideravano creare un luogo libero dove poter vivere la loro vita in pace. Un luogo sì, con le proprie leggi e i propri capi, ma eletti e ben voluti dal popolo, perchè da esso partoriti e cresciuti, per tutelarlo e guidarlo, senza volerlo controllare e sottomettere, ma camminando al fianco delle sue genti con onore e rispetto, sempre.

Ed ora, dopo secoli e secoli che nessun marine o membro del governo, era mai riuscito a spezzare il filo rosso di quel sogno comune che li aveva sempre legati, divenuto poi realtà concreta per le generazioni che si erano succedute, dopo quei primi grandi uomini, creatori dell'isola libera, ora, giungeva chi a quella libertà voleva mettere fine?!. Perchè, proprio quando era lei, Bett Mary, ad avere nelle mani la guida e le sorti della sua gente, doveva accadere tutto ciò?!.

La bionda guerriera, strizzò forte gli occhi, chinando di poco il capo affranta.

"E' solo colpa mia" pensò con amarezza

Se solo non avesse stretto un patto, proprio con quelli da cui doveva guardarsi! Se solo la rabbia ed il dolore, non avessero accecato i suoi sensi e la sua mente!. Aveva creduto di essere lei la più forte e la più furba. Aveva creduto, che sarebbe stato tutto facile, che sarebbe riuscita a sfruttare quegli odiosi marines per i suoi scopi, certa che mai, per quanto avessero cercato, sarebbero riusciti a trovare la sua isola. Pensava di poter fare ciò che voleva, senza rimetterci, trovare gli Iron Claw e poi mandare al diavolo sia loro che il patto con la Marina. Quanto era stata superficiale, stupida, illusa ed ingenua. Aveva messo nelle mani di quei soldati, e quindi, proprio di quel Governo che voleva tutto il Mondo sotto al suo ferreo controllo e rigore, tutta la sua gente, tutto il suo mondo, tutta la sua vita e l'onore di chi l'aveva preceduta. Si sentiva un'inetta in quell'istante, una fallita che aveva disonorato ancora una volta il suo clan e suo padre.

-Capo villaggio Akarui Umi!! Stò aspettando una risposta! Se tarderete ancora a parlare, lo considererò un'opposizione, e quindi procederò con l'attacc..- Strawberry aveva ripreso a parlare al lumacofono, ma subito con voce furiosa e imperiosa, Bett lo interruppe:

-STA' ZITTO, MALEDETTO!!!!- urlò irosa e la sua voce rimbombò come un tuono per tutte le mura ed il porto. La giovane ansimò pesantemente alcuni secondi, poi si avvicinò meglio il lumacofono alla bocca, e riprese a parlare gridando:

-Come capo dei Guerrieri del Dragone Nero, ho stretto un accordo con voi della Marina! Le nostre arti di combattimento, in cambio delle informazioni in vostro possesso su alcuni briganti che stò cercando da anni!! Perchè dunque, ora ci attaccate?!-

-Come già vi ho detto, capo villaggio Akarui Umi, voi e la vostra isola, siete fuori dalle leggi del nostro Governo! Non ha alcun valore il vostro patto, stretto come semplice capo di un clan di guerrieri! Voi siete a capo di un'intera isola!! Un'isola che ci risulta..sia stata costruita contro ogni regola o legge!-

Bett tremò ancor più di ira profonda. Quel vice ammiraglio era un vero e proprio bastardo. Ma del resto, cosa si aspettava? Stava succedendo proprio ciò che aveva sempre temuto, se mai un giorno le coordinate della sua isola, fossero state scoperte.

-Quindi, vice ammiraglio! Mi state dicendo, che la Marina, giusta e onesta come dovrebbe essere..non rispetta un accordo preso e siglato?- cercava di prendere tempo, ancora, anche se ormai, non sapeva più cosa fare

-Un accordo stipulato con chi mente, e vive fuori dalle leggi senza rispettarle, non ha alcun valore! Ho l'ordine di distruggere la vostra isola, Akarui Umi! A meno che non decidiate di entrare a far parte delle terre del nostro Governo!-

Chi era stato? Chi aveva osato tanto, arrivando a tradirla?! Ormai era più che chiaro, era lampante! Qualcuno l'aveva tradita, rivelando le coordinate di Volcano Blind alla Marina. Anche se, il solo pensare una cosa del genere, la faceva stare male fino al vomito, Bett Mary non poteva più evitarlo. Qualcuno, tra coloro di cui si fidava ciecamente, aveva tradito e fatto la spia. Non poteva esserci nessun'altra spiegazione.

-Inoltre! Sò che sull'isola oltre a voi e pochi guerrieri d'età avanzata..ci sono anche molte donne, anziani e bambini! Permetterò ad ognuno di loro di salire a bordo delle nostre navi, e avere salva la vita! Ma dovranno giurare fedeltà nelle leggi del Governo!!-

"GRRR!!!!" Bett ringhiò dentro di sè, ormai al limite della sopportazione. Si trovava in trappola, non aveva forze sufficienti su cui fare affidamento, l'isola stava per essere distrutta, e tutto, solo a causa sua.

-Stò aspettando, Akarui Umi!- intimò ancora l'odioso marine

Per quanto fosse crudele e senza pietà quel modo di fare, quel vice ammiraglio, stava comunque aspettando, e dando modo alla sua gente di fare una scelta. Tutte quelle persone innocenti, avevano la possibilità di salvarsi.Ormai, l'unica cosa che Bett poteva fare, era incitarle ad andarsene e fare come quel marine chiedeva. Ma era davvero tutto ciò che restava? Non vi erano altre strade?. Sentiva dal basso, poco distanti dalle mura, le voci concitate della sua gente, i pianti dei bambini, e l'ansia dei vecchi. Erano tutti là, dietro di lei, nonostante il grande pericolo, erano ancora tutti là. Il dispiacere in Bett cresceva ancora di più, ma sentì di non poter fare altro:

-Permetterete alla mia gente di salvarsi..se verranno con voi, e faranno ciò che dite?- chiese con voce incolore al lumacofono

Tutti, dai guerrieri attorno a lei, all'ultimo vecchio sotto alle mura, in ascolto e attesa, rimasero a bocca aperta per la sorpresa, non aspettandosi assolutamente parole simili, proprio dal loro capo. Nessuno infatti, aveva la minima intenzione di arrendersi alla Marina o al Governo, anche a costo di morire. La loro libertà era troppo importante e preziosa, per poter essere presa da gente come quella.

-S-Signora?! Ma che state dicendo?!- le si era fatto vicino Dew di corsa

-Quello che è meglio per tutti voi, Dew. Andate! Se farete come vi dice, avrete salva la vita. Io non posso più fare niente! Ho fallito! Io...E' SOLO MIA LA COLPA DI TUTTO QUESTO! E ORA, NON POSSO PENSARE CHE LA VOSTRA VITA SIA IN PERICOLO A CAUSA DI UN MIO STUPIDO ERRORE!!!!-  gridò distrutta

-Signora..- mormorava la gente dal basso delle mura

-Se andrete, sarete in salvo! Vi prego!- ormai Bett tratteneva a stento le lacrime

-NO!!!- si sentì urlare da qualcuno proprio dal basso.

A quel grido, se ne unirono molti altri, diventando cori di voci sempre più forti e convinti:

-NESSUNO SE NE ANDRA' DA QUI, SINGORA!-

-NOI SIAMO CON VOI, SEMPRE!!-

-SE DOVREMO MORIRE, ALLORA MORIREMO CON VOI!!-

-TUTTI NOI SIAMO VOLCANO BLIND! NON ABBANDONEREMO MAI LA NOSTRA CASA, E LA NOSTRA LIBERTA'!!!-

Lacrime.

Era da tanto, che Bett non piangeva di gioia.

Non credeva che un giorno le sarebbe stato possibile, eppure, stava accadendo, proprio nel momento in cui la fine era a un passo dal coglierli tutti. Nonostante il suo sbaglio, i suoi uomini, la sua gente, tutti quanti loro, non avevano intenzione di abbandonarla, volevano restare fino alla fine, combattere anche con scope e bastoni, piuttosto che arrendersi.

-Voi avete agito, cercando sempre di fare il bene di tutti noi, Signora! Avete sempre riposto la massima fiducia, in ogni guerriero al vostro fianco! Se qualcuno oggi ha tradito, permettendo a quei maledetti di trovarci..la colpa non è vostra!- Dew mise una mano sulla spalla di Bett, parlandole con un sorriso un pò sghembo e un profondo affetto quasi paterno. Attraverso le parole di quel vecchio guerriero, che paziente e rispettoso, l'aveva sempre servita e seguita fedelmente, Bett sentiva l'assenso di tutto il resto della sua gente. Credevano tutti in lei, e non avevano intenzione di abbandonarla.

-Bene! Se questa è la vostra risposta..se il vostro stesso popolo desidera la morte alla salvezza..così sia!- irruppe improvvisamente la voce tagliente di Strawberry, che tramite il lumacofono aperto di Bett, aveva sentito tutto.

>KAAABOOM!!! KAAABOMMM!!!! KAAABOOMMM!!!! KAAABOOMMM!!!!

Quattro assordanti spari di cannone, partirono da ogni corazzata, diretti a far cedere definitivamente le mura di Volcano Blind, dando quindi l'inizio alla fine, della secolare isola dei sognatori liberi. Bett Mary, posò il lumacofono sulla balaustra, voltandosi poi a guardare Dew negli occhi, sorridendogli con profondo affetto e gratitudine. Non sarebbe stata sola, fino alla fine.

-Combatteremo, Signora! Combatteremo fino all'ultimo respiro!!- le stava dicendo l'uomo, mentre le palle di cannone stavano quasi per colpirli,

>WOOOSHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!

>ZACK!!! ZACK!! ZACK!!!


>BOMMMMM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Qualcosa accadde all'improvviso, proprio pochi istanti prima che i colpi raggiungessero le mura dell'isola. Un fortissimo spostamento d'aria, e due figure colorate, sospese nel cielo a mezz'aria, con sciabole e lunghe spade sguainate, avevano intercettato le quattro palle di cannone, tagliandole letteralmente in pezzi, facendole esplodere in aria. I due, velocissimi, atterrarono poi sul cornicione di pietra delle mura, proprio dinnanzi ad una sconcertata Bett Mary, rimasta a bocca aperta per l'improvviso stupore.

-M-ma! MA VOI DUE SIETE....!!!!- fece Dew avendoli subito riconosciuti

-Hey, vecchio! Tutto a posto??- ghignò Neil voltandosi a guardarlo

-Abbiamo fatto appena in tempo- proferì Oscar rimanendo fisso a guardare verso le navi dei marines

-V-voi...voi...- farfugliava Bett come in catalessi

Come diavolo avevano fatto, a mani nude, con delle semplici sciabole e spade, a distruggere quelle palle di cannone?!

-AVANTI UOMINI!! E' ORA DI COMBATTERE!!!-

-YAHHHHHAAAHHHH!!!!!!-

Si sentirono potentissime urla provenienti dal porto, proprio dalla nave pirata Fire and Thunder, in quel momento sotto alla guida di Boward, che aveva cacciato l'urlo di guerra, accompagnato da Tuono e Viola. Al suo richiamo, tutti i pirati della nave, si erano subito liberati senza troppa fatica, da catene e funi, imbracciato le armi e accesi i motori interni della nave, per liberarla velocemente dal pontile del porto, rivolgendola contro le corazzate della Marina.

-V-vice ammiraglio Strawberry!!- chiamò un sott'ufficiale agitato

-Ma chi sono quelli?!! C'erano dei pirati, nascosti su quest'isola?!!!- sbraitò il vice ammiraglio furioso per quell'imprevisto.

Un soldato, osservando con un binocolo, verso la nave pirata ormai libera e prossima a raggiungerli, sbiancò, riconoscendo il jolly roger impresso sulla prima vela maestra:

-Vele nere..e un cuore rosso con sopra un teschio..V-VICE AMMIRAGLIO!!!! Quelli sono!! SONO I PIRATI DELL'ASSO DI CUORI!!!!- gridò il soldato agitatissimo

-Che cosa?!- strabuzzò il sott'ufficiale al fianco di Strawberry, che, dal canto suo, era tornato impassibile, anche se a denti stretti.

Conosceva molto bene anche lui, ciò che si diceva su quella giovane piratessa sbucata dal nulla, e del misterioso potere del diavolo che possedeva. Il tremendo polverone che aveva alzato alle sue spalle, in brevissimo tempo, era diventato un inevitabile fastidio per il Governo e la Marina, e la sua taglia da 99,000,000,000 di berri, era da tempo una ricompensa troppo bassa per tutti i danni ed i problemi che stava causando.

-Dunque..quella sarebbe la nave della piratessa Ocean J. Eve, uhm?! Pirati in difesa di fuorilegge! Che altro ci si poteva aspettare?!! Avremmo dovuto immaginarlo!- commentò tra sè il vice ammiraglio.

Dal porto, proprio sulla riva del ponte principale, si levò un vento fortissimo e vorticoso, che in breve tempo, risucchiò via tutte le fiamme che ancora divoravano impietose l'ingresso dell'isola. Da quel vento, quando svanì di colpo, comparve l'esile e slanciata figura femminile di una donna con una bandana e un nero cappello calati a coprirle il volto e la testa, ed un ghigno di sfida dipinto sul volto. Abbassò la mano con cui, in pochi secondi, aveva risucchiato via tutte le fiamme, e la poggiò con fare provocatorio sul fianco destro.

-V-Vice Ammiraglio!! Quella laggiù è..!!!- indicarono alcuni soldati agitati

>FLAAMMMMMMMMMMMMMM !!!!!!!!!!!!!

Si accese di fiamme e fulmini, con una potenza ed un'esplosione tale, da raggiungere con la forza del suo calore rovente, anche i visi di Strawberry ed i suoi sottoposti atterriti. Ma le sue fiamme, al contrario di quelle scatenate poco prima dai marines, non bruciavano il suolo dell'isola e nemmeno ne divoravano le barche o gli alberi. Le fiamme della piratessa dell'Asso di Cuori, accarezzavano tutto ciò che le circondavano, senza bruciare o ferire, pronte solo a colpire chi la loro portatrice, riteneva essere loro nemico.

Ocean J. Eve levò lo sguardo verso la corazzata del vice ammiraglio Strawberry, ridendo di sfida:

-Attaccare in maniera così vile delle persone indifese, e poi pretendere di imporre su di esse la propria volontà! Tipico di voi animali, tirapiedi del Governo!!- una luce di rabbia viva, guizzò nello sguardo della giovane-Vice Ammiraglio Strawberry! Voi e i vostri insulsi uomini,ve ne andrete immediatente da quest'isola! Oppure..saranno le mie fiamme ed i miei fulmini a divorarvi!!-

Strawberry grugnì trà sè, mentre una vena alla tempia sinistra, iniziava a pulsargli per la rabbia. La nave dell'Asso di Cuori ora, era al centro della baia del porto, proprio dinnanzi alle quattro corazzate, pronta ad impedire loro qualsiasi altro attacco. Una sola nave, contro quattro corazzate della Marina. Bett Mary spalancò gli occhi alla vista di quella piratessa, che aveva appena dichiarato guerra ad un vice ammiaglio ed il suo minaccioso seguito. Ma chi era davvero, quella ragazza? Si rese conto solo in quell'istante, della superficialità delle informazioni distratte che aveva raccolto sul suo conto in quelle settimane, capendo che da sapere su di lei, c'era molto di più di quello che si era immaginata.

-Ocean...J...Eve..- farfugliò tra sè la guerriera, mentre ammirava la maestosità del fuoco e del fulmine di cui la piratessa era padrona, vedendoli alzarsi imperiosi al cielo, richiamando grandi nuvoloni neri minacciosi, mentre il mare si ingrossava sempre di più agitandosi.

-Ehe! Ora viene il bello!- sentì affermare da Oscar con tono divertito.

Sembrava impossibile, eppure, quella ragazzina, oltre all'aver risucchiato le fiamme causate dai marines, ed avere il potere del fuoco e del fulmine, stava ora creando una vera e propria tempesta in mare.


Eve allargò il suo ghigno di sfida. 

La lotta era aperta.

Storyboard 09 BONUS: Fight for Fire Saga Parte Prima!

Sono veramente lieta, ed orgogliosissima di presentarvi...Il primo LONG VIDEO dedicato alla Saga di Fight for Fire!!!

Sono stati mesi e mesi di lavoro, lungo lavoro, momenti di panico e agitazione, risate a non finire e reciproche pacche sulle spalle tra me e la mia favolosa collaboratrice Itchi, a cui davvero devo gran parte del risultato di tutto questo!!^^ 

La Parte I è dedicata alla Guerra di Marineford, ed al momento in cui, invece di venir trafitto da Akainu, come da storia originale, Ace viene salvato dall'intervento di una misteriosa ragazza comparsa dal nulla.

Speriamo davvero con tutto il cuore, che il nostro lavoro possa darvi non solo dei minuti da passare in allegria e divertimento, ma anche tanta soddisfazione, nel poter vedere realmente una realtà alternativa alla storia originale. L'unico cruccio, almeno per quanto mi riguarda, è l'impossibilità di dare vera e propria animazione movie alle immagini. Non avevamo a disposizione mezzi e programmi professionali tali, da permetterci risultati simili, ma nel nostro piccolo, abbiamo confezionato tutto questo nel migliore dei modi possibili, sperando davvero di regalare dei sorrisi felici a chi poi avrebbe visto il risultato finale.

Quindi, carissimi tutti! Che altro dirvi, se non..BUONA VISIONE!!! ^__^

Saga Parte I

cliccate sull'immagine oppure QUI per accedere direttamente al Trailer

E se vi và, fateci sapere cosa ve ne è sembrato! Impressioni, idee, suggerimenti, emozioni suscitate...tutto ciò che vi passerà per la testa (nel rispetto di tutti s'intende) è da noi ben accetto, fonte di aiuto per i lavori futuri!!

Grazie di cuore a tutti!!

Fight for Fire Saga/The Official Video09- bye bye to the next step!.



Fight for Fire Saga/Author and Producer Martychan


Fight for Fire Saga/Official Designer Itchi D. Hiken


 

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Ciao a tutti carissimi! ^_^

Con gioia infinita, oltre all'aggiornamento dello Storyboard, ancora una volta dedicato al passato di Bett, che ancora non sono riuscita a concludere... xD vi porto finalmente la PARTE I dei long video dedicati alla Saga!! T^T
Sono felicissima, ho pianto la sera che ho scritto l'ultimo credits nell'ending del video!! SIGH!!! Pianto di gioia e soddisfazione, ovviamente! E' bello, quando ci si pone un obbiettivo, e alla fine, dopo tanto lavoro, lo si riesce a raggiungere!^^
Speriamo davvero che questo primo lavoro, anche se breve, vi possa far passare dei bei momenti, e strapparvi qualche sorriso!. Per quanto riguarda il prossimo long video... xD Non chiedete date o tempistiche, perchè non ne abbiamo la più pallida idea! xDD
Ci occorrerà nuovamente tanto ma taantoo tempo, come anche voi avrete ormai capito, il lavoro che c'è dietro è lungo e complesso. Nel frattempo, continuerò a farvi compagnia con nuovi interessanti capitoli dello Storyboard! ;)

Ah! Dimenticavo!
Volevo fare una sola nota, prima di concludere!
Per quanto riguarda il discorso dei disegni o delle tre commissioni che avevamo fatto per alcune diapositive dei video, ci tenevo ad informarvi, che le abbiamo disdette! Quindi, tutto ciò che vedrete nei video di Fight for Fire, è tutta farina del sacco mio e di Itchi, attentissime a non cadere in altre possibili 'copie' di pose di altri disegni, ma scrupolose nell'utilizzare solo basi manga/anime libere!.

Bene! Detto ciò, un bacione grande a tutti!!!!^_^

Ok! Per il momento è tutto! Passo e chiudo e vi aspetto se lo vorrete, nella sezione recensioni!^__^


Per qualsiasi cosa o curiosità, potete pure chiedere nelle recensioni, se desiderate lasciarne, oppure contattare direttamente me o Itchi, ai nostri rispettivi indirizzi di posta EFP!

Ci risentiamo al più presto con lo STEP010 !!!



Un abbraccio GRANDE COME IL MARE!!!

Martychan

(Nota Importante: L'amministrazione di EFP è stata contattata ed è al corrente di queste particolari pubblicazioni. L'autrice ha fatto in modo di restare il più fedele possibile a quello che indica il Regolamento del Sito.)

 


   
 
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