In questo capitolo qua ci saranno incontri...paura...e soprattutto scopriremo un altro lato del nostro caro vecchio Dinozzo...
La guida di Gibbs era decisamente spericolata , e i due federali arrivarono davanti a casa Sciuto in meno di dieci minuti . Ogni tanto Gibbs gettava occhiate alla ragazza che stava difianco a lui. COnosceva quello sguardo, di chi aveva soffrito. Lui stesso ne sfoggiava uno , quando i suoi sottoposti non gli stavano appresso. Perchè era rabbrividita al nome di Dinozzo? Insomma, non faceva di certo paura!
Casa Sciuto aveva tutte le luci accese. Appena scesi , però , Gibbs disse la cosa peggiore che potesse dire.
- Ci penso io ai miei sottoposti. Vai all'NCIS
-Perchè?
- è un ordine.
- MA...- l'ultima cosa che voleva fare Monique era discutere . Gibbs gli tirò le chiavi della macchina , sulla quel lei montò . Con uno sguardo acquoso, dovuto forse agli occhi grigi , ingranò la marcia.
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Abby Sciuto era seduta in un angolo della sua grande casa bianca . Forse era troppo grande per una persona sola. Tanta gente danzava attorno a lei, urlavano . E faceva infinitamente freddo .Aveva chiamato Gibbs. Non rispondeva. Non rispondeva mai.Gibbs aprì la porta a calci. Abby sussultò .
- Oddio.- sospirò Gibbs, avvicinandosi alla ragazza dai capelli neri .
-Sono...attorno a ..me...- sospirò la moretta.
- Andiamo Abigail...- prese la ragazza sulle spalle . - Dove sono le chiavi della tua macchina?
- Dietro a quell'uomo che balla con le orecchie da coniglio... - la delirante tecnica di laboratorio indicò il tavolo della cucina .
- Bene. E ora...- a Gibbs sembrò di vedere qualcosa vicino al frigo . Scosse la testa. - Andiamo...all'.....NCIS.....
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Tony salì le sclae che lo portavano al suo ufficio. Aveva talmente tanto di quel lavoro da sbrigare che non avva tempo per pensare a quel ghiaccio nelle sopracciglia. Andò verso la scrivania. Vide una figura dai capelli neri che occupava il suo posto .- Scusa tesoro ma...- mise una mano sulla spalla della ragazza, e lei istintivamente si girò .
Un secondo. Un attimo. Gli sguardi si incrociarono. I suoi occhi stranamente non puntarono direttamente alla scollatura di lei . L'aveva fatto troppe volte.
- M-Mo...
- Agente Dinozzo... - Oddio, odiava quando lei parlava così , e lei lo sapeva.
- Io-io...Sei...Sei...Eeehm...
- In 10 anni il tuo vocabolario si è molto arricchito .
Lui sorrise . - Sei divantata ancora più bella...
- Oh non ci provare. - Si voltò- Non vado con gli assassini... Non più.