Fanfic su artisti musicali > The GazettE
Segui la storia  |       
Autore: faith15    17/04/2008    2 recensioni
L'amore... che cosa strana... ha la forza di salvarci così come può distruggerci. Ma un'uomo senza l'amore che cos'è? Diciamo che... etoooo... è un po traumatica X°D leggete e commentate please *_* *_*
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aoi, Ruki, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ok, rieccomi con una ficcy nuova di zecca

Capitolo 1

 

 

Una dolce visione di te disteso sul mio corpo, mi aleggiava nella mente,

                                                         ma ancora non sapevo che ciò mi avrebbe dannato per la vita!-

 

 

 

Nell’aula regnava il silenzio, nessuno osava parlare durante le ore di letteratura giapponese.

La professoressa sapeva essere una vera piaga quando voleva.

Takanori, era perso nei sui pensieri, osservando il mondo fuori dalla finestra.

Nonostante facesse ancora molto freddo gli uccellini cinguettavano sui rami degli alberi, liberi e felici.

Quanto gli sarebbe piaciuto essere come un uccello, nessun legame, nessuna regola. Solo la libertà e il cielo.

Il sole gli baciava la pelle candida, risaltando le occhiaie che ormai avevano preso casa sotto ai suoi occhi, donandogli quell’aria da giovane dannato che tanto faceva impazzire le ragazze.

< Scusa? > Una voce lo riportò alla normalità, destandolo dai suoi pensieri.

Takanori si voltò, portando le sue iridi nocciola su quelle nere del compagno, che gli stava seduto accanto.

< Si? > Domandò seccato.

< Siccome non ho ancora il libro, e visto che quello più vicino a me sei tu non è che posso seguire con te? >

Chiese l’altro, cercando di mostrarsi diffidente nei confronti dell’altro.

< Fai come vuoi! > Fu l’unica risposta del biondino, prima di mettere in mezzo il libro in questione.

< Grazie! > gli rispose l’altro, avvicinandosi e poggiando un braccio sotto la testa, quasi volesse crearsi un cuscino, e iniziò ad osservare Takanori.

< Comunque non ci siamo presentati.. io sono Yuu shiroyama.. > disse bisbigliando, continuando a fissarlo.

< Takanori Matsumoto… >

Il biondo si sentì strano, quello sguardo così pesante sul suo corpo gli dava fastidio e non riusciva a trovarne il motivo.

Facendo finta di niente, iniziò a seguire per distrarsi da quegli occhi così profondi ed inespressivi.

< Signor Matsumoto perché non inizia a leggerci qualcosa? >

Quello che uscì dalle labbra del giovane fu sono un secco “uff” e si accasciò sul libro, iniziando a leggere da dove gli era stato imposto di farlo…

<…. La stabilizzazione del governo centralizzato a Edo (l'odierna Tōkyō) e la riunificazione … > cercò di  concentrarsi solo ed esclusivamente sulle parole del libro e non sul respiro regolare del ragazzo che gli stava di fianco …

< politica seguita alla battaglia di Sekigahara  ricominciano ad avere un pubblico più vasto e molte opere divengono assai popolari… >

La sua attenzione venne catturata da un ciuffo ribelle che cadde sul viso di Yuu, che automaticamente se lo spostò molto lentamente.

Si accorse troppo tardi di ciò che stava facendo, cioè fissarlo.

< Qualcosa non va? > Domandò incuriosito Yuu, sollevando la testa.

< NO niente.. > Takanori continuò a leggere, facendo di tutto per non pensare al ragazzo che gli stava accanto.

Finita l’ora il biondo uscì dall’aula andando il più lontano possibile, non sapeva cosa gli stava succedendo ma la cosa non gli piaceva per niente.

La giornata passò tranquilla senza troppi intoppi.

Ma nonostante Takanori cercasse di evitare in moro, questo gli era sempre in mezzo ai piedi.

 

L‘ultima campanella, quella che segnava la fine di tutta la parte noiosa della giornata era appena suonata.

Tutti gli alunni della classe si preparavano a raggiungere la vera vita sociale.

Quella senza regole e confini.. il mondo in cui tutti i giovani desiderano ardentemente vivere.

Takanori raccolse il proprio zaino, ma non appena cercò di fuggire da quella prigione fatta di cultura e severità, la voce della sensei lo raggiunse.

< Scusa takanori... potresti venire qui un momento? > a malincuore ritornò sui suoi passi, raggiungendo la cattedra, dove l’arpia dai capelli biondi lo stava scrutando dall’alto in basso.

< Cosa vuole? >

< I tuoi modi lasciano sempre desiderare! >

< Vuole parlare? Io Ho ben altro da fare! > Rispose sprezzante, sistemandosi meglio lo zaino sulla spalla.

< Volevo parlare del tuo test, e soprattutto della tua promozione > disse, facendo un piccola pausa e puntando il suo sguardo accusatorio su quello del ragazzo.

< … e? >

< Se continui così verrai sicuramente bocciato! Takanori tu sei un bravissimo ragazzo, intelligente come pochi altri ragazzi, perché vuoi buttare tutto al vento? > chiese quasi intenerita, ma mantenendo lo sguardo duro e severo che caratterizzava tutte le insegnanti.

< Non vedo come la cosa le deve interessare, è i mio futuro non il suo! > Disse quasi urlando, voltando le spalle alla sempai per raggiungere la porta.

< Mi interessa invece! Sono la tua insegnate… io devo insegnarti a vivere! >

< Vivo bene già da solo grazie! > e detto questo uscì, sbattendo contro Yuu.

< Ehy! >

< Vai al diavolo pure tu! > Disse senza nemmeno voltarsi, lasciando il moro spiazzato e senza parole.

 

 

 

 

Il freddo invernale gli riempiva le narici, donandogli un senso di libertà e leggerezza che solo la brezza invernale sapeva donargli.

Anche se il senso di libertà diminuiva ogni volta che prestava attenzione a ciò che lo circondava, cioè Ryo che continuava a  blaterare su una presunta festa con tutto il suo gruppo di amici nella live house che frequentavano praticamente tutte le sere.

< Ok ok.. fai come vuoi, ci sarò! > cercò di liquidarlo con quella semplice frase, ma l’amico sapeva benissimo come rompere l’anima alla gente.

< So che non mi vuoi ascoltare, caro Taka kun! Ma io parlerò ugualmente fino al portone di casa tua >

< Diooooo.. allora non ho mai desiderato così tanto arrivare a casa! >

Ryo sfoggiò uno dei sorrisi più grandi che Takanori avesse mai visto e gli saltò addosso, facendo cadere la borsa del biondo sotto di se.

< Piantala animaleeeeeeeeeee >

I due continuarono a picchiarsi fino a casa di Takanori travolgendo tutti i passanti.

< Ok, ci vediamo stasera, ti passo a prendere alle 9! >

< Fai come vuoi >disse prima di entrare in casa e liberarsi della giacca e delle scarpe.

Sapeva benissimo che i suoi sarebbero ritornati poco prima dell’ora di cena, e sperava che Ryo lo venisse a prendere prima del loro arrivo.

Si diresse immediatamente verso il bagno l’unica cosa di cui aveva bisogno in quel momento era una lunga e bollente doccia per fargli rilassare i nervi.

Accese il suo amatissimo stereo mettendo i SADS al massimo, e si gettò in doccia.

L’acqua bollente gli scivolò sul corpo nudo donandogli benessere e portandolo in un mondo tutto suo dove la cocaina non esisteva e dove poteva esprimere se stesso senza essere accusato.

La voce del cantante lo aiutava a rilassarsi e le note della chitarra lo cullavano.

< Takanori? >

 

< Takanorii! >

 

La porta del bagno si spalancò, facendo uscire tutto il vapore che si era accumulato.

< Che vuoi mamma? > Chiese, tirando fuori la testa dalla doccia.

< Dove devi andare stasera? >

< In giro.. > rispose meccanicamente uscendo dalla doccia e coprendosi con un’asciugamano.

< Mi ha chiamata la tua professoressa di Letteratura, secondo lei verrai bocciato! > Disse severa, bloccandogli la strada.

< e? .. dovrebbe interessarmi? >

La donna non si lasciò intimorire dall’atteggiamento del figlio e gli afferrò il polso.

< Non mi toccare… >

< Tu da questa casa non ti muovi! >

Il ragazzo scoppiò a ridere, riempiendo la stanzetta con la sua voce.

< Sai che lo farò ugualmente, perché ti ostini ancora a dirmi quello che devo fare? >  e detto questo uscì e si diresse verso la sua stanza.

 

Come promesso Ryo arrivò davanti casa dell’amico alle 9 precise, ma attese all’esterno dell’abitazione, non voleva imbattersi nei genitori dell’amico.

< Ti sbrighi?? > Domandò l’amico passandogli un braccio intorno alle spalle, e spingendolo verso l’auto.

I due salirono in macchina, l’aria calda del riscaldamento li investì in pieno.

< hai tutte le guancie rosse Ryu-kun! > Lo schernì il biondino, ridendo.

< Taci.. fa freddo fuori! > Rispose accendendo la radio, riempiendo la macchina con la dolce  musica di Utakata dei Kagrra.

< MI piacciono i Kagrra! > Disse takanori sistemandosi meglio sul sedile e accendendosi una sigaretta.

< Si sono bravi, ma preferisco i Sex Pistols! >

<  Minchia basta! Ho capito.. ma non puoi fissarti solo con un gruppo.. amplia le tue vedute! Liberati di quei cosi..> Gli  rispose accasciandosi sul sedile e accavallando le gambe.

Ryo respirò piano, guai a chi gli toccava i Sex Pistols, per lui erano una band mito i suoi dei.

< Ascolta…> iniziò, imponendosi di stare calmo.. < I Sex non sono cosi…>

< ok.. ho capito, non scaldarti! >

Sull’abitacolo scese il silenzio, Ryo iniziò a tamburellare con le dita sul volante, canticchiando una canzoncina dalle note sconosciute e Takanori chiuse gli occhi e iniziò a pensare alla sua vita, a come sarebbe stato vivere lontano da tutto.

Quel silenzio non era per niente imbarazzante anzi, era familiare, un silenzio pieno di amore… anche se fino a pochi istanti prima Ryo lo avrebbe gettato fuori dalla macchina in corsa molto volentieri.

Arrivarono a destinazione dopo pochi minuti, il posto non era molto affollato, ma c’erano diversi gruppi di ragazzi all’esterno del locale.

Takanori notò subito il gruppo composto dai suoi amici e sbarrò immediatamente gli occhi.

< Perché è quiiii? >

< chi? > Rispose l’amico, mentre faceva manovra, rischiando di investire tre passanti.

< Quello…. Il nuovo.. il moro.. il cosooooo! >

< Shiroyama dici? >

< No.. Babbo Natale! >

< Che fastidio ti da? >

< Mi urta! >

< Pace.. l’ha invitato Yutaka, frequentano le lezioni di informatica insieme > Rispose tranquillo, togliendosi la cintura ed uscendo dall’abitacolo.

La maglietta firmata Sex Pot lasciava intravedere le forme dei muscoli ben formati grazie ai duri allenamenti in palestra, e i jeans gli aderivano perfettamente alle cosce.

Takanori lo segui a mo di automa, non voleva rivederlo, non gli stava simpatico.

< Takanori, che faccia! Sembri un cadavere! > Gli urlò un ragazzo poco lontano da loro.

< kouyou vuoi morire? >

< Su.. leva quella maschera da Killer, sappiamo tutti che sei un tenerone > e detto questo gli cinse le spalle con un braccio..

< kou…! >

< Ok.. la smetto capo! > commentò il biondino, allontanandosi dall’amico ridendo.

La sua statura lo faceva sembrare molto più grande di quello che in realtà era, ma non per questo significava che fosse maturo.

< Takanori conosci Yuu? > Si intromise un ragazzo dai capelli scuri, attirando l’attenzione su un moretto con i capelli lunghi.

< Si lo conosco.. ! > disse freddamente, prima di andare a salutare i nuovi arrivati.

Yuu rimase dietro a Yutaka, guardando il ragazzo scomparire dietro ad punk alto 1.79.

 

 

-.--.-.-.-.-.-.-.-.-..--.-.-.

 

Noia… Quella serata si stava rivelando una vera e propria noia.

Takanori sorseggiava una lattina di birra, seduto comodamente su una poltrona in un’angolo della sala.

Le luci al neon della sala creavano un’atmosfera misteriosa e cupa.

Le sue dolci labbra piene si appoggiavano sulla lattina come fosse una dolce fanciulla, assaporando ogni gocciolina di birra.

Rimase seduto nell’ombra per diversi minuti, entro qualche minuto avrebbe suonato il gruppo di akira e non poteva di certo andarsene.

< Che ci fai qui da solo? > Domandò Yuu, prendendo una sedia e mettendosi vicino al biondo portandosi la sigaretta alla bocca.

< Così > Rispose, cercando di evitare con lo sguardo il moro ma nonostante ogni suo tentativo, fallì miseramente.

Si ritrovò ad osservare le sue labbra carnose avvolgere quel bastoncino di tabacco e aspirarne il fumo.

Inconsciamente si ritrovò a mordersi il labbro inferiore.

< Posso sapere una cosa? >

< Dimmi! >

< Perché ce l’hai con me? > chiese ingenuamente, voltandosi per guardare negli occhi Takanori, che per risposta si fece andare di traverso la birra che stava bevendo.

< Chi io? >

< Si tu! Non mi puoi vedere, eppure non mi sembra di averti fatto qualcosa di sbagliato! >

< Non è che ti odio, è che non ti sopporto.. >

< Tecnicamente è la stessa cosa! > Puntualizzò dubbioso.

< Beh si.. >

< E perché? >

Di certo non poteva dirgli perché lo trovava estremamente sexy, e che non riuscita a guardarlo perché si imbarazzava.

< Diciamo che non c’è un motivo particolare, è una cosa a pelle! >

< Ah.. ok! > Disse, iniziando a fissare il palco.

< Tra un po suona il tuo amico.. Ryo, vero? >

< Si! >

takanori si alzò e andò a prendere posto vicino al palco, gli piaceva osservare Ryo suonare.

Lo faceva sentire bene, poi amava il suono del basso, era così forte e deciso.

Era davvero un bravissimo bassista, sperava che un giorno avrebbe avuto successo, se lo meritava.

Il live cominciò e tutti i gruppi di ragazzi si avvicinarono al palco e iniziarono a muoversi a tempo di musica.

Nonostante Ryo era concentratissimo ogni tanto si lasciava scappare qualche sorriso dalla parte del biondo che contraccambiava felice ogni volta.

Il concerto durò 20 minuti, minuti pieni di calore, gioia e passione per la musica.

 

< Sei stato fantastico Ryo! Un grande! > Disse Takanori gettandosi sul sedile.

< Grazie! > Rispose fiero di se l’amico, iniziando a giocherellare on il volante.

< Non te la tirare! > disse scherzosamente, dandogli un piccolo pugno sulla spalla.

I due continuarono a ridere e a scherzare per tutto il tragitto fino alla casa dei Taki.

< Siamo arrivati Principessa… >

< Grazie strega cattiva.. ci vediamo domani a scuola! > Takanori scese dalla macchina e percorse lentamente la distanza che separava la strada dalla sua abitazione, salutando Ryo con un breve cenno di mano.

Appena entrò corse nella sua stanza e si gettò sotto le coperte, aveva proprio bisogno di un buon riposino, doveva liberare la mente da tutti i pensieri negativi.

Dopo circa mezz’ora di agitazione cadde nelle braccia di Morfeo, coccolato dalla dolce musica del suo Ipod.

 

 

 

Noticina mia:

 

Blackangel: lowwaaaaaaaaaaaaaaaaa *_* *_* *_* Perdonami.. me ci ha messo tanto ad aggiornare…

Grazie mille per i complimenti e anche per le minacce che mi fai tramite la realia X°°°°°°D

Comunque ricevere dei complimenti da parte tua mi fa tanto piacere me ti adora *_* le tue ficcy sono spettacolari!

Ahahah Per la tua gioia mi sa che la massa informe di capelli è proprio di chi ti aspettavi X°D

Way: accieee.. spero di non averti delusa e che il pairing ti piaccia *_* *_*

Rei: T___T perdono… T_____T

 

 

Cooomunque tra un po la vicenda si farà più animata –sghignazza-

Alla prossimaaaaaaaaaaaaaaa

 

baci

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > The GazettE / Vai alla pagina dell'autore: faith15