Step three: I’m calling you baby
Step 1, come a little closerStep 2, rest upon my shoulder
Step 3, I’m calling you baby
Three steps away from me
Mika – Step with me
Credevo che non l’avrei mai detto eppure mi mancava tutto. Il letto scomodo, il cibo improvvisato, i turni di guardia alle tre del mattino.
Ma, inutile negarlo, più di tutto il resto mi mancava lei. I suoi piani geniali, le sue intuizioni improvvise, perfino le sue sfuriate contro di me e la mia pigrizia.
Strano che questi pensieri così profondi mi vengano in mente ora, all’alba, mentre sono seduto fuori dalla tenda in attesa che Hermione mi venga a dare il cambio per il turno di guardia.
Sbadiglio per l’ennesima volta quando me la ritrovo poco distante da me.
- Sei in anticipo. – le dico mentre la guardo sedersi dalla parte opposta alla mia.
Ovviamente mi ignora. Miseriaccia, possibile che sia ancora arrabbiata dopo quello che ho fatto?
E va bene, li ho abbandonati di punto in bianco. Ma sono tornato, ho distrutto un horcrux e ho recuperato la spada di Grifondoro. Possibile che ce l’abbia ancora con me?
La osservo e vedendo che non da’ segni di cedimento mi rispondo da solo: evidentemente si.
Sbadiglio di nuovo.
Devo aver attirato la sua attenzione perché vedo le sue labbra muoversi ma non riesco a sentire niente.
- Eh? – domando.
Mi guarda storto.
Ma è possibile che debba sempre fare la figura dell’idiota?!
- Ho detto che puoi tornare dentro, ci resto io qua fuori. – sospira scrutando gli alberi.
Sto per alzarmi ma poi cambio idea e mi avvicino a lei che mi guarda confusa.
- Non voglio entrare, rimango ancora un po’ qui. – mi giustifico, e lei ritorna a guardare altrove.
Restiamo per un po’ in silenzio ad ascoltare i suoni attorno a noi, mentre il sole inizia a farsi vedere dietro le colline che circondano la nostra tenda.
- Ron quanto siamo stupidi? – dice improvvisamente.
L’unica cosa che riesco a fare è osservarla sorpreso. Da quando in qua Hermione si dà della stupida?
- Tu non sei stupida Hermione, tu sei geniale. Qui l’unico stupido sono io. Mi dispiace per essermene andato. Avevo promesso che non vi avrei abbandonato, che non ti avrei abbandonato, e invece ho soltanto combinato casini. Ancora una volta. E so che sei arrabbiata adesso, e che magari nemmeno mi stai ascoltando ma sono sincero se dico che mi dispiace tantissimo.
Butto fuori tutto quello che pensavo e che desideravo dirle da tempo.
-Non sono arrabbiata Ron. – dice, sorprendendomi. – Lo ammetto, volevo picchiarti quando te ne sei andato. Da allora ogni notte non riuscivo a dormire per paura che ti fosse successo qualcosa. Speravo che tu stessi bene e che ti avrei rivisto al più presto. Quando poi sei riapparso due settimane fa credevo di stare sognando. E invece era tutto vero. Non ero arrabbiata, non lo sono mai stata. Ero semplicemente spaventata. – confessò.
Di certo non erano le parole che mi aspettavo. Miseriaccia, Hermione era l’unica persona che riusciva a far crollare le mie certezze nel giro di pochi secondi. Ora si che mi sentivo veramente un verme.
Sospirai afflitto.
- Potrai mai perdonarmi? – la scongiuro.
Hermione sorride, si avvicina e si accoccola sul mio petto.
Sgrano gli occhi per la sorpresa. Poi il suo profumo mi travolge e immediatamente mi rilasso circondandole le spalle con un braccio.
- Sei tornato, è questo l’importante. – mi risponde. – Ron, promettimi che non mi lascerai, che non te ne andrai, che non sparirai di nuovo. Dimmi che non lo farai mai. – continua con un tono più serio, quasi mi stesse pregando.
- Rimarrò sempre con te Mione, qualunque cosa accada. – la rassicuro.
La sento rilassarsi nuovamente contro il mio petto e sorrido beato. Poi alza la testa e mi guarda come se avesse appena avuto uno dei suoi colpi di genio.
- Ron, come mi hai chiamata?
Oh Merlino! Non posso averlo fatto veramente! Non posso averla chiamata realmente così! Idiota, idiota, idiota!
- Io… ehm… credo di aver.. di aver detto, si insomma… Mione. – borbotto arrossendo come un dodicenne.
Prevedo già una maledizione senza perdono e invece Hermione torna a posare la testa sul mio petto e ridacchia.
- Mione eh? Mi piace.
Sorrido sollevato.
- Piace anche a me. – concordo.
Restiamo abbracciati per quelli che a me sembrano pochi secondi, ma a giudicare dalla posizione del sole sono molti, molti minuti.
Siamo ancora vicini quando Harry fa capolino dalla tenda ancora assonnato.
- Se avete finito di parlare voi due, la colazione è pronta.
Rido, imitato subito da Hermione che si sposta permettendomi di alzarmi. Mi rimetto in piedi e l’aiuto a tirarsi su.
- Bentornato Ron. – dice sorridendo prima di scomparire all’interno della tenda.
Terzo capitolo, terzo passo, terzo momento tra Ron ed Hermione, stavolta ambientato nel bel mezzo della ricerca degli horcrux. Spero vi piaccia :) Mille grazie a ronald_weasley e Moonlight22 che hanno recensito il secondo capitolo e a tutti coloro che hanno inserito la storia tra le seguite, preferite o ricordate.
Alla prossima, Sa :)
P.S. me lo lasciate un commentino piccolo piccolo, solo per sapere se vi sta piacendo o meno, dato che ormai siamo a metà storia :)