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Autore: Katherin    04/11/2013    2 recensioni
Sara Simons è la figlia 18 enne del direttore della famosa rivista di moda Vogue. Di professione fa la modella. E' la solita figlia viziata, maleducata e testarda. Dopo un conflitto con i genitori viene mandata in Germania, a Schwangau per fare una ''vacanza''. Accompagnata da Mitchell, un amico di famiglia, la ragazza inizia le sue avventure dal castello di Neuschwanstein. Un particolare viaggio le cambierà radicalmente la vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Parte 2 
-Buongiornooooo!- entrò Mitchell nella stanza della ragazza scaraventando la porta sul muro.
-Alzati, alzati che è tardi!- sorridente aprì la finestra e alzò le tapparelle.
-Oh...No.- sospirò Sara mettendosi un cuscino sopra la testa.
-Sara...Svegliati è tardi! Tra due ore dovremmo essere al Neuschwanstein!-
-Neusch che? Che ora è Mitch?- chiese arrabbiata con un tono assonnato.
-Muoviti! Sono le 7.00. Tra 5 minuti ti voglio giù nella sala da pranzo!- sorrise felicissimo e uscì dalla stanza.
La ragazza si alzò lamentandosi. Dopo 15 minuti circa scese giù nella sala da pranzo.
-Brava... sei molto precisa!- fece una smorfia il moro.
-Che vuoi?!- lo guardò male la ragazza e si siedette a tavola per fare colazione.
Mitchell aveva già finito e si stava pulendo con uno stuzzicadenti mentre faceva delle smorfie guardando Sara.
-Barbie.. hai due minuti per fare colazione! Io vado a prendere gli zaini e partiamo!-
-Cosa? Due minuti? Ma sei pazzo?- 
-Chiudi la bocca e muoviti!- si alzò di scatto il moro e salì le scale per andare nella sua camera.
-Madonna quanto lo odio!- borbottò alla signora che la serviva mentre lei sorrise.
Si mise a mangiare il più velocemente possibile.
Mitchell era già sulla porta d'ingresso con gli zaini pesanti e guardava l'orologio.
-Saraaaaa!- gridò.
-Arrivo!- mangiò l'ultimo boccone e si alzò dal tavolo mettendo in bocca due gomme rosa.
Prima di uscire si guardò bene allo specchio appeso sulla parete e sorrise.
-Dai su!- disse il moro e le lanciò lo zaino pesante fra le braccia.
-Mettilo su!- l'aiutò e uscirono insieme dalla casa.
Mentre camminavano per il sentiero, il moro le spiegò le tappe della giornata.
Lei a fatica lo seguiva.
-Mitch....non ne posso più!- si fermò esausta.
-Andiamo Sara, manca poco. Su Barbie, su!- disse lui incoraggaindola.
-Non sei d'aiuto bestia!- fece una smorfia.
Nonostante fosse una bellissima mattinata nel bel mezzo dell'estate, qui faceva un freddo cane.
Infatti i due portavano le felpe pesanti.
Dopo un ora di camminata intensa su un sentiero che continuava sempre a salire, si fermarono.
-Non ne posso più ti prego, fermiamoci!- gridò Sara a qualche metro dietro di Mitchell.
Si fermarono. Sara si tolse lo zaino pesante e prese il cellulare dalla tasca, iniziando a fare i palloncini con la gomma rosa.
-Merda, merda, merda!- urlò.
-Cosa c'e?- chiese Mitchel preoccupato.
-Non c'è campo!- 
-Oh che tragedia!- fece una smorfia il ragazzo e continuò a camminare verso la ringhiera del sentiero da dove si vedeva tutta la pianura.
-Oh...mio dio!- si fermò a guardare il paesaggio.
Il sole sorgente stava illuminando tutta la pianura. Dal sentiero si vedeva il Castello illuminato, che rifletteva una luce bianca.
Uno spettacolo meraviglioso.
-Sara, vieni qui!- le gridò e la ragazza lo raggiunse con il cellulare in mano.
-Metti via quel coso e guarda qui!- le disse prendendola per le spalle e avvicinandola alla ringhiera.
-Wow...Mitchell...è bellissimo!- rimase a bocca aperta.
-Già- disse il moro e si appoggiò a fianco a lei.
-Non pensavo che ... voglio dire... questi posti esistono solo nelle favole!- disse Sara appoggiandosi al braccio di Mitchell.
Rimasero in silenzio per poco guardando il paesaggio. Dopo di che Mitchell guardò l'orologio e disse:- Andiamo... ci stanno aspettando!- 
-D'accordo!- si misero su gli zaini e continuarono la camminata verso il Castello.
.........
Arrivati davanti al Castello li aspettava Tobias, un vecchio amico di Mitchell. Tobias avrebbe fatto da guida ai due ragazzi.
L'ingresso color rosso, apriva le porte a un castello bianco meraviglioso.
-Da quanto tempo fratello!- sorrise Tobias abbracciando Mitchell.
-Eh già! Come stai amico? Sei cresciuto un sacco!- rise Mitch.
-Anche tu bestia! Guardati... Da dove sono spuntati fuori tutti questi muscoli?- risero tutti e due insieme mentre Sara stava a parte.
-Tobias, ti presento Sara, la figlia dei miei cari amici americani!-
-Oh, è la tua ragazza?- chiese Tobias curioso.
-NO- risposero tutti e due in coro.
-Ehi ehi, stavo scherzando! Piacere Sara, sono Tobias!- pose la mano verso la ragazza.
-Sono Sara. La figlia di Jowell e Cassandra Simons.
Sicuramente ne ha sentito parlare, mio padre è il direttore di una famosa rivista, Vogue, la conosce vero? E mia madre invece è una stilista! Io lavoro come modella!- 
-Ehm...- la guardò Tobias confuso.
-Non dirmi che non li conosci?- chiese con un tono infastidito Sara, continuando a fare palloncini con la gomma.
-Ecco...io non ho mai...- 
-Sara.. ora basta!- mise una mano sulla sua spalla Mitchell guardandola serio.
Lei alzò un sopraciglio e si girò dall'altra parte continuando a masticare in modo sgradevole la gomma.
-Tobias, amico, non farci caso... allora... ci mostri il castello?- 
-Con piacere Mitch!- sorrise e iniziò a camminare nel cortile interno.
-Allora..cominciamo! Questo è il cortile interno del Castello. Il Castello di  Neuschwanstein è stato costruito da Ludovico II di Baviera nel XIX secolo.-
Mitchell era molto interessato alla storia mentre la ragazza continuava a cercare campo sul suo cellulare.
-Ora andiamo dentro al Castello!- disse Tobias entrando dentro seguito dai due.
Li condusse per un corridoio ben decorato con i pilastri di marmo e le finestre che illuminavano le decorazioni sul muro.
Un tappeto rosso li conduceva ad una porta e dei lampioni illuminavano il passaggio.
-Sara.. dammi qua il cellulare!- disse Mitch e glielo strappò dalle mani con forza per poi nasconderlo nello zaino.
-Mitchell.. ti odio! Mi rovini sempre tutto!- disse Sara guardandolo male.
-Ora stai zitta è guarda questa meraviglia!- le disse lui e accellerò il passo per raggiungere Tobias che stava aprendo la porta.
-Ok ragazzi stiamo per entrare nella Sala Del Trono! -
Dalla porta scescero per le scale di marmo bianco. Guardavano intorno a se. La sala era decoratissima, con ogni minimo partticolare.
Degli affreschi sul muro raccontavano delle scene della Bibbia.
Dopo la sala del trono Tobias li condusse alla Sala da pranzo, la sala dei Cantori, lo studio e la stanza del Re.
-Ragazzi... questa è l'ultima delle stanze del secondo piano.. la stanza del Re. So che non mi è permesso far entrare i turisti ma, per voi faccio un eccezzione, vi porto nella sala segreta del Re, scoperta da poco!- disse Tobias sorridendo.
-Sala segreta?- chiese Sara curiosa. 
-Esatto! Fate silenzio ora, cercate di non fare rumore!- disse Tobias guardandosi intorno per sicurezza e spostò una tenda dalla quale si intravide una maniglia di una porta decorata dallo stesso colore della parete.
Tobias la apri lentamente e li fece entrare.
Accese una torcia e la prese con sè illuminando un corridoio con le pareti decoratissime di quadri e affreschi. Un tappeto rosso conduceva ad una porta di legno, di piccole dimensioni.
Aprì lentamente la porta scricchiolante.
Nell'aria c'era odore di muffa e polvere. Ragnatele ovunque. La stanza non era molto grande.
Era illuminata da una finestra vicino alla quale era appoggiato un letto.
Era ricoperta di affreschi che rappresentavano scene di guerra.
Vicino al letto c'era un'armatura da cavaliere.
Mitchell e Tobias si avvicinarono alla finestra dove Tobias gli spiegò qualcosa.
Mentre Sara si avvicinò a un quadro molto grande appeso sulla parete decorata.
Si fermò a guardarlo,con interesse, in silenzio, ammirando ogni singolo particolare.
Il quadro ritraeva un ragazzo giovane, forse sui 20 anni, dai capelli biondi, occhi azzurri ghiaccio, lineamenti dolci, alto, con un corpo robusto, vestito con dei vestiti nobili, d'epoca, con dietro l'armatura. Sara si girò per osservare bene la stanza e poi guardò di nuovo il quadro. 
Il ragazzo era raffigurato proprio li, in quella stanza, chissà quanti anni prima...
-Sara....Sara...Sara!- la chiamò Mitchell ma la ragazza non rispose.
Era imbambolata davanti al quadro.
Non aveva mai visto una bellezza simile prima d'ora. Tutti i modelli del Hollister non potevano essere paragonati a quel ragazzo.
-Sara!- le toccò la spalla Mitch e la ragazza si girò verso di lui scuotendo la testa.
-Ma ci sei o ci fai?- rise Micthell.
-Scusami io.... mi sono... Non importa! Tobias... chi è lui?- cambiò subito discorso rivolgendosi alla guida.
-Ah..lui... lui è Fredrich Guglielm Maximilian III di Baviera. Era il figlio di Ludovico II di Baviera.-
-Ma, ho letto che Ludovico non ha avuto dei figli!- disse Mitchell interrompendolo.
-Si.. è cosi che dicono... ma lui ha avuto un figlio, che ha nascosto per tanto tempo e questo figlio è proprio Fredrich. Fredrich è il frutto di un amore segreto, tra Ludovico e Elisabetta, la sorella di Sofia, la sua fidanzata. Come vi avevo già accennato, Sofia e Ludovico erano fidanzati, ma dopo aver rimandato la data del matrimonio per tanto tempo, Ludovico la lasciò. La lasciò perché non era innamorato di lei... lui amava la sorella, Elisabetta. Fredrich venne cresciuto,nascondendo la verità al popolo, a Sofia, e alla famiglia nobile del Re. Venne cresciuto come cavaliere, e si dice che il Re, abbia pagato la moglie di uno dei suoi cavalieri, per fingere che Fredrich fosse suo figlio. E' cosi fu... Fredrich fu cresciuto combattendo e diventò un cavaliere valoroso. Ludovico, era una brava persona nonostante tutto. Amava suo figlio e di nascosto gli portava lui stesso dei doni, come cibo, bevande, vestiti, gioielli, tutto quello che gli serviva.-
-Ma... perché? Non poteva lasciare Sofia e sposarsi con Elisabetta?- chiese Sara.
-Elisabetta era già sposata con un uomo che non amava... matrimoni combinati... E Ludovico, anche lui stava per commettere lo stesso sbaglio. 
Cosi trovò le forze per lasciare Sofia. Ma non ebbe mai il coraggio di dire che Fredrich fosse figlio del suo amore adultero con Elisabetta.
Se lo faceva poteva scoppiare una guerra tra la Germania e l'Austria, capisci?-
Sara annuì, e si girò di nuovo verso il quadro.
Pensava a lui, Fredrich. Chissà che vita dura ha dovuto passare, povero ragazzo.
-Sara... - disse dolcemente Mitchell.
La ragazza continuava a fissare il quadro.
-Sara...dobbiamo andare!- Tobias era già fuori dalla porta.
-Arrivo!- disse dando un ultima occhiata al quadro. Dopo di che usci dalla porta in silenzio.
Uscirono nella stanza del Re e Tobias chiuse bene la porta.
-Ora andiamo nelle grotte!- disse Tobias sorridendo.
-Bellaaa!- disse Mitchell... ''Bear Grills'' che amava posti pericolosi.
Scesero i tre piani per arrivare poi ai sottoterranei del Castello.
La grotta era collocata nel parco del Palazzo di Linderhof, che si raggiungeva dal passaggio sottoterraneo del castello.
Dallo scantinato del Castello, che conteneva dei bauli di vino enormi, c'era una porta che apriva al passaggio. 
-Ehm.. Tobi....- lo fermò Mitchell.
-Dimmi Mitch...-
-Il bagno..- 
-Ah si... al piano di sopra!- 
-Accompagnami...- disse Mitch.
-Sara... andiamo su-
-No... non ho lo ''sbatti'' di salire ancora quelle scale...io riposo un po' mentre voi finite di fare i vostri bisognini!- sorrise appoggiandosi a uno dei grossi bauli.
-D'accordo..- disse Tobias
-Sara...non ti muovere da qui, intesi! Stai attenta a non combinare disastri ok?- 
-Va bene Mitch... non sono una bambina, ho capito!- disse tirando fuori il cellulare.
I due salirono le scale mentre lei rimase ad aspettare.
Si guardò un po' intorno e girò lo scantinato.
Non c'era niente di interessante qui... solo odore di muffa e vecchio legno.
Poi vide la porta semiaperta. Si avvicinò e la apri lentamente. La porta scricchiolò.
Conduceva a delle scale di legno. Era tutto buio li sotto. Solo le candele illuminavano di poco, ma non erano d'aiuto.
Deglutì, impaurita ma dalla curiosità si spinse oltre. Fece qualche passo in avanti appoggiandosi sulla ringhiera della scala e guardò in giù.
Era tutto buio... Le scale erano alte qualche metro. Si sentivano dei rumori. 
Un pipistrello volò sopra la sua testa e lei scivolò cadendo giù dalla ringhiera delle scale..

  
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