Premessa generale
Ok, una premessa stavolta è d’obbligo…
Questo è il mio regalo per Kaho_chan che, fra esattamente
7 settimane, compirà 18 anni (eh, età importante, ci sono passata anche io…
ergo, regalo in grande stile ù.ù).
Idea ripresa da una sua raccolta ItaIno: raccolta di
shots con i momenti più significativi della loro storia. Non è a capitoli, ma
un filone logico c’è.
Inauguro una raccolta/long-fiction dove, per la prima
volta, non sono Sasuke ed Ino protagonisti; Naruto e Sakura sono predominanti,
ma ci saranno anche accenni per i fans NejiHina e SasuIno (anche se so che Kaho
preferisce ShikaIno ed ItaIno, beh… scusami tessò, ma per me SasuIno è
irrinunciabile).
La pubblicazione sarà settimanale, come al solito.
Ah, per l’ispirazione, proprio come nella mia
precedente shot per Mimi18 (“Konoha gakuen den- SasuIno”), mi sono rifatta allo
special disegnato dai collaboratori di Kishimoto su una AU scolastica del manga
Naruto (il link del video lo trovate nella mia shot).
Basta, mi sono persa troppo in chiacchiere… vi auguro
buona lettura! XD
PS: Gli auguri te li farò all’ultimo capitolo, mon
tessò *.*
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Konoha gakuen den-
NaruSaku
[1- Match]
Unico ritmo tenuto dalla
pallina che rimbalzava sul campo da gioco. Gli occhi erano diventati quella
stessa pallina, seguendo ogni minimo movimento, respiro, ogni striscia di terra
su cui scivolava per riprendere il suo volo. Abilmente fletteva o ritirava
verso di sé quel braccio candido imperlato di gocce di sudore, e correva da una
parte all’altra del campo, a caccia di essa; per afferrarla, scacciarla via,
seguire di nuovo il suo percorso per ricominciare la folle corsa. Di nuovo,
eccola scaraventarsi verso di lei; ed il braccio di nuovo si tese con forza,
scagliando la racchetta verso di essa, dando un colpo che risuonò anche più
forte del verso emesso dal respiro smorzato, sferzando l’aria anche con quel
codino in cui teneva raccolti i capelli, debole a causa della troppa energia
che ci metteva nel rispondere agli attacchi dell’avversario.
Un fischio: punto.
La ragazza si passò una
mano sulla fronte pallida, lasciandosi scappare anche un sospiro: andò verso la
rete a congratularsi con il suo avversario. Stretta di mano decisa [eppur stanca].
-Yo, Haruno-san!-
Si voltò di scatto, a
quel richiamo; ed il sorriso che focalizzò attraverso il reticolato che
delimitava il campo da gioco la lasciò del tutto sbigottita. Si avvicinò a lui,
permettendo al venticello tiepido di giocare con la sua veste di un bianco neve,
lasciando che gli occhi smaltati di azzurro di quel giovane apprezzassero la
fugace vista delle sue snelle gambe, quasi smorzando la delusione di un petto ben
poco prosperoso.
-… ohayo, Uzumaki-kun.-
riportò una ciocca [birichina] a posto [ribelle]
dietro l’orecchio.
Di nuovo, fece quel
sorriso; aperto, a trentadue denti quasi, sincero, con gli occhi stretti come
quelli di un bambino. E le passò di nuovo quella domanda nella mente…
Perché qui?
Perché lui, il chiassoso
[presuntuoso]
nuovo compagno di classe.
Perché sei qui?
Perché lui, che stava
per prendere a pugni Sas’ke-kun, solo perché aveva osato rispondere alla sua
assurda pazzia.
Invece che in altri luoghi… perché tu qui?!
Perché lui, lo stesso
Uzumaki che lei prese a schiaffi davanti alla classe per il suo comportamento
bizzarro, scatenando la sua ira.
-Kami… perché tu qui?-
-Perché, passando di
qua, ti ho notata.- alzò le spalle con aria noncurante. –Giochi bene,
Haruno-san.-
Si portò la racchetta al
petto, giocherellando con le corde; ma che le prendeva?! Perché le faceva
piacere ricevere
un suo complimento?!
-Mi piacciono tanto le
tue gambe: quando giochi si vedono sempre, ed è una delizia per gli occhi
osservare come la luce del sole si riflesse su di esse…-
-… mi stai prendendo in
giro?!- sfoderò la racchetta come un’arma, riprendendo l’aria severa dell’altro
giorno. –Non farti strane idee su di me, chiaro?!-
Ma lui non rispose: si
limitò solo a ridere. E ridere, e ridere. Forse, ciò che gli dava veramente
soddisfazione, era che lei mostrava un qualche interesse verso di lui…
-Oh, senti, mi hai
veramente scocciato!- sbuffò, fendendo l’aria con un gesto secco; si girò
subito dall’altra parte del campo, diretta verso lo spogliatoio. No, non doveva
lasciarsi prendere dalla sorpresa [dall’imbarazzo]
quando era con lui. Doveva tenere le armi sempre ben alzate [ed il cuore a
freno]. Ma poi, come faceva quel tipo a…
-Ci rivedremo presto,
Haruno-san.- decretò lui, non aspettandosi una risposta. –Di me non ti libererai
così facilmente…-
Unica cosa che notò, la
sua mano destra [dito medio] alzarsi verso di lui.
-Non ci contare, baka!-
***
Next chapter: “Walking under the cherry trees”
(-Kami! Sempre
troppo rumoroso, Uzumaki.- lo rimproverò, aggrottando il sopracciglio.
La bionda accanto
a lei si lisciò la lunga coda di capelli, abbozzando un beffardo sorriso. –Ma
guarda un po’ chi abbiamo qui… com’è che da un po’ a questa parte ti presenti
qui da noi con la tua solita eleganza?-
Spalancò gli
occhi azzurri. –Oh, Yamanaka-san, Hyuuga-san… non vi avevo viste!-
-E non me ne
meraviglio affatto!- sbuffò la più alta del gruppo.
[I tuoi occhi
vivono solo per Sakura.] )
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E questo è il primo capitolo! Ho preferito
tralasciare la parte “iniziale” del video in cui Naruto si presenta alla classe
(scatenando l’ira di Sakura, direi), ed ho voluto fare subito il proseguimento
di quell’episodio appena accennato: ammetto che mi sia ispirata ad una scena
sempre del video, in cui Sakura gioca a tennis. Più originale, non trovate? Premetto
che ho cercato di usare il più possibile la fantasia, ma è davvero difficile
discostarsi da un capolavoro come “Konoha gakuen”.
Ok, le chiacchiere inutili sono finite, potete
rilassarvi. Mi limiterò a darvi appuntamento a domenica prossima, sperando di
ricevere molti commenti che mi aiutino a correggere qualsiasi imprecisione.
Ringrazio chi leggerà questa fanfiction, con la
speranza che piaccia.
La vostra Rael