Brook si svegliò quando sentì qualcosa tirarle i capelli.
Quel qualcosa era la mano di Yorki, che era ancora addormentata e stava respirando affannosamente.
Brook la strinse forte a sè e le sussurrò nell‘orecchio: «Shhh, capitano, stai tranquilla, ci sono qua io.»
«Mmh? Che c‘è?» bofonchiò ancora assonnata, per poi arrossire e chiudere gli occhi con un largo sorriso quando si accorse che Brook era molto vicina a lei.
«Capitano...si svegli, su.» fece Brook, scuotendo Yorki.
La donna sbuffò, si alzò dal letto e si sistemò i pantaloni seguita da Brook, che prese gli occhiali dal pavimento e se li mise addosso, corse verso la porta e girò la maniglia, constatando con piacere che non era chiusa a chiave.
«Prima le signore.» disse, inchinandosi e aprendo la porta per Yorki.
La cowgirl camminò verso la porta e si fermò poco prima di oltrepassarla.
Brook la guardò perplessa.
Yorki incrociò le braccia.
«Senti, siamo entrambe signore quindi usciamo insieme, va bene?»
Brook sorrise e mise un braccio attorno alle spalle del suo capitano e entrambe uscirono sul ponte.
Brook si guardò intorno.
«Non c‘è nessuno. Staranno dormendo?»
«Domanda retorica, Brook.»
«Sarà il caso di svegliarli?»
«Domanda retorica, Brook.»
Brook allora prese il suo violino e si diresse nella stanza dove il resto dei suoi compagni stava dormendo.
Notò con sorpresa che tutti erano svegli: alcuni erano ancora sdraiati, alcune donne stavano giocando a strip poker contro alcuni uomini (che erano stranamente svestiti, tra l'altro) e i gemelli Mizuta stavano controllando alcune carte, annuendo di tanto in tanto.
«Suppongo…non abbiate bisogno di una mia canzone, giusto?»
«Senti, Brook» fece Mark, un uomo dai capelli lunghi, neri e ricci legati in una coda, e che era appoggiato al muro mentre era in piedi «quella tua canzone rompe le palle anche a chi non ce l'ha.»
Brook puntò il dito indice della mano che teneva l'archetto contro di lui.
«Tu, non usare più quel linguaggio con un tuo superiore.»
Mark ghignò.
«Non tirare fuori la carta del "io sono un tuo superiore" quando non sai come ribattere: te lo dico da amico, fai una pessima figura così.»
Madaisuki alzò la testa dalle carte che stava commentando assieme a suo fratello e gridò: «TUTTI SANNO CHE TU E YORKI VI AMATE, quindi evitiamo il melodramma, va bene?»
Brook arrossì e si coprì il viso instintivamente.
«A voi non dà fastidio, giusto?»
«Beh…no, penso sia una cosa molto adorabile!» esclamò entusiasta Sylvia, una giovane ragazza dai capelli rossi tenuti insieme da una treccia.
Con grande sollievo, Brook vide gli uomini della ciurma annuire e dire qualcosa del tipo: "Si vedeva che a Yorki piacevano le donne e siamo contenti che abbia trovato una fidanzata."
In quel momento il capitano entrò e tuonò: «Hey, cos'è questo baccano? Se fate così io vi-»
Fu interrotta da un collettivo "Awwww! Guarda come si preoccupa per Brook!" e da una seguente risatina sia da parte di alcune donne sia da parte di alcuni uomini.
«N-non mi preoccupo per Brook!» negò paonazza.
Brook le mise una mano sulla spalla.
«Va tutto bene, lo sanno» spiegò lei con un sorriso.
Anche Yorki sorrise e indicò la propria guancia.
«Baciami.»
Il suo vice si inginocchiò e le diede un casto bacio sulla guancia, facendo ridere di contentezza il resto della ciurma: sembrava essere un nuovo inizio per le due donne.