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Autore: drewsvoice    10/11/2013    2 recensioni
Quando abbiamo terminato entrambi, colgo l’attimo. «Niall, posso chiederti una cosa?»
«Certo!» dice sorridente.
Prendo fiato. «Insegnami ad essere rozza come te.»
Lui aggrotta la fronte ed abbozza un sorriso. «Non so se prenderlo come un insulto, ma va bene.» accetta lui, stringendomi la mano. «Preparati ad essere una scaricatrice di porto, principessa.»
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Apro gli occhi di scatto, sentendo vibrare rumorosamente il cellulare sul comodino.
Un nuovo messaggio: Niall.
Ma che..?
Scusa. xx -Niall.
Sospiro e sposto le coperte azzurre, allungando le gambe sul fianco del letto. Appoggio i palmi per alzarmi e in punta di piedi esco dalla camera. La porta di legno della mia stanza cigola, così decido di lasciarla aperta.
Alla mia destra, scorgo la mano a mezz’aria di Zayn.
Tutto questo mi ricorda i vecchi tempi, quando io e lui eravamo solamente due ragazzini con gli ormoni in subbuglio. Non che lui sia poi così cambiato.
Ridacchio fra me e me e scuoto la testa, dirigendomi verso la camera del biondo.
Afferro la maniglia, la tendo in giù e, facendo un respiro profondo, entro.
Niall è seduto sul letto con il computer acceso sulle gambe.
Mordo il labbro inferiore e mi sporgo, per farmi vedere.
I capelli biondi sono scompigliati, la puzza di alcool arriva fino alla porta e sotto gli occhi ha due marcate occhiaie.
«Ehi.» bisbiglio, appoggiandomi allo stipite.
Lui lascia cadere il cellulare accanto a sé e alza lo sguardo, abbozzando un sorriso imbarazzato.
«Ti ho svegliata?» chiede imbarazzato, seguendomi con lo sguardo mentre entro dentro le coperte.
«Già.» annuisco. «Perché sei dispiaciuto?»
«Non avrei dovuto farlo, sono stato un-»
Lo blocco, scrollando leggermente le spalle. «Non importa, tutti sbagliamo qualche volta.»
Lui annuisce e guarda la parete di fronte, dipinta di scritte che al mio arrivo non c’erano.
Mi alzo e mi avvicino, sfiorandole e leggendo. «Non è vietato tinteggiare o rovinare i muri?» chiedo divertita.
Lui fa le spallucce e viene verso di me, fermandosi proprio alle mie spalle.
«Ho pagato un botto per questo appartamento, quindi..» la butta lì, sereno.
Mi giro di nuovo verso il muro ed esamino ogni scritta.
Zoe.
«Perché hai scritto il mio nome?»
«Perché sei parte della mia storia, ma anche perché è un bellissimo nome.»
Mi inumidisco le labbra. «Significa vita
Lui mi guarda a lungo e mi stringe a sé, scoccando le labbra sulla mia guancia.
Il suo respiro fresco mi solletica la pelle.
«Allora sei la mia Zoe.» sussurra al mio orecchio con voce roca.
Avvampo subito, abbassando gli occhi e imprimendo le labbra.
Lui si accorge del mio disagio e mi stringe ancora di più.
«Be’, potrei dirlo alla mia prossima ragazza.» ridacchia, facendo spuntare le guance rosse da irlandese.
«Ti verserebbe un frappé addosso!» Esclamo io, immaginando la scena nella mia mente.
Lui aggrotta la fronte e affonda una mano nei capelli. «Perché proprio un frappé?»
Alzo le spalle, girandomi di nuovo verso il muro ed esaminando nuove scritte. «Perché ne ho voglia.»
Riesco a scorgere i suoi occhi luccicare per qualche strano motivo.
«Vieni con me.» dice, prima di prendermi per mano e farmi segno di fare silenzio.
I suoi piedi nudi scricchiolano sul pavimento in legno, così comincia a strascicarli fino ad arrivare in cucina per poi chiudere la porta a soffietto.
«Pinguino.» lo beffeggio, riempiendo le guancie d’aria come una bambina.
«Chi parla!»
Lo guardo accigliata, appoggiandomi al bancone. «Perché, cosa ho fatto?», ridacchio.
Lui non mi risponde, ma apre il frigo ed estrae due bicchieri, porgendomene poi uno.
«Ecco a te, principessa.»
Lo afferro e sbuffo. «Ti ho già detto di smetterla.» dico stufa.
Niall mi da un buffetto sulla testa, scompigliando ancor di più i miei capelli e dando un sorso al suo frappé.
Faccio una faccia disgustata. «Non oso immaginare come sono in questo momento i miei capelli e..» allontano il bicchiere e lo poggio sul marmo del bancone. «questo sa di ghiaccio e cartone.»
Il biondino beve in un sorso il suo e poi fa lo stesso con il mio.
Gli do un colpo sul braccio. «Sei seriamente una discarica, Niall!»
La sua risata, più roca del solito, riecheggia nella cucina.
Lo sorpasso, mi avvio verso il divano e mi siedo sul tappeto accendendo la tv.
«Ci vediamo un horror?»
Capelli d’oro si china e poggia una mano sulla mia fronte.
È così tremendamente vicino. I suoi occhi si impuntano nei miei  e sento tutto d’un colpo un caldo incredibile.
Lui appoggia due dita sulla mia guancia. «Sei un po’ calda.», sorride ironico. «E comunque, sei piccola per vedere gli horror.»
Incrocio le braccia. «Niall, ho la tua età.»
«Mi ‘spiace, principessa.» sospira, alzandosi.
Scuoto la gamba di Zayn e lo sveglio.
«Che vuoi, Zoe?» mi domanda con voce impastata.
Il moro alza la testa dal cuscino e mi guarda con gli occhi socchiusi in due fessure.
Sbatto le palpebre, dolcemente. «Guardi con me un horror?»
Lui mi scruta per capire se è uno scherzo, ma quando capisce che non lo è, afferra il cuscino e me lo tira addosso.
«Fanculo.» ridacchia, accasciandosi di nuovo sul divano.
 
«Harry,» lo chiamo, rincorrendolo. «Harry!»
Arrivo al suo fianco e mi chino sulle ginocchia, stanca per la corsa.
Il riccio appoggia una mano sulla mia spalla. «Ehi Zoe, stai bene?»
«Sì, sì.» annuisco. «Devi dirmi cos’è successo.»
Il riccio scuote sommessamente la testa, stendendo le labbra in una linea dritta e seria.
Mi alzo e faccio qualche passo verso l’entrata. «Perché no?»
Lui mi fissa per un istante e poi, scrollando le spalle, si arrende. «Ieri siamo usciti, giusto?»
«Giusto.» annuisco, mettendo meglio la borsa in spalla.
«Così ci siamo fatti un giro e.. siamo capitati in un bar.»
«L’avevo già intuito questo.» commento ironica.
«Fammi finire di parlare.» mi ammonisce bruscamente. «Il fatto è che siamo finiti proprio nel bar dove hanno rifiutato l’offerta di lavoro di Niall, capisci? Così, quando l’ho saputo lui era già ubriaco.»
Distolgo lo sguardo, immaginandomi la scena. «E chi lo ha picchiato? Perché?»
Lui si morde la guancia e respira profondamente. «Il proprietario del bar. Niall ha cominciato ad infastidirlo con delle battutine e lui l’ha quasi ammazzato di botte.»
Porto una mano alla bocca, non sapendo che dire.
Lui si avvicina a me e mi accarezza la spalla. «Zoe sta’ tranquilla, non gli succederà nulla.» sorride, mostrando le sue fossette.
«Okay, grazie Haz.»
«Haz?» ripete lui, confuso.
«Sì, è scritto sul muro di Niall.» ridacchio, sventolando la mano in segno di saluto mentre entro velocemente dentro l’edificio.
 
Afferro il cellulare e compongo il suo numero velocemente.
«Pronto?» riecheggia la sua voce dall’altra parte dell’aggeggio.
«Amber? Ehi sono Zoe, la ragazza dell’aereo» le spiego, cominciando a fare avanti ed indietro.
Spero vivamente lei possa aiutarmi, è la mia ultima speranza.
«Oh ciao, Zoe!» mi saluta con voce squillante. «Pensavo ti fossi dimenticata di me, in realtà.», aggiunge.
«No, è solo che ho avuto da fare. Sai, l’università e tutto il resto. Ho bisogno di vederti, Amb.»
il mio sussurro debole risuona quasi disperato.
«Tutto okay?» domanda allarmata.
«Sì, è solo che ho bisogno di chiederti una cosa importante di persona.»
«Certo, dimmi dove e quando.» Accetta subito lei.
«Fra quindici minuti da Cold Coffee, va bene?» chiedo, mordendomi la guancia.
«Perfetto, a dopo Zoe.» mi saluta e stacca la chiamata.
 
 
 
«Ehilà!» saluto i due ragazzi spaparanzati sul divano, chiudendo dietro di me la porta principale.
Lancio le chiavi sul tavolino alla mia destra e mi blocco alla vista della valigia. «Devi già partire?»
Il moro scuote la testa, guardando passivamente uno stupido programma in tv. «No, sto in albergo. Anche perché non posso stare qui per una settimana intera.»
M butto sul divano in mezzo a loro due, mettendo le gambe su quelle di Zayn.
«Però ci vediamo, vero?» sporgo il labbro inferiore, cercando quasi di fargli pena.
Lui annuisce di nuovo.
Mi giro verso Niall e lo trovo intento a fissarmi.
Mi sporgo verso di lui e gli do tanti baci prima una guancia e poi l’altra.
Lui ride, facendo ridere pure me. «A cosa dobbiamo tutta questa dolcezza, principessa?»
Mi stringo nelle spalle e mi avvicino ancora di più a lui, come se gli stessi per dire un segreto. «Forse ti ho trovato un lavoro.»

 


so che è passato tanto tempo e che forse volete uccidermi,
ma ho aggiornato HAHAHA.
non so se sia un bene o un male per voi, sinceramente.
mi scuso in anticipo se c'è qualche tipo di errore, ho riletto ma può darsi
mi sia scappato qualche piccolo errore ortografico.
non è granché come capitolo, ma ho fatto del mio meglio.
mh, vediamo.

ho pubblicato una nuova ff, ma non lascerò comunque questa.


(se vi interessa, si chiama 'How I met your father' ed è una larry,
è descritta dal punto di vista di George Shelley -nonché 'figlio' di loro due-.
nei capitoli comparira anche calum -adoro quel ragazzo.-)

riguardo al capitolo, quant'è dolce Niall? awawaw.
è un po' presto per chiedervelo, ma qual è il personaggio che vi attrae
di più e quello che invece non sopportate?
io adoro con tutta me stessa Niall, mi ci rivedo sempre un po' HAHAH.



 
  
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