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Autore: Youhavesavedme_    18/11/2013    12 recensioni
In questa storia la protagonista chiederà qualcosa di particolare, e scoprirà che la persona che l'ha aiutata la conosce molto bene, solo che per loro due ci saranno diversi problemi, e forse non sarà possibile che stiano insieme.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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C
apitolo sedici: Epilogo due, atto finale.

Ed ora i miei bambini sono cresciuti, Luke ha diciannove anni, e Nicole ne ha diciassette, quindi forse è il momento di parlare loro del padre, questo è il momento in cui loro devono sapere della persona che gli ha dato la vita.

Amy: Luke, Nicole, scendete giù, vi devo parlare.

Dopo circa cinque minuti mi raggiunsero, ed io subito cominciai a piangere.

Nicole: Mamma, cosa è successo, perché piangi?

Amy: Nicole, bambina mia, non ti devi preoccupare, è solo perché ho deciso di parlarvi di vostro padre, dovrete conoscere tutta la verità.

Luke: Io non voglio sapere nulla di quell’uomo che mi ha abbandonato, non è un uomo se ha pensato di abbandonare la donna che amava, ed i suoi due figli.

Nicole: Luke, lascia parlare la mamma, non sappiamo realmente come sia andata, lo sanno solo la mamma ed il papà.

L’aveva realmente chiamato papà. Lo aveva definito così, nonostante non sapesse nemmeno chi fosse, e nonostante lui non l’avesse cresciuta, in realtà non aveva cresciuto nemmeno Louis, ma con lui era stato più presente, era riuscito a stare con lui un po’ di tempo.

Amy: Ragazzi, vi chiedo di non interrompermi, parlare di lui per me sarà molto difficile, ma voglio che sappiate cosa è successo. Dunque, io, a circa ventidue anni, desideravo avere un figlio, però non avevo un fidanzato, così avevo deciso di ricorrere all’inseminazione artificiale, e Louis, vostro padre è stato l’uomo che mi ha aiutata. Inizialmente non volevo sapere chi fosse, poi vostra zia mi ha convinta, e sono andata a cercarlo. Però, le cose non erano così tanto facili, perché vostro padre era fidanzato con una ragazza, e non poteva occuparsi di te *dissi indicando Luke* così, mi chiese di venirti a trovare una volta al mese, per poter stare con te, perché voleva stare con te. Ha passato con te il giorno del tuo secondo compleanno, e ti ha portato una giornata con se a Doncaster, solo che quando siete tornati, Eleonor ha scoperto che tu eri figlio mio e di Louis, così era venuta a minacciarmi di lasciarlo stare. Dopodiché ha costretto vostro padre a sposarlo, altrimenti ti avrebbe portato via da noi. Lui, prima di doversi sposare, ha deciso di passare una giornata con noi, e dopo qualche anno sei nata tu *dissi indicando Nicole*. E’ venuto qualche volta da noi, circa dieci anni fa è tornato qui per l’ultima volta, ti ha tenuta in braccio, ed è stato con te, poi ho deciso di salutarlo con un bacio, e quasi l’ho implorato di non lasciarci, ma purtroppo la sua ragazza stava per avere un figlio, quindi è stato costretto ad allontanarsi, nonostante avesse sempre detto, e avrebbe voluto gridare che siamo noi la sua famiglia, e che ci ama.

Nicole: Quindi, lui sa della nostra esistenza?

Amy: Certo, lui sa che voi siete suoi figli, e credo se lo ricordi ancora. Solo che lui ha la sua famiglia, e noi tre ci facciamo forza tra di noi, non abbiamo bisogno di nessuno.

Luke: Mamma, ma quindi non è l’uomo che ho sempre creduto che fosse?

Amy: No Luke, lui vi ha sempre amati, solo che non ha potuto stare con noi.

Abbracciai i miei bambini, e loro decisero di salire in camera, dissero che avevano bisogno di riflettere, avevano bisogno di familiarizzare con questa situazione, avevano bisogno di comprendere che il loro padre li aveva sempre amati, ma che non era stato con loro, per quanto avesse potuto.

Pov’s Nicole.

Nicole: Luke, dobbiamo fare qualcosa. La mamma ama Louis, nostro padre, ed io desidero vederlo, pensi che potremmo farli incontrare?

Luke: Si potrebbe fare, ma come facciamo a rintracciarlo?

Nicole: Fratellino ingenuo, esiste internet ora.

Facemmo tutte le nostre ricerche, e dopo aver trovato circa trenta Louis Tomlinson, trovammo nostro padre, e gli chiedemmo di raggiungerci l’indomani al nostro indirizzo, inizialmente fu un po’ titubante, ma forse parlando con Luke riuscì ad intuire di chi si trattasse, e forse era felice di poterci raggiungere, e vedere di nuovo.

Pov’s Amy.

Chiamai i miei bambini per cenare. Sì, erano ancora i miei bambini nonostante uno di loro fosse maggiorenne, e nonostante l’altra stesse per diventarlo. Loro erano la mia unica forza, erano la mia famiglia.

Scesero, e mangiammo tutti insieme come al solito, ma li vidi strani, quasi agitati, non erano i miei soliti bambini, ma non mi preoccupai più di tanto, infondo sapevo che se avessero avuto dei problemi me ne avrebbero parlato.

Subito dopo cena andarono a dormire, ed io rimasi un po’ giù per riflettere, e per ripensare a quello che avevo passato con lui, infondo oggi ricordarlo, e tirare fuori di nuovo questo argomento per il mio cuore è stato molto doloroso.

Non appena ebbi il coraggio di salire quando finii di piangere, pur di non farmi vedere così dai miei bambini, andai nella mia stanza, e mi addormentai.

La mattina seguente, sentii i miei bambini già in salotto, guardai l’ora, ed erano le otto. Come mai erano già svegli? Decisi di scendere in salotto, e vidi la mia bambina, venirmi ad abbracciare.

Amy: Nicole, bambina mia, cosa è successo?

Nicole: Niente mamma, io e Luke volevamo farti una sorpresa, e ma non cel’abbiamo fatta, ti sei alzata comunque presto. Però, facci finire di preparare, tu vai pure a vestirti, poi faremo colazione tutti insieme.

Così, salii in camera, mi feci una doccia, mi cambiai e mi pettinai. Non appena fui pronta, scesi in salotto, e con i miei bambini ci recammo in cucina per fare colazione tutti insieme. Non appena finimmo di mangiare, sentii suonare il campanello, e Nicole mi chiese di andare ad aprire, perché probabilmente era una sua amica.

Così, raggiunsi la porta dell’ingresso, e non appena la aprii lo vidi. LUI, era lì davanti alla mia porta, LUI era tornato, ed io non avevo nemmeno il coraggio di guardarlo senza piangere.

Louis: A-amy, sei tu? S-sei bellissima, mi sei mancata.

Amy: Ma tu, cosa ci fai qui? Se sei tornato per restare, forse sei un po’ in ritardo.

Nicole: No mamma, siamo stati noi, volevamo permetterti di rivedere il papà, e noi desideravamo vederlo.

Louis, spalancò le braccia, e loro due corsero ad abbracciarlo, poi lo invitarono ad entrare in casa. Io in tutto questo non avevo respirato un momento, non ne avevo avuto la forza, e poi trovarmelo di nuovo davanti era stata un’emozione troppo forte per me.

Louis: Amy, c-come stai? Sai, mi siete mancati, tanto, e non ho fatto altro che pensare a te. Devi sapere che io ed Eleonor abbiamo divorziato, ma ho deciso di rimanere a Doncaster, per stare con la mia bambina.

Amy: Non mi devi dare nessuna spiegazione, tu sei divento suo marito, e sapevamo che non saresti potuto tornare, quindi non devi dirmi nulla.

Nicole: Mamma, non essere così dura, infondo è stato l’unico uomo della tua vita.

Louis: D-dice d-davvero?

Amy: Sì, dice davvero, però, ora non voglio più avere nulla a che fare con te, hai ritrovato i tuoi figli, e loro potranno venirti a trovare, ma io ormai non ho più niente da dire, non ho più niente da vivere, la mia vita, è passata, è finita quando tu te ne sei andato.

Louis, cominciò a parlare con i miei bambini, chiese loro diverse cose della loro infanzia e della loro adolescenza in questo modo cominciò a conoscere più cose su di loro. Poi decise di parlare loro di sua figlia. Chiese ai ragazzi di lasciarci soli disse che aveva bisogno di parlarmi, così loro salirono nella loro stanza.

Louis: Amy, davvero, io in questo periodo ho avuto bisogno di te, ho sentito la necessità di averti accanto, a sarei voluto tornare, ma per la mia Emily non potevo.

Amy: Io non voglio sapere nulla, non ho bisogno di sapere nulla, non devi darmi spiegazioni, da ormai diversi anni, noi non siamo più niente.

Louis: Ma io ho sofferto e soffro per noi, io ti rivorrei di nuovo al mio fianco, io sono stato male per te, io non voglio di nuovo allontanarmi da me.

Amy: Credi che io non abbia sofferto? Credi che io sia sempre stata felice? Avevo davanti tutti i giorni i nostri figli, che sono te in persona, come credi che mi sia sentita? Come credi che io sia potuta andare avanti da sola? Ora, non serve a nulla tornare insieme, è inutile.

Louis mi si avvicinò, e mi accarezzò la guancia, ma io allontanai la sua mano, e mi spostai.

Amy: Louis, sei venuto qui perché ti hanno chiamato i ragazzi, loro volevano conoscerti, e parlare con te, li hai visti ed ora forse è il momento di tornare a Doncaster.

Louis: Quindi tu rinunceresti con così tanta facilità, ad un possibile modo per ricostruire il nostro rapporto?

Amy: Sì, ora non è più il momento di ricostruire il rapporto, ora noi non siamo più giovani Quando lo eravamo siamo stati messi di fronte ad una scelta, e per il bene di Luke abbiamo deciso di allontanarci, ora non siamo più niente se non due estranei.

Louis: Quindi dici che se io faccio questo, tu non provi niente?

Si avvicinò a me, mi accarezzò la guancia, ed appoggiò le sue labbra sulle mie.

Amy: Io non ho mai detto che ora non provo più niente per te, dico solo che ora non è più il momento di pensare a noi insieme, abbiamo intrapreso le nostre strade, abbiamo vissuto le nostre vite, quindi è meglio finirla qui. Non insistere Louis.
Louis mi rivolse uno sguardo abbattuto e si arrese.

Non eravamo più nulla.

E non saremmo più potuti tornare ad essere niente.

Dopo questa nostra breve discussione, nessuno aveva più niente da dire, così chiamai giù i ragazzi che salutarono il padre, lui mi guardò, sperando che lo fermassi, ma non lo fermai, così uscì definitivamente.

Non appena chiusi la porta, appoggiai la schiena alla porta e cominciai a piangere. Di nuovo la ferita si era riaperta, e sanguinava più del previsto.

Nicole: Mamma, ma tu ami il papà, perché lo hai lasciato andare?

Amy: Perché non è più il momento di ricominciare, non è più il nostro momento.

Nicole: Mamma, ma se lo ami, almeno riprovaci. Magari non succederà nulla, ma almeno potrai dire di averci provato.

Le parole di Nicole, furono talmente tanto convincenti, da portarmi ad aprire di nuovo la porta di casa.
Ma quando la aprii, Louis non c’era più.

Così, presi fiato e gridai “Louis, io ti amo.” Però, ovviamente lui non mi aveva sentita, e non mi avrebbe mai sentita.
La mia Nicole mi abbracciò, e tornammo in casa, con i miei due bambini che mi consolarono, infondo loro sapevano capirmi meglio di quanto potessi capirmi io stessa.

Pov’s Narratore Esterno.

Però, nessuno sa, che Louis sentì Amy, e sarebbe voluto correre da lei e dirle che l’amava, avrebbe voluto baciarla, e sarebbe voluto rimanere per sempre con lei, ma purtroppo non era riuscito a farlo, aveva preferito lasciare perdere e tornarsene a Doncaster, nonostante entrambi sapessero quanto si amassero.

Così, si conclude questa storia, con un po’ di malinconia, per indicare che non tutto quello che desideriamo si avvera, e per farci capire che nonostante si sia innamorati di una persona, magari non si può stare insieme a quella, forse per il destino o forse per qualcos’altro, e questa storia ne è la prova.

E purtroppo questa era seriamente la loro fine, e questi avvenimenti erano ciò che avevano provocato la loro felicità e la loro tristezza.

Un giorno, non so dirti quando, ci 
rincontreremo io e te!”

Lou, se tu dovessi diventare un fantasma, sentiti libero di tormentarmi, almeno ti sentirei vicino.

FINE.
 
*Angolo scrittrice*
Ed è finita. O mio Dio, sto piangendo, non posso credere di averla già finita, e non posso credere che sia finita così. Davvero ringrazio tutti quelli che l’anno seguita, continuando a recensire. Ringrazio anche i lettori silenziosi, che hanno seguito la storia senza poter recensire, ma che hanno deciso di leggerla comunque. Davvero, spero di poter iniziare presto una nuova fan fiction. Ancora mille e mille grazie. Davvero, non posso credere di aver ultimato la mia fan fiction, è come se fosse la mia bambina, e vi devo ringraziare davvero di cuore, per tutto.
Alla prossima.
GRAZIE DI CUORE.
Carol.
  
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