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Autore: j3yinlove    21/11/2013    0 recensioni
Era colpa sua. Lui aveva attaccato bottone alla festa, lui l'aveva fatta sentire amata, ma era stata lei a cadere nella trappola. Lui ha solo teso la mano per invitarla a fare una passeggiata. Stava a lei accettare o meno. Adesso lei si sentiva stupida e vulnerabile. Lei non sapeva che anche lui l'amava anche se non lo dimostrava. Non ancora almeno.
La guerra era finita ed era il loro ultimo anno ad Hogwarts, l'ultimo anno insieme. Tutto era cambiato anche i sentimenti tra la Mezzosangue e il ragazzo che non aveva scelte. Adesso entrambi erano liberi e quella libertà gli fece scoprire l'amore!
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Il Secondo Trio (Neville, Ginny, Luna), Il trio protagonista, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Luna/Neville
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 6


Tenendosi per mano iniziarono a camminare per i corridoi verso la sala grande, dove si tenevano i pasti.  La gente che parlava o che camminava per i corridoi si fermava per vederli passare. Alcuni avevano espressioni stupite, altri invece, cominciavano a bisbigliare tra di loro. Tutti quelli che avevano avuto l'onore di andare a scuola durante gli anni del trio sapevano che con i Malfoy avevano un conto in sospeso loro tre, ma nessuno si aspettava che una del trio si sarebbe mai schierata dalla parte del loro nemico storico a scuola. Vedere Hermione Grenger mano nella mano con Draco Malfoy era per tutti, dal terzo anno in su, una gran sorpresa. Ma loro due non se ne curvano più di tanto. Andavano dritti per la loro strada senza pensieri. Avevano un obbiettivo, e ci tenevano a svolgerlo il prima possibile, volevano essere loro a dirlo agli amici di lei. Entrarono nella sale a si diressero ai posti davanti a Ron e Harry. Loro li fissarono sbalorditi, per poi soffermarsi accigliati sulle loro dita intrecciate. - Volevamo dirvi una cosa- aprì bocca per primo Draco. Era nervoso all'idea di dover chiedere il permesso a Weasley e Potter per fare qualcosa. - Non so come spiegarvelo ragazzi!- ammise Hermione nel panico. Ron aveva un aria cupa, riflessiva. Stonava con il suo solito sorriso e ad Hermione questo non piaceva. Harry sorride a Malfoy, era tutto così strano! -
Spezzale il cuore e io ti spezzo le ossa. Ti dico solo questo. Per il resto... Sono felice per voi- confessò Ron tutto d'un fiato. - Harry?- chiese dubbiosa lei. - Non saprei... - disse sovrappensiero. Si scambiò uno sguardo con Draco e poi osservò il suo piatto pieno. - Harry- incominciò Draco. - Lo so che non posso cancellare tutto quello che ho fatto in questi anni. So anche che non posso permettermi di pretendere che tu cambi opinione su di me da un giorno all'altro. Ne ho fatte di cazzate. Ma io non sono più quella cattiva persona. So che è difficile da credere. Ho tagliato i ponti con quel mondo. Anche se ha significato abbandonare per sempre la mia famiglia.- c'era malinconia nella sua voce in quel tratto di locuzione. - Ma l'ho fatto perché non era per me. Perché in fondo sapevo che era tutto sbagliato. Fin da piccolo mi hanno detto di detestare quello diverso da me. Mio padre odiava, e mi ha fatto credere anche a  me che fosse giusto, i Mezzosangue e adesso guardami... Innamorato di una di loro. Tutti può cambiare nel vita. Spero che anche il tuo giudizio verso di me possa farlo. Se così non fosse, non mi arrabbierò se seguirai la minaccia di... Ron. - il discorso filava e sembrava sincero. Harry era rimasto attento per tutto il tempo senza fiatare. Anche lui voleva
credere nel cambiamento dell'animo
umano. - Spezzale il cuore e io non mi limiterò a spezzarti le ossa. Te le metterò apposto e le spezzerò ancora. Fino a che non implorerai pietà. Per il resto... Okay avete la mia benedizione. - tralasciando la parte macraba del discorso, avendo anche l'approvazione di Harry, Hermione e Draco si scambiarono un piccolo bacio. - Blah... È ufficiale mi è passata la fame! - asserì  ridendo Ron. - Questa si che è una novità Ronald!- annunciò scoppiando a ridere Harry. Si ritrovarono tutti sospesi tra grandi risate, in quel primo loro pranzo insieme. 


- Tutto bene Harry?- chiese Hermione mentre camminavano verso "i tre manici di scopa". - No... Cioè si! Sto bene, e solo che è strano pensare che tu e lui... Beh hai capito! - affermò lui camminando per quella via ciottolata. Effettivamente Hermione non aveva pensato a quanto strano potesse risultare ai suoi migliori amici. - Perché Ron non è venuto?- chiese lei dopo un po' di silenzio. - Non se la sentiva di uscire! Questa almeno era la sua scusa!- asserì senza guardarla. Hermione si fermò di colpo e una lacrima cominciò a scendere. Adesso capiva tutto. Era stata cattiva. - Che hai ora?- domandò Harry spiazzato. - Sono letteralmente una stronza!- confessò guardandolo. - Ehi guarda che lui non è più arrabbiato con te.  Devi stare tranquilla. - cercò di calmarla con un abbraccio, ma non funzionò. - Io e lui durante la battaglia ci siamo baciati... Ma dopo la morte di Fred abbiamo deciso di non stare insieme, ma io ora sto con Draco! Sono un insensibile! Sono una persona orrenda!- cominciò a piagnucolare lei tra le braccia del suo migliore amico. - Stai tranquilla Hermione! Non è arrabbiato con te!- cercò di rassicurarla l'amico. - Come puoi dirlo con certezza. Gli ho detto che non voleva un ragazzo e adesso sto con Draco. Penserà che l'ho scaricato per passare l'estate con Draco. Penserà che siamo stati insieme tutte l'estate.... O cavolo!- Hermione smise di parlare a raffica solo quando un pensiero di concretizzò nella sua mente. - Che succede adesso? Hai una faccia! - affermò spiazzato Harry. Avevano appena ripreso a camminare e lei si era fermata nuovamente. Harry sospettava che non sarebbero mai arrivati ai " tre manici di scopa". - Tu e Ron credere che io e lui siamo andati a letto insieme! Ne sono certa!- espose Hermione iniziando a correre verso il castello. - Dove vai adesso?- le urlò contro Harry. - A chiarire questo malinteso.- rispose correndo via. Ormai lontana Harry sospirò, si girò e iniziò a camminare verso il Locale. - Donne- sospirò. 


Draco sdraiato sul divano della sala comune  fissava il soffitto. Aveva ricevuto una lettera da suo padre, proveniente da azkaban, ma non voleva nemmeno aprirla. Quando aveva scelto di lasciare fuori la sua famiglia dalle sue scelte era dovuto scendere a compromessi. 
- Adesso basta Draco, questo non sei tu. Come puoi dire cose del genere!- aveva urlato sua mamma quasi in lacrime.  
- I pensieri  con i quali mi avete cresciuto sono sbagliati! Io non voglio diventare come te e papà. Non voglio uccidere la gente. Non sono e non sarò mai quel genere di mago!- le aveva risposto con tono che prima non si sarebbe osato rivolgere a un genitore. - Mio figlio non direbbe mai una cosa del genere       Sei sotto qualche tipo di incantesimo ?-  aveva domando Lucius Malfoy. - L'unico incantesimo che mi costringeva a fare quelle cose brutte, si è rotto. Non mi preoccuperò mai più di voi. Sono stanco. Io voglio tornare a scuola e fare l'ultimo anno. Non voglio pensare mai più a quello a cui ero costretto a fare. Adesso me ne vado!- asserì con rabbia Draco prendendo la sua valigia e avviandosi alla porta. - Draco se esci da quella porta... Non sarai più nostro figlio!- affermò con rabbia sua madre. Draco non si sarebbe mai aspettato una frase del genere da sua madre!
Il Serpeverde  si ricordava quella discussione come fosse appena avvenuta.  In effetti nel suo cervello quella discussione aveva avuto luogo milioni di volte quella estate. Ci pensava ogni istante libero. Era come una punizione auto inflitta. Si sentiva in colpa per aver lasciato la sua famiglia, ma sapeva che era la cosa giusta per lui. 
Quando la porta si aprì con violenza Draco sussultò. Era così concentrato che quel rumore improvviso gli aveva fatto perdere un battito. Il ragazzo si tirò su per guardare chi era entrato. - Hei- affermò strana Hermione. - Hey!- ripetè lui senza tanto entusiasmo. Quasi ad imitare la voce della sua ragazza. - Come mai tanta fretta?- domandò Draco. - Cercavo Ron... Volevo parlargli di una cosa urgente. - rispose freddamente. Si guardavano ma nessuno osava muoversi. I loro corpi erano paralleli ma distanti. Come ancora estranei. - È successo qualcosa?- chiese preoccupato lui. Hermione sorrise a quel gesto tanto dolce. Lei aveva notato il lucido nei suoi occhi ma nonostante tutto era preoccupato per lei. Agitò il capo sorridendo e gli si avvicinò. Gli posò un bacio sulla guancia e si diresse verso i dormitori maschili. Adesso tutti abitavano insieme quelli dell'ultimo anno. Da ora in avanti gli studenti avrebbero avuto una casata solo fino al sesto anno. All'ultimo anno tutti insieme in una casata unica chiamata "  Bashkin" che in albanese significa unione. Appropriato per quel progetto della Mcgranit. Era una buona idea passare l'ultimo anno tutti insieme, avrebbe unito allievi di competenze diverse in un unico solo corso. Sarebbe stato molto più divertente per tutti. - Ci vediamo a cena?- chiese Draco mentre Hermione saliva le scale alla sinistra della grande finestra. Quelle che portavano alla torre del dormitorio maschile. Un intero piano riservato all'ultimo anno. - Si certo!- aveva risposto salendo gli scalini.  Era decisa a chiarire quella situazione equivoca una volta per tutte. Voleva che l'amicizia con lui tornasse normale. Era stato un bacio dato d'impulso e non c'era stato altro. Adesso Hermione frequentava un altro ragazzo, ciò però non significava che avesse mollato Ron per passare a Draco. Irruppe nella stanza di Ron esordendo con - Dobbiamo parlare Ronald!-
  
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