I know I tried to not face the truth, but no one
can touch me like you do.
Your love is static, it pulls me in like a song
when it first begins, I
Just don't want to let this end
You're kissing me over and you are my
controller.
I told ya, I told ya, I'm ready to go again
It's like I'm falling in love all over again.
For the first time and I know that it feels
right.
I think I'm falling in love all over again.
(All Over Again by Big Time Rush)
“Mi
scusi Signor Payne ma è ora” disse un dottore Kithe Russel
“So
che può farcela Kithe anzi ne sono sicuro” disse dopo aver visto, oppure aver
immaginato, il movimento del dito da parte della moglie. Lo sapeva che aveva
preso una decisione, ma quel movimento lo fece ricredere su tutto.
“Liam
non possiamo fare più nulla, ci dispiace davvero tanto” Liam stava per
rispondergli ma fu interrotto.
“Papà”
esclamò una voce dietro di lui che raffigurava la sua bellissima bambina di due
anni che stava correndo verso il suo adorato papà, il quale non vedeva da mesi.
“Jane”
disse lui abbracciandola forte a sé con qualche lacrima che probabilmente
scendeva sul suo volto.
“Papà
mi sei mancato davvero tanto. Come sta mamma?” chiese la piccola in braccio al
padre. La piccola era stata per 5 mesi lontano da lui perché non voleva che
vedesse la madre in quelle condizioni cosi la mandò dai suoi genitori finché
Elisa non si sarebbe ripresa. Ma a quella domanda, che ogni giorno la figlia
gli domandava per telefono, si sentiva che non le poteva ancora mentirle
dicendo che andrà tutto bene quando non sarà così. Quindi posò sguardo prima
sulla figlia per poi passarlo in cerca di aiuto agli amici e ai suoi famigliari
per poi finire sul dottore che annuiva perché ormai sapevano tutti in quella
stanza che la sua adorata moglie non ce l’avrebbe fatta. Così posò la piccola a
terra e la guardò nei suoi bellissimi occhi marroni che aveva ereditato dalla
madre.
“Tesoro
mamma non sta bene”-si fermò per poi continuare-“diciamo che adesso andrà in un
altro posto ma sarà per sempre con noi qui dentro” posò la mano sul petto della
bambina. Lei nonostante i suoi due anni aveva capito il discorso del padre, lo guardò
sperando che quello che le aveva appena detto fosse soltanto una bugia, ma
quando spostò lo sguardo sui suoi adorati zii capì che non era uno scherzo, ma
la pura verità. Cosi si buttò tra le braccia del papà e iniziarono a piangere
insieme.
“Ok
abbiamo capito la sua risposta signor Payne. Invitiamo tutti ad uscire dalla
stanza” disse Kithe. I primi che uscirono furono Harry e Valerie si inchinarono
a baciare la bambina e ad abbracciare Liam e se ne andarono; la seconda coppia
fu Louis ed Eleanor; la terza fu Zayn e Perrie; poi ci furono i genitori del
ragazzo che abbracciarono forte il figlio e presero la nipote in braccio e la
portarono fuori, ovviamente prima la bimba salutò la madre per l’ultima volta;
infine l’ultima coppia fu quella di Niall e Federica: Niall si diresse subito
dall’amico mentre Federica andò ad abbracciare forte l’amica e sentì che Elisa
era ancora calda e i suo cuore batteva piano, cosi alzò piano la testa e vide
che i suoi occhi si stavano per riaprire cosi lanciò un urlo che spaventò
tutti.
“Liam.
Vieni subito”
Lui
preoccupato si avvicinò alla fanciulla seguito dall’amico. E vide che la sua
adorata Elisa stava per riaprire gli occhi.
“Niall
va a chiamare gli altri” esclamò lui entusiasta per poi abbracciare forte
Federica che stava piangendo dalla felicita.
“Kithe
gliel’avevo detto che ce l’avrebbe fatta”
“Ma
questo è un miracolo” esclamò incredulo il dottore intanto la sua adorata
moglie aveva riaperto gli occhi.
“Liam
ho fatto un sogno e di sicuro mi prenderai per una squilibrata mentale” sussurrò
a pochi metri di distanza dal marito
Lui
rise e i due si abbracciarono e si diedero un bacio desiderato
“Non
potrei mai sai com’è vivo già con dei squilibrati mentali”
“Sicuro?
Perché ti potrei far ricredere su tutto”
“Ehm-Ehm.
Scusami Liam ma devo strapazzare per bene la mia amica”
“Si
scusami Fe”disse lui facendo spazio a Fe
“Ma
ciao né” esclamò la bionda
“Hey”
“Ci
hai fatto preoccupare”
“Mi
dispiace”
“Non
ti preoccupare”
“Ma
è una mia impressione oppure Niall si è dato da fare”
“Beh
si però voi non potete dire niente perché siete stati i primi ad avere una
bambina e poi ti devo ricordare la reazione di tuo marito?”
“Hey
non è colpa mia se sono emotivo” si difese il moro
“Si
certo come vuoi” rispose Fe
“Dai
Fe non l’aveva presa tanto male” disse Elisa sedendosi bene e guardando Liam
con un sorriso
“Beh
sai com’è stare per svenire per poi scoppiare a piangere e dimostrarti affetto,
si hai ragione Liam non l’avevi presa male” si rivolse verso il castano che
faceva le spallucce.
“Sicuramente
non mi sono messo a ridere per poi piangere”
“Oddio
Niall si è messo a ridere?” chiese Elisa scandalizzata
“Si”
risposero entrambi
“Va
beh passiamo a cose importanti. Come stai?” disse cambiando discorso Liam
andandosi a sedere vicino alla mora
“Meglio,
ma cosa è successo? Non mi ricordo nulla”
Liam
la guardava con aria triste perché sapeva che era stata colpa sua se lei stava
per morire.
“è
stata colpa mia” sussurrò lui
“Liam
non è vero” lo riprese Federica
“Ragazzi
cosa è successo?” lui stava per rispondere però la voce della figlia lo bloccò.
“Mamma”
urlò Jane catapultandosi tra le braccia della madre seguita dagli altri che
fissavano Elisa sorpresi, ma allo stesso tempo sollevati.
“Amore
mio” rispose Elisa abbracciandola forte
“Elisa”
esclamarono gli altri
“Hey,
ciao” sorrise Elisa
“Come
stai mamma?”domandò la piccola
preoccupata
“Meglio”
“Ci
hai fatto preoccupare” disse Louis
“Scusate.
Per quanto ho dormito?” chiese la ragazza guardandoli
“Tanto
cosi” Jane fece il numero 5 con la sua manina
“Davvero?”
chiese la ragazza incredula guardando gli altri
“Si
sei stata in coma per cinque mesi” disse Liam guardandola triste
“Ah..
Va beh è passata. Allora passiamo alle cose importanti. Niall come mai ti sei
messo a ridere?”
“Oddio
no glielo hai detto?” chiese il biondo
provocando la risata degli altri
“Si
perché?”
“Dai
Niall non ti preoccupare al momento del parto ti prenderemo noi appena sverrai”
lo prese in giro Harry dandogli una pacca sulla spalla
“Beh
vedo che Federica non è neanche l’unica. C’è anche un piccolo o piccola
Tomlinson e Malik”osservò Elisa con lo sguardo fisso su Eleanor e Perrie. Loro
annuirono.
“A
che mese siete?”
“Io
come Federica cioè nono” rispose Eleanor
“Io
al sesto” continuò Perrie
“Manchi
sempre te Hazza” esclamò Louis procurando le risate di tutti presenti in quella
sala
“Si
vede che siamo ancora giovani ad avere un bambino” affermò Harry mettendo un
braccio sulla spalla di Valerie
“In
realtà sono incinta Harry” disse Valerie torturandosi le mani per poi alzare lo
sguardo e vedere gli occhi spalancati di Harry
“Dicevi?”
chiese retorico Niall che aveva tra le braccia la sua bellissima Federica.
Harry era ancora scioccato. Louis provò a muoverlo, infatti si riprese e le
sorrise.
“Vieni
qui” la baciò
“Non
sei arrabbiato?”
“Perché
dovrei scusa? Diventerò padre di un bellissimo bambino o bambina quindi non mi
dispiace affatto” la baciò di nuovo
“Però
Harry sei quello che la presa meglio” osservò Perrie
“è
vero” esclamarono El e Fe
“Scusate
Zayn, Lou come l’avete presa?” chiese Elisa
“Beh”
dissero all’unisono i due ragazzi guardandosi a vicenda
“Mamma
perché zia Eleanor, zia Perrie e zia Federica sono rotonde?” chiese Jane
provocando le risate dei ragazzi che subito ricevono uno schiaffo da parte
dalle loro fidanzata
“Scusa
ma papà non te l’ha detto?” domandò Elisa guardando prima Jane poi Liam il
quale abbassò la testa
“No
perché papà era lontano” rispose la piccola guardando la madre che era sempre
più confusa e stava per rispondere, ma fu subito bloccata dal dottore Kithe il
quale disse che dovevano fare degli esami alla ragazza per accertarsi che si
sia ripresa.
Dopo
due ore di esami soltanto Liam era nella sala di attesa perché i ragazzi e le
loro rispettive fidanzate se n’erano andate a riposarsi e i genitori di lui
erano andati a casa sua con la piccola che si era addormentata tra le braccia
del suo papà.
“Che
ti succede?” chiese lui prendendole la mano
“Ti
sentivo” sussurrò lei
“Cosa?”
“Ti
sentivo” ripeté lei
“Davvero?”
chiese Liam mentre Elisa annuiva.
“Mi
dispiace che sei qui. è tutta colpa mia” disse lui abbassando la testa
“Non
è vero, Liam non dire cosi”
“Si
che è vero andiamo Eli sei stata in coma per cinque mesi e Jane stava per non
avere più sua madre solo per colpa mia” scoppiò Liam alzandosi dalla sedia e
fissandola negli occhi.
“Liam
finiscila, non è colpa tua” disse la ragazza per farlo calmare
“Si
che lo è perché mi sono distratto dalla strada. Dovevo esserci io al tuo posto
non tu”
“Finiscila
davvero perché tu non hai colpa: stavamo litigando ed era cosa ovvia che ti eri
distratto. Quindi finiscila di darti colpe che non hai”
“Eli..
io..”
“Ti
amo e non mi importa se ti sei fatto una in discoteca mentre eri ubriaco perché
non mi interessa. Io ti amo più di qualunque altra cosa al mondo e Jane è il
frutto di questo perché se noi ci amavamo lei non sarebbe mai nata e noi due
non ci saremmo mai sposati quindi ti prego non darti colpe che non hai perché
ogni volta che dici che è colpa tua io sto male perché vorrei farti capire che
non è cosi”
“Ti
amo anch’io è solo che in questi cinque mesi avevo un terrore di perderti.
Quando i dottori mi dissero che eri in coma e che non sapevano quando ti
saresti svegliata il mondo mi cadde addosso nel vero senso della parola; mandai
Jane dai miei perché non volevo che vedesse la sua mamma sdraiata in un letto
di ospedale a combattere tra la vita e la morte. Tutti mi stavano vicino ma non
capivano che non volevo nessuno vicino perché sarei solo diventato un peso per
tutti perché gli hai visti si dovevano preparare alla nascita di un bambino che
per Fe e El arriva tra poche settimane. Però sapevano che se mi lasciavano solo
potevo fare qualche follia perché da quando ti conosco faccio follie per te,
per la ragazza che amo. Cosi ogni maledettissimo giorno, giorno e notte, sempre
qui ero non avevo voglia di fare niente, né di cantare e a volte neanche di
mangiare infatti stavo giorni a digiuno e se non fosse stato per le ragazze e a
volte i ragazzi che obbligavano a mangiare, sarei morto di fame, ma a me tutto
questo non mi importava perché non vedevo l’ora di riabbracciarti e dirti che
sei la cosa più importante per me. Sono io che vorrei farti capire quanto ti
amo, quanto tengo al nostro amore quanto tu sia importante per me perché sei
come la mia ancora di salvezza tanto che tutto quello che mi circonda scompare
quando sono con te. Lo so che sono un idiota patentato, ma ti prego non
abbandonarmi perché non lo sopporterei un'altra volta” Elisa era in lacrime per
il discorso appena fatto dal marito.
“Ti
amo e non ti liberai facilmente di me” esclamò la mora facendo sorridere il
ragazzo.
“Anch’io
ti amo” rispose semplicemente Liam baciandola.
“Beh
allora che sesso sono?” chiese Elisa tra le braccia del marito
“Louis
diventerà padre di un bellissimo bambino, credo anche che lo chiamino Gabriel.
Niall di una bellissima bambina di nome Ayla e di Zayn non lo sappiamo perché
Perrie vuole che sia una sorpresa, ma hanno già deciso i nomi: se è maschio lo
chiamano Luca mentre se è femmina Georgia”
“Che
bei nomi”
“Già”
“Ti
devo confessare una cosa” sussurrò lei
“Dimmi”
“Mi
manca come eravamo”
“In
che senso?” chiese Liam confuso
“Ti
ricordi quella sera quando mi chiedesti di uscire?”
“Si
come potevo dimenticarlo, mi sudavano le mani e il mio cuore batteva
velocemente tanto che ebbi il timore che tu lo potessi sentire. E poi se non
sbaglio è dove ti ho chiesto di sposarmi e che tu eri in cinta di Jane”
“Beh
il senso è che in quel momento eravamo solo io e te e nessun altro. Parlavamo
come se ci conoscessimo da una vita, mentre ora sento che non sia più cosi”
“Magari
perché prima non avevamo una bambina di cui occuparci”
“Forse”
“Aspettami
qui” disse Liam alzandosi e uscendo dalla stanza.
“Liam
dove vai? Liam” urlò lei facendosi sentire dal marito che era ormai fuori dalla
stanza.
Elisa
alzò gli occhi portandoli al soffitto bianco. Poi lo abbassò trovandosi un
bellissimo mazzetto di fiori di pesco davanti a sé. La ragazza sorrise
spontaneamente.
“E
questi cosa sono?”
“Fiori.
I nostri fiori”
“Per
cosa sono?”
“Per
farti rivivere ogni sensazione di quei momenti passati con questi fiori e per
dirti questo. Vuoi tu Elisa Fonso riprendermi come marito finché morte non ci
separi?” chiese Liam inginocchiato davanti a lei, la quale stava sorridendo
come un ebete.
“Lo
sai che ci siamo già sposati?”
“Lo
so. È solo che voglio che tutto ricominci da capo. Allora vuoi si o no?” chiese
di nuovo lui ancora in ginocchio.
“Quante
volte devo dirti di si per farti capire che ti amerò per sempre?” sorrise lei
alzandosi e dirigendosi dal ragazzo.
“Tante
quante sono le stelle in cielo” rispose lui ormai alzandosi e guardandola negli
occhi.
“Ma
siamo in vena poetica a quanto vedo” lo prese in giro Elisa
“Elisa
Payne rovini sempre i momenti più belli”
“E
tu Liam Fonso sei davvero un gran poeta. Il mio poeta” il ragazzo rise
“Io
e te per sempre Eli” pronunciò guardandola fisso negli occhi.
“Io
e te per sempre Liam”
Penso che non si siano innamorati per caso, ma per destino che cambiò la vita ad entrambi perché è come se si stessero innamorando come la prima volta. E un amore come il loro durerà per l’eternità e molto più. Perché a volte basta solo svoltare l’angolo e ricominciare tutto dall’inizio.
Eccomi con l'ultima parte dell'ultimo capitolo.è concentrato soprattutto su Elisa e Liam, infatti sono i protagonisti, che finalmente dopo tanto riescono a rinconcigliarsi.
La storia finirà ufficialmente nel prossimo capitolo, che è l'epilogo, in cui ogni coppia avrà il proprio spazio e ovviamente, nello spazio autrice, i ringraziamenti .
Inizio col dire: GRAZIE mille a tutti
Spero che non vi dispiaccia aspettare l'ultimo, che aggiornerò sabato.
In ogni caso Fatemi sapere cosa ne pensate su questo.
A presto.
xx