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Autore: fly90    21/11/2013    2 recensioni
3° sequel di "Quando l'amicizia diventa amore".
In questa storia si parla degli amici di Kimberly e David.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Con una rapida corsetta Sabrina raggiunse la lussuosa porta di casa di Fiona e suonò due volte il campanello come era solita fare per annunciarsi.

Quando l'amica le aprì capì subito che il pomeriggio l'avrebbero passato a provare e riprovare migliaia di vestiti nella speranza di trovare il look giusto per la serata.

Sapeva bene quanto Fiona volesse far colpo su Kevin anche se sembrava una missione impossibile visto il soggetto in questione.

Kevin pareva non rendersi conto delle attenzioni che Fiona gli dava ne della sua espressione sognante quando lo guardava per interi minuti.

Con un sospiro abbracciò l'amica e si fece condurre in camera dove regnava il caos totale: vestiti buttati sul letto e sparsi a terra, trucchi aperti sul ripiano dello specchio e mollette, fermagli e cerchietti sul comodino.

“Qualcosa mi dice che stavi giocando a fare la stilista...” Mormorò sorridendo.

Fiona abbozzò un mezzo sorriso mentre arrossiva.

“Ok, vediamo cosa riusciamo a fare.” Prendendola per le spalle la accompagnò al letto e prese in mano una maglietta fin troppo larga.

Con una smorfia la mise da parte.

“Direi di mettere subito via i capi di due taglie in più della tua.”

“Beh, non mi piace la roba che mi stringe rendendo impossibile persino respirare...”Cercò di giustificarsi Fiona guardando la maglietta super aderente e i jeans che calzavano a pennello dell'amica.

“Fiona! Hai un fisico perfetto non vedo perché tu lo debba nascondere sotto strati di vestiti larghissimi. Non ti capisco proprio.” Disse Sabrina scartando altre maglie extra large.

“Se vuoi che Kevin si accorga di te devi imparare a valorizzarti di più.” Aggiunse squadrando un paio di Jeans neri che sembravano leggermente più stretti degli altri.

Fiona osservò i jeans neri con aria dubbiosa ben sapendo che Sabry l'avrebbe costretta a metterli.

Intercettando il suo sguardo Sabrina annuì decisa.

“Provali. Stasera metterai questi.”

“Ma io non...” Provò a contraddirla Fiona.

“Shhht! Niente storie o ti farò mettere la gonna.” La ammonì lei alzando un sopracciglio.

Quella della gonna era da sempre una storia pungente, Kim e Sabrina insistevano per vederla almeno una volta con una gonna ma Fiona si vergognava enormemente delle sue gambe nude così finiva sempre per indossare i pantaloni.

Eppure di vestiti nell'armadio ne aveva e pure di gonne ma semplicemente non aveva il coraggio di metterle per uscire dove la gente poteva criticare le sue gambe che a parer suo erano storte e un po' tozze.

“Va bene, metto quelli.” Si arrese provandoli.

“Bene, adesso la maglia.” Le sorrise Sabry cercando tra le maglie rimaste sul letto.

Con orrore Fiona vide che erano tutte scollate.

Dopo aver guardato per diversi minuti le tre maglie Sabrina ne prese una bianca con lo scollo a V e gliela porse facendole l'occhiolino.

“Sarai bellissima così.” Le disse dolcemente capendo che Fiona era in imbarazzo.

Fiona si piazzò davanti allo specchio e girò su se stessa notando come i pantaloni le stringessero in vita e la maglia le evidenziasse il seno.

“Ma non posso uscire così conciata. Sembro una balena spiaggiata.” Disse sconsolata.

“Ehi, guardati! Cosa c'è che non va in te? Io vedo una bella ragazza che è ossessionata dalla linea. Ma non vedi che sei bella?” La sgridò Sabry facendola girare nuovamente verso lo specchio.

“Guardati Fiona! Se indossassi i vestiti giusti, provassi un nuovo taglio di capelli e ti truccassi un pochino saresti ancora più bella. Sei solo tu che non te ne accorgi impegnata come sei a compiangerti.”

Con gli occhi lucidi Fiona abbracciò l'amica ringraziandola con tutto il cuore.

Poi fu la volta del trucco che consisteva in un velo impercettibile di matita nera e un pizzico di lucidalabbra perchè Fiona non voleva nulla di troppo appariscente.

Il campanello suonò e Luis comparve sulla soglia della porta guardando fisso Sabrina e perdendosi nei suoi grandi occhi nocciola perfettamente truccati.

La prese e la baciò con ardore mentre col le dita le accarezzava i setosi capelli biondi lunghi fino al sedere.

“Ehi, siamo in ritardo è meglio andare.” Riuscì a dire rossa in viso Sabrina prendendo per mano Fiona.

“Sei carina stasera Fiona.” Le disse Luis gentile sorridendole.

“Grazie ma sei un pessimo bugiardo.” Gli disse di rimando lei facendogli la linguaccia.

Sabry scosse la testa con un sorriso mesto sulle labbra.

Fiona non avrebbe mai imparato ad amarsi per quello che era e ciò faceva soffrire anche lei che assisteva al suo disagio psicologico.

Come fare per farle capire quanto in realtà era bella?

Con questo dilemma in testa prese posto nell'auto del fidanzato diretti al cinema.

  
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