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Autore: fuoritema    21/11/2013    11 recensioni
Un/a bambino/a per ogni distretto. Una storia diversa per ognuno di loro. Per non dimenticare...
- Distretto 5: Morsi della notte (mini Foxface)
- Distretto 2: L'argento è meno dell'oro (la sorellina di Cato)
- Distretto 3: Scaccomatto (Felix, personaggio di FelixTentia)
- Distretto 7: La sua musica sembrava un'ondata di marea (Ninad)
- Distretto 1: Solo i forti sono degni del distretto uno (Golia)
- Distretto 8: Le stelle (Cassiopea)
- Distretto 4: La forza di un acquazzone (Teva)
- Distretto 6: Non tornerà più (Luke)
- Distretto 9: La fata del grano (Arya)
- Distretto 12: Lo Ying non esiste senza lo Yang (Ambra & Alec)
- Distretto 11: Ladra (Willow)
- Distretto 10: Uno strano incontro (Nat)
- Distretto 13: Solo polvere di sogni e speranze (Kira)
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Altri tributi, Cato, Faccia di Volpe
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We are not iron children, our shields are shattered glass '
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NOTA DEL 30/1/14:

Vorrei dire che se qualcuno è interessato a "ruolare" (fare domande a un mio personaggio, fargli/le conoscere il suo o quant'altro) la mia Will, così come Ninad e Silver sono su facebook. Si chiamano rispettivamente Willow Ellis, Silver Valen e Ninad Sullivan ;)
Mandate una richiesta di amicizia e fate tutte le domande che volete, passo e chiudo...


 
Shadows of dust and memories
 






Capitolo 2: L'argento è meno dell'oro


Apro gli occhi. Sono davanti al manichino. Gli ho centrato il cuore. Sbuffo, è troppo facile così: non c’è nessun divertimento. È troppo vicino: così riuscirebbe a centrarlo anche una recluta.
Mi aspetto un applauso ma non arriva… 
“Bravo Cato, sei il migliore” starnazzano le oche che vanno dietro a mio fratello. Oh sì Cato, usciresti con me? Ti amo. Morirò se mi dirai di no. E cose del genere.
Patetiche. 
Più loro faranno così più lui le snobberà: non è fatto per innamorarsi. Una macchina priva di sentimenti umani. Del resto anch’io sono così, ma a me nessuno dice niente.

Nessun applauso per la piccola Silver. Lei è la seconda in tutto, lei è quella insensibile, quella meno importante: quella di cui si può fare tranquillamente a meno. Anche il mio nome conferma quello che sto pensando. Sembra che mio padre lo abbia scelto proprio per questo. Silver: argento. E l’argento è meno dell’oro e non lo eguaglierà mai, neanche raffinato o lavorato. 
È così dappertutto: a casa, a scuola, all’Accademia. Tutti sanno che LUI vincerà e si dimenticano di me, la piccola che gioca con le bambole, che quando lodano il fratello sta zitta aspettando un commento sulla sua bravura. Ma quel commento non arriva mai.
“Che dolce tua figlia” trillano le amiche di mamma. Io non sono dolce. 
Non sono dolce. 
D'altronde il mio aspetto non mi aiuta di certo. I capelli biondi, che mia madre mi costringe a portare sciolti, incorniciano il mio viso da bambina. Ho gli occhi azzurri e la pelle chiara di mio padre. Sembro proprio una bambola. 

Mi allontano dalla postazione dell’arco per passare a quella delle spade, dove mio fratello si sta allenando.
“Che ci fai qui, piccola? Non riusciresti mai a maneggiarla” dice un ragazzo ridendo come se fossi la cosa più divertente che abbia mai visto.
“Fatti i fatti tuoi” rispondo secca e prendo la più leggera avvicinandomi al manichino. 
Guardo mio fratello: non sembra essersi accorto della mia presenza, ma dubito che verrebbe da me anche in caso contrario. In pubblico mi ignora. Fa come se non esistessi. Ma io esisto, così mi avvicino a lui stringendo la spada.
“Ciao” dico parandomi davanti a lui. Mio fratello mi lancia uno sguardo carico d’odio: in questo momento mi vorrebbe uccidere, ma non può. Le sue oche guardano la dolce piccina in cui mi sono trasformata mentre sorrido. Mi compiaccio della mia bravura: ho imparato a fingere veramente bene da quando sono entrata nei cadetti. 
“È la tua sorellina? Che tenera!” dice l’oca con i capelli neri. Vorrei saltarle addosso, ma mi contengo. 
“Sì” risponde Cato acido come un limone. Poi mormora qualche parola di scusa, mi prende per un braccio e mi porta via.

“Che vuoi?” mi chiede. Si vede che è infuriato anche se sta facendo di tutto per nasconderlo.
“Volevo solo salutarti. E parlare con le tue amiche” dico calcando la voce in modo ironico sull’ultima parola. 
“Allora?” ribatte seccato.
“Nostra madre ti manda questo” dico buttando per terra un pacchetto. Mi ha veramente stancata con il suo fare da superiore così aggiungo, “e sia ben chiaro che non l’ho fatto per te ma per lei” aggiungo inchiodandolo al muro con la spada. 
Poi me ne vado senza guardarmi indietro.





























Angolino dell’Autrice:

Vi aspettavate il distretto 4? E invece no! Mhuahahaha. Il capitolo sul distretto della pesca è ancora in manutenzione perché mi è venuta quest’idea e ho iniziato a scriverla. Però sono pronti anche il 5 e il 3. 
Spetta a voi decidere.
Ebbene sì, Cato è il fratello di Silver. In realtà inizialmente non ci avevo pensato ma mi è venuto naturale una volta iniziato a scrivere il capitolo.
Cercasi DISPERATAMENTE idee per i prossimi capitoli...
Ciao a tutti e alla prossima ;)

Hope 13










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