Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: drinkrauhl    22/11/2013    2 recensioni
In una piccola cittadina, un gruppo di amici-nemici sono alla ricerca del corpo di un ragazzo scomparso.
le due bande -B. Ladies e Pigmei- sembrano apparentemente odiarsi, ma tutti condividono una passione comune: l'equitazione.
Per dimostrare a tutti di essere degli eroi, intraprendono un viaggio di due giorni che si trasforma in un'avventura alla scoperta di se stessi.
Alex, a capo delle B. Ladies, è una ragazza molto forte e sicura di se, ma Justin, capo dei Pigmei, riuscirà a farle dubitare anche delle sue certezze, sopratutto quelle riguardanti l'amore.
Vi propongo un simpatico remake del film "Stand By Me" a ritmo delle migliori canzoni anni sessanta.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Justin Bieber, Ryan Butler
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic






TRAILER






Yakety Yak




-Principessa- un sussurro mi fece sobbalzare.
Aprii gli occhi e mi trovai Justin davanti, con un secchio in mano. Non ebbi il tempo di fare niente che me lo versò addosso. L'acqua era gelida e mi fece tremare, subito dopo mi accorsi che la stessa cosa avevano fatto Chaz, Ryan e Fred alle altre ragazze.
-Scappate!- urlò Justin correndo via.
Corsi fuori dal letto e osservai schioccata le ragazze. 
-Prendiamoli!- urlai correndo fuori.
Tutte uscimmo e li guardammo correre verso i prati immensi.
-Se vi prendo...!- li minacciai iniziando a correre.
-Fred ti uccido!- Taylor gli corse dietro.
Tutte ci concentrammo su chi ci aveva bagnato: io su Justin, Taylor su Fred, Holly su Ryan e Amber au Chaz.
Riuscii a raggiungere Justin, non eravamo molto distanti. Non riuscivo a smettere di ridere.
-Preso!- urlai saltandogli in groppa.
Justin iniziò a ridere rumorosamente.
Non sostenne il mio peso e si accasciò sul prato. Lo feci voltare e gli bloccai le mani sopra le testa.
-Beccato!- urlai cercando con lo sguardo le altre ragazze.
Vidi Taylor seduta sulla schiena di Fred, mentre Holly in groppa a Ryan e gli copriva gli occhi con le mani.
-Ne ho perso uno, ma guarda qui- Amber sorrise e mi mostrò una corda.
-Mi volete sequestrare? Aiuto!- urlò Justin, non potendo fare a meno di ridere. Era una situazione esilarante, o peggio. 
Amber legò i polsi di Justin ai suoi piedi, come un salame, mentre si contorceva per liberarsi.
In quel momento mi accorsi di avere solo una maglietta addosso, così cercai di allungarla con le mani, in vano.
-Lega gli altri, prendo un pantaloncino- sussurrai al suo orecchio in modo che solo lei sarebbe riuscita a sentirmi.
Justin produceva ancora finti gemiti di dolore, mischiati a grugniti. Si rotolava nell'erba nella speranza che la corda cedesse, ma non fu così.
Corsi nella roulotte ed infilai i pantaloncini che avevo il giorno prima. Pensai ad un modo per punirli punirli, mi guardai intorno, ma vidi solo il mio anti stress ... poi pensai.
Afferrai l'anti stress e poi presi la corda con cui legavamo lo specchietto retrovisore al palo che reggeva i letti di Amber e Taylor.
Corsi, quasi inciampando ogni due passi, e raggiunsi Fred e Taylor.
-Pensavate davvero di farla franca?- chiesi retoricamente legando i polsi e i piedi del ragazzo in un unico nodo, come Justin.
-Aiuto!- iniziò ad urlare, anche lui ridendo.
-Pensi davvero che qualcuno ti aiuterà?- la voce di Justin sembrava vicina, infatti era strisciato fino a raggiungere noi.
-Non sono un fottuti cavallo!- vidi correre Ryan davanti ai miei occhi, con in groppa Holly, che sembrava essere convinta di essere una cowgirl.
-Corri cavallo!- lo incitava lei. 
Notai che le mani di Ryan la reggevano, quindi non aveva intenzione di farle male, cercava semplicemente di scrollarsela di dosso.
Quando Ryan corse alla ceca nella nostra direzione, mi bastò allungare leggermente il piede, per farlo sbilanciare e cadere.
-Ohw calma cavallo- Holly prese la corda che le avevo offerto e legò prima i polsi del ragazzo, e poi i piedi.
-Justin te lo avevo detto che erano furbe- commentò Fred.
-Stai zitto Fred! Stai zitto!- lo ammunì Justin cercando di mettersi in una posizione comoda.
-Bene- dissi osservando l'anti stress.
Sorrisi e lo aprii con le unghie, conteneva farina. 
Le ragazze intuirono le mie intenzioni e allinearono i tre fessi. Feci cadere la farina sulle loro teste, lentamente, in modo omogeneo. Vidi con la coda dell'occhio Holly allontanarsi, ma non ci feci caso.
-Ecco cosa succede quando si gioca con le B. Ladies- sghignazzai buttando il restante ai loro piedi.
-Pigmei pigmei ...- cantilenò Amber -Ci avete bagnate, pensavate che vi avremmo lasciati scappare?- scompigliò i capelli di Justin.
-Non toccarmi i capelli- il ragazzo scandì bene le parole in modo chiaro.
-Questa amiche mie va su facebook- udii un click provenire dalle mie spalle.
Holly aveva preso il telefono e stava scattando foto ai ragazzi, fantastico.
-No vi prego- supplicò Justin, continuando a contorcersi grugnendo.
-Questa ce la pagate- sogghignò Ryan.
Fred non disse niente, si comportava da buon samaritano: ridacchiando e prendendo in giro gli altri.
-Oddio aiuto!- urlò Justin come una ragazzina, prima di cadere lungo la collina.
-Oh Dio- non potevo crederci, spalancai gli occhi e lo rincorsi lungo la collina.
Non riuscivo a smettere di ridere, rotolava e rotolava, senza riuscire a fermarsi.
Potei udire le risate dei ragazzi e delle ragazze. Justin continuava a chiedere aiuto, ma non riuscii a fermarlo, era molto veloce. Il respiro era irregolare, ero affannata, ma non potevo lasciarlo cadere, avrebbe potuto farsi male.
Dopo pochi secondi riuscii ad afferrare la corda che legava i polsi e i piedi insieme.
-Oddio- commentò senza fiato -Grazie- cercò di regolarizzare il suo battito.
Un sorrisetto venne a formarsi sul mio volto -Mi vedi un favore- ridacchiai cercando di slegare il nodo che avevo fatto.
-Vaffanculo!- rise istericamente -Tentato omicidio!- urlò.
Scossi la testa e, finalmente riuscii a slegarlo.
-Sono libero!- esultò scuotendo i polsi -Dio questa me la paghi- si affrettò a dire prima di prendermi in braccio.
-Che diavolo fai?- sbottai iniziando a dare calci sulla sua schiena.
Ero come un sacco di patate, e Justin non faceva che ridere.
-Ho il vostro capo- urlò alle ragazze risalendo la collina.
Cercai di scivolare via dalle sue braccia, ma mi teneva stretta saldamente.
-Ehi amico- Ryan iniziò a dondolarsi ridacchiando.
-Slegate i ragazzi e, dopo un piccolo giochino, ce ne andremo- propose alla mia truppa.
-Che tipo di gioco?- mi irrigidii.
Non suonava proprio bene ... ma sicuro non era ciò che pensavo.
-Digli di slegare Ryan e Fred- mi ammutolì scuotendomi.
Non ne potevo più di quella situazione, li odiavo, come sempre.
Non riuscii a vedere le ragazze, ma dopo qualche secondo sentii due voci maschili esultare.
Subito dopo tre figure maschili si affiancarono a Justin.
-Finalmente- vidi Fred strofinare le mani suoi polsi -Siete delle bastrade- scosse il capo schioccando la lingua.
Finalmente Justin mi lasciò andare. Misi i piedi sul terreno e corsi dalle mie ragazze.
-Tutto okay?- chiese Holly.
Annuii e fissai sconcertata i ragazzi, che stavano tramando qualcosa.
Justin sussurrò qualcosa all'orecchio di entrambi i ragazzi e subito tornò con lo sguardo fisso su di noi.
-Bionde- una voce alle nostre spalle ci fece voltare.
La luce del sole non lasciava intravedere molto, riuscii a riconoscere il corpo di Chaz sul tetto della nostra roulette.
Pochi istanti dopo una strana sostanza ci ricoprì: sembrava schiuma colorata o una cosa del genere.
Justin, Ryan e Fred avevano in mano delle bombolette e ci stavano ricoprendo da capo a piedi di quella sostanza appiccicosa.
Staccai le braccia dal corpo e le misi orizzontalmente, in linea con le spalle, per far cadere la sostanza.
-Questa va su facebook- a sua volta Chaz cacciò il telefono e ci scattò varie foto.
-Il nostro lavoro qui è finito- disse Justin frettolosamente facendoci il solito saluto con le due dita.
-Holly ci vediamo stasera- ammiccò Ryan. Holly gli regalò uno sguardo quasi schifato.
-Vero ... Amber ci vediamo- sorrise Chaz saltando giù dalla roulotte, dall'altro lato rispetto a dove ci trovavamo.
-Ehm ... Taylor se vuoi ... ecco- si massaggiò il collo imbarazzato.
-Ci vediamo alle otto- sorrise lei, arrossendo pesantemente.
Lui annuì e corse via dagli altri.
Decidemmo di lasciarli andare, per stavolta eravamo pari.
-Sbaglio o abbiamo un appuntamento con i Pigmei- sghignazzò Amber.
Sospirai sorridendo -Mi sa di si- guardai le altre ed iniziammo a ridere come mai, dimenticandoci completamente della schiuma che ci avvolgeva e del fatto che eravamo ancora bagnate.

-Mamma hai qualche vestito anni sessanta?- urlai dalla mia camera, avvolgendo un asciugamano intorno al mio corpo.
Non rispose, ma sentii i suoi passi lungo le scale, segno che si stava avvicinando.
-A che ti serve?- ridacchiò appoggiandosi allo stipite della porta.
Dopo essere state imbrattate da quei cretini, io e le ragazze tornammo ognuna a casa propria per fare una doccia. Io ne avevo già fatta una, ma mancavano meno di dieci minuti all'appuntamento con Justin.
-Devi uscire- sbuffai annoiata -In fretta mamma!- andai in bagno ed iniziai a truccarmi: mettendo un velo di ombretto nero, matita, mascara e un leggero rossetto color carne.
Mentre lasciavo scorrere il mascara sulle ciglia mia madre lasciò la camera, probabilmente per cercare un vestito.
-Tesoro- dopo pochi secondi piombò in bagno con una vestito tra le mani -Ho solo questo- si avvicinò.
Lo scrutai attentamente e, non era male: era nero ed arrivava poco più su del ginocchio, e tutt'intorno vi erano delle frange.
-Grazie mamma va benissimo!- sorrisi mordendomi il labbro e lo presi tra le mani.
Lei sorrise, comprensiva, ed uscì dalla stanza, per poi aspettarmi in salone.
Lo posizionai sull'asciugamano ed ondeggiai, per vedere l'effetto che avrebbe avuto. Certamente non sarei voluta andare con Justin, ma nessuno mi impediva di divertirmi o di allontanarmi da lui.
Rifinii il trucco ed infilai il vestito. Scivolava perfettamente sui miei fianchi e, oltretutto, mi snelliva particolarmente.
Orgogliosa del mio aspetto, tornai in camera ed infilai i tacchi che precedentemente avevo scelto precedentemente, neri e di camoscio, calzavano bene ed erano molto morbidi.
Mi guardai intorno nella speranza di trovare il mio cellulare, ma non ricordavo dove l'avessi lanciato.
Un trillo mi vece sobbalzare, proveniva dall'armadio. Lo aprii e trovai il cellulare, l'avevo lasciato lì quando sceglievo le scarpe.
Trovai un nuovo messaggio, da Holly: "Aiuto, Ryan è qui sotto. Confesso che è carino ... ;)".
Ridacchiai, ma non risposi, probabilmente era davvero carino tirato a lucido.
-Alex!- mi richiamò mia madre dal piano di sotto -C'è un ragazzo carino che ti vuole!- riuscii a sentire una risata di sottofondo.
Justin?
Stranamente iniziai ad agitarmi, il respiro di fece affannato, il cuore iniziò a battere più forte ... era il mio primo appuntamento.
Scesi le scale, con molta calma, e vidi mia mamma sorridere.
Indicò con le sopracciglia la porta, e si allontanò facendole notare con lo sguardo che era molto carino. -Non male- infine mimò con le labbra.
Scesi velocemente gli ultimi gradini e quando lo vidi rimasi spiazzata.
Aveva i capelli tirati su in un piccolissimo ciuffo alla John Travolta in Grease, era vestito come lui, solo che ai piedi aveva delle moderne supra nere.
-Wow- disse aprendo la bocca e alzando le sopracciglia.
Sorrisi e abbassai lo sguardo, imbarazzata dal suo commento. Mi guardava sorridendo, come un bambino, senza distogliere neanche per un momento lo sguardo da me.
- Ehm ...- iniziai a parlare sentendo che quel silenzio era molto imbarazzante -Andiamo?- mi avvicinai a lui ed uscii dalla porta.
-Ah si ... giusto- borbottò offrendomi il suo gomito.
Ridacchiai silenziosamente e intrecciai i nostri gomiti.
-Sei bellissima- disse di colpo guardandomi.
Sentii le guance arrossarsi -Grazie, anche tu non sei male- risposi di getto, pensando che fosse l'unico complimento che avrei potuto regalargli.
Pensandoci bene, stava cercando di essere gentile, mente il mio "non sei male" sembrava stupido messo a confronto con il suo "sei bellissima".
-Cioè ... volevo dire ...- mi resi conto della orribile figura che stavo facendo -Si beh ...- mi morsi il labbro inferiore non sapendo che dire.
-Va bene così- sussurrò -Non ho preso la macchina, preferivo camminare, per te va bene?- chiese con estremamente calmo.
-Si- mi strinsi nelle spalle ed iniziammo a camminare.
-Sai una cosa?- alzò lo sguardo al cielo per osservare le stelle.
-Cosa?- sorrisi a labbra serrate facendo risaltare le fossette che si venivano a creare sulle mie guance.
-Non mi va di andare a quello stupido party, io penso di andarmene prima ... mi dispiace lasciarti lì, ma me ne andrò- si soffermò un attimo poggiando lo sguardo sul mio profilo.
I capelli biondi scivolavano sulle mie spalle in piccoli boccoli.










HOLA RAGAZZE!
ALLORA ... VI PIACE COME INIZIO? BOH IO AMO QUESTA STORIA PERCHE' CREDO SIA DIVERSA DALLE SOLITE DOVE SCOPANO COME CONIGLI E STRONZATE DEL GENERE ... VI DICO CHE ANDRA' AVANTI COSI' PER UN PO'. ASH E JUSTIN HANNO QUESTO RAPPORTO DI AMORE ODIO CHE IO A-D-O-R-O! LO TROVO DOLCISSIMO E COME SEMPRE VI CONSIGLIO DI LEGGERE CON YAKETY YAK! UN'ALTRA CANZONE DEL FILM STAND BY ME DA CUI HO TRATTO QUESTA STORIA. SPERO VI PIACCIA.
PS: RICAMBIO CON LE RECENSIONI, SE AVETE BISOGNO CHIEDETE :)


Image and video hosting by TinyPic
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: drinkrauhl