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Autore: xtaylorslove    23/11/2013    3 recensioni
"Sei una fottuta casinista!" Urlò Justin.
Si lo so, me lo dicono tutti, ogni giorno.
"Allora vattene via! Se non ti piace la mia compagnia, se ti procuro casini, vattene via! Nessuno ti obbliga a stare con me!" Urlai, facendomi rossa in faccia. Stavo cominciando a perdere la pazienza.
"Ma non voglio, cazzo!" Urlò più forte.
"Perché? Per quale razza di motivo dovresti stare con me? Prima mi dici che sono una fottuta casinista e poi quando ti dico di andartene via, mi dici che non vuoi andartene!" Urlai. Quali problemi gli affliggono?
"Perché io ti amo! Ti amo, cazzo!" Rimasi in silenzio.
Aveva appena detto che mi amava? Aiuto.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy Bieber, Justin Bieber, Pattie Malette, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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"Taylor!" 

Sentii mia madre urlare. Stavo parlando con la mia migliore amica al telefono, Ashely, la salutai velocemente e chiusi la chiamata.

"Si?" Risposi.

"Potresti scendere un'attimo per favore? Io e tuo padre dobbiamo parlarti di una cosa." 

"Okay, scendo subito!" 

Mi alzai dal letto, misi le pantofole, e scesi le scale.
Li trovai sul divano a guardare la televisione.
Appena si accorsero della mia presenza, spensero la televisione e iniziarono a parlare.

"Taylor, dei nostri vecchi amici delle superiori, ci hanno invitato ad una cena. Noi vorremmo che verresti anche a tu, sappiamo che magari avevi altri piani per stasera, ma verranno anche i loro figli e sarebbe una brutta figura presentarci solo noi due." Spiegò mia madre.

"Ma mamma.. stasera avevo in programma ad andare a casa di Ashely! Devo per forza venire?" Sbuffai.

"Tesoro, vedi Ashely ogni giorno! Puoi andare a casa di Ashely domani." Intervenne mio padre.

"E Jake e Allison? Anche loro dovrebbero venire." 

"Loro sono già a casa dei loro amichetti, non possiamo andarli a prenderli, sarebbe scortese." Disse.

"Eh va bene.. ci sarò. A che ora dobbiamo essere lì? Dovunque posto andiamo?" Dissi.

"Alle 20:00 e andremo a casa loro, non abitano molto lontano." Disse mia madre. 

Sono le 18:00, ho due ore per preparmi. Ok, posso farcela. 
Salii le scale e mi diressi in camera mia, chiamai Ashely per informarla che non sarei venuta a casa sua. Composi il numero e aspettai che rispondesse, al secondo squillo rispose.

"Hey, Ashely!" 

"Hey, Taylor! Successo qualcosa?" Domandò.

"In realtà... si. Non posso più venire più a casa tua stasera, perché devo andare ad una certa cena con degli amici dei miei." Dissi scocciata.

"Oh, capisco. Allora quel film ce lo vediamo domani, ok?" Disse.

"Eh per forza!" Risi. 

"Okay, Okay." Rise anche lei. "Poi voglio sapere tutti i dettagli della serata appena torni, eh." Disse, tipico di Ashely, non importa se sono le 4:00 del mattino, vuole sapere tutto. 

"Nah, ti informerò durante la cena. Così saprai tutti i dettagli in diretta." Risi.
La sentii ridacchiare.

"Okay, ci sentiamo dopo. Ciao tesoro." Disse e chiuse la chiamata, senza aspettare una mia risposta. 

Cominciai a prepararmi. 
Mi diressi verso la cabina armadio e cominciai a mettere tutto sotto sopra per cercare qualche vestito carino. Ne avevo migliaia, ma nessuno mi convinceva.
Alla fine trovai un vestitino con un corpetto nero senza spalline, con la gonna azzurrina che mi arrivava al ginocchio. Perfetto. 
Chissà perché non l'avevo mai messo. Boh.
Mi truccai leggermente, misi del di mascara e dell'ombretto bianco per risaltare i miei occhi blu. 
Si, ho gli occhi blu, ma ho i capelli castani e la pelle di carnagione scura. Sono strana, lo so. 
I capelli li lasciai sciolti, non avevo voglia di farmi qualcosa di particolare. Misi i tacchi e lanciai un'occhiata all'orologio, erano le 19:30, mezz'ora e saremo dovuti stare là. 
Scesi le scale e trovai mia madre che aggiustava la cravatta a mio padre. 

"Pronta?" Chiese mia madre. 

"Si, andiamo." Dissi. 

Prendemmo le giacche, io dimentichai la borsa di sopra e corsi un attimo a prenderla, e poi uscimmo. 
Arrivammo lì in 20 minuti, e mi trovai difronte a una gingantesca villa. 
Insomma, che cosa dovevo aspettarmi dagli amici dei miei? E' normale che frequentino gente "come loro". 
Uscimmo dall'auto e andammo a bussare al portone.  
Ci aprì un ragazzo sui 18 anni, aveva degli occhi color nocciola bellissimi. Rimasi a fissarlo per la sua bellezza, poi iniziò a parlare.

"Salve, voi dovreste essere la Signora e il Signor Johnson, accomodatevi." Sorrise ai miei genitori e poi spostò lo sguardo su di me, mi sorrise e poi spostò lo sguardo ai suoi piedi. 

Era adorabile.



 

                                    NOTEE! :)
                                   

Ciao! Questo è la mia prima storia, che decido di continuarla seriamente. 
Le altre le ho sempre abbandonate dopo il primo capitolo, ma con questa non accadrà. 
Spero che questo capitolo vi abbia incuriosito almeno un pò. 
Lasciatemi una recensione, se vi va. 
Magari mi aiutate a migliorare, praticamente non so usare molto bene questo sito ahah.
Alla prossima! Un bacio.<3 

 

                                                                      

  
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