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Autore: mamihlapinatapei_14    23/11/2013    2 recensioni
Everyday,everynight...
"Ogni giorno,ogni notte non riesco a non pensarti.Ogni singola goccia amara che solca il mio viso mi riporta a te.
Ogni giorno,ogni notte sento il peso dei miei sbagli distruggermi.Ogni vetro in cui mi specchio mi ricorda tutte le cicatrici che ho tracciato nel tuo cuore.
Ogni giorno,ogni notte cerco i tuoi capelli sul mio cuscino che tanto amavo.Ogni candela accesa mi uccide nell'anima.
Ogni giorno,ogni notte ti incontro nella mia mente e la voglia che ho di te si fa sempre più forte.
Se solo ti avessi detto tutto, se solo non mi avessero mai sfidato.Se solo non mi fossi innamorato di te. "
Quando due parole fanno più male di mille bugie.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter n.1



"Era così strano che qualcuno si accorgesse di lei,che quasi non ci riusciva a credere. Era tutto così surreale che lei quasi si spense in un sorriso fatto da quel ragazzo dagli occhi ipnotici."
Alzò la testa dal libro sui vampiri che stava leggendo e rimase quasi spazientita per il modo in cui la protagonista le assomigliasse.
Era lei in versione vampiresca;con tutte le sue debolezze e tutti i suoi complessi.
Aveva sempre fatto riempire la sua testa di film mentali dove si sottovalutava e rovinava ogni minima parte del suo corpo e del suo carattere.
Cristal era troppo drammatica su se stessa, e non considerava mai l’opzione di essere follemente bella sia dentro che fuori. Eppure ne aveva di amiche che le dicessero che non era così,di ragazzi che le facevano il filo e di idoli che le avevano insegnato a non chiudersi in se stessa e far mostrare tutto.Lei riteneva che la prendessero in giro.
“VOGLIO PROVARCI!OGGI CI PROVO…no vabhè,non ci riuscirò mai…”ecco ciò che pensava quando la mattina si alzava e si guardava allo specchio.
Toccava i riccioli color carota,spalancava gli occhi neri carbone,smuoveva il naso e la bocca corallo,passava la mano sulle braccia poi sul seno ed infine sulle gambe;e non trovava mai il coraggio di spaccare il suo muro e farsi vedere.
Sapeva essere dolce,carina e gentile con tutti quelli che riuscivano a toccare i suoi pensieri…Ma poteva anche diventare una perfetta stronza con chi proprio non riusciva a capire.
Ora stava guardando le nuvolette grigie che si avvicinavano annunciando un temporale bello pesante.Sbuffò all’idea di doversi alzare e trovare un posto dove rifugiarsi,visto che gli scalini del parco non sarebbero stati più tanto comodi.
-Miss. Sorriso! Ti va di fare un giro sul mio nuovo motorino?!-le disse una voce alle spalle.
La voce di quel ragazzo che tanto le voleva bene e che per lei era come un fratello.Che le era stato vicino quando le erano morti i pesciolini rossi,quando (due mesi fa) il suo primo fidanzato l’aveva lasciata dopo tre anni che stavano insieme “Perché si era accorto che amava la sua migliore amica”.Lui c’era quando lei si era accorta di avere un problema al fegato,quando quasi pensasse di avere il cancro e quando andò in coma per un mese per colpa di un incidente stradale mentre stava su un pullman…
Lui c’era sempre stato.
-Hazza…Quanto l’hai pagata questa?!-gli chiese Cristal girandosi verso di lui e sfoggiando uno dei soliti lacrimoni che oramai non la lasciavano più.
Cristal non era così prima di quella delusione,non era una funghetta malinconica e nostalgica.Era una rosa allegra e spensierata.
Tirò su col naso quel profumo di margherite che la circondavano e provò a non piangere,riuscendoci discretamente.
-Tesorino, ma la vuoi smettere?!-esclamò il riccio sedendosi accanto-Tu sei fin troppo bella e dolce per poter star male per un figlio di put…-
-NON LO CHIAMARE IN QUESTO MODO!-lo interruppe difendendo quel ragazzo che doveva odiare invece di rimpiangere.
Urlò così forte che il piccione marrone e bianco alle sue spalle volò via tremando.
Riguardò Harry,e quasi le dispiacque di averlo risposto così violentemente.Lo abbracciò e gli farfugliò uno “scusa” sulla spalla.
Lui la strinse forte e le accarezzo la schiena.
Dopo il momento d’affetto tra i due,Harry la prese per le mani e l’alzò.
-Tu non puoi continuare così…Ora voglio rivedere la mia Cristal!-le disse sorridendo.Prese dal cofanetto della moto una busta viola e una scatola verde.-Entra nel bagno di quel bar,cambiati e salta su questa moto. Si va ad una festa…-
Cristal provò a replicare ma non ci riuscì.Harry era un testardo dalla Madonna;se decideva una cosa si doveva fare.
Cristal entrò nel bar indicatogli dal Testardo, e quasi subito si pentì di averlo ascoltato:nel locale c’era una sovrabbondanza di esseri maschili che proprio non le andavano a genio.
A testa bassa continuò a camminare,dando ogni tanto un occhiata alla porta alle sue spalle;ma come solito da due mesi non aveva il coraggio.
Entrò nel bagno e si infilò nella prima toilette libera.Si tolse le ballerine nere,il leggins rosso e la maxi canotta e felpa colorate. Si guardò dalla testa ai piedi e odiò ogni minima parte del suo corpo color olivastro.
Odiava il seno cresciuto un po’  troppo per i suoi 17 anni,proprio non sopportava quella terza coppa B,le facevano inorridire le gambe lisce e muscolose e morbide al punto per far bloccare il fiato a tutti,schifava il fondo schiena perfetto e la pancia che non c’era.
Odiava la perfezione che lei diceva di non avere e che avrebbe voluto.
Aprì la busta viola e ci trovò uno shorts di jeans a vita alta, una canotta bianca con chiazze rosa e verdi su e un gilet abbastanza lungo e nero. Pensò che Harry non l’avrebbe costretta a darsi alla prostituzione,e subito le comparve un sorriso sulle labbra:Harry sarebbe morto d’infarto se lo avesse fatto!
Indossò tutto e pensò che avrebbe potuto anche indossare le ballerine;tanto il Testardo le avrebbe portato un paio simile a quelle che aveva…E,invece,uno degli incubi peggiori le si presentò davanti alla punta del naso:un paio di tacchi di vernice nera , alti non so quanto,erano la scelta di Hazza.
*toc toc*
Cristal tremò e si lascio cadere le scarpe nella busta.
-Miss.Sorriso,hai fatto?-
Fortunatamente quella voce familiare la rassicurò .Mise le scarpe,posò tutto e usci dalla cabina.
Fece un giro su se stessa e si mostrò ad Harry come se fosse una modella.
-Tesorino,sei bellissima!-le mise un braccio intorno al collo ed uscirono.
Cristal si sentì osservata da occhi maliziosi e perversi.Cercò con lo sguardo quello di Harry e lo trovò su di lei,pronto a difenderla.
  
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