Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: Osage_No_Onna    23/11/2013    2 recensioni
DALL' ULTIMO CAPITOLO:
"La luce non può esistere senza le tenebre, né l’ umido senza il secco.
L’ elemento maschile ha bisogno del corrispettivo femminile, la terra dell’ aria, la fenice del drago, il fuoco dell’ acqua.
E quindi, così come il bianco esiste perché legato al nero e il tutto al nulla, il male esiste perché esiste anche il bene. Sono le due facce della stessa medaglia.
[...]
Essa si nasconde in mezzo a quell’ oscurità ed è così piccola che lo si scorge a malapena, ma io so bene che il suo splendore è pari delle stelle più grandi: nel cuore di ognuno di noi esiste una piccola scintilla di bontà, ma solo con la legna giusta questa potrà diventare un grande fuoco."
Piccola raccolta di flash-fics sul personaggio di VI (Sixth), la "sorella Arclight" della mia storia "Kokoro no Kiseki". Le storie si svolgeranno principalmente dopo l' episodio 50 di Yu-Gi-Oh! ZeXal e tratteranno di alcuni sentimenti della protagonista che nella storia non verranno espressi.
ATTENZIONE: SICURI SPOILER SULLA TRAMA!
Buona lettura!
-Puff
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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~Loreley’s Lullaby~
 

P.O.V VI

La Loreley è un personaggio di una leggenda tedesca, una donna bella e povera che s’ innamora di un nobile ed è, almeno a prima vista, ricambiata.
No, non fate quella faccia come a dire: “Ecco, questa sarà la classica storia a lieto fine con l’ amore che trionfa su tutto e blablabla” perché non è così.
Il nobile è costretto a sposarsi con altra donna, Anna, molto bella e gentile, ed ovviamente tra lei e la Loreley sceglie la prima. La seconda, ingannata e furiosa, chiede al fiume Reno una voce così potente da stregare il suo ex-innamorato, diventando così una sirena.
Da allora, tutti i naviganti rimangono stregati dalla sua bellezza e dalla sua voce finendo così per perdere il controllo della loro nave e, ovviamente, morire.
Inizialmente trovavo questo racconto bello ma stupido e, pur paragonandomi alla protagonista per il mio “lavoro”, non pensavo che si potesse soffrire per una persona tanto da diventare macchine da morte.

E invece mi sbagliavo.
Mio fratello ha perso il duello contro quella mezza tacca di Yuma Tsukumo; quel mio fratellone che con quell’ armatura in stile romano sembrava invincibile ora è un involucro senz’ anima che riposa quietamente, bello e pallido come un giglio, nel letto dell’ albergo.
Ed io, stupida incapace, non ho potuto fare altro che arrabbiarmi, come ha fatto IV, per poi chiudermi nella stanza a piangere tutte le mie lacrime.
Ho pianto fino all’ esaurimento, ma non ho risolto nulla. Sono dovuta andare comunque a quella stupida festa fatta allestire per tutti coloro che erano riusciti ad arrivare in finale.
Mi è sembrata rivoltante nonostante tutto quello sfarzo e, dopo la bravata di Tron, ne ho approfittato per fuggire nel giardino buio.
Libertà. Aria. Che schifo di mondo, il lieto fine è finito nello sciacquone.


E poi miracolo, proprio lì trovo una bestia simile ad un gatto che mi propone di “stipulare un contratto”.
Ho stropicciato gli occhi tante di quelle volte, pensavo di essere sbronza o peggio.
Ma era tutto vero.
Un animale bianco con le orecchie penzolanti e inanellate, gli occhi a palla color bordeaux e una sorta di macchia a forma di bocca sulla schiena dello stesso colore, con una vocetta acuta ed irritante, mi chiede di diventare una sorta di “paladina della giustizia”.
In cambio potrò esprimere un desiderio, uno solo.
Accetto, ma non perché abbia tanta voglia di salvare il mondo: voglio vendicare Three ed aiutare la mia famiglia a raggiungere il loro scopo. Kyubey, questo è il nome dell’ animale, sorride soddisfatto ed avvicina le sue escrescenze inanellate al mio petto.
 
Mi sento leggera.
Mi sembra di fluttuare mentre una luce bianca e nera mi acceca gli occhi rossi e stanchi per il pianto.
Mi sento invincibile, capace di ogni cosa.
Durante questo tempo infinito mi sembra di sentire una musica lontana, che mi culla come una ninnananna…
Mille ed una voce cantano all’ unisono in questa melodia bella e dolorosa, capace di far impazzire anche le persone più forti. La riconosco.
È lo stesso genere di canto che userebbe la povera Loreley.



Esaudito il mio desiderio, mi tocca combattere contro le streghe, esseri deformi che causano incidenti stradali, infortuni… e spesso suicidi. La mia fonte d’ energia sarà questa Soul Gem, ossia una pietra circolare i cui colori ricordano il Tao e la mia arma un’ alabarda stupenda, con la lama lucida e il lungo manico di legno d’ ebano, nero.
Questa notte farò la mia prima ronda.


Disinstalla disinstalla tutto scorre e la luna chiara e limpida illumina il sangue nero della strega il dolore è forte ma devo resistere non voglio cedere non sono debole la ninnananna della sirena maledetta mi aiuterà!


Angolo dell' Autrice
Sclero. Sclero. Questa è la sola parola che mi viene in mente per definire questa storia.
Tra gli avvertimenti di questa storia avrei potuto benissimo mettere non-sense...
Lascio a  voi il compito di giudicare perché, davvero, non so cosa dire!
See you!
-Puff
PS: Per capire meglio la storia, bisogna conoscere bene l' anime "Puella Magi Madoka Magica" ed aver letto "Kokoro No Kiseki"!



 
 
 
 
   
 
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