Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Gerugber    26/11/2013    1 recensioni
Tutti ci innamoriamo.
Ma come accade?
Ve lo siete mai chiesto?
Esisterà veramente Cupido?
Un omino con il pannolone che tira frecce addosso alle persone?
E se Cupido non fosse così?
Se fosse una bellissima ragazza?
Ma la domanda principale è: ci si può innamorare di Cupido?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Appena pronuncia il suo nome quella strana sensazione ritorna.
Noemi è una bellissima ragazza alta con i capelli corvini e gli occhi blu come il fondale marino.
Ed è anche una spilungona!
Sarà più bassa di me di qualcosa come uno e due centimetri, e io non è che sia basso.
“Noemi? Cognome?” chiede la Capraforte, mentre controlla il registro per leggere eventuali modifiche.
“Cooper” risponde calma e pacata.
E’ strano vedere una ragazza nuova nella scuola, e oltre a essere strano è anche molto raro.
Prima ho definito la mia città “paese.”
Beh ecco non è esattamente giusta come definizione. Non abito in un paese ma in una città, almeno, per lo Stato è una città. Abbastanza grande da avere vari tipi di liceo ma abbastanza piccola perché tutti i ragazzi della stessa età si conoscessero. In un modo o in un altro, attraverso gli amici, i compagni di scuola, attraverso lo sport, o magari attraverso la famiglia, tutti si conoscono.
Per questo è molto raro e difficile vedere una faccia nuova.
“Cooper? Ah si eccoti!” esclama la Capraforte tirando fuori dal registro un foglio “ah ti sei trasferita da poco, allora, benvenuta! Ma dimmi, il tuo nome è di origini anglosassoni… sei per caso nata all’estero?” chiede la Capraforte piena di curiosità.
“Emm.. in realtà si. I miei genitori sono americani” dice Noemi con un timido sorriso sulle labbra.
“Americani?!” esclama la Capraforte felice come se fosse una bambina di sei anni che ha appena ricevuto la notizia che al negozio di dolciumi regalano caramelle “quindi sai parlare inglese!”
Povera ragazza, se voleva passare il suo primo giorno di scuola inosservata, beh… missione fallita.
“Yes, I do” risponde Noemi con un accento perfetto.
“How is you?” chiede la Capraforte con un sorriso a trentadue denti.
Si sarà accorta di aver sbagliato?
Noemi sicuramente se ne è accorta, si nota dalla sua faccia confusa. Molto probabilmente si starà chiedendo se sia una specie di test per capire se trovava l’errore o se, come è in realtà, la professoressa era solo molto stupida. Fatto sta che opta per continuare il discorso come se niente fosse “I’m fine, thank you, and you?” chiede con un (come noto) bellissimo sorriso bianco.
“I is okay! Che bello parlare inglese con qualcuno di madrelingua” dice soddisfatta la prof.
“Direi che puoi sederti vicino a Luca” conclude.
Il banco di Luca è proprio davanti a quello mio e di Matteo.
Noemi, cercando di non fare rumore si siede affianco a Luca e giurerei di averla vista sorridere.
Il resto della lezione è, come sempre, noioso e infruttuoso.
Al suono della campanella non mi scompongo manco di un centimetro, scambio solo due parole con Matteo che ha appena finito di prendere appunti e quando entra il professore di latino mi metto a fissare la testa di Noemi che ha appena finito di parlare con Luca.
“Ecco un’altra ragazza che non mi parlerà mai” penso tra me e me.
E fidatevi, non è una questione di essere pessimisti, è proprio un dato di fatto.
Peccato, mi farebbe piacere fare la sua conoscenza.
Ma a quanto pare a questo ci ha già pensato Luca che ci sta già provando spudoratamente, ma mi scappa un sorriso vedendo che lei lo snobba completamente.
Durante l’ultima ora Matteo mi chiede “Allora, oggi ci vediamo alle quattro dallo Shake It per studiare?”
“Ah, si certo!” rispondo, me ne ero completamente dimenticato!
“Perfetto, cerca di essere puntuale, no come sempre” mi dice sorridendo.
“Ok grande capo” rispondo imitando un soldato che si mette sull’attenti (per quanto mi possa riuscire da seduto.)
Al suono dell’ultima campanella tiro un sospiro di sollievo.
“Okay, io scappo, ci vediamo dopo” mi dice Matteo buttandosi lo zaino in spalla e uscendo dall’aula di corsa. A volta mi domando se non mi nasconda qualcosa.
Io, invece, mi prendo tutto il tempo che mi serve, ma quando alzo lo sguardo vedo Noemi davanti a me che mi guarda.
“Emm, ciao” rispondo in soggezione, nella classe ci siamo solo io e lei.
“Ciao” risponde Noemi sorridente “io sono Noemi, ma penso che tu questo lo abbia già sentito” dice porgendomi la mano.
“Si in realtà si” dico restituendo la stretta di mano e il sorriso, appena le stringo la mano quella strana sensazione torna “io sono Lorenzo.”
“E’ un piacere, ma dimmi, quella di inglese lo fa o lo è?” mi domanda seria.
“Lo è, ti ci devi solo abituare.”
Ride.
E che risata ragazzi.
“Lo farò” dice “scusa ma prima non ho potuto fare a meno di sentire che dopo ti vedrai con il tuo amico per ripassare e mi chiedevo se potevo venire anche io.”
“Ah, ma certo!” rispondo, forse un po’ troppo felice.
“Grazie mille, allora ci vediamo dopo al…”
“Shake It.”
“Allo Shake It, me lo ricorderò. A dopo allora” e lanciandomi un ultimo sorriso esce, lasciandomi stordito. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Gerugber