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Autore: Le Dive    03/05/2008    1 recensioni
Serpeverde e Grifondoro si sà da anni sono in lotta perenne! Vivono ai lati opposti della scuola: i primi nei buii sotterranei e i secondi tra le nuvole della torre più alta. Durante le lezioni stanno bene attenti a mettersi ai lati opposti della classe e persino a cena vi sono i tavoli dei Corvi e dei Tassi a dividere le due fazioni, ma nonostante questo i dispetti e le liti si sprecano. Provate a imaginare se poi di colpo non solo questi due modi si avvicinassero ma addirittura collidessero l'uno con l'altro! Crash World!
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Da più di due ore Draco Malfoy se ne stava seduto a fissare la sala e i suoi occupanti. Pans di pessimo umore se ne era andata da un pezzo, trascinandosi dietro Zabini, Nott era scomparso chi sa dove e la piccola Daphne se ne stava a ciarlare in un angolo con la Bones. Con l'intento di attaccare bottone e chissà quali vaneggiamenti nel cervello alcune ragazze dagli occhi luccicanti lo stavano infastidendo da abbastanza tempo per decidere che era arrivato il momento di tornare nei fidati sotterranei Slytherin, ma decisamente per lui quella non era la serata giusta. Stava infatti per alzarsi quando la sua attenzione venne totalmente catalizzata dal corpo flessuoso di una ragazza che ballava dandogli le spalle. Ballava con Nott, registrò.
Ad ipnotizzarlo non erano le gambe lunghissime, ne la camicietta scollata o la gonna corta, quello che lo rapiva era il movimento frenetico, sensuale e catalizzante che percorreva tutta la figura della giovane. Le mani che correvano lungo il suo corpo in una carezza continua finendo poi tra i capelli scuri nel tentativo di ravvivarli e di liberarsi dal caldo che sicuramente la opprimeva, le labbra schiuse in un sospiro eterno e gli occhi prima chiusi e un secondo dopo ridenti e maliziosi.
Estrasse dal portasigarette in oro l'ennesima sigaretta della serata e cominciò a espirare volute di fumo senza mai staccare gli occhi dalla ragazza. Non era affatto lucido, decisamente aveva esagerato con l'alchool quella sera, ma era quasi certo di averla già vista. Le luci colorate, la stanza buia e il fumo che ormai ricreava la nebbia mattutina del lago non gli permettevano però di distinguere perfettamente quel volto.


Hermione stava nel mezzo della pista, decisamente ubriaca, col cervello finalmente svuotato da tutto. L'unica cosa di cui ora le importava era la musica che altissima le distruggeva le orecchie e le faceva vibrare la cassa toracica. Seguiva il ritmo, il suono, ballava senza freni con l'unico intento di uscire dal suo corpo e fondersi con la musica stessa. I capelli fastidiosi ricadevano appiccicosi sul collo e lei disperatamente cercava di arginarli con le mani ma più si muoveva e ballava più si rendeva conto che era una battaglia impari. Davanti a lei Nott seguiva il suo ritmo e la accompagnava tra i suoni, probabilmente anche lui era ubriaco perchè altrimenti non si sarebbe mai avvicinato.


Il martedì mattina la colazione sembrava come al solito l'appello dei sopravvissuti alla grande guerra: la metà degli studenti che era riuscita a svegliarsi in tempo per fare colazione giaceva esausta ed insonne sulle panche con la testa poggiata alle grandi tavole o cercando di distinguere la tazza del caffè poggiata a pochi centimetri dal proprio naso. Draco Malfoy era di pessimo umore a causa di un fastidioso cerchio alla testa. Appena Nott prese posto davanti a lui infatti fece sobbalzare la tavolata sbattendo la tazza e puntandogli contro uno sguardo indisponente. "Che c'è?". Domandò il moro accigliato. "Quella che ballava con te ieri sera... chi era?". "Quella quale? Ho ballato con metà sala...". Ghignò strappando un sorriso a Zabini, ma poi se ne pentì vedendo che Malfoy quella mattina non era di molta pazienza. "Sul serio Draco... si più specifico". "Quella mora... carina". "Malfoy, ti sei fottuto il cervello?".


Mentre percorreva algido i corridoi che lo avrebbero condotto verso l'alula di Ruf l'erede dei Malfoy apprese che si, si era fottuto il cervello! Aveva passato tutto il resto della notte ipnotizzato a fissare quel corpo seducente contorcersi a ritmo di musica e come se non bastasse, una volta al riparo tra le coltri del suo letto, non era riuscito a chiudere occhio. Ogni volta infatti che lasciava scivolare le palpebre a celare le iridi chiare tornava prepotente quell'immagine ipnotizzante a tenerlo sveglio.


"Ginny, Merlino Santo, ti prego fermati!". La Weasley storse il naso rivolgendo l'attenzione alla sua migliore amica. "Perchè? Che c'è?". "C'è che stiamo cercando di preparare una pozione Corroborante, non un po' di Belladonna! Se ci butti i semi di papavero quel disgraziato che berrà questo intruglio come minimo finirà intossicato!". La rossa stizzita lanciò sul tappeto rosso il sacchettino con gli ingredienti. "Oh, al diavolo! Io non ho mai capito niente di pozioni e sicuramente non comincerò ora!" e sbuffando si lasciò cadere a terra vicino al piccolo calderone al centro della Sala Comune dei Grifoni. Allungando le gambe si esibì in uno sbadiglio annoiato. "Faremmo prima a portarlo dalla Chips!" disse pratica. La mora scosse il capo. "E poi come lo giustifichiamo il fatto che ha sfiorato il coma etilico?". La rossa si mise una mano sugli occhi e sconsolata sbuffò. "Paciock, il re degli idioti! Forse perfino peggio di Ron!".
Hermione ridendo lasciò la Sala Comune alla volta dell'aula di Ruf, storia della magia certo non l'attirava come prima ora ma era sicuramente meglio che avere pozioni o trasfigurazione! ...peccato che fosse coi Serpeverde.
Camminava svelta per non far tardi e si chiedeva che fine avessero fatto Ron ed Harry che non vedeva dalla cena della sera prima! Li trovò che uscivano dalla Sala Grande e gli corse incontro in uno slancio di affetto. Harry la prese al volo quasi perdendo l'equilibrio e Ron poi le lasciò un bacio a stampo sulle labbra piene.
"Santo Salazar! Risparmiateci queste scene!" la vocetta odiosa del Carlino fece scendere un brivido di indisponenza lungo la schiena della caposcuola Grifondoro. "Abbiamo appena fatto colazione, non vorrei dover vomitare!". Rincarò la GreenGrass.
"Perchè allora non tirate dritto invece di insudiciare l'aria con la vostra presenza?". La risposta di Harry arrivò precisa come da tradizione. "Potter e tu che ci fai qua? Il terzo in comodo? Mezzosangue non pensavo che avessi questo genere di gusti...". "Zabini perchè non taci? Credevo che fosse la Parkinson ad avere certe inclinazioni...". "Come osi Granger!" s'inalberò l'interpellata. "Mi sbaglio forse?" sorrise la mora.
La caposcuola Slytherin sfoderò la bacchetta. "Rimangiati quello che hai detto!". "Cos'hai Parkinson la verità ti rode? E tu Zabini che ne pensi? Perchè non provi a chiedere alla tua ragazza se vuole fare una cosa a tre con Goyle e Tiger?". Hermione sorrise, come al soliro Ron aveva tirato troppo la corda. "Stupeficium!" urlò indignata la Parkinson ma Harry era già pronto a innalzare un' incantesimo scudo. Nessuno però riuscì a fermare l'avanzata di Zabini che furioso afferrò Ron per il bavero della divisa e lo sbatte contro al muro. Dietro di lui Tiger e Goyle facevano srcocchiare le nocche con intenzioni poco salutari per la faccia di Ron. "Che diavolo succede qui! Zabini Weasley che intenzioni avete! Dieci punti in meno a testa e ringraziate il cielo che non vi metta in punizione!". La voce della McGranitt arrivò a placare lo scontro e i due schieramenti proseguirono in silenzio fulminandosi fino all'alula di Ruf.


Storia della Magia era sicuramente la materia più inutile dopo Cura delle Creature Magiche. Malfoy se ne stava stravaccato sul banco con le braccia incrociate fissando a vuoto la finestra, ogni tanto spostava lo sguado all'interno dell'aula ma aveva avuto la sfiga di trovarsi seduti davanti Lenticchia e la Mezzosangue che si lanciavano occhiate somachevolmente smileate e quindi tornava immediatamente a dedicarsi alla finestra. L'immagine che ormai lo tormentava ininterrottamente da ore riapparì davanti ai suoi occhi facendolo sospirare esasperato. Sbattè le palpebre nella speranza di liberarsene producendo lo strano effetto ottico di sovrapporre la ragazza della festa con la chioma semi crespa della Granger. Draco Malfoy quasi cadde dalla sedia apprendendo quella scioccante verità. Era lei! Era la stessa ragazza che non gli aveva fatto chiudere occhio tutta la notte! Furibondo con se stesso si alzò e sotto lo sguardo sorpreso dei compagni e del professore lasciò la stanza senza proferire una parola.           


Confess you look at her
Confess you'd like to be with her
Confess you look at her
Confess you'd like to be with her
Confess!
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