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Autore: ehjhoran_    29/11/2013    4 recensioni
Non smetteva un secondo di fissarmi, non muoveva le palpebre, era come immobile, non riusciva a farlo. Il suo fiato era corto, respirava affannosamente, in modo irregolare. Poi si accasciò lentamente a terra, e io insieme a lui. Da quel momento il mondo si era fermato. Non sentivo più nulla e nessuno intorno a me.
Solo quelle iridi puntate sulle mie, e quel respiro corto che riecheggiava nelle mie orecchie.
Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=ug5sPRRdH1A
Genere: Comico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 20




Niall: Potremmo andarci, ogni volta che vuoi.
Io: Davvero? –Arrossii, leggermente.-
Il biondo annuì.
Dopo qualche secondo, si bloccò, il suo sguardo divenne serio.
Niall: Shh. –Sussurrò-
Io: Cosa c’è? –Chiesi a bassa voce.-
Niall: Ascolta!
Mi voltai, ma non riuscivo a scorgere quasi nulla, era buio, si vedevano a malapena i cespugli e alcuni alberi.
Stetti in silenzio, col fiato sospeso, immobile.
Si sentiva qualcosa.
Dei piccoli passi.
Dell’erba e delle foglie calpestate.
Mi voltai guardando ad occhi spalancati Niall, anche lui non riusciva a muoversi, era immobile.
Io: Chi è? Cos’è? Oddio,Niall. -Cominciai a tremare.-
Niall si posò l’indice davanti al naso, come segno di fare silenzio.
Con piccoli movimenti silenziosi, si spostò a gattoni verso la parte opposta da cui proveniva il rumore.
Deglutii e cercai di stare al passo con lui.
Dopo qualche secondo si voltò verso di me, e mi porse la mano.
L’afferrai tremante, era calda, a differenza della mia mano ghiacciata, faceva un po’ fresco.
Scendemmo dalla collina cercando di fare il meno rumore possibile, anche se il crepitio dell’erba schiacciata dai nostri passi non aiutava granché. 
Quando giungemmo ai piedi della collina, il biondo fece un sospiro di sollievo.
Presi un respiro, cercando di stare calma.
Volevo andare via, cominciavo ad avere paura sul serio.
Niall: Stai tremando…
Annuii lievemente, con gli occhi sgranati.
Mi strinse la mano più forte, stavolta intrecciando le sue dita con le mie.
Niall: Tranquilla, Non è nulla, sarà qualche animaletto,non aver paura. In realtà,in questo preciso momento sono più spaventato io che tu..-Fece una pausa, e poi scoppiò a ridere.-
La sua risata, così dolce, e contagiosa.
Mi fece sorridere.
Niall: Andiamo?
Annuii di nuovo, abbassai lo sguardo e feci un sorrisino timido, osservandomi le scarpe.
Quando rialzai lo sguardo, lo vidi goffamente toccarsi le tasche dei pantaloni, poi guardarsi intorno.
Niall: Dove cazzo ho messo la torcia? –Disse corrugando la fronte.- Ehm..Credo di averla lasciata sulla collina. Vado a prenderla.
Fece per girarsi ma lo bloccai per un braccio.
Io: No! –Esclamai.- Non lasciarmi da sola…
Niall: Ci sto un attimo, vado e torno…Hei..-Mi sorrise dolcemente.- Stai tranquilla.
Io: Ok…-Annuii più tranquilla.-
Mi guardai intorno, mentre Niall saliva di nuovo su per la collina.
Poi mi girai, e in un batter d’occhio lo vidi ritornare, e fare un balzo, così da ritrovarsi a terra.
Si alzò, si ripulì i jeans e mi guardò, facendo un sorriso innocente. Poi premette il pulsante della torcia, e quest’ultima si accese, illuminando un tratto del boschetto.
Poi li sentimmo ancora.
Rumore di passi.
Crepitio di foglie calpestate.
Niall si voltò verso me sconcertato. Mi avvicinai di più a lui, e mi voltai verso il rumore.
Dietro al cespuglio si nascondeva qualcosa.
Niall puntò la torcia contro di esso, e il rumore cessò. Si avvicinò di qualche passo, mentre io alzai un sopracciglio, scossa.
Dopo qualche secondo, un animale,piccolo,indifeso, uscì allo scoperto,annusando la terra, muovendosi velocemente…era uno scoiattolo.
Niall arretrò mentre io sorrisi sorpresa.
Io: Era uno scoiattolo..-Dissi divertita, scuotendo la testa.-
Niall: Andiamo. –Si voltò facendo una smorfia, e cominciando ad incamminarsi.-
Io: Aspetta! –Esclamai, rimanendo a fissare la creatura.-
Niall: Cosa? –Si fermò, voltandosi nuovamente, verso di me.-
Io: E’ innocente, dai. –Sorrisi dolcemente, piegando la testa di lato.-
Niall fece una smorfia.
Niall: Allyson, andiamo.
Io: Posso sapere il perché?
Niall: Perché……. Bhe, perché è così. –Affermò deciso.- Andiamo.
Incrociai le mani al petto, con un sorriso divertito, e non mi mossi di un centimetro.
Il biondo sbuffò, alzando la testa al cielo.
Niall: Ho il terrore degli scoiattoli,adesso vogliamo andare, per favore? –Disse, nervoso.-
Non potei evitare di scoppiare in una risata.
Niall incarnò un sopracciglio.
Io: Hai paura…degli scoiattoli? –Gli chiesi, divertita.-
Niall: Da piccolo uno scoiattolo mi è saltato addosso. –Fece una smorfia, mentre io scoppiai nuovamente a ridere.- Lo trovi divertente?
Annuii, ancora ridendo.
Scosse la testa esasperato, non riuscendo a nascondere un piccolo sorriso divertito sul viso. Poi sospirò.
Cominciammo a camminare, verso la via del ritorno.
Mi ringraziai mentalmente per non aver ascoltato Charlotte a mettere i tacchi. Chissà come stava andando l’appuntamento.
Caspita, lei e Josh, non me l’aspettavo.Sono carini insieme, formano davvero una bella coppia.


Io: Che ore sono? –Chiesi, quando ormai fummo fuori dal bosco, ritrovandoci ai margini di una strada isolata.-
Niall estrasse il suo cellulare dalla tasca sinistra dei jeans, e diede un’occhiata al display.
Niall: le 10.20 –Disse, per poi posare l’aggeggio di nuovo in tasca.-
‘Di già? Caspita, come vola il tempo…quando ci si diverte.’
Sospirai, e cominciammo ad avviarci verso..verso casa,almeno così credevo. Era quella la strada che avevamo fatto. Forse, dovevamo andare a prendere Samantha.
No, lei avrebbe dovuto andarci col suo ragazzo, e non credo proprio che Niall…noi saremmo andati con loro,soprattutto,per la presenza di Matthew.

Camminavamo a qualche minuto, in silenzio, io camminavo a testa bassa, guardandomi le scarpe. Poi alzai lo sguardo, e mi voltai verso di lui, guardandolo di profilo.
Piegai di poco la testa di lato,osservandolo. 
Era…si, era bello.
Ma bello, in quel momento, mi sembrava un aggettivo banale, stupido per descriverlo.
Aveva le mani in tasca, e un sorriso assente sulle labbra, il suo sguardo sembrava perso nel vuoto, mentre camminava. I suoi occhi..azzurri,intensi, con qualche sfumatura, luccicavano,sotto la luce fioca dei lampioni. 
Sorrisi timidamente, e poi ritornai a camminare con lo sguardo rivolto verso il basso, e gli occhi puntati sulle ballerine nere luccicanti. Feci un sorriso di traverso.



Niall: A cosa pensi? –Chiese d’un tratto lui, distogliendomi dai miei pensieri.-
Sollevai il capo e lo guardai. Le rosee labbra erano incurvate in un mezzo sorriso spensierato. Scossi il capo, guardandolo negli occhi.
Io: A nulla. –Risposi semplicemente, ricambiando il mezzo sorriso.-
‘A nulla…’ Pensai, scuotendo nuovamente il capo.
‘E invece penso, penso a molte cose…penso al giorno in cui è arrivata quella lettera, penso al giorno in cui ho lasciato mamma, e Holmes Chapel,penso al giorno in cui sono arrivata qui, ho rivisto mio padre, Martha, Charlotte, Rebecca…Penso..Penso al giorno in cui ti ho incontrato, penso a…come è possibile? Com’è stato possibile innamorarmi di te in così poco tempo? Che cosa mi hai fatto, Niall? Mi hai per caso stregata, fin dal primo momento? L’effetto che hai su di me…caspita, ma come fai. Forse è perché sei buffo, mi fai sorridere, mi fai ridere, e sei anche dolce…eppure ci conosciamo così poco…Mi hai fatto annegare in quel mare di occhi che ti ritrovi, e adesso non so più come ritornare in superficie. Forse non voglio, ed è proprio questo il punto.’
Presi un sospiro, i miei occhi divennero cupi, un’infinità di brividi percorsero la colonna vertebrale.
Niall: Hei, qualcosa non va? –Chiese dolcemente, avvicinandosi a me,e piegando la testa di lato.-
Io: No, tutto apposto. –Scossi il capo e sorrisi, rassicurandolo.-
Lui ricambiò il sorriso.
Eravamo ormai vicino casa, quando a Niall squillò il cellulare.
Lo prese velocemente dalla tasca e rispose, senza neanche guardare sullo schermo chi fosse.
Niall: Pronto? … Hey, Fred! ... Certo … ok, allora vi aspettiamo … si, davanti casa mia..oh ehm, un’amica … no,coglione. –Rise.- Si … D’accordo,ciao.
Chiuse la chiamata e con riluttanza riposò il cellulare in tasca.
Si voltò verso di me.
Niall: Era un mio amico, passa a prenderci lui, in macchina. –Sorrise.-
Io: Oh, va bene. –Ricambiai il sorriso, stavolta era spontaneo, sincero, guardarlo, guardare il suo sorriso, il suo viso, mi faceva sorridere.-
Quando giungemmo davanti casa sua, sgranai gli occhi.
Io: Ehm, Niall, devo andare a prendere una cosa a casa, aspetti qui?
Niall: Certo, vai pure. 
Corsi verso casa, e suonai il campanello.
Qualche secondo dopo, Martha fu subito alla soglia della porta.
Martha: Allyson, sei già di ritorno? –Chiese aggrottando la fronte, mentre io risi.-
Io: No, devo andare a prendere soltanto una cosa.
Mi avviai verso le scale e poi entrai in camera mia, mettendo a soqquadro un armadio.
Io: Sono stupida, ma come cazzo posso uscire senza una borsa?
Cercai ancora dentro l’armadio, finché non la trovai.
La mia pochette nera.
La guardai, soddisfatta. Si abbinava alle ballerine e al vestito.
Mi girai e cercai con gli occhi il cellulare.
Corsi a prenderlo, sul letto. Lo infilai dentro la pochette e poi scesi le scale.
Io: Come sto? –Chiesi andando da Martha, emozionata.-
Martha: D’incanto! –Esclamò, facendo un sorrisone.-


Martha : Ally! –Mi fermò Martha, quando stetti per uscire.- Tienile tu. –Fece un sorriso, mentre mi porgeva un paio di chiavi. –Così non avrai bisogno di suonare, mentre noi dormiamo beatamente. –Ridacchiò- Non tornare troppo tardi, mi raccomando. Dillo pure ai ragazzi. Ci vediamo! –Esclamò, schioccandomi un bacio sulla guancia.-
Io: Ciao! –La salutai, un po’ incerta.-

‘Ragazzi?’ Pensai, andando sconcertata verso Niall. Feci spallucce e misi le chiavi nella pochette.
Niall sorrise appena mi vide arrivare, io ricambiai.

POV. LIAM
Io: E’ da mezz’ora che facciamo il giro del quartiere, dove cazzo si trova sta benedetta villa? –Urlai per farmi sentire da Harry, alla guida del suo motorino, parallelamente a me, che ero dietro Zayn. Stava guidando il motore di Charlotte.-
Harry: Ma non lo so!
Louis: Sei sicuro che Samantha ti abbia dato l’indirizzo giusto?
Louis era dietro Harry, con la testa appoggiata sulla sua spalla, i capelli di Harry gli andavano in faccia e lui doveva sempre scuotere la testa. 
Harry: Si, certo, ma geniaccio dei miei gioielli, non ho mai vissuto a Mullingar, non la conosco bene, secondo te posso sapere dove cavolo si trova sta via?
Zayn: Non potevamo ritornare a casa prima e farci dare un passaggio da qualcuno?
Harry: Non è colpa mia se Louis ha perso tempo in quel minchia di negozio.
Scossi la testa, sbuffando.
Liam: Razza di dementi, piuttosto chiediamo a qualcuno dove si trova!

Fermammo una macchina all’incrocio di una via, chiedendo informazioni.
“Noi stiamo andando nello stesso posto, seguiteci” Rispose il ragazzo al volante, cordialmente.



POV. ALLYSON


“Si mamma, lo so!”
“Era per ricordartelo.”
“Mamma, l’hai ripetuto circa 20 da quando ero in cima alle scale fino all’ingresso di casa!”
Io e Niall ci voltammo contemporaneamente. All’ingresso di casa Horan, Samantha e sua madre discutevano.
“Va bene, scusami…hai con te il cellulare?”
Sam: Mamma!
Il biondo accanto a me cercò di trattenere una risata.
“Attenta, tesoro!” Esclamò alzando il tono di voce, poiché Sam si era già incamminata lungo il vialetto.
La seguii con lo sguardo, solo in quel momento mi ero accorta che davanti casa vi era parcheggiata un’auto scura, e un ragazzo era appoggiato su di essa con le mani incrociate al petto. Matthew.
Sam era bellissima, nel suo vestitino semplice nero, con qualche fantasia che le decorava il vestito fin sopra l’ombelico, e poi ricadeva magicamente fino a sopra le ginocchia.
I capelli boccolati la facevano sembrare una principessa.
‘Bella come il fratello!’ Sorrisi al pensiero.
Lo raggiunse, i due si salutarono con un bacio.
Matthew salutò con la mano la madre di Niall e Sam, poi aprì la portiera del passeggero e fece entrare Sam, e infine si diresse al posto di guida, accese il motore e partirono.
Alzai un sopracciglio, osservando sfrecciare l’auto e sparire nel buio in fondo alla via. Anche Niall stava osservando la scena, con le mani in tasca, poi scosse la testa e voltò il capo verso sua madre, sulla soglia della porta.
Niall: Mamma. –La salutò facendo un sorriso.- Vieni. –Sussurrò guardandomi, per poi rigirarsi e andare verso casa sua.-
Lo seguii timidamente.
Io: Salve..-Dissi imbarazzata.-
“Allyson!” Esclamò attirandomi calorosamente a sé e baciandomi le guance. “Come stai?”
Io: Bene, Signora. –Dissi,in preda all’imbarazzo. Dovevo essere rossa.-
“Oh, chiamami pure Maura!” Disse facendo un sorrisone.
Io: …Maura. –Sorrisi-
Sentimmo un clacson dietro di noi, Niall ed io ci voltammo di scatto.
Niall: Ciao mamma! –Esclamò schioccandole un bacio sulla guancia per poi prendermi per mano.-
Io la salutai agitando timidamente la mano in aria, mentre venivo trascinata con dolcezza da Niall verso la macchina.
Maura: Ciao, buon divertimento ragazzi!
Aprì la portiera e con un sorriso mi fece segno di entrare.
Salii, sentendomi completamente estranea.
Salì anche Niall, si sedette di fianco a me e chiuse la portiera.
Nei sedili posteriori c’erano seduti due ragazzi.
Niall: Fred, Micheal, lei è Allyson, un’amica. Allyson, loro sono due dei ragazzi che giocano nella squadra di football di cui anch’io faccio parte.
Il ragazzo al volante, credo si chiamasse Fred, fece un cenno di saluto con la mano e mi sorrise attraverso lo specchietto, io ricambiai con un saluto timido, mentre l’altro accanto, Michael, si voltò e mi tese la mano, mormorando un ‘Piacere, Michael’. Strinsi la sua mano presentandomi, e poi si rigirò.
Diedi una veloce occhiata nervosa a Niall, che sorrideva distrattamente guardando avanti a se.
Non è che mi sentivo proprio a mio agio, essendo l’unica femmina in macchina, però mi stavano già simpatici.
Fred, doveva avere su per giù 20 anni, era abbastanza carino, capelli biondo rame, portati all’indietro con del gel, occhi verdi e sorriso spensierato. All’impatto aveva l’aria di uno che amava divertirsi e scherzare. Doveva essere un tipo apposto.
Michael, il ragazzo accanto, era il contrario, bruno, attraente, gli occhi color nocciola, lo sguardo da uno che quando adocchia le prede vuole ad ogni costo catturarle.
Ma c’era un non so ché di spiritoso e simpatico sul suo volto.



Man mano che ci avvicinavamo, la musica diveniva sempre più forte. 
Fred parcheggiò vicino a quella che doveva essere la casa dove si doveva svolgere la festa, poiché c’erano ragazzi e ragazze fuori che parlavano tra di loro,altri entravano ed uscivano, c’era un via vai di gente.
La casa era grandissima, una villa, praticamente.
Il cancello nero era spalancato, ai due estremi due grandi lampioni che illuminavano gran parte di strada.
Michael: Ragazzi, qui si che ci si diverte. –Esclamò divertito, osservando la maestosa villa piena di gente.-
Niall: Michael, tu non hai ancora visto l’interno. 
Cominciammo ad avviarci verso la villa.
Oltrepassammo il cancello. Mi guardai intorno.
Il vialetto era in pietra, e c’era anche il giardino. Il percorso di pietra che dal cancello portava all’ingresso della casa era ampio e all’estremità, uno in fila all’altro, erano situati dei lampioni che illuminavano tutto lo spazio esterno, anche il giardino.
Quando fummo davanti alla porta, sentii il clacson di un motorino.
Ebbi l’istinto di voltarmi, e, con mia grande sfortuna, quello che vidi mi fece cambiare espressione da serena a disgustata.




HEEEEEEEEEEEEELLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
SCUSATE PER IL RITARDO, VI CHIEDO DAVVERO SCUSA, MA LA SCUOLA E GLI IMPEGNI MI HANNO SOFFOCATA o:
SPERO VI PIACCIA, ANCHE SE FA SCHIIIIIFO....
 
 A 4 RECENSIONI CONTINUO JA.


CIAOO
-ANNA
  
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