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Autore: __Chiaraa__    29/11/2013    2 recensioni
Una storia in cui ognuno di noi può rispecchiarsi.
La depressione, la solitudine e la paura. Per questo non dovremmo buttarci nel alcool, nel fumo o addirittura nella droga. Ma quando rimani ferito, in un modo o nell’altro, non trovi mai una via d’uscita.
Babi vuole ricominciare, dimostrare che anche lei può cambiare, e non apparire più come la “ragazza facile” o la “ragazza sfigata in amore”. Vuole solo dimenticare il suo passato, vivere il presente e sperare in un futuro migliore.
La sua storia, dal suo passato ad oggi.
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Febbraio 2013  

Navigando tra le conversazioni del mio social - network, ne trovai una in particolare, con un ragazzo, di cui non ricordavo niente. Era una conversazione vecchia di circa tre anni fa, di un certo Ryan Deprais.
Leggendo i messaggi, ridevo in un modo assurdo per il modo in cui scrivevo anni fa.
Comunque sia, non avendo di meglio da fare, quel giorno decisi di scrivergli.
Rispose, e anche lui si ricordò poco e niente di me. Cominciammo a chattare, ci scambiammo i numeri, e messaggiammo  per un sacco di tempo. Un giorno decisi perfino di chiamarlo, era davvero bello parlare con lui, era diverso dagl’altri ragazzi che avevo conosciuto prima. Ero molto presa di lui, anche solo stando al telefono. Le giornate a chiacchierare con lui passavano sempre più veloci,e legammo sempre di più.
Ebbe perfino la brillante idea di chiedermi di vederci, io ovviamente accettai. Da quello che ricordo, mi venne a prendere fuori casa in macchina, e mi portò a scuola. Avevo un po’ paura, perché non lo avevo mai visto prima di persona, ma quello che feci in passato, thomas compreso, era molto peggio, e ricordarlo mi fece stare meglio, e trovai le palle di uscire e vederlo.
Quando uscii di casa, lui era fuori dalla macchina ad aspettarmi, mi fece entrare e guidò fino alla mia scuola.
Più lo fissavo più mi piaceva, era veramente bellissimo, e la mia voglia di baciarlo e abbracciarlo saliva sempre di più, ma io come sempre, avevo paura di non piacergli.
Arrivammo fuori scuola, e  decisi di rimanere un po’ con lui prima di entrare. Faceva un freddo assurdo, la parte più bella fu quando per il gelido mi abbracciò, per tenerci caldo a vicenda. Ero così felice, non lo ero così da quando mi mollai con il mio ex Evan.
 Alla fine dovetti entrare a scuola, lui mi abbracciò e mi disse che potevamo rivederci il pomeriggio, e infatti, fu così.
Venne al paese, per stare con me, faceva ancora tanto freddo, e lui mi abbracciava.
Camminando per la strada, ci fermammo in un parchetto, ci sedemmo, e parlammo del più e del meno.
Era così bello stare con lui, mi faceva stare bene, provavo già qualcosa di sensazionale standogli vicino.
Improvvisamente, tra una risata e una chiacchierata, finimmo per guardarci dritto dritto negl’occhi.
Lui mi sorrise, tenendo la testa poggiata sulla mia, così da essere tanto vicini. Quello che volevo in quel momento era che lui mi baciasse, non desideravo altro. I nostri sguardi si avvicinarono sempre più, mi accarezzò lentamente il viso, avevo i brividi. Ricordo tutto di quel momento, la paura, l’emozione, la felicità e il cuore che batte, che batte forte. Lo voglio, lo voglio, pensai .E pian piano arrivò finalmente il gran momento, mi baciò,  e quello si che era stato un vero bacio.
Dopo le tante carezze e bacetti, quando ci separammo, entrambi eravamo imbarazzati, non sapevo più che dire, ma lo vedevo bene, e anche io devo dire che ero davvero felice.

Le giornate con lui passarono in fretta, e molte volte non andavamo d’accordo, a causa mia.
Ogni santissima volta, quando mi affeziono a una persona, rischio sempre di rovinare tutto, per il semplice motivo che ho una paura assurda di perderla. Lui mi fece ragionare tantissimo, era davvero stupendo.
Ma forse, ero solo una stupida bambina, e lui il ragazzo di 21 anni. Ma io gli volevo troppo bene, ormai mi ero affezionata, e perderlo sarebbe stato un incubo. Lui ci teneva a me, almeno per come la vedevo io, e comunque continuavamo a vederci e a stare bene assieme.
Io, ormai ero legatissima a lui, fino a quando non successe il finimondo, almeno così la vedevo io.

Una sera, mi chiamò come ogni sera, e lo sentii diverso. Fece tanti di quei giri di parole, che penso siano stati per circa un’ora e mezzo. Io ero sotto le mie coperte, e dopo le tante parole al vento, mi disse:

 «Babi, devo andarmene»

«in che senso devi andartene?» gli chiesi.

«devo partire, devo pensare al mio futuro, al mio lavoro. Per quanto possa volerti bene»

«Stai scherzando spero? E non pensi a me? Credimi, mi viene da piangere, non puoi andartene»

«Devo, se voglio avere un briciolo di speranza in questo mondo.»

«Per quanto tempo te ne andrai?»

«Un anno» mi disse.

«E’ finita?» gli chiesi.

«Se è destino, ci rincontreremo.»

«Non puoi farmi questo.»

«Devo, anche se mi spezza il cuore. Mi è stato imposto.»

«Non avrebbe più senso, senza te» dissi

«Ne troverai di migliori, in fondo ci frequentiamo da poco».



Rimasi scioccata, delusa, stavo delirando. Mi sentii persa per un attimo.

Restai tutta la notte a scrivergli, ma lui non rispondeva. Andai a scuola, e penso che un pianto cosi lungo e intenso non lo feci mai. Le lacrime fuoriuscivano dai miei occhi, volevo sentirlo, ero a pezzi, ma lui non rispondeva.
Ero in classe, ancora con il cuore a pezzi, e finalmente, trovai un messaggio, Ryan.
Mi spiegò che finì il credito, e che essendo a lavoro tutta la mattina non aveva tempo di uscire a ricaricare.
Così sfruttò la sua pausa pranzo per comprarsi una dannatissima ricarica.


Passarono giorni, e la sua mancanza si sentiva, mi mancava, altroché se mi mancava.

Non avevo sue notizie, non sapevo se fosse partito o meno, e nemmeno volevo saperlo.
So solo che nei mesi successivi, mi diedi alla pazza gioia: tra alcool, fumo,e tanti di quei ragazzi che non ricordo nemmeno il numero esatto.
  
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