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Autore: NCSP    29/11/2013    3 recensioni
Dopo Thor TDW, spoiler per chi non lo avesse visto (non leggete nemmeno l'introduzione se non lo avete fatto o rischiate di confermarvi uno spoiler già noto da molto)
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«La regina Frigga è morta nell'attacco.» disse semplicemente la guardia.
Quelle parole raggiunsero le orecchie di Loki come ovattate, quasi che il suo cervello si rifiutasse di registrarle.
Annuì con un gesto secco e la guardia se ne andò, sollevata di essere scampata a quella situazione.
Loki voltò le spalle alla parete trasparente della cella e una lacrima gli scivolò con una perla dolorosa lungo una guancia.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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                                      Over the love of you

 

 

 

La guardia scese lentamente le scale che lo avrebbero condotto alla cella del prigioniero più temuto e rispettato di tutta Asgard; avevano scelto lui per comunicargli quella notizia, e anche se non credeva che il dio degli Inganni avrebbe reagito in qualche modo aveva comunque paura di cosa sarebbe potuto succedere.

Vero, c'era una parete di pura energia magica che lo avrebbe separato da quella creatura pericolosa, ma Loki era un mago potente, non era detto che quel piccolo stratagemma sarebbe bastato a contenerlo. Ma dopotutto quello erano un orfano, era stato adottato dalla coppia reale e poi aveva tradito quelle persone che gli avevano dimostrato un affetto che nemmeno si sarebbe meritato a causa delle sue origini, quindi non c'era da preoccuparsi.

Si avvicinò con cautela alla cella, cercando le parole giuste per comunicare quella notizia; non che avesse paura di ferire il prigioniero, ma si stava parlando della morte della sua regina, e anche se le aveva parlato solo una volta non poteva non provare dolore per la sua morte.

Trovò Loki in piedi, quasi che fosse in ascolto di qualcosa che le pareti della cella sicuramente non lasciavano passare; sembrava agitato, una strana luce nei suoi occhi sembrava annunciare un cattivo presagio.

«La regina Frigga è morta nell'attacco.» disse semplicemente.

Quelle parole raggiunsero le orecchie di Loki come ovattate, quasi che il suo cervello si rifiutasse di registrarle.

Annuì con un gesto secco e la guardia se ne andò, sollevata di essere scampata a quella situazione.

Loki voltò le spalle alla parete trasparente della cella e una lacrima gli scivolò con una perla dolorosa lungo una guancia mentre un violento flusso di energia scaturiva dal suo corpo, mandando in pezzi tutti i mobili che Frigga, sua madre, la sua mamma, gli aveva fatto portare perché quella prigionia fosse meno dura.

Altre lacrime si aggiunsero alla prima, e con un urlo di rabbia e dolore diede un calcio al tavolino che reggeva tutti i libri che la dea gli aveva portato in tutto quel tempo; afferò un libro e lo scagliò contro una parete, le lacrime che ormai correvano senza freno sul suo volto, i singhiozzi disperati che lo scuotevano irrispettosamente, senza che lui potesse fare qualcosa per fermarli.

Con un piede colpì di nuovo il tavolino, ma una scheggia gli si conficcò nel piede, facendolo urlare di dolore e cadere a terra, le mani che stringevano l'arto sanguinante, le lacrime che non volevano saperne di smettere di scorrere.

Si trascinò fino al muro e ci si abbandonò contro, le gambe piegate contro il petto e le mani che continuavano a stringere il piede che in quel momento gli sembrava quasi una benedizione; il dolore fisico riusciva almeno in parte a distrarlo da quel dolore straziante che la notizia della morte di sua madre gli aveva causato.

Le labbra bagnate di lacrime gli tremavano, i singhiozzi gli impedivano di respirare, i suoi poteri continuavano a lanciare scosse in giro, sollevando in tutta la cella un vento che fece volare le pagine strappate dei libri per la stanza e gli scompigliò i capelli, ma che non riuscì ad asciugargli il viso dalle lacrime.

Urlò di rabbia ripensando a come aveva dato informazioni a quell'elfo oscuro; sapeva che era per colpa sua che sua madre era morta, ed era stato lui, lui e nessun altro a favorire quell'uccisione. Si era macchiato le mani del sangue dell'unica persona che lo avesse mai amato.

Chiuse gli occhi e subito gli comparve davanti il sorriso incoraggiante della dea che sembrava dirgli che andava tutto bene, che quel dolore sarebbe passato, che no, non era colpa sua, lui non aveva fatto niente se non arrabbiarsi per quella prigionia che non si meritava, che tutto sarebbe andato a posto.

Ma poi l'immagine sparì.

Sparì e lo lasciò solo.

Sparì e lo abbandonò a quel mare di dolore che lo stava facendo affogare.

Sparì e lo lasciò a tremare per il senso di colpa e per il dolore.

Sparì e lo abbandonò a se stesso, più solo che mai.

 

 

 

 

Thor scese quei gradini con passo pesante. L'affidarsi a Loki era la sua ultima risorsa, ma ormai non poteva più fare altro. Inoltre anche se non voleva ammetterlo gli mancava, e ora che Frigga, l'ultima persona che li univa, se n'era andata, aveva bisogno di lui.

Non di Jane. Di lui.

Si avvicinò alla cella e lo trovò in piedi in mezzo alla stanza, immerso in un ordine e in una calma che sembravano soprannaturali.

Loki sollevò lo sguardo su di lui e puntò lo sguardo nei suoi occhi celesti carichi di dolore.

«Dopo tutto questo tempo vieni ora a trovarmi, perché?» si avvicinò alla parete trasparente e vi posò una mano come per sfiorarlo.

«Ho bisogno di te.» ammise «Ma basta con tutti i trucchi, con tutti i giochetti, con tutti gli inganni.» disse con voce calda.

Crollò subito, e quella figura composta e perfetta, pettinata e impassibile sparì, lasciando il posto al vero Loki, a quello accasciato contro una parete con i capelli scarmigliati che cadevano desolati su una blusa verde stropicciata, con gli occhi rossi e un'espressione distrutta, seduto in mezzo alle schegge e ai resti di quella che una volta era stata una cella accogliente.

«Loki...» sussurrò stupito, poggiando una mano sulla parete come aveva fatto l'altro un momento prima.

«Cosa?» chiese con voce rauca per il troppo piangere.

«Non credevo che...»

«Che cosa? Che mi importasse di nostra madre? Che mi mancasse? Che il non averla più nemmeno potuta vedere o abbracciare non mi avesse toccato?» sibilò mentre i suoi occhi verdi si riempivano nuovamente di lacrime che non voleva versare.

«Loki...»

«Cosa vuoi da me? Uccidermi ora che non c'è più lei a proteggermi?» lo guardò negli occhi, e una di quelle lacrime gli sfuggì, rigandogli una guancia fino a sparire lungo il suo mento.

«Ho bisogno di te.»

«Per salvare quella sgualdrina midgardiana con cui ti accompagni? Mai! È colpa sua se mia madre è morta!» gli urlò contro.

«Era anche mia madre, non credere di aver provato maggiore affetto per lei solo perché avete passato più tempo insieme.»

«Allora dovresti essere tu a volerla morta!»

«Non possiamo odiarla per qualcosa che non ha fatto volontariamente, Loki.»

«È colpa sua lo stesso!» singhiozzò nascondendo il viso contro le ginocchia, ma dopo poco fu costretto a rialzarlo da un paio di dita ruvide e si trovò davanti il volto di Thor, che vedendolo così non aveva potuto fare a meno di entrare nella cella.

«Lo sai anche tu che non è così, che se è colpa sua lo è solo in parte.»

«Ma se non fosse colpa sua sarebbe colpa mia.» singhiozzò ancora, e dopo un attimo si ritrovò avvolto dalle possenti braccia del biondo che gli fece nascondere il viso contro il proprio petto.

«Non è colpa tua.» gli accarezzò i capelli scarmigliati con dolcezza, con quella stessa dolcezza che era sempre parsa una colpa a entrambi fino a quando non avevano scoperto di non essere veramente fratelli.

«Sono io che ho indicato la strada a quell'animale, sono io che gli ho detto di prendere le scale a sinistra, se non lo avessi fatto forse sarebbe sopravvissuta, se non avessi...» fu interrotto dalle labbra dell'altro sulle sue, labbra che lo avvolsero e lo fecero sentire per un attimo al sicuro; si aggrappò a quel bacio con disperazione, cercando di approfondire il loro contatto, di renderlo vero e reale più di quelle notti trascorse insieme che li avevano sempre fatti vergognare.

«Anche se non glielo avessi detto l'avrebbe trovata comunque.» quando si separò da lui lo fece accoccolare tra le proprie gambe, una mano che continuava ad accarezzargli i capelli mentre il moro appoggiava una guancia al suo petto.

«Forse avrebbe avuto il tempo di scappare...»

«Nostra madre non sarebbe scappata, avrebbe combattuto proprio come ha fatto.»

«Ha sofferto?» chiese alzando gli occhi lucidi su di lui.

«No, è stato veloce.»

Annuì mordendosi un labbro e tornò nella posizione di prima chiudendo gli occhi, cercando di allontanare tutto almeno per un attimo, e Thor sembrò d'accordo mentre continuava a sfiorargli la schiena e i capelli con la punta delle dita nel tentativo di calmarlo.

«La ami?» chiese il minore a bruciapelo.

Esitò un attimo, poi si costrinse a guardarlo negli occhi «No.»

«Allora perché?»

«Nostra madre è morta per tenerla al sicuro perché Malekith non si impadronisse di Aeshir, l'unica cosa che possiamo fare ora è fare lo stesso, e usarla per ucciderlo quando sarà più debole.»

«Spiegati.» concesse mentre un braccio lo avvolgeva del tutto, facendolo sentire piccolo.

«Porteremo Jane da Malekith, e quando lui proverà a riprendersi Aeshir lo colpiremo e vendicheremo nostra madre.»

«È un buon piano...» commentò «Suicida, ma un buon piano.»

«Lo dici come se fossi stupito.»

«Lo sono, sembra quasi che tu abbia imparato qualcosa da me.»

«Antipatico.» lo baciò di nuovo, godendosi quella sensazione che tanto gli era mancata in quel tempo in cui gli era stato lontano.

No, Jane non poteva nemmeno lontanamente competere.

«Vuoi che ti aiuti? Perché?» domandò quando si separarono.

«Sei l'unica persona che sa come uscire da Asgard senza usare il Bifrost.»

«Come fai a fidarti?»

«Vuoi vendetta tanto quanto la voglio io, e comunque so che lì sotto, in fondo, c'è ancora la persona con cui ho combattuto e che mi ha salvato la vita decine di volte.» gli accarezzò uno zigomo con il pollice.

«Non ce la faremo, lo sai.»

«Allora moriremo provandoci. Insieme.» si concesse un ultimo bacio e poi lo aiutò ad alzarsi. Uscirono dalla cella uno al fianco dell'altro, e dal cielo una stella brillò fiera.

 

 

 

Note della Vecchia Volpe

Come promesso ecco qui questa piccola shot scritta appena dopo il ritorno dal film.

La morte di Frigga l’ho trovata straziante, forse perché per me lei non è proprio una dea ma mamma Frigga, l’unica persona che abbia mai veramente amato Loki in tutta la sua vita senza pensare al suo essere diverso, amandolo solo come una madre ama un figlio. Personalmente questa è la mia visione di come Loki avrebbe potuto e sembra aver reagito, sono curiosa di sapere cosa ne pensate voi, se siete d’accordo o no; insomma, fatemi sapere.

Grazie <3

  
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