UN MATRIMONIO INDESIDERATO
Ormai sono passati
cinque anni dalla distruzione dei
Varden, ora un nuovo cavaliere si è unito ai tre
già esistenti: Arya, l’elfa è
diventata cavaliere dell’uovo verde, Fìrnen il
nome del nuovo rappresentante
della razza dei draghi.
Eragon e Saphira hanno
giurato fedeltà al re e così anche
Arya, tutte le ribellioni sono state spazzate via; dei nani non si sa
più
niente da molto tempo e così anche gli elfi rimangono chiusi
nella loro foresta
dopo le numerose perdite. Nasuada durante la battaglia è
scappate e si pensa
che sia morta.
Tutti e i tre cavalieri
si sono arresi alla supremazia di
Galbatorix e ora ubbidiscono senza risevi, o quasi.
***
“Murtagh,
oggi arriverà la figlia del conte Ferdinand; è
una ragazza molto bella, potrebbe diventare tua moglie”
Era già un
anno che il re gli proponeva miriadi di
ragazze di alta famiglia, come spose; il cavaliere non sa il motivo di
questa
insistenza ma il re ne fa una questione di prim’ordine.
“La dovrai
trattare come si conviene, mi sono spiegato”
“Certo,
sire” Un ultimo inchino e Murtagh si avvia verso
la porta chiedendosi chi sarà la prossima ragazza che
rifiuterà.
***
Murtagh aspettava in
quella piccola saletta da dieci
minuti ormai, finalmente un rumore di passi risuona nel corridoio; il
cavaliere
si mette pigramente in piedi, alzandosi da quella comoda poltrona e
posando il
bicchiere su un tavolino in vetro.
Prima del suo viso
Murtagh nota il vestito, non è
sontuoso come tutti quei pomposi, sfarzosi ed esagerati vestiti; no
quello è
diverso semplice e raffinato, di un blu profondo e scuro come la notte,
piccole
stelle bianche ne decorano il corpetto, esse sono piccole come la
circonferenza
di un piccolo ramoscello.
Dopo aver colto ogni
singolo particolare di quel vestito
lo sguardo del cavaliere si posa sul viso della giovane, la ragazza
è molto
pallida, la sua pelle non presenta imperfezioni e quel viso quasi
perfetto è
circondato da ricci ribelli, di un biondo leggermente scuro, essi
arrivano fino
alle spalle scontrandosi violentemente contro il blu del vestito.
Gli occhi della ragazza
sono di un grigio che assomiglia
più a bianco sporco, il cavaliere fa un passo verso la dama
che ha difronte e
quel colore cambia, diventando di un grigio scuro, come il cielo
d’inverno.
Murtagh si ferma un
attimo, spiazzato da quel
cambiamento, ma poi non ci trova nulla di strano, perché il
cambiamento del
colore dovuto a una diversa proiezione della luce negl’occhi
di quella ragazza
dovrebbe stupirlo tanto?
“Felice di
conoscervi signorina…”
Solo in quel momento si
rende conto di non sapere il nome
di quella ragazza.
“Serafina, il
mio nome è Serafina, cavaliere”
Risponde lei con voce
sicura, lui sorride imbarazzato e
annuisce.
“Impudente”
Sottolinea il cavaliere rosso mantenendo il
sorriso.
“Non credo di
essere stata impudente, d'altronde gli
uomini sono famosi per dimenticarsi i nomi”
“Ma io non
intendevo questo”
“Allora cosa
intendevate?”
“Vi siete
vestita di blu, avreste dovuto vestirvi di
rosso”
“Ditemi
cavaliere, mi avreste distinta da tutte le altre
se avessi indossato il rosso, per compiacervi? “
“Impudente,
ripeto; ma avete completamente ragione.
Quindi mi sorge spontaneo chiedervi se voi volete sposarmi”
“Sono qui per
questo” Il viso inespressivo di lei non
lascia intuire nessun’emozione ma Murtagh fatica a non
sorridere a quelle
risposte così schiette.
“Perché
volete farlo?” Chiede
il ragazzo tornando serio
“Per
amore” Ecco quello che dicono tutte, sì, amore del
ceto sociale di un cavaliere e mentre pensa questo la ragazza continua
stupendolo:
“Non per
vostro amore, penso possiate capirmi, non vi ho
mai conosciuto; ma vedete, gli affari della mia famiglia non stanno
andando
bene e la mia gente sta patendo la fame per mancanza di denaro e quando
il re
ha convocato mio padre e lui mi ha riferito la proposta io ho accettato
sapendo
che voi potrete aiutare la mia gente”
“E ne siete
felice?”
“Mi state
chiedendo se sarò felice di condividere la mia
vita con una persona che conosco solo da oggi e che con ogni
probabilità
rimarrò rinchiusa in un castello, se è questo che
mi state chiedendo la
risposta è sì; ne sono felice, perché
è questo che una moglie deve fare, essere
felice e fedele al proprio marito”
Quella risposta data da una giovane donna sortisce nel cavaliere rosso un’emozione che non aveva mai provato, lo stupore accompagnava questa stana e nuova emozione.
Nota dell'autrice: Salve,
ditemi se l'idea è carina; io non ne ho idea. Spero di
ricevere dei consigli, sono sempre ben accetti