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Autore: One_Directioners    06/12/2013    2 recensioni
Sentivo la sguardo di Harry su di me,i suoi occhi mi toglievano il respiro..Nonostante io non avessi bisogno di respirare..Niente poteva spaventarmi.. Mi sentii finalmente viva,nonostante fossi morta da decenni.
Mi concentrai su di lui,Harry ed io eravamo insieme e il resto non importava.
Genere: Fantasy, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Violenza
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JUST A BITE.

"Quando sei viva da più di un secolo,nulla ti sembra troppo scontato,sai che il mondo continua a cambiare e tu rischi di cadere nel suo cambiamento."

Era il primo giorno di Dicembre,l'aria fredda mi invase non appena aprii la porta di casa per dirigermi a scuola..
Il sole non c'era ancora,il cielo era indeciso sul da farsi,si riuscivano a intravedere alcune stelle ma il crepuscolo le rendeva sempre più chiare e lontane.
Salii sull'autobus diretto a New Castle,colmo di studenti assonnati.Restai in piedi ad osservare il solito panorama che conoscevo dettaglio per dettaglio,cercando di simulare una respirazione 'normale' e movimenti umani.
Puntualmente dopo quattro fermate l'autobus accostò e una marmaglia di studenti si preparava a scendere.
Aspettai che tutti scendessero per poi dirigermi all'entrata.
Sempre la stessa storia,stessi rumori,stesse voci,stesse facce..l'unica cosa che cambiava era la data,una volta 1989 adesso 2013.
Mi diressi nell'aula di scienze,ero la prima.Mi sedetti in fondo alla classe,perchè quelle parole,quelle lezioni,le sentivo ormai da più di 23 anni.
Poco dopo i miei compagni di corso mi raggiunsero,ma notai un viso nuovo.Era un ragazzo abbastanza alto,dai capelli ricci e gli occhi chiari,
si sedette al banco dopo il mio..
Il mormorio e le risatine furono portare via dall'arrivo del professor.Ross.
Jess,la mia compagna di banco,come al solito arrivò in ritardo.
"signorina Berry,almeno quest'anno finga di arrivare in orario." il commento del professore mi fece sorridere.
Jess si diresse verso di me gettando lo zaino sul pavimento.
"Ciao Ella." disse affannata.
"Hai corso eh?" scossi la testa,Jess era una ragazza buffa ma molto bella.
Aveva lunghi capelli biondi lisci e sottili,la pelle ambrata,gli occhi color nocciola e le labbra sottili,eravamo il giorno e la notte,ovviamente la notte ero io.Alta,capelli color rame,lunghi e mossi,occhi color ghiaccio e pelle chiara,ma fortunatamente il trucco del 21 secolo riusciva a camuffarla.
"Sì,altrimenti sarei ancora alla fermata.." posò il quaderno e la penna sul banco,posandosi sui gomiti.
I discorsi filosofici del professore cominciarono,tutti sembravano pendere dalle sue labbra,tranne me..cominciai a guardarmi intorno..
C'era chi prendeva appunti,chi si grattava il capo,chi sbadigliava,chi ascoltava e chi sembrava perennemente assente come me e il ragazzo nuovo..com'era il suo nome?
Ah sì,Harry,HARRY STYLES.
Mi concentrai su di lui,potevo sentire il suo sangue scorrere,il suo gruppo sanguigno era AB+,accettatore universale,tanto raro quanto gustoso.
La campanella suonò tutti si alzarono precipitandosi fuori dall'aula.Jess mi prese sotto braccio,notai che aveva cambiato profumo,buono per l'olfatto di un umano,disgustoso
per quello di un vampiro.
"Ella,ti va di prendere un caffè oggi?" Essendo un vampiro,non mangiavo nulla al di fuori del sangue,ma ogni tanto dovevo pur sembrare 'normale'..ma il caffè proprio l'odiavo.
"Che ne dici di vederci,senza caffè?Lo sai che la caffeina non la reggo." commentai.Jess sbuffò e annuì,"agli ordini padrona."
Dopo aver parlato per un po' ci lasciammo e finalmente potei tornare a casa..
Passai gran parte del pomeriggio a cercare Jason,mio fratello di due secoli più grande.Il legame che ci univa non era un legame di sangue,dato che di sangue noi non ne avevamo,eravamo legati da un valore affettivo..Durante un incendio nel 1879 gli avevo salvato la vita e da allora aveva sempre cercato di proteggermi.
Lo vidi sbucare dalla finestra..con uno sguardo soddisfatto,si avvicinò e mi baciò la guancia.
"Pensavo che andassimo a cacciare insieme,ero in pensiero." incrociai le braccia.
"Cena a domicilio.." i miei occhi si illuminarono. "stavo morendo di fame." sorrisi.
"Lo sospettavo,così ho pensato che il sangue di gufo ti andasse bene." La mia faccia fu leggermente dispiaciuta.
"avrei preferito qualcosa di più grande..come un cervo.."
"Beh sorellina dovrai accontentarti."  mormorò.Nonostante la cena non fosse molto 'sostanziosa' accettai lo sforzo di Jason.
Cominciammo a parlare del più e del meno,quando disse:"La luna di sangue è vicina" i miei occhi si bloccarono per un attimo e le mie palpebre li avvolsero.
Quando li riaprii la luce della cucina fu quasi accecante.
"Dobbiamo restare in casa.Per evitare di far morire qualcuno." Jason roteò gli occhi.
"Ella,lo sai che apprezzo il nostro essere vegetariani ma prima o poi dovrai..uccidere..per diventare un vampiro completo." La solita storia che ricominciava.
"Se la metti così io nemmeno volevo diventarci vampiro.." sbuffò spazientito." Jason,durante la luna di sangue,ognuno di noi perde il controllo,non voglio uccidere
normalmente,figuriamoci sotto 'un'incantesimo;non devo farlo per forza.Prima o poi,lo farò..ma su qualcuno che è sul punto di morte,proprio com'è successo a te."

Abbassai lo sguardo,parlare di come ero 'morta' non mi metteva a mio agio..Scorreva il 1824..le strade erano silenziose,poche persone passeggiavano..stavo rincasando..
Quando,notai l'ora,la luna piena sembrava toccare il tetto della chiesa,mi fermai a guardala per poi proseguire,decisi di prendere una scorciatoia..per diminuire il tragitto.Fu allora che sentii qualcosa di gelido sfiorarmi le spalle,mi volta terrorizzata,un ragazzo..apparentemente di 24 anni,mi sorrideva,ma non un sorriso cortese,era un ghigno.UN GHIGNO DIVERTITO.Mi disse cosa facessi da sola a quell'ora,che non era sicuro che una bella e giovane ragazza vagasse da sola per vie buie..
Sentivo le lacrime agli occhi,la paura aveva gelato tutto il sangue presente nel mio corpo..quando finalmente mi salutò..fu allora che mi voltai e velocizzai il passo..ma fu inutile.
Il gioco e lo scopo dei vampiri è proprio questo,il brivido della caccia,il brivido di rincorrere la cena,cominciai a correre,sempre di più ma poi capii quanto fosse inutile.Caddi improvvisamente,fu allora che la sua presa gelida mi avvolse..sorrise ancora e non potei non notare due enormi canini sbucargli dalle labbra..Qualsiasi cosa
avessi fatto sarebbe stata inutile,era la mia ora.
Socchiusi gli occhi e cominciai a piangere,pensai a mia madre,a mia sorella..ad Harold,il mio promesso sposo,mi sarebbero mancati terribilmente.
 Gettai un grido spezzato non appena sentii i suoi denti bucarmi la pelle e la mia anima essere risucchiata..Persi i sensi,pensai di essere morta,ma invece fu allora che iniziò l'agonia,sentivo il sangue bruciare,ma in realtà quello era veleno.Gli occhi mi bruciavano,sentivo la testa pesante..Mi svegliai con un profondo mal di testa,potevo sentire tutto,odori provenienti da più di 5 km di distanza e rumori proventieni dalla foresta..Le risate di una madre,lo scodinzolare del cane..e il rumore del ruscello.
Decisi di scappare,mi rifuggiai nella foresta per un po',abbastanza tempo per capira cosa fossi diventata...



"Va bene Ella,come vuoi..non ne parleremo più promesso." mi toccò la mano come segno di comprensione,ma lui non poteva capirmi..
"Grazie..voglio solo che tu capisca." Il mio sguardo cadde sull'orologio a muro,erano le otto e mezzo.
Dovevo raggiungere Jess,salii in camera mia,per cambiarmi..nonostante fossi letteralmente una morta non avevo perso il gusto per la moda..Raccolsi i capelli in una treccia laterale,indossai i miei jeans scuri,un maglione beige abbinato ad una sciarpa,un giubbotto in pelle nero e stivali alti.
Mi ripulii la faccia e lavai i denti,il dentifricio da bianco passò a roseo a causa della 'cena.'.
Sautai Jason e chiamai Jess,fortunatamente avevo imparato almeno a chiamare e mandare messaggi..Passare dal 18° al 21° secolo non era una passeggiata,avevo visto il mondo cambiare sotto i miei occhi..ma quando sei viva da più di un secolo,nulla ti sembra troppo scontato,sai che il mondo continua a cambiare e tu rischi di cadere nel suo cambiamento.
"Jess dove sei?" le chiesi. "sto arrivando,vediamoci furi da Julio's."
"Julio's?" sicuramente Jess notò la mia voce sorpresa.
"Tranquilla,niente caffeina o altro per te,è solo che Julio's è a metà strada ,incontriamoci lì."
Sorrisi e riattaccai,dopo una decina di minuti la vidi arrivare e i suoi capelli mi avvolsero insieme alle sue mani in un abbraccio.
Le restituii il saluto con un bacio.
"Dovresti provare a farti un bagno caldo qualche volta,sei sempre gelida come un ghiacciolo." ammise Jess,io risi..non le avevo mai detto esplicitamente cosa fossi,ma ero sicura  che lei lo sapesse,era intelligente e mi conosceva abbastanza da capirlo...inizialmente quando cominciò a sospettarlo non fummo più molto intime,probabilmente aveva paura,ma poi col tempo si rese conto del mio essere 'innocua'.
La serata trascorse veloce,tra mille sorrisi e risate.Quando erocon Jess riuscivo a dimenticare,almeno per una manciata di secondi,quanto  la mia vita fosse vuota.Era tutto ciò di più simile ad un'amica che avessi mai avuto.Erano le undici passate e decidemmo di rietrare a casa.
"Ci vediamo domani mattina,sii puntale almeno una volta." feci una smorfia,Jess roteò gli occhi.
"Vedrò cosa posso fare." Ci salutammo con un enorme sorriso sulle labbra,poi io voltai a sinistra per ritornare a casa.
Decisi di prendere la solita scorciatoia e quasi mi sembrò di vivere un deja-vu,ma stavolta non avevo paura,perchè avrei saputo come difendermi..
Cominciai a pensare a quello che aveva detto Jason e alla 'luna di sangue'..Sarei rimasta a casa e anche lui..I pensieri mi affollarono la mente;tanto che percepii solo dopo il calore alle mie spalle..Vampate di fuoco venivano nella mia direzione. UN INCENDIO.
Cominciai a correre,non c'erano appigli su cui saltare,ma essere vampiro aveva i suoi vantaggi,dopo un paio di secondi arrivai alla fine della strada.
UN VICOLO CIECO.
Avevo confuso le strade,fu allora che sentii un qualcosa simile alla paura,di li a poco le fiamme mi avrebbero raggiunta,cercai di aggrapparmi al muro e di arrampicarmi,ma quando mi voltai l'arancione e il rosso mi colorarono il viso,troppo calore,troppo fumo.
Persi i sensi..ancora.
Quando mi risvegliai,con mia sorpresa,capii di essere 'viva'..Ero in un capannone,avvolta in una coperta,su un vecchio divano.
Qualcuno mi aveva salvata,avevo una benda fresca sulla fronte..Sentii dei passi in lontananza,qualcuno stava entrando nell'edificio, finsi di dormire,non sapevo chi fosse stato a salvarmi..ma di sicuro gli DOVEVO LA VITA. (o qualcosa di simile.)
  
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