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Autore: Juliet    07/05/2008    7 recensioni
[Hana Yori Dango]
"Rui?"
Seppur evitando di voltarsi, il ragazzo si fermò.
"Ricordi quando ti chiesi perchè suonavi ad occhi chiusi?"

[Rui/Shizuka]
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Si sedette sul bordo del letto ed accavallò le gambe, sorridendogli

Si sedette sul bordo del letto ed accavallò le gambe, sorridendogli.

Sorrideva sempre, e sempre più bello appariva quel suo sorriso. Come quello delle attrici americane ed europee, quelle donne che tanto affascinavano Akira e Soujiroh.

Rui era piuttosto sicuro che avessero sempre cercato di presentargliene il più possibile, sperando che prima o poi ne avrebbe trovata una “adatta a lui”, come continuavano a ripetergli.

Ora capiva che intendevano semplicemente una che non fosse Shizuka.



---





Over And Over

(seconda ed ultima parte)





So many thoughts that I can't get out of my head
I try to live without you, every time I do I feel dead
I know what's best for me
But I want you instead
I'll keep on wasting all my time





Sgranò appena gli occhi quando lo vide riempire una delle sue valige.

Piegando appena di lato la testa, gli rivolse uno sguardo stupito.

“Te ne vai?”

Rui alzò gli occhi nella sua direzione, poi annuì appena. Shizuka sospirò brevemente, senza muoversi, sostenendo lo sguardo del ragazzo. Poi sembrò volersi dare un’aria più pratica; sollevò un po’ di più il mento e gli rivolse il suo sorriso.

“Capisco. La tua vita è in Giappone. Tuttavia, mi mancherà non averti più qui, Rui”.

Parlava nel suo fluido, naturalmente dolce francese. Da quando lui l’aveva raggiunta in Francia, Shizuka aveva iniziato a rivolgersi a lui sempre più frequentemente in quella lingua, inizialmente ridendo un po’ dei suoi tentativi di risponderle correttamente, correggendogli pazientemente la pronuncia e la grammatica. Sembrava divertirsi a giocare all’insegnante, così Rui si era lasciato insegnare.

Anche quello, sempre da lei.

“Tornerò a trovarti, magari”.

Lei annuì.

“Ed io verrò in Giappone a trovare voi”.

Rui riabbassò il capo, accingendosi a chiudere la valigia.

Sarebbe tornata a trovare loro.

Loro, gli F4 con i quali aveva trascorso l’infanzia. I tre ragazzini che l’avevano considerata quasi un maschio fino a quando non aveva compiuto tredici anni perché era capace di fare tutti i loro giochi, perché non aveva paura di sporcarsi e nemmeno da fare a botte. Akira, Soujiroh, Tsukasa … e poi lui, Rui, il più tranquillo e riflessivo del gruppo, il ragazzo che amava leggere e suonare e che mai, nemmeno per una volta, si era scordato che lei era Shizuka.

E lei non aveva mai fatto distinzioni, fra di loro. Erano gli F4. I quattro ragazzini che la facevano tanto ridere, arrabbiare, divertire. Solo questo.

Si rimise dritto e la fronteggiò, facendo sprofondare le mani nelle tasche dei pantaloni.

“Ho l’aereo fra un’ora”, sillabò con attenzione.

Fu lei ad annuire, ora.

“Allora non abbiamo tempo…” mormorò poi, lasciando che la voce sfumasse in un sussurro. “Questa lingua è composta da suoni così musicali che a volte mi sembrano quasi tristi. Malinconici”, aggiunse poi, riscotendosi e guardandosi intorno, facendo vagare lo sguardo oltre la finestra. Parigi già risplendeva, a quell’ora della sera.

“Grazie, Shizuka”.

Lei si limitò a restituire il suo sguardo, senza parlare. Solo quando lui aveva quasi raggiunto la porta, lo richiamò.

"Rui?"
Seppur evitando di voltarsi, il ragazzo si fermò.
"Ricordi quando ti chiesi perché suonavi ad occhi chiusi?"

Gli fissava la schiena, impietrita a pochi metri da lei. Di sicuro, non si aspettava quella domanda, quella sera, in quella situazione, da parte di lei.

“Non mi hai mai risposto. Eppure era una domanda stupida…”

“No”, la interruppe lui. “Non lo era”.

E poi se ne andò.





***





Over and over, over and over
I fall for you
Over and over, over and over
I try not to





Di nuovo il Giappone, di nuovo Tokyo e la sua routine.

Di nuovo la finestra della sua stanza, di nuovo lui che suonava, ingannando il tempo che scorreva sempre allo stesso modo.

Di nuovo lui che la aspettava, a casa.

Di nuovo le note del suo violino.

Rui chiuse gli occhi e pensò a lei, come faceva ogni volta che prendeva lo strumento in mano.





***





Note dell’Autrice

Grazie ad Hatori, Allie_matsumoto e catlady per le loro bellissime recensioni! Non siamo sole in questo folle amore per Oguri Shun, esultiamo! XD No, a parte le idiozie, grazie davvero. E, Hatori, ti devo confessare che anche io preferisco il pairing Rui/Makino… chissà che prima o poi non scriva di loro!^^ Questa fic ho dovuto buttarla giù, Shizuka è una parte troppo importante della vita e della mente (XD) di Rui perché potessi evitarlo ^^



La fic è finita qui! Spero vi sia piaciuta! Ogni commento è apprezzatissimo! XD

Juls

  
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