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Autore: Omega chan    06/12/2013    4 recensioni
Ciao a tutti ^^ a me piace molto il genere giallo, quindi volevo scrivere una storia così
(dal testo)
(POV Nagumo)
Sono a casa con Masaki, stiamo facendo una torta. In genere io sono negato in queste cose, ma ultimamente sto migliorando.
-Nagumo, manca il burro!- mi dice Masaki
-Scusa, sono sempre distratto! Ora vado a chiederlo al signor Nakano-
Scendo le scale, arrivo al terzo piano e busso alla porta, che con mia grande sorpresa, è aperta.
Genere: Commedia, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Claude Beacons/Nagumo Haruya, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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(POV Nagumo)
 
Sono a casa con Masaki, stiamo facendo una torta. In genere io sono negato in queste cose, ma  ultimamente sto migliorando.
-Nagumo, manca il burro!- mi dice Masaki
-Scusa, sono sempre distratto! Ora vado a chiederlo al signor  Nakano-
Scendo le scale, arrivo al terzo piano e busso alla porta, che con mia grande sorpresa, è aperta. Entro silenziosamente, le luci sono accese, da una camera arriva un’aria gelida. Vado nella camera da dove viene l’aria, come entro un urlo mi muore in gola. Il signor Nakano è steso a terra, ha un coltello sulla schiena.
-Signor Nakano! Signor Nakano!- urlo, lo scuoto, ma niente. Il signor Nakano è morto.
Non so cosa fare, forse dovrei chiamare la polizia, ma prima mi occupo di Masaky. Chiamo Midorikawa, per farlo venire a prendere.
-M-midorikawa…-
-Nagumo? Cosa è sucesso?-
-Vieni a prendere Masaki, ora!-
-D’accordo, arrivo, ma mi spieghi che è sucessso?-
-Non c’è tempo, vieni!-
Riattacco, osservo il corpo molto preoccupato, poi chiamo la polizia e l’ambulanza. Dopo dieci minuti di attesa arriva Midorikawa. Che si riprende Masaki . Li accompagno alla macchina, poi senza farmi sentire da Masaki ,spiego tutto  a Midorikawa, che mi ascolta preoccupato.
-Nagumo…mi dispiace…-
-Tranquillo, sono solo un po’sconvolto…-
-Buona fortuna, ci sentiamo più tardi…-
-A dopo…-
Rientro in casa, e noto che la polizia è già lì. Vado a casa del mio vicino, ci sono altre due persone, un uomo e una donna. Sono entrambi del condominio. Osservo il ragazzo chino sul corpo, non so come mai ma mi sembra di conoscerlo.
-La vittima era Nakano Tsubasa, 45 anni, lavorava in un ufficio privato a Kyoto. La morte risale a circa tre ore fa, ed è dovuta a una emorragia. Sul coltello non ci sono impronte digitali, l’assassino deve aver usato dei guanti…-
La sua voce è tagliente, gelida. Una voce che ti zittisce all’istante.
-Voi tre siete i sospettati?-
Ci scruta con i suoi occhi gelidi, che ti ghiacciano se osi dire qualcosa di sbagliato.
-Si, siamo noi…-
Si passa una mano tra i capelli, se li ravviva e poi continua a guardarci.
-Posso sapere i vostri nomi?-
-Atsuko Tsugimura….-
-Masato Tsubaru.-
Io non dico nulla, lo sto guardando con gli occhi sgranati, finalmente ho capito chi è. Si tratta del mio amico d’infanzia Suzuno Fuusuke.
-Be? Mi dici il tuo nome o no?-
-Nagumo Haurya-
Lui mi guarda, mi squadra da capo a piedi, poi alza il capo e mi fissa con i suoi occhi gelidi.
-Tulipano! Da quanto tempo!-
-Ghiacciolo, non sei cambiato di una virgola!- gli dico
-Nemmeno tu, sei rimasto il solito testone che si caccia nei guai…- mi dice piatto.
Io rido nervoso, lo sto per prendere a colpi, siamo insieme da meno di 3 minuti e già mi sta scocciando.
-Ne possiamo parlare dopo? Ora devo lavorare…- mi dice
-Ma certo…- rispondo, imitando il suo tono.
Lui fa cenno di seguirlo. Faccio come mi è stato detto e lo seguo.
-Dove dobbiamo andare?-
-In centrale, idiota…-
-Perché?-
-Ti devo interrogare, cavolfiore…-
A questo punto ha esagerato, veramente. Inizio ad inseguirlo, e lui scappa da me, come quando eravamo bambini. Giocavamo sempre così.  Era l’unico modo per farlo ridere, per farlo divertire.  Anche da piccolo, era sempre serio, ma con me era diverso. Dopo 10 minuti di corsa, ci fermiamo, ansimanti. Ci guardiamo negli occhi e ridiamo.
-Già, non sei cambiato nulla, Nagumo…-
-Nemmeno tu Suzuno…-
Intanto gli agenti ci guardano divertiti, indicano Suzuno ridendo. Le agenti, invece iniziano a scambiarsi occhiate compiaciute. Suzuno si solleva, apre la portiera e fa entrare me e gli altri due in macchina.
//////////
POV Suzuno
 
E così ho rincontrato il tulipano, chi se lo sarebbe aspettato, di trovarlo a Kyoto. Mi dispiace che sia un sospettato, ma lui non può essere il colpevole, gli fa impressione il sangue. Una volta, a scuola è svenuto perché mi ero tagliato, e mi era uscito un po’di sangue. Al pensiero sorrisi, il mio collega mi guardò, era raro che ridessi, fin da piccolo ero sempre stato serio. Dopo venti minuti arrivammo alla centrale, feci scendere i passeggeri e li portai dentro.
-Bene, chi inizia?- chiesi
La signorina Atsuko, alzò la mano e venne dentro.
-Buon giorno, mi chiamo Atsuko Tsugimura, ho 24 anni. Lavoro in pasticceria da tre anni. Il signor Nakano era mio vicino, ma non era una brava persona.-
-Cosa intende?-
-Andava a letto con le ragazze giovani, le costringeva. Più volte abbiamo provato a denunciarlo, ma lui negava tutto.-
-Ok, può andare…-
La feci uscire, dovevo scoprire molte cose e non sarebbe stato semplice, considerato che avevo Nagumo tra le scatole. L’altro sospettato, mi disse le stesse cose dell’altra, non mi ha saputo dare altri dati.
-Nagumo, è il tuo turno…-
Lui entrò, con fare disinvolto, si sedette tranquillo e mi guardò con aria di sfida.
-Che hai da guardare?- mi dice
Io faccio una smorfia divertita, è rimasto il solito Tulipano arrogante di sempre.
-Senti, te lo dirò con calma…-
-Cosa?-
-Io, ho il potere di farti arrestare…-
Lui smette di ridere, poi si alza dal tavolo e mi guarda con aria beffarda.
-E io che ti volevo dare molti consigli…-
Stringo i pugni, prendo un gran respiro e mi avvicino a lui.
-Dai, scherzavo, dimmi tutto…-
-Allora, devi sapere che…-
Mi avvicino a lui, per sentire meglio.
-Che cosa?- dico spazientito
-Che sono felice di averti rincontrato!-
Conto fino a dieci, poi, senza indugi, apro la porta e lo sbatto fuori. Esco subito dopo di lui, con un’espressione omicida sul volto.
-Ispettore, cosa è successo?- mi chiede Ami
-Nulla, sto solo per fare fuori il Tulipano…-
Ami mi guarda divertita, poi fissa Nagumo e diventa rossa.
-Certo che i suoi occhi sono proprio belli…-
-Certo, ma è un rompiscatole, ci ho passato 14 anni della mia vita…-
Ero così preso dalla conversazione con Ami, che non mi accorgo che Nagumo mi è venuto alle spalle.
-Chi è un rompiscatole?-
-Tu Nagumo…-
-Vieni a prendere un gelato?-
-Ovvio…-
Usciamo dalla stazione, e posso finalmente staccare la spina. In ufficio devo sempre essere serio, sono il primo ispettore che ha meno di 30 anni. Tutti i giorni la giacca, la camicia e la cravatta devono essere perfette. Ogni giorno puntuale alle 5:40 del mattino.
-Allora, Suzuno, cosa hai fatto dopo il liceo?- mi chiede
-Non hai avuto più mie notizie, perché ho vinto una borsa di studio in Inghilterra, mi sono laureato tre volte, e ho fatto il test per l’accademia in Giappone. Gli ottimi studi in Inghilterra mi hanno aiutato molto. E poi, sono anche fidanzato con Clara.-
Lui rimane a bocca aperta, incredulo. Da piccolo, dicevo sempre che volevo diventare un calciatore, ma i miei zii, non erano molto d’accordo.
-Tu cosa hai fatto, invece?- chiedo
-Dopo il liceo, ho preso una laurea e lavoravo come allenatore di calcio, non sono fidanzato…-
Lo guardo. Sinceramente lo invidio, lui ha fatto ciò che voleva nella vita. Io invece sono stato costretto a fare tutto ciò. Siamo impegnati a parlare, e non ci accorgiamo che un ragazzo viene da noi. Il ragazzo in questione, è alto, magro capelli biondi, raccolti in una coda bassa. Occhi rossi. Mi sembra di conoscerlo.
-Ciao ragazzi! Da quanto tempo!-
Io e Naguamo ci guardiamo, poi riguariamo il ragazzo.
-Afuro?!-
-Esatto! Sono proprio io!-
Si scosta una ciocca di capelli dal viso e continua a fissarci.
-Ma cosa ci fai qui? Dov’eri finito?- chiede Nagumo
-Mi sono laureato e ora sono diventato avvocato…- ci dice
Quindi, pure lui ha abbandonato il calcio, e io che credevo di essere l’unico.
-Di Suzuno so tutto, sei diventato ispettore della polizia, di Nagumo non so nulla…- dice
Nagumo si alza e lo squadra da capo a piedi.
-Afuro, hai messo su un po’di chili?-
Afuro diventa rosso e distoglie lo sguardo. Io lo guardo negli occhi e scuoto la testa. Nagumo è un caso irrecuperabile.
-Si, ho messo su due chili…Ma ho mangiato a casa di nonna  per tutto questo tempo…-
Io guardo prima Nagumo e poi lui, c’è qualche momento di silenzio e poi scoppio a ridere. Gli altri mi guardano incuriositi.
-Suzuno, che hai…?- mi chiede Nagumo
-Scusa…e solo che, mi sono immaginato Afuro che mangia venti piatti di lasagne…-
A quel punto Nagumo inizia a ridere, seguito a ruota da Afuro.
-Ragazzi, avete già pranzato?- chiede Afuro
Io scuoto la testa, in segno di negazione e Nagumo mi imita.
-Allora venite a pranzo da nonna!- dice Afuro
Saliamo nella sua macchina, percorriamo un lungo tragitto e arriviamo davanti a una villa bellissima. Le pareti bianche, con una terrazza enorme, un giardino gigante con alcune statue di divinità Greche.
-Bella casa…- dico
Entriamo nella villa, appena Afuro apre la porta, si sente subito un odorino di roba da mangiare fantastica.
-Ciao nonna! Cosa c’è di buono oggi?- chiede Afuro
La donna si gira. Avrà circa 70 anni, capelli bianchi e occhi rossi.
-Vi ho preparato sushi, involtini primavera, pollo alle mandorle, ravioli al vapore, spaghetti alla piastra e per dessert una bella torta panna e crema- ci dice tutta contenta
-Ok, loro sono due miei amici. Suzuno e Nagumo-
-Buongiorno…- salutiamo
Ci mettiamo a tavola, Nagumo mangiò come un bisonte, Afuro non ci andò leggero. Io invece, ci tengo alla mia linea, così mangiai poco e niente.  Lo sguardo della nonna cadde sul mio piatto
-Non hai mangiato nulla, mangia che sei uno stecchino…- mi dice
-No, grazie non ho più fame…- rispondo
-Non ti alzi di qui fino a che non finisci tutto la roba che hai nel piatto…-
In quel momento volevo morire. Non ho mai amato mangiare, e la nonna di Afuro mi incitava a farlo. Io, a differenza di Nagumo, avevo un fondo.
-Avanti mangia…-
Una chiamata interruppe la discussione.
-Scusate, il lavoro- dissi
-Pronto…si, si…cosa?! Va bene, lo informo…grazie…-
Nagumo e Afuro mi guardarono interrogativi.
-Nagumo, sei il principale sospettato dell’omicidio-
Tra di noi calò il silenzio assoluto
 
 
 
Angolo autrice
Ciao ^^ Cosa ne pensate? Volevo scrivere qualcosa di poliziesco ed è venuto fuori questo ^^ Spero non ci siano errori J Quello della nonna è un discorso reale tra me e nonna u.u Ringrazio tutti quelli che leggeranno la storia J ciaoooo
 
  
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