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Autore: Kristeen Cullen    07/12/2013    11 recensioni
-Sei fidanzata?- Come? Ma che domanda è? Come faccio a stargli dietro?
-No,non lo sono Mr Grey.- e non intendo esserlo! Non per ora. Fruga nella sua tasca. E tira fuori un biglietto da visita. Me lo porge.
-Domani, chiamami a questo numero.-
-Perché?- Chiedo disorientata.
-Lei lo faccia.- metto giù Jules, che esce dalla porta ma sento Kate che la prende e prendono l’ascensore insieme. – Ok …-
Sorrido debolmente e mentre sto per uscire dalla porta Mr Grey mi afferra per una mano mi tira a se ed intreccia la sua mano tra i miei capelli. E mi bacia. Passionalmente.
Con la bocca scende sulla guancia e lascia teneri caldi e umidi baci per tutta la lunghezza fino ad arrivare al collo. Mi abbandono a quelle sensazioni che da un po’ mi sono sconosciute. Diciamo da tre anni … e mi lascio andare.
Ai suoi baci,abbracci e carezze. Mentre mi bacia il collo, si sposta verso il collo di dietro, scosta i capelli. Lo bacia, lo assaggia e lo succhia.
Sempre più forte. La parte più profonda di me freme.
“Dio! Mi ha fatto un succhiotto.”
-Domani, se non lo farai tu, ti chiamerò io ..-
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anastasia Steele
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Buon sabato, perdonate il mio imperdonabile ritardo -lo so- ma non ho avuto ispirazione e ne tempo per scrivere D: Ma adesso siamo qui, buona lettura

Capitolo 15


Mi alzo e vado alla ricerca di Christian, cavolo stavamo per fare l’amore e io e la mia stupida curiosità roviniamo sempre tutto!
Perché ha cambiato atteggiamento in questo modo?
Lo trovo rintanato nel suo studio. Busso per avvertire del mio arrivo.
-Christian … Scusami … Mi dispiace.. ma ti prego, parlami.-
Si volta, una maschera in volto.
-Piccola. Scusa non avrei mai dovuto reagire così. Ma ti prego, non parliamo più di questa storia, deve diventare un tabù.-
Oh… Perché?
-Lo prometto ..- sospiro-
Mi abbraccia. Oh si adesso va molto meglio.
-Riposa Ana, così usciamo più tardi.-
-Ma io voglio fare l’amore con te!-
-Mi fa piacere che è la stessa cosa anche per te, io non mi staccherei mai dalla tua bocca splendida-
Il mio bambino smarrito..
-Meglio mangiare e riposare, il cibo sarà già in tavola e io ti ho portato via, su. Non puoi digiunare nelle tue condizioni.
*
Torniamo a casa dopo un pomeriggio stupendo. Sophie non si è staccata da me nemmeno un attimino.
È così affettuosa. Ma temo che Jules sia un tantino gelosa..
Abbiamo cenato fuori e le bambine esauste si sono addormentate in auto.
Guardo Christian che prende in braccio la piccola Sophie e sorrido mentre prendo Jules.
-Questi saremo noi tra un paio d’anni. Quando il nostro piccolino verrà al mondo-
Christian sorride.
-Tu prenderai il più piccolo, il più leggero, mentre a me toccherà il piccolo tonno.-
Ridiamo insieme. –Speriamo che Juli non diventi pesante come Sophie, dovremo metterla a dieta sin da ora Ana.-
Scherza.
Sbadiglio. –sono davvero esausta, non vedo l’ora di dormire un po’.-
-Riposa Ana, dato che tra due settimane e mezzo ci sposiamo e dopo partiamo per l’Europa, non ti lascerò tregua, non potrai riposare nemmeno la notte..-
*
Mi sveglio in piena notte, mi alzo dal letto e corro in bagno per vomitare.. cosa mi avrà fatto male?
Guardo l’ora e, sono le 5 del mattino.
Tolgo con una mano il sudore dalla mia fronte e mi appoggio alle fresche mattonelle del bagno..
Prevedo una gravidanza dura…
*
Mi sento chiamare, e sollevare. Apro gli occhi, è Christian.
-Hei piccola, stavi dormendo in bagno, sei stata male?-
Sbadiglio
-Un po’ di nausea…-
-Perché non  mi hai svegliato Ana?-
-Non potevi fare niente, quindi perché svegliarti?-
Serra le labbra. E sospira.
-Sto andando in ufficio, posso portarti qualcosa dopo il lavoro?-
-No- mi distendo sul letto –Grazie, oggi vado con Mia a scegliere l’abito.-
-Con Mia?- ride. –Buona fortuna..-
-Pensi che ne avrò bisogno?-
-Oh si!-
Rido.
*
-Oh Ana è così delizioso, è bellissimo vedrai, farai impazzire Christian con questo vestito-
-Mia, pensi che sia opportuno bianco? Io non vorrei..-
-Oh Ana si! Certo! Dimentica il tuo passato! Nessun matrimonio e nessun figlio. Devi ricominciare da capo. Ormai sei una di noi!-
-Ma Jules, il bambino dentro di me, non dovrei..-
-NO! È assolutamente perfetto.-
Battaglia persa… ma questo vestito, è davvero quello giusto per me….
Sorrido felice. Torno a casa dopo poche ore e trovo Christian a giocare con mia figlia.
Sorrido e mi siedo accanto a loro sul divano.
-Ana, ho qualcosa da mostrarti…-
Si alza, mi porge la mano. Io lo guardo senza capire. –Vieni con me-
Attraversiamo il salone e saliamo le scale. Oh …
Siamo davanti alla stanza perennemente chiusa.
-E ora che tu scopra cosa c’è qui dentro- ha un aria seria e preoccupata.
-Christian senti, non sei obbligato …-
-No, voglio farlo. Devi sapere tutto…-
È legata alla storia del dominatore? Mi viene la nausea….
Apre la porta chiusa a chiave, accende la luce e si sposta per farmi entrare. Trattengo il respiro, lui mi afferra un braccio e delicatamente mi trascina dentro.
Un letto… un divano.. un tavolo .. un cassettone, degli arnesi appesi .. credo siano fruste …
-Oh…-  mi volto e lo osservo. Ha gli occhi chiusi.
Afferro la sua mano e lui apre gli occhi, grigi e penetranti e mi osserva preoccupato.
Lo tiro verso di me e lo abbraccio.
-Grazie …-
Adesso non abbiamo più segreti. Mi stacco da lui e vado in giro per la stanza. Lui mi segue, sempre attento.
Gli sorrido, mi siedo sul divano rosso. –Devo preoccuparmi?-
-In che senso?- aggrotta la fronte.
-Mi hai portato qui per una ragione in  particolare?-
Mi osserva –No, solo per mostrarti il contenuto, e decidere cosa farne…-
Lo fisso. Dopo quello che mi ha raccontato, quello che faceva con le ragazze che diventavano le sue sottomesse –Credo che le portava qui- Posso accettare questa stanza? La risposta è si, devo accettare il suo passato come lui ha accettato il mio, è una parte del mio passato mi chiama mamma, e lui la ama come se fosse sua. Ho deciso. –Beh, possiamo sempre usarla!-
Mi osserva attento. –Dici sul serio?-
-Beh… se prometti di non usare un paio di cose che vedo appese e che mi danno il terrore possiamo, non voglio che mi fai male…-
-Non voglio farti male-
Mi allungo e lo abbraccio. –Ti amo..-
Mi carezza la guancia. –Anche io piccola.-
*
Ormai siamo alla vigilia del matrimonio, Christian è all’ Escala, mentre io a casa di Kate.
Non lo vedo da sei giorni e sto impazzendo.
Sto stirando il mio bellissimo  abito ascoltando la nostra canzone.
Non è passato giorno in cui Christian non mi abbia mandato delle rose rosse con un regalo.
Un profumo, una collana con ciondolo in perle, delle orecchine abbinate alla collana, un bracciale simile alla parure, un pettinino per capelli e degli strass.
Intuisco che voglia farmeli indossare domani per il nostro matrimonio quando oggi mi arriva un ultimo pezzo dell’acconciatura.
Una coroncina uguale al pettinino, ma ricca di perle, e un velo delizioso ornato da strass e seta.
Wow. Stringo il velo a me e volteggio ridendo.
Sono così felice.
Mi lascio cadere sul tappeto stringendo il morbido velo al mio corpo.
Domani rivedrò il mio Christian ..
*
Avanti Ana, si forte, respira!
Mi appoggio al morbido sedile di pelle.
Tra sette minuti inizierà la funzione e io ho le gambe molli…
Non riesco a sollevarmi dal sedile, la mia piccola è così  felice con il suo mazzo  saltella ovunque.
-July basta, fai diventare ancora piu’ nervosa la mamma sai?-
Ride. È così bella…
-Coraggio Ana, sta per iniziare la musica!-
Mi avverte Kate prendendo la bambina.
Un ultimo respiro.
-Arrivo- lei si avvia con la piccola.
*
Si aprono le porte, Jules entra insieme a Sophie che lancia petali di rosa.
La musica inizia e io cammino verso il mio Christian che sorride. Prendo un lungo respiro e inizio a camminare.
Tutti si alzano e io guardo per terra, mi sento tremendamente osservata, cavolo.
Respiro piano, e sollevo gli occhi, sono quasi dal mio Christian, allunga una mano verso di me sorridente e mima con le labbra un ti amo.
Sorrido e salgo sopra il podio. Solleva il mio velo e mi bacia sulla fronte.
*
-Vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sposa-
Christian mi afferra e mi avvicina a lui, la sua bocca prende possesso della mia e intorno sentiamo battere le mani dei nostri cari.
Sorridiamo felici mentre ci baciamo. –Ti amerò per sempre-
-Anche io, te lo prometto-
*
Devo ammettere che Carrick è un ottimo ballerino. Mentre io ballo con lui Christian balla con Grace.
Oggi è una giornata felice. Abbiamo convinto la piccola ad andare a dormire da Mia, non vedo l’ora di consumare la notte di nozze.
Dopo una settimana di distacco … ripenso alla nostra prima volta dentro la stanza dei giochi oddio…
Carrick mi carezza. –Senti caldo? Sei rossissima e calda.-
Oh cavolo
-Beh si qui l’aria è chiusa …-
-Andiamo a prendere un po’ d’aria cara.-
Usciamo in terrazza e Carrick fa cenno a sua m moglie di seguirci. Che succede?
Sorridono entrambi, Grace mi stringe.
-Abbiamo qualcosa per te.- dice in fine –Lo stemma della famiglia-
Apre un cofanetto nero di velluto, contiene un bracciale con un ciondolo molto grosso, tempestato di diamanti.
Raffigura un aquila mentre regge con le zampe uno scudo argentato, e il nome Grey, scritto in oro.
-Abbiamo pensato potesse piacerti, ne abbiamo uno tutti-
Grace sorride e mi mostra il suo bracciale, lo stemma è più piccolo, lei odia essere appariscente.
Carrick ha lo stemma in un anello, e scopro che Christian ed Elliot hanno un polsino, mentre Mia una collana. Wow …
Mi vengono le lacrime agli occhi. –Vi ringrazio- Li abbraccio
-Siamo felici che tu sia una di noi-
   
 
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