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Autore: liamstinks    07/12/2013    2 recensioni
Ti sei seduto,io ti ho seguita,hai iniziato a parlare e io di quelle tue parole mi sono innamorata.Non eri abituato a essere ascoltato,eppure quel giorno trovasti me,l'unica disposta a sopportare tremila ore di tue paure.
L'amore a prima vista esiste,siamo solo troppo distratti dai nostri pensieri contro l'amore per accorgercene.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sentì quella fantastica sveglia,piacevole come una zanzara che ti ronza nell’orecchio nel cuore della notte;cercai il telefono con gli occhi ancora socchiusi.Non volevo alzarmi,con quella poca voglia che avevo aprì gli occhi per spegnere quella maledetta sveglia.
Guardai l’ora e dentro la mia testa pensai leggendo l’ora ‘’Oh ma perfortuna sono solo le otto’’ quando realizzai che ero in ritardo.Saltai in piedi più veloce della luce,mi fiondai in doccia e poi dopo essermi asciugata,mi preparai:poco trucco,non avevo abbastanza tempo per un trucco accurato,capelli legati e semplici jeans e un maglione,poichè era autunno.
Uscì in fretta dall’albergo,non avevo tempo da perdere,era il mio primo giorno di lavoro ed ero già in ritardo.
Arrivai quasi correndo.’’Sorry’’ dissi e poi mi diressi a lavoro.Il capo mi diede alcune indicazioni e poi iniziai;era tutto così strano,all’inizio mi sembrava monotono quasi noioso ma pian piano iniziai a capire il lato positivo di questo lavoro: si potevano osservare diversi tipi di persone,dal ubriacone,al personaggio che faceva sempre il mini-show fino ad arrivare alle persone di classe,tutte tirate a lucido.
Stavo quasi per uscire dal locale quando vidi una persona,l’unica ancora rimasta lì.Era seduto su una sedia e stava bevendo un bicchiere di birra,alcuni mi avvertirono che non era la prima;per qualche  strano motivo decisi di sedermi di fronte a lui.

‘’Che succede?’’ gli chiesi con una voce molto delicata poichè aveva bevuto abbastanza.

Lui mi guardò ‘’Non ti può interessare,tu hai tutto,ancora’’rispose con tono irritato.

Respirai affondo ‘’Dimmi che succede’’ lo osservai cercando di capire qualcosa.

Prese di nuovo  il bicchiere di birra ‘’Ho appena perso tutto ciò che avevo’’ guardò di nuovo un punto fisso nel vuoto.

‘’E cosa avevi?’’ risposi e continuammo così per molto finchè mi cominciò a spiegare:

‘’Beh vedi alcune volte le cose non vanno davvero come speri,sembra tutto così perfetto e invece poi ti ritrovi in situazioni come questa;andava tutto bene,io avevo una band con altri componenti,era tutto magnifico,feste ogni giorno,migliaia di fans,premiazioni,milioni di premi,si parlava di noi ovunque.Eravamo all’apice quando tutto è cambiato; uno dei miei migliori amici,quasi un fratello,Harry ha dato di matto,era troppo stressato e ha mandato a fanculo tutto,gli altri non si sono neppure presentati a uno spettacolo che poteva portarci,come band,a livelli superiori ma no loro si sono accontentati di essere arrivati fin qua.’’ Sorrise tristemente .

‘’Prima trovavo amore,amore ovunque,intendo affetto,ora appena mi giro trovo persone che mi odiano,mi odiano perchè sono stato io ad annunciare la fine della nostra band e pensano che sia colpa mia se i One Direction sono finiti ma se fosse stato per me io sarei arrivato a livelli più alti ma gli altri la pensavano in modo diverso a quanto pare..’’ dopo un poco aggiunse ‘’Tu non puoi capire,tu hai ancora i tuoi amici,veri amici,probabilmente un ragazzo e un lavoro’’ scosse la testa molto lentamente.
 

Cercai di consolarlo,non sapevo chi fosse,non lo riconoscevo così mi avvicinai un pò a lui : ‘’ Solo perchè non sono una pop star non è detto che non possa capire come tu ti senta’’ lo guardai negli occhi , ‘’Magari questo è solo un periodo,volevano solo un pò di pausa evidentemente,ma questa non è la fine,le persone ritorneranno a sorriderti,il loro non è odio ma è più tristezza che dai loro comportamenti è confondibile con l’odio ma non preoccuparti’’ gli sorrisi per dargli conforto.

‘’E bere ti aiuterà a dimenticare ma se continuerai a bere così dimenticherai anche le cose più belle che hai fatto,so che stai cercando di dimenticare le cose brutte ma l’alcol cancella via anche i ricordi che non vorresti cancellare’’ presi il bicchiere e lo misi via. ‘’Ora forza e coraggio,domani è un nuovo giorno,magari diventerà migliore,chi lo sa’’ mi alzai in piedi.
Rimase seduto.

Lo guardai e dopo un pò si alzo barcollante ‘’Grazie per il conforto ma non penso le cose si metteranno meglio,ci si vede in giro,probabilmente di nuovo qua domani,lascia un bel pò di birra per me’’ se ne andò superando l’uscio della porta,ma per poco cadde a terra ,così corsi e cercai di prenderlo per non farlo cadere e schiantare al suolo.
Non riuscì a prenderlo ma riuscì ad alleviare l’impatto con il suolo.

‘’Dove è la tua casa?’’ chiesi volendolo portare in un posto sicuro vedendo la sua situazione.

‘’Non lo so’’ rispose con occhi chiusi.
Avrei voluto portarlo all’ospedale ma aveva davvero senso per una sbornia?
Lo portai verso l’hotel,facendolo supportare per metà su di me mentre camminava.
Non ce la facevo più,puzzava di vodka misciata con birra e vino,il solo odore mi confondeva.Diceva cose senza senso e il suo alito alcolico era nauseante,questo mi faceva sentire quasi ubriaca.
Entrai di nuovo in albergo,il signore perspicace,così l’avevo soprannominato,mi guardò con una faccia scioccata ma io lo ignorai e me ne andai su per le scale.
Sembrava di portare Hulk,ogni passo era sempre più pesante,gli scalini erano sempre più distanziati;evitai di pensare cose poco fini e andai avanti.
Arrivai alla stanza,lui continuava a balbettare cose insensate.
Quella porta in quell’istante significava la luce per me,avrebbero dovuto darmi una medaglia per i ‘3 piani di scale con in quasi spalle il peso  di barbone ubriaco’.
Lo feci stendere sul mio letto ricoprendolo di una coperta,il letto aveva già un odore disgustoso quindi non poteva cambiare più di tanto se lui ci avesse dormito là per una volta,anzi forse quell’odore un giorno mi avrebbe fatta dormire.
Feci una doccia e appena arrivai nell’altra stanza vidi che stava già dormendo,il cosidetto ‘abbiocco post-sbornia’.Che sollievo,non avrei dovuto fare la mammina cantandogli una ninna nanna o cose del genere,anche se penso che se avessi cominciato a cantare ,mi avrebbe tirato un cuscino in faccia per farmi smettere.
Andai a letto,finalmente il meritato riposo era arrivato.Un altro giorno si era concluso.Era stato il giorno più strano di sempre.
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