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Autore: Tsuyuko    09/05/2008    1 recensioni
Sasuke spinse la leva della fontana, fermando l'acqua. Recuperò l'asciugamano dal bordo della doccia, e frizionandosi i capelli spostò la tendina. Schiena al muro, gambe e braccia incrociate, un bel biondino gli apparse davanti agli occhi, ghignando sornione.
"...KYA!"
(Presenti i ringraziamenti di 'To... to protect me?')
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Step two – Insanity

Avvertendo un intenso dolore all’altezza delle spalle, curvate in avanti, il piccolo Uchiha scattò in piedi agilmente e, senza staccare gli occhi dal libricino, iniziò a camminare.
Dopo aver sbattuto diverse e svariate volte sulla dura superficie degli scaffali, alzò lo sguardo, esaurito, non capendo perché si trovasse da tutt’altra parte rispetto alla sua meta.
Si affacciò all’estremità del corridoio in cui si trovava, sbilanciandosi in avanti, per poi guardare torvo la porta.
Decise saggiamente di interrompere la sua lettura per qualche istante, giusto il tempo di salire le scale e spalancare la prima porta sulla destra con un calcio. Si distese sul suo morbido materasso, a pancia sotto e riaprì il libricino. Trovato il punto, continuò a leggere.

“Altri poteri che sono spesso attribuiti alla kitsune includono il potere di entrare nei sogni e l'abilità di creare illusioni così complesse da essere quasi indistinguibili dalla realtà. Alcuni racconti vanno oltre, parlando di kitsune con la capacità di piegare il tempo e lo spazio, di far impazzire, o di assumere altre forme oltre a quelle umane, come un albero altissimo o una seconda luna in cielo. Occasionalmente le kitsune sono descritte in termini simili ai vampiri o ai succubi - queste kitsune si nutrono della vita o dell'anima degli umani, generalmente attraverso contatto sessuale.”

Fermò la sua lettura, girandosi pesantemente sulla schiena, braccia spalancate, pensando alle parole appena lette.

Ricoperto da spilli, stanco e ferito, guardò attonito il kunai che si era appena piantato al centro di quella cupola ghiacciata, seguito dal suo coraggioso proprietario.
Un’entrata teatrale, tipica del biondino.
Forse in altre occasioni avrebbe provato rabbia o irritazione, una testa quadra come lui non sarebbe mai riuscita ad averla vinta su un avversario di quella portata, ma forse fu proprio per quello che, trovandolo al suo fianco, spavaldo e pronto a combattere, riuscì soltanto a sentire un’ansia crescente, un macigno che premeva sullo stomaco e lo soffocava.
Su suo ordine, Naruto prese ad attaccare il ragazzo mascherato, permettendogli di studiarne i movimenti. Il dolore che provava alla vista di ogni spiedo nella carne dell’amico lo distoglieva dai suoi ragionamenti.
Una, due, tre volte.
Naruto crollò al suolo, ricoperto di sangue. Fulmineo lo raccolse e lo strinse a sé, impedendogli di essere ferito ulteriormente e continuando a combattere.
Le immagini cominciarono a farsi confuse, si sentiva stanco.
Il corpo di Naruto era ancora premuto al suo – sorrise – ma questa volta non era lui a sorreggerlo.


Scattò a sedere, sudato ed agitato, ancora col fiatone.
Il freddo, il sangue, Naruto…
Si guardò confuso attorno, era nella sua stanza. Solo un sogno.
Scese le scale per andare a bere, ancora vestito dei panni della sera prima.

“Teme! Finalmente ti sei svegliato!”

Quasi soffocò con l’acqua, iniziando a tossire convulsamente, gli occhi sgranati a guardare la figura dell’amico comparsogli da dietro le spalle.

“Pensavo fossi entrato in coma, per me hai un po’ di febbre…” aggiunse noncurante, avvicinandosi per toccargli la fronte.
Ancora qualche colpo di tosse, rosso in volto – per lo sforzo, s’intende – e Sasuke riuscì a mettere insieme le prime parole.

“C-che ci fai tu qui?”

“Come che ci faccio? Sono passato a vedere come ti sentivi dopo l’ultima missione, eravamo messi male tutti e due, ma tu dormivi e ti agitavi.”

Completamente paralizzato dal tocco di Naruto, che – sulle punte – gli sistemava un cerotto sullo zigomo, riuscì a balbettare un ‘quale missione?’. Davvero poco interessato, adesso.
Infatti, il biondino, dal piccolo graffio era passato a controllare tutte le fasciature, talvolta alzando la maglia, abbassandosi sulle ginocchia per le bende alle gambe.

“Me lo ha gentilmente chiesto il maestro Kakashi, non credere che faccia questo di mia spontanea volontà!”

Allo sguardo sbalordito dell’Uchiha, infatti, Naruto si era sentito di mettere in chiaro alcune cose.

“Come se mi servisse.” Fece lui, sprezzante, ritirando con forza la gamba su cui l’altro ragazzo era chinato e voltandosi in direzione della porta.

“Ehi, Sasuke…” Naruto gli afferrò il polso facendolo girare e…

Ancora una volta, nella sua stanza, Sasuke si svegliò col fiatone, la sensazione di quegli occhi azzurri, preoccupati, posati su di lui. Saltò giù dal letto, facendo rimbalzare il libricino, e scese di corsa le scale.
La cucina era vuota, completamente.
Corse ancora a controllare tutti i bagni e le stanze: di Naruto non c’era ombra.
Stranito, con le spalle al muro, si lasciò scivolare sul pavimento, e ansimando notò l’assenza delle fasce sul ginocchio – quelle che Naruto gli aveva accuratamente cambiato.
Cosa mi succede?


Pensare che questo capitolo aveva lo scopo di essere divertente >.>
Scommetto che non avete capito nulla di quello che è successo! Non vi preoccupate, prima che lo capissi io stessa c’è voluto del tempo, perciò penso che darò delle spiegazioni.
Nel testo che ho preso da wikipedia avete letto che le kitsune hanno il potere di entrare nei sogni e di creare illusioni. Beh, è quello che è successo con Sasuke: nel primo caso era un sogno, nel secondo un’illusione, infine era la normalità in cui il povero Sasu-gay non ci capiva più nulla!
Beh, spero vi sia piaciuto anche questo capitolo! Recensite, mi raccomando!

Ringraziamenti:

Nunichan: Tranquilla ho capito tutto! O meglio, sono rimasta un po’ imbambolata davanti a tutti quei complimenti, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro! Da brava sostenitrice del SasuNaru non posso fare a meno che essere orgogliosa delle tue parole! Grazie davvero, ciao!

Capitatapercaso: Ti ringrazio, sono felice che l’idea ti sia piaciuta e spero che anche questo capitolo ti piaccia! Ciao!
p.s.: bel nick!

ryanforever: Che bello ritrovarti anche qui! Sono molto felice che anche questa fic ti piaccia, mi auguro di non averti delusa! Ciao!

  
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