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Autore: ZivaDDavid    08/12/2013    2 recensioni
In un universo parallelo…. E completamente diverso…
Ziva, agente del Mossad, figlia del Direttore, la migliore per le sue tecniche di combattimento e logica. Aveva solo 20 anni all’epoca.
Anthony Dinozzo, agente dell’NCIS, del servizio investigativo della marina militare Americanaanche professore di inglese all'occorrenza.
Buona lettura!!!!!!!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nel frattempo Ziva era scattata via verso casa sua. Per l’ennesima volta, appena finita la presentazione dell’agente DiNozzo, Michael Rivkin le si era avvicinato e aveva provato a baciarla, tentando di metterle le mani sotto la maglietta. E per la 5° volta, sicuramente, Ziva gli aveva spezzato il radio. E suo padre invece di punire Michael, le aveva detto di vestirsi in maniera meno provocante e di lasciare perdere.
Ziva non aveva bisogno della protezione di suo padre ma voleva stanare un po’ Michael, perché per quanto fossero amici d’infanzia, quel coglione, come lo chiamava lei, faceva così con tutte le donne, e non tutte riuscivano a fermarlo. Ziva non sopportava gli abusi. E così toccava a lei rimediare dove gli altri non intervenivano.
Vicino alla sua macchina trovò Monique… Spesso cenavano insieme, e pensò che anche quella sera monique volesse stare un po’ con lei a parlare ma le uniche cose che la sua amica riuscì a dire furono : - quel professore sarà mio! –
-Ma non ti sembra di esagerare Monique?! Non è poi niente di che… - Ziva stava mentendo a se stessa o solo a Monique?
-Non è niente di che? Ziva ma l’hai visto bene? Noi abbiamo avuto tanti begli uomini certo… ma lui è un bocconcino che non andrebbe perso per nulla al mondo!
-Si sei decisamente esagerata…
-Ziva non è che hai paura di non riuscire a sedurlo ?
-Mi stai sfidando Monique?
-Se fosse?
-Sai che perderesti… e oltretutto non voglio fare una scommessa così cretina con te…
-Ok…scusa… ma in ogni caso me lo prenderò…
-Divertiti. Vuoi mangiare?
-Devo aspettare che il sexy prof esca!
-Sei incorreggibile… Vado…
-A domani, mon cheri!
 
Monique era la sua migliore amica, così si poteva definire certo, ma in generale era un’agente discreto, molto intelligente ma con pessimo vizio di cambiare uomo ogni settimana… per chi riusciva a durare una settimana!! Lei era fatta così… non aveva mai avuto un padre, e neanche un fratello… le mancava una figura maschile nella sua vita, e compensava così.
Ziva aveva avuto poche relazioni e non molto profonde. Era una donna autonoma ed indipendente. Nessuno doveva privarla dei suoi spazi, o dirle una qualsiasi cosa… era fatta così. Motivo per cui non poteva, né voleva stare con nessuno.
Tornò a casa e ad aspettarla c’era la sua tata d’infanzia che era anche la donna delle pulizie oltre che tutto fare  a casa sua :
-Shalom Myriam! Che c’è di buono? Ho una fame…
-Shalom bambina … il tuo piatto preferito : Falafel
-Ohhh perfetto! Ne ho proprio bisogno! Mi faccio la doccia e arrivo…
-Bambina..che è successo?
-Niente Myriam…davvero…
-Mmm… puoi mentire a te stessa, ma non a me! Schiarisciti le idee con un po’ d’acqua fredda!
 
Aveva ragione Myriam, aveva qualcosa Ziva. Si sentiva elettrizzata, confusa e anche un po’ scocciata. Questa combinazione di emozioni non l’aveva mai provata.
Sotto la doccia mente si passava la spugna sulla schiena, pensò alle mani dell’agente/ sexy prof, come l’aveva chiamato Monique, DiNozzo… Un brivido le disegnò una lunga linea sulla schiena…
La eccitava tantissimo… eppure non le aveva rivolto neanche uno sguardo, tranne quando se l’è ritrovato davanti, mentre usciva dall’ufficio di suo padre incazzata nera.
 
-Agente DiNozzo, va bene. Sono d’accordo con lei. Chi supera i primi 2 esami continua il corso, gli altri faranno un corso alternativo con l’aiuto di due eccellenti studenti del primo corso, come aiuto e tutori. E domani le farò usare la sala conferenza che usiamo tra di noi per le riunioni. E’ quella che rientra di più tra le sue richieste. Detto questo penso possiamo congedarci.
-Certo Direttore. Grazie! Ah… un’altra cosa… so che le spese  per l’alloggio le coprite voi, ma non ho la minima idea di dove poter andare… Non mi è neanche pervenuta alcuna lista di posti consigliati o suggeriti… avrei voglia di riposare e non ho una stanza…
-Ho capito Professore! Per questa notte intanto viene da me, domani provvederemo.
-No Direttore non voglio disturbare…
-No Professore non è un problema. I miei uomini dovevano occuparsene prima. E poi ho diverse stanze per gli ospiti…non sarà un problema. Allora andiamo! Inoltre le farò avere una macchina!
-Grazie Direttore. 
 
Il tempo di finire la doccia, vestirsi e mettersi a tavola e a casa ritrovò anche suo padre. Myriam stava trafficando nella stanza accanto a quella di Ziva ma non capiva perché… quella stanza non la si usava mai. Ogni tanto suo padre ospitava qualche suo ex collega del Mossad o amici particolari. Era la stanza degli ospiti in pratica. Ma chi potevano ospitare?!
Ma non tardò la risposta perché la porta della cucina fu varcata da un Adone greco. Così lo immaginò Ziva… Sbattè più volte le palpebre per vedere se non stesse avendo una visione. A ridestarla da quello stato fu Myriam che invitò l’ospite nella sua stanza, e lui la seguì intuendo cosa volesse dire la donna. Nel frattempo i loro occhi si erano incontrati e lui per la prima vola li vide davvero : esotici… non sapeva come altro definirli. Occhi scuri, profondi e… qualcos’altro che lui non riusciva a decifrare.
Entrò nella stanza messa a disposizione dal Direttore, e poggiò le valigie, nel frattempo la donna continuava a parlare ma lui non capiva niente e la donna lo capì. Lei gli fece segno di seguirla e lui lo fece. Lo fece accomodare a tavola, dove era anche arrivato il Direttore.
-Ziva… Questo è il tuo professore di Inglese, penso che tu già lo sappia
-Si Abba, l’ho conosciuto oggi, ma non di persona.
-Piacere Agente speciale Anthony DiNozzo.- e porse la mano a Ziva.
-Piacere, Ziva David, agente del Mossad.
-Prego Professore si accomodi…- e Tony si sedette. Iniziarono a mangiare e Ziva non levava gli occhi da dosso al Professore.
-Ziva il Professore non conosce bene l’ebraico, conto che tu possa aiutarlo dato che tu parli inglese e sono certa sarai la prima del suo corso. – Ziva sgranò gli occhi per la sorpresa
-Certo Abba. Ma quando? Sai che tra missioni, allenamenti e lezioni non ho più tempo…- cercò in tutti i modi di svignarsela… ci mancava solo dover invertire i ruoli!
-Per questo ho avuto l’idea di ospitare qua il Professore mentre terrà i corsi da noi. Per lei professore è un problema?
-Oh certo che no Direttore… ma non vorrei essere in alcun modo un problema..
-Oh no ma quale problema… Così anche a tavola potrà apprendere qualche piccola parola…
-Bene ora è tardi… andiamo a letto.- Tony capì subito che a dettare gli orari in quella casa fosse il Direttore. Ziva si alzò da tavola, e scambiò un lungo sguardo con la domestica, e si diresse in corridoio…

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Spero che questo capitolo vi piaccia!! Se avete consigli, suggerimenti, critiche, scrivetemele nelle recensioni! SOno tutte, sempre, ben accette :)
Baci,Zivadavi
  
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