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Autore: V_chan98    08/12/2013    3 recensioni
Miss Harriet, giovane ragazza di 18 anni appena compiuti e di nobile famiglia mondiale vivente a Marijoa, scopre che la vita non è fatta solo di apparenze ma anche di qualcosa più importante, grazie all'aiuto di un Chirurgo ''speciale'' a noi molto noto..
[OOCxLaw]
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bepo, Mugiwara, Nuovo personaggio, Pirati Heart, Trafalgar Law
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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La vita è importante, l'aspetto non conta.
 
N.B. La ragazza protagonista di questa romantica storia avrà lo stesso aspetto dell’imperatrice pirata Boa Hancock, con delle modifiche, essendo più bassa (circa 1,75!) e carattere completamente diverso. Immaginatela così! :] Buona lettura!~
 
Mi sveglio.
Apro gli occhi lentamente portandomi una mano sulla nuca per grattarla sbadigliando con nonchalance.
Mi giro verso il lussuoso comodino di legno pregiato leggendo ‘’9.00 a.m.’’ In perfetto orario Miss Harriet!
Detesto svegliarmi presto, ma anche troppo tardi. Anche perché l’eccesso di sonno rovina la mia pelle da nobile mondiali che sono. E una nobile non può certo presentarsi in maniera disdicevole! Almeno è quello che mi avevano sempre raccontato i miei genitori. Ma non avrei mai potuto immagine che alla fine di quella giornata qualcosa nella mia vita sarebbe cambiata.
Scendo dal mio letto a baldacchino stiracchiandomi un po’, per poi dirigermi verso il balcone per scostare le tende facendo entrare la luminosa luce mattutina. Il tempo è favoloso, adatto per una passeggiata o per una partita a crocket  con gli amici di mio padre. Dopo gli chiedo se gli va.
Vado verso  la mia Consolle con specchio* in stile barocco che personalmente mia madre ha scelto per me.
Mi siedo, e tiro fuori da uno dei cassetti una spazzola con cui mi sistemo i capelli prima di essermi fatta una lunga coda. E nel frattempo sento bussare alla porta della mia stanza. ‘’Avanti’’ dico guardandomi allo specchio. ‘’Oh Miss Twain, è bello trovarvi fragorosamente sveglia e di buon umore, ha visto che splendida giornata? A proposito signorina le augu-’’ mi rassicura la mia domestica personale alla quale rispondo molto bruscamente interrompendola del suo discorso ‘’Ovviamente, ora preparami il bagno e vestiti che le avevo richiesto, oggi ho parecchie cose da fare.’’ Certo non era una delle mie maniere per rispondere agli altri, ma ero abbastanza diffidente con tutti, soprattutto con loro, i miei genitori.  Scacciando via questi pensieri mi dirigo verso il bagno che la domestica mi ha accuratamente preparato aprendomi la porta. ‘’Ah mi son dimenticata di dirvi che vostro padre vuole parlarvi Miss Twain.’’ Aggiunge la domestica come se se lo fosse scordato. ‘’Bene.’’ Dico con tono di apprezzamento, amavo mio padre ma odiavo i suoi modi di fare altamente discutibili.
Dopo un’ ora passata a lavarmi, vestirmi, truccarmi e via dicendo. Mi dirigo a passo svelto verso lo studio di mio padre al quarto piano della villa, salutando diligentemente ogni domestico e cameriere che passasse da quelle parti. Sto per bussare alla porta dello studio quando sento la voce di mio padre parlare al Lumacofono con qualcuno ‘’No dai seriamente? Avete intenzione di farmi aspettare così tanto? Non esigo ritardi, pronti alla consegna OGGI a mezzogiorno!’’  Non capisco cosa succede ma non mi interessa più di tanto, quindi busso alla porta entrando silenziosamente ‘’Buongiorno padre.’’ accenno un saluto che lui ricambia emanando uno dei suoi magnifici sorrisi ‘’Buongiorno a te cara.’’ Aggiungendo poi ‘’Ottima mattinata non credi?’’ ‘’Perché mi rispondete tutti allo stesso modo?’’ dico indispettita da quelle parole. ‘’Scommetto che te ne sei dimenticata.’’ Afferma mio padre venendo verso di me posando le mani sulle mie spalle coperte dal foulard che indossavo. Lo guardo interrogativa per poi guardare la data del calendario affisso sulla sua scrivania ‘’10/06/X674’’ Diamine! Il mio compleanno! Come mi sono potuta dimenticare di un giorno così importante? ‘’Oh ha ragione padre scusami.’’ ‘’Suvvia Henrietta! Non essere così formale, sono tuo padre dopotutto no?’’ Sorrideva caloroso mentre mi accarezzava la testa ‘’Piuttosto, ti ho fatta chiamare qui apposta per dirti che faremo una piccola in questo giorno molto speciale per te bambina mia!’’ disse con una sdolcinatezza che quasi vomitavo e in più odiavo che usasse il mio nome di battesimo Harriet non solo era più breve ma anche più sbrigativo! Dato che il mio nome completo è ’Henrietta Audrey Ross Rhodes Irwin Ewald Twain’. ‘’Ehm padre.. Non sarebbe il caso che tu la smettessi di trattarmi come una bambina?’’ ‘’Sciocchezze! Tu sarai sempre la mia bambina!’’ annuiva scoppiando in lacrime per poi abbracciarmi. Tossii per cercare di farlo calmare ‘’Papà diamine! Non fare ogni volta così! Piuttosto, dove vorresti portarmi quest’anno sentiamo?’’ annuii sconfitta ormai dalle sue parole. ‘’All’arcipelago SA-BAO-DY!’’ scandì quest’ultima parola in sillabe per avere come risposta un mio sguardo interrogativo. ‘’Non dici niente, non sei forse contenta della meta che ho scelto?’’ chiese preoccupato al solito suo. ‘’Ma no! È perfetta! Solo che visto che stiamo a Marijoa pensavo che mi avresti portato in un luogo più lontanto magari il Nuovo mondo!’’ dissi entusiasta al solo pensiero di quelle parole anche perché è il mio sogno nel cassetto poter attraversare la Reverse Mountain! Cosa che mio padre non mi avrebbe mai permesso ovviamente. ‘’SPERO TU STIA SCHERZANDO SIGNORINA TWAIN.’’ Ecco che re-iniziava, appena aprivo bocca sul Nuovo Mondo e qualsiasi cosa che gli riguardasse. ‘’Certo.. padre. ‘’ risposi con amarezza ‘’Ovviamente mi piacerebbe andare all’Arcipelago Sabaody.’’ Chiusi  quelle parole con freddezza. ‘’Brava Henrietta, ora preparati fra meno di 15 minuti salpiamo.’’ ‘’Signor sì capitano!’’ risposi vagamente allegra mentre corsi verso la mia stanza ordinando alla mia domestica di fare i bagagli ma notai che aveva già preparato tutto. Mi sa che mio padre vuole organizzarmi una sorpresa.. E io detesto le sorprese.
Eccome se le detesto, perché ancora non sapevo cosa mi sarebbe successo appena messo piede in quell’arcipelago. Non potrò mai dimenticare il mio primo incontro con quell’uomo dalle profonde iridi grigie e pacate che in qualche modo aveva aperto la porta del mio destino e mi aveva fatto vedere le cose in maniera diversa, rimembrandomi di quanto fosse importante il prossimo.
 
-FINE PROLOGO-
 
I pensieri dell’autrice:  Salve popolo! :) Questa è la mia primissima storia come autrice. Sono un po’ indecisa sul da farsi di questa vicenda ancora non ho bene le idee chiare in testa.. Spero che voi possiate darmi un suggerimento e qualcosa che riesca a farmi portare avanti questa storia! Sono speranzosa, e non mancherà di certo ‘’l’uomo dalle profonde iridi grigie’’! ;)  La vostra Vchan ♥
 
   
 
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