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Autore: Lasciamiandare    09/12/2013    0 recensioni
[ROMANTICO]
''I miei mi hanno cresciuto bene, ma non mi hanno avvisato di questo mondo, almeno, non ancora.
L’ho scoperto da solo, non pensavo fosse così crudele. Avevo delle aspettative diverse, non credevo di arrivare al punto di diventare pazzo, di non parlare con i miei genitori ed essere odiato da mia sorella.''
-''Sappi che preferisco l’immaginazione alla vita, ma non prendermi per stupido.''
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Beh, forse.. Siamo due angeli dispersi, che dobbiamo ritrovare insieme la strada verso il cielo, non credi?-.
-Forse. Oppure solo uno di noi può salvare l’altro.- Pronunciai piano. Con attenzione. Volevo dire parole giuste con lei, non volevo che dicessi qualcosa di sbagliato.
-Anche se dovessi  salvarmi, io successivamente salverei te. Anzi, lo farei insieme a te.-
Il silenzio aveva racchiuso tutte le parole che ci eravamo scambiati.
Poi, il silenzio, sparì con le mie parole.
-E’ buffo, ma, non ci siamo ancora detti i nostri nomi. Qual è il tuo nome?-
-Diana. E il tuo?-
-Logan.-
Si, il mio vero nome è questo.
-Ehi, bel nome.-
-Beh, anche il tuo.-
Non saprei descrivere i momenti quando stavo con lei.
Non so a cosa pensate, quando pensate a qualcosa di meraviglioso, oppure cercate di immaginarvi questa emozione. Qualsiasi cose stiate pensando, non è abbastanza.
Era qualcosa di strano, ma allo stesso tempo bello. Difficile da spiegare, almeno io non ho trovato il modo.
-Ora sei sola con tua zia?- Chiesi.
-Si.-
-Hai amici?-
-No, cioè si. Tu sei un amico, no?-
-Certo. Ehm, ti va di prendere qualcosa al bar? A dire la verità sto congelando.
A dire il vero, non sentivo molto freddo con lei.
Non è che mi stia innamorando, ma lei è davvero la mia salvezza. Lo sentivo.
Oppure era semplicemente una ragazza che era venuta e poi se ne andrà, come tutti gli altri.
-Senti, Logan. Sono stata fidanzata, e, per quanto mi riguardi, la cosa non è andata molto bene. Mi sono promessa di non pensare a nessun ragazzo, almeno non “In quel modo”.  E io faccio fatica a non pensarti, “In quel modo”.
-Cercherò di non pensarti “In quel modo”. Okay?
Le parole di Diana, in realtà mi colpirono. Anche, se prima, ho scritto che non né ero innamorato.
Si, un po’, almeno per un minuto, ho pensato a lei “In quel modo”.
Ordinò una cioccolata, anche io.
Scottava, e nel frattempo che si raffreddava,  parlammo un po’.
-E se io ti pensassi “In quel modo?”.
-Beh, credo che ormai è fatta. Non né usciresti più.
-E tu, come mi pensi?- Chiesi.
-A volte, non penso.  Ma, a te penso. Tanto, troppo.
Bevemmo la nostra cioccolata, poi uscimmo da quel bar.
Per me, c’era troppa confusione. Non mi piaceva, per niente. Troppe persone che rimbombano nella mente, e personalmente, mi fanno venir voglia di urlare.
Anche per lei era la stessa cosa, credo.
-Che bel nome, Diana.
“Diana, let me the one to
light a fire inside those eyes
you been lonely,
you don’t even know me
but I can feel you crying.”
Ricordai  quella canzone, in quel momento.
Non so perché, ma le se addiceva.
  
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