Titolo: Mommy Naru (Mamma Naru).

Autore originale: LilBlue-Hedggie.

Traduttrice: trinh89

Lingua originale: inglese.

Disclaimer: tutti i personaggi di questa fan fic non esistono. I loro diritti appartengono al sensei Masashi Kishimoto, e questa traduzione non è a scopo di lucro.

Pairing: SasuNaru.

Rating: shounen-ai, humor/romance.

 

-Prologo: Il bambino.

 

Onestamente Naruto stava iniziando a chiedersi come riuscisse a cacciarsi in queste situazioni. Certo, lui finiva sempre nei guai, ma riusciva anche ad uscirne fuori. Ma questo era troppo grande. Tutto era iniziato quando il team 7 era andato a incontrare l’Hokage per una missione, se fossero stati fortunati sarebbe stata una missione di classe C. Tutto stava andando così bene! Iruka-sensei stava per assegnare loro una missione di classe media C, classe media! Stavano andando davvero a combattere banditi questa volta! Ma no, Tsunade doveva semplicemente uscire dall’ufficio, con in mano un bambino per di più! Onestamente! Come poteva sapere che il coso si sarebbe proteso verso di lui e lo avrebbe chiamato “Mamma!”

 

Ci fu il silenzio nell’ufficio. Sakura fu la prima a osare a dire qualcosa.

 

“...Quel…quel bambino ha appena chiamato Naruto…mamma?”

 

E accadde di nuovo. “Mamma!”

 

“Sì. Sakura, credo che quel bambino abbia appena chiamato Naruto mamma” rispose Kakashi. “Hai fatto qualcosa che non sappiamo Naruto?”

 

“COSA! No! E anche se fosse perché fra tutte le persone mi dovrebbe chiamare mamma?!”

 

Sakura annuì in assenso, “Come se Naruto potesse avere anche solo un appuntamento e poi quel bambino è troppo carino per avere una qualsiasi relazione con Naruto”.

 

Ed era vero, il bambino era davvero carino. Aveva una chioma arruffata di morbidi capelli color ebano che ricadevano dolcemente su due immensi occhi color cielo. Era un po’ piccolo, almeno agli occhi di Naruto,

 

“Devo contraddirti! Guarda, ha i miei occhi!”

 

Ci fu un altro silenzio come i presenti fissarono prima il bimbo poi naruto. La somiglianza c’era.

 

“Oh, Naruto pensavo tu avessi detto di non conoscere questo bambino”.

 

“Questo non è quello che volevo dire e lei lo sa Kakashi-sensei!”

 

Fu allora che Sasuke parlò per la prima volta, “Detesto interrompervi…qualunque cosa sia, ma non avevamo una missione da iniziare?”

 

A ciò Tsunade sorrise, “Sì, ma non più! Ho una nuova missione per voi ora!”. Camminando verso Naruto scaricò il bambino dimenante nelle braccia del biondo dove questi si accoccolò felicemente contro il petto di Naruto. “Congratulazioni! Sei la nuova madre di questo bambino!”

 

“Cosa?!”

 

“questo bambino è stato trovato prima sui campi di allenamento e abbiamo bisogno di qualcuno che lo guardi mentre troviamo i suoi genitori. Ma quando ho provato a darlo a qualcuno perché si prendesse cura di lui, piangeva. Sembra tu sia l’unico a cui piaci”.

 

“Ma non stava piangendo con te!”

 

“Vero, ma non sembra mai felice, mette solamente su un broncio miserevole per tutto il tempo. Inoltre, io sono l’Hokage; ho cose migliori da fare invece di badare a qualche bambino sperduto”.

 

“Ma-”

 

“Oh sta zitto Naruto! Non è da tutti i giorni poter badare a un bambino così carino!”

 

“Ma Sakura-chan!”

 

“Niente ma Naruto ora lasciamelo tenere. Sono sicura che preferisce di più me, non penso nemmeno che tu lo stia tenendo nel modo giusto”.

 

Prendendo gentilmente il bambino dalle braccia del biondo si fermò per vedere se ci fosse qualche reazione. Il bimbo tirò un po’ su col nasino alla perdita della sua ‘mamma’, ma sembrò abbastanza a suo agio fra le braccia di Sakura per il momento. “Allora, qual è il suo nome Hokage-sama?”

 

“Beh, pensiamo sia Toppuu perché è ricamato sulla sua felpa”.

 

“Non vuol dire bufera, o qualcosa che ha a che fare con la natura? E una bufera è una tempesta o qualcosa del genere giusto?”

 

“Sì, un improvvisa e violenta raffica di vento, come il tuo nome Naruto, vortice”.

 

“Questo descrive alla perfezione l’usuratonkachi”.

 

“Cos’hai detto bast-”

 

“Non davanti al bambino Naruto!”

 

 “Volevo dire- spigola!”

 

Sasuke sbuffò, “fra tutte le cose che potevi dire te ne sei venuto fuori con questo. Quel bambino dev’essere idiota quanto te”.

 

“Non fare così Sasuke-kun! Toppuu è un bambino intelligente, perché non provi a tenerlo?”. La rosa avanzò verso il compagno lunatico e piazzò il bimbo fra le sue goffe braccia. Sasuke abbozzò lo sguardo sul bambino e il bambino lo ricambiò. Aspettate un minuto; il bambino gli aveva appena ghignato? Poi dal nulla Toppuu iniziò a tirare su col naso e gli occhi si fecero acquosi fino a che non scoppiò in un pianto rumoroso.

 

Precipitandosi in avanti Naruto spinse Sasuke da parte e prese il bimbo fra le sue braccia facendo smettere all’istante il piangere di Toppuu. “Lo sapevo! Sei talmente irritante che persino i bambini piangono quando vedono la tua faccia!”. Vedendo che veniva ignorato Toppuu tirò pietosamente su col naso e agitò le braccine verso il volto del biondo.

“Mamma?” Naruto smise la sua discussione per rivolgersi al bambino. “Non sono a tua mamma piccolo”. A questo punto gli occhi di Toppuu sembrarono diventare ancora più grandi e acquosi allo stesso tempo. La risoluzione del ragazzo svanì velocemente alla vista di quegli occhi. “Oh va bene, immagino tu possa chiamarmi mamma. Allora che ne dici se andiamo a casa Toppuu-chan?”. Naruto sorrise all’ora altrettanto sorridente bambino e si avviò verso la porta.

 

Sasuke rimase semplicemente a guardare, quel bambino…non poteva averlo fatto di proposito? Nessun bambino era così intelligente. No, era semplicemente stata un’impressione.

 

Da lì a poco Sasuke avrebbe scoperto che quel bambino gli avrebbe causato un bel po’ di guai nel prossimo futuro.

 

Continua…