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Autore: Astriderea    10/12/2013    2 recensioni
Avevo i brividi lungo tutta la schiena...
'' Suona ancora'' pensai..
Ma prima che me ne potessi rendere conto la luce era sparita, l'aria era fredda e li sul tempio...il buio.
Rimasi rannicchiata su quella poltroncina piena di polvere con la testa sulle gambe, come poteva essere tutto già finito ?!
E i castelli? Le fiabe? E quel bacio?....Si quel bacio...
Ora come farò a sentirlo dentro?
Ora chi mi abbraccerà l'anima?
Io ero li, ma tu non c'eri più.
Ti sei accorto almeno di ogni lacrima versata ad ogni nota?
Quella canzone...
Non avrei mai voluto sentirla quel giorno, non in quel modo e soprattutto non cantata da lei...
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Threesome, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
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Durante la notte mi svegliai svariate volte, non riuscivo proprio a dormire, pensavo: cosa può avere mai quel ragazzo,
da attirare tutti col suo fare cosi sfacciato?
Pensando mi riaddormentai, cosi mi svegliai che erano le 9,00, ed insieme a me Sarah, le altre dormivano beatamente.
Ci preparammo e uscimmo di casa facendo il massimo silenzio, e la accompagnai a lavoro, dopodicchè mi precipitai verso il locale.
Arrivata li ebbi un'inaspettata sorpresa: vidi uscire in modo furtivo la cantante della sera prima, che, prima di andarsene baciò il proprietario del locale;
non sapevo più che fare, ero bloccata dall'imbarazzo ma, mi diressi li comunque, bussai, ed il proprietario mi fece entrare con la sua faccia che parlava da sola,
si leggeva chiaro e tondo "Ho scopato come mai in vita mia!".
Beh almeno lui aveva fatto qualcosa di interessante quella notte!
Fortunatamente mi diede il numero del chitarrista ed il nome della band: "Acid Rain".
"Acid rain eh... beh almeno qualcosa di stupido e scontato lo hanno." Pensai.
Camminando verso casa, mi rituffai nello shopping natalizio più sfrenato;
avevo trovato un negozietto davvero carino che vendeva oggetti vintage, anni 70', sicuramente li dentro avrei trovato qualcosa per le ragazze.
Guardandomi in giro trovai un carillon davvero carino: era giallo con tanti ornamenti e pietre con dei cavalli ed una melodia dolcissima.
Mentre camminavo verso la cassa, un ragazzo: alto e bruno, mi si buttò improvvisamente addosso, facendo cadere ciò che avevo tra le mani.
Non ci potevo pensare, il carillon era rotto in due pezzi sul pavimento;
lui aveva un'espressione smarrita che subito dopo aver visto la mia delusa, tornò normale e rassicurante.
Si alzò in piedi ed aiutò anche me ad alzarmi, vedendo ciò che aveva combinato si offrì di pagare il danno e di comprarne uno nuovo,
anche dopo i miei insistenti rifiuti.
Uscimmo dal negozio, e cosi gli proposi di andarci a prendere una cosa insieme, ma lui di tutta risposta mi chiese dove abitassi,
e subito dopo disse "Non prendere impegni per stasera, ti vengo a prendere li, a dopo".
Non riuscii neanche a rispondere che già era fuggito alla velocità della luce.
"Questa città è piena di tipi strani." Pensai.
Tornai a casa e diedi il numero ad Aurora, che subito organizzò tutto;
Quel sabato sarebbe stata la data prefissata, cosi avremmo avuto il tempo di provare tutte le canzoni necessarie per riempire una serata.
Intanto pranzando, raccontai tutto ciò che era successo quella mattina, e le ragazze mi ascoltavano, guardandomi stupite,
Valeria puntualizzò subito: "Dobbiamo subito aiutarti per stasera!".
"Ma dai! Penso che scherzasse! Come si può essere cosi matti da invitare ad uscire una ragazza appena conosciuta?!" Risposi.
"Beh tu ti preparerai comunque per qualunque evenienza, cara!" Risposero in coro.
Anche Sarah aveva una novità, c'erano sviluppi interessanti tra lei e la ragazza che le piaceva, nonchè compagna di lavoro.
Si... come dire... era sessualmente curiosa!
Ma noi la appoggiavamo qualunque cosa volesse fare.
Cosi ci disse che il giorno dopo sarebbe venuta a cena da noi, cosi da potercela presentare.
Eravamo tutte entusiaste, e speravamo che finalmente la ruota stesse girando a nostro favore.



   
 
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