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Autore: Halloween_    10/12/2013    2 recensioni
{Raccolta di cinque One-shot ~ Crack!Parings ~ Possibile OOC ~ Shirou Fubuki e…}
Ed eccomi qui con una raccolta, yeah~
Saranno cinque one-shot per altrettante crack different, ma l'unico punto in comune sarà proprio Shirou; spero possano piacere c:
~.~.~.~.~.
1# Maybe, one day… {Fuusuke*Shirou}
2# Under the Rain. {Haruya*Shirou}
3# Thank you… And goodbye. {Akio*Shirou}
4# Seven years. {Hiroto*Shirou}
5# Begin again. {Ryuuji*Shirou}
.~.~.~.~.~
Beh, non mi resta che darvi appuntamento all'interno in caso v'interessi questa pazzia di raccolta❤
Kuro❄
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Shawn/Shirou, Sorpresa
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Walking on Air


Under the Rain.

Diluviava quel giorno e non accennava a smettere, quasi fosse un grave reato cessare di riversare acqua anche solo per cinque dannati minuti.
Colto dalla pioggia improvvisa, aveva fatto appena in tempo a rifugiarsi in un parchetto pieno zeppo di giochi per bambini, e per fortuna aveva rimediato un “tetto” per ripararsi: una casetta di plastica alta metà di lui.
Stringendosi di più le ginocchia al petto in cerca di calore sbuffò, osservando il fiato condensarsi in una nuvoletta sotto il suo naso; sentiva freddo -e non solo perché era bagnato come un pulcino-, ma si gelava in quella giornata piovosa di pieno autunno.
La sera precedente era, finalmente, riuscito a fuggire da quel posto.
Aveva colto al volo l’occasione che gli si era presentata e agito d’impulso senza pensare, come suo solito, però ora come ora si trovava nei casini fino al collo.
Non aveva… Nulla.
«Che ci fai lì?»
Sobbalzò dalla sorpresa e dimentico del luogo fece per alzarsi, ricevendo una sonora capocciata dalla casetta.
«Che male!» sbraitò tenendosi la zona colpita, quando si girò per urlare improperi a chiunque avesse osato fargli prendere un simile infarto, ma rimase senza fiato e scordò ogni arrabbiatura.
Un ragazzo, di circa la sua età, lo fissava con un paio di occhi grandi e grigiastri tanto dolci quanto tristi; sorrideva gentile mentre i capelli argentati erano mossi placidamente dal pungente vento che aveva preso a soffiare.
Doveva avere una faccia da ebete perché poco mancò che lo sconosciuto scoppiasse a ridergli in faccia, ma, comunque, un risolino non gli sfuggì suscitando le ire del ragazzo nella casetta «Non ridere!» disse aggressivo, ricevendo un’altra botta quanto tentò di mettersi in piedi. Di nuovo.
«Ehi, ti sei fatto male?» chiese preoccupato l’albino, ma all’occhiata furente dell’altro tacque; aveva già inquadrato l’orgoglio smisurato e l’impulsività di quel ragazzo dai capelli rossi. Avrebbe potuto tranquillamente paragonarlo a un incendio divampante; quindi alla fine optò per un approccio differente «Io sono Fubuki Shirou. E tu?» chiese.
Il ragazzo studiò con diffidenza quella mano tesa, non si fidava mai delle persone figurarsi di un tizio che vedeva per la prima volta in vita sua! Però, quel sorriso e quegli occhi trasmettevano un tepore così piacevole che lo attirava, spingendolo ad afferrare quella pallida mano protesa verso di lui.
Beh, peggio di così non può comunque andare, si disse mentalmente così strinse l’arto; era fresco e diverso dalle sue mani perennemente calde, un contrasto perfetto.
Avrebbe potuto tenere quella mano per l’eternità, non voleva lasciarla ma tutto ha una fine e così anche quel contatto terminò.
Mise su il sorriso più strafottente di cui era capace, e mascherò il dispiacere, «Nagumo Haruya, diciotto anni, orfano e senza un tetto sulla testa.» fu la sua presentazione.

«Sono tornato!»
Fece appena in tempo a chiudere la porta che Shirou sentì un peso posarsi –senza delicatezza- sulle sue spalle magre; un attimo dopo una coppia di mani lo fece voltare, mentre un paio di occhi ambrati catturava i suoi grigiastri.
Sorrise sornione il rosso «Bentornato, Shirou.» biascicò prima di spingere il più grande contro la porta dipinta in bianco, carina nella sua tenue semplicità. Nagumo era più alto del Fubuki, quindi gli risultò facile bloccarlo e sfilargli in un gesto secco il cappotto lungo che scivolò a terra accasciandosi ai piedi dell’argenteo.
«Haruya no-».
Parole, parole e parole!
Shirou non faceva altro che parlare in quelle situazioni ma Nagumo era ostinato e maledettamente innamorato. Per questo lo zitti con un bacio, forzò le labbra del più grande per permettere l’accesso alla sua lingua che stuzzicò dispettosa quella di Fubuki; intanto si gustava la sorpresa dipinta sul viso niveo e gli occhi spalancati dell’argenteo mentre i suoi li teneva socchiusi, risultavano quasi taglienti e offuscati dal piacere di quel contatto.
«Haruya!» il rosso fu spinto via da un arrossato –oltre che affannato- Shirou che, rapido, raccolse il cappotto per non incrociare ancora le ambre dell’altro «Guarda! Hai rotto un bottone.» disse sconsolato notando il pezzo di filo penzolante.
Anche Nagumo raccattò qualcosa dal pavimento «Tieni.» porse il bottone che scivolò nella mano fresca dell’argenteo. Non si sfiorarono. Abbozzò un piccolo sorriso colpevole «Se vuoi, posso ricucirtelo io.» si grattò imbarazzato la nuca.
E il sorriso tornò sul viso di Shirou, non sembrava più così arrabbiato come poco prima «Va bene.» abbandonò il capo d’abbigliamento in mano al rosso e fece per andarsene.
«Ehi, dove vai?» domandò stupito Haruya.
«Mi pare ovvio, è ora di cena.» scrollò le spalle «Ah, se non ripari il danno niente cibo.» aggiunse sorridendo candido come suo solito.
Nagumo si mise immediatamente all’opera perché quando voleva Shirou sapeva essere un vero stronzo e maledisse il momento in cui aveva incontrato quel ragazzo. Ma subito si pentì perché non era mai stato così felice come in quei momenti.


«Ahi!».
«Dammi il dito, che ti metto un cerotto. Haruya però potevi anche dirmi che non sai cucire.».
«Ma mi sono punto solo un paio di volte! Che noioso che sei certe volte!».
«Sì, per dito… E porta un po’ di rispetto, io ho tre anni in più di te. Inoltre, per il prossimo anno e mezzo sei sotto la mia responsabilità.».
«Sì, sì, lo so non c’è bisogno me lo ricordi sempre, e comunque non credere che me ne andrò, finito quell’anno e mezzo. Shirou, io non ti lascerò mai.».
«Vedremo…».
«T’innamorerai di me, stanne certo Shirou.».











{Angolo di una Festa}
Buonasera a tutti, gente del fandom di IE~
Ammetto che sono a dir poco felice perché il primo capitolo ha ricevuto ben cinque recensioni e tutte positive, non posso far altro che pregare di andare avanti così e dare del mio meglio *^*
Grazie a tutti coloro che hanno anche solo letto ❤
Passiamo alla coppia di questa seconda shot… Nagumo e Shirou non sono pucci? Andiamo, Nagumo in fondo -molto fondo e si deve scavare bene, bene- può anche essere un tenerone! c":
Piccoli chiarimenti: Nagumo è scappato dal Sun Garden, l'orfanotrofio dove stava e finché non compie vent'anni (diventando quindi maggiorenne per le leggi giapponesi) sarà sotto la tutela di Shirou perché quel ragazzo ha un cuore d'oro.
Spero vi piaccia, sia chiara e che io non abbia scritto cavolate… In caso di errori non esitate a farmeli notare, mi raccomando uwu
La mia idea iniziare era aggiornare dopo una settimana, ma siccome giovedì parto e torno domenica i miei piani sono andati a quel paese -domani devo aggiornare un'altra raccolta-, quindi sono finita a pubblicare oggi ma va bene lo stesso~
Lo studio mi attende a braccia aperte çwç
Alla prossima❤

Kuro
   
 
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