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Autore: watsoniall    11/12/2013    1 recensioni
'Passa mai?'
'Che cosa?'
'Il dolore. La mancanza.'
'Oh. No,mai. Forse sbiadisce un pò, ma non se ne va mai del tutto.
'E allora che si fa?'
'Ci si abitua.'
'Ci si abitua?'
'Si. Si accetta la situazione. Ma è un pò come perdere un arto; si impara a vivere senza,ma si sa, non ricresce col tempo.'
'Si sopravvive,insomma.'
'Si,esatto. Si sopravvive.'
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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 Ci si abitua a tutto quando non rimane più niente.

 

 

 

 

Mancavano solamente cinque minuti al suono dell’ultima campanella dell’anno scolastico, la campanella che avrebbe dato il via alle vacanze  estive, ed io riuscivo a pensare solamente che quella sarebbe stata la prima estate senza lui.

Lui che era stato il mio primo eroe, il mio primo migliore amico, il mio primo amore.

Niall.

Era ritornato in Irlanda con i suoi genitori, e malgrado nessuno di noi due lo volesse, ci siamo lasciati.

La nostra era stata una relazione di quelle che sarebbero potute durare per secoli. Una relazione fatta di abbracci, baci e risate.

Lui era il mio migliore amico, anzi, il mio unico amico. A parte mio fratello, forse.

Sopravviverò.’ Pensai quando partì.

‘Sopravviverò un cazzo.’ Mi ritrovo a pensare ora.

 

*driin driin*

 

La campanella suonò ed io non potevo desiderare di peggio.

‘Questa sarà un’estate di merda.’ Pensai mentre uscivo dalla scuola.

Tutti i ragazzi erano felici.

Quelli del quinto piangevano e ridevano nello stesso tempo.

Le matricole sembravano felici, ma forse non lo erano.

E poi c’ero io.

Isabelle Payne.

Una ragazza fragile, timida e sola.

Capelli castani e, a differenza degli altri componenti della famiglia, occhi azzurri.

Ho sempre pensato che l’unica cosa bella del mio corpo fossero gli occhi, ma da quando vidi quelli di Niall mi ricredetti. Occhi azzurri come il mare. Perfetti.

 

Ero quasi arrivata a casa quando una qualcuno mi chiamò.

‘Izzy!’

Era Liam, mio fratello.

‘Hey, su con la vita, è estate!’ disse abbracciandomi.

Accennai un sorriso. ‘Un estate di merda.’

Liam mi fulminò con lo sguardo. ‘Sai che non amo quando dici le parolaccie.’

‘Scusa perfettino del cazzo.’ Dissi ridendo.

‘Meglio che incominci a correre,Iz.’ Esclamò mio fratello sorridendo.

Risi ed incominciai a correre con lo zaino che pesava un quintale.

Liam però mi raggiunse e mi strinse n un caloroso abbraccio. Lo amavo quando faceva cosi.

Eravamo ormai davanti casa nostra, quindi decidemmo di entrare.

‘Ciao mà!’ urlò Liam buttando lo zaino a terra.

‘Ciao mamma!’ ripetei io chiudendo la porta.

Nostra madre ci raggiunse in corridoio sorridente.

‘Bentornati tesori!’ disse dandoci un bacio sulla guancia a testa. ‘Potete venite un attimo in cucina?’

Annuimmo  entrambi ed entrammo in cucina.

C’era una donna adulta, avrà avuto cinquant’anni ma ne dimostrava dieci in meno.

Era molto bella. Magra, mora e abbastanza alta.

Accanto a lei c’era un ragazzo castano girato di spalle, avrà avuto circa la mia età.

Appena si accorse che eravamo nella stanza si voltò e sorrise. Oh, ma il suo non era un sorriso come gli altri. Era uno di quei sorrisi che potrebbe finire le guerre e curare il cancro. Il mio invece era solamente un sorriso falso, messo come scudo.

E i suoi occhi…oh, i suoi occhi. Erano di un celeste più chiaro di quello del cielo. Per la prima volta, da quando vidi quelli di Niall, pensai che quelli fossero  gli occhi più belli del mondo.

‘Ragazzi, la signora Tomlinson è venuta a farci visita. Si sono trasferiti qui ieri, saranno i nostri  vicini.’ Disse mia madre sorridendo. ‘E lui è Louis, ha la vostra stessa età. Non conosce nessuno qui, quindi mi piacerebbe se vi conosceste.’ Continuò.

Louis diventò tutto rosso, ma sorrise.

‘Io sono Liam.’ Disse mio fratello sorridendo e andando vicino a Louis. Gli mise una mano sulla spalla. ‘Per me possiamo incominciare a conoscerci anche ora, giocando alla playstation.’ Continuò ridendo.

Louis scoppiò in una buffa risata e mi si fermò il cuore.

‘Per me va bene.’ Disse il ragazzo continuando a ridere.

‘Perfetto, mamma, noi andiamo di sopra.’ Annunciò Liam ridendo e facendo cenno a Louis di seguirlo.

Prima di uscire dalla stanza, Louis mi guardò.

‘E tu? Come ti chiami?’ mi chiese.

‘Isabelle, ma per gli amici Izzy.’ Risposi sorridendo. Ero in imbarazzo.

‘Ed io posso chiamarti Izzy?’ chiese.

‘Vedremo.’ Risposi.

Sorrise ed uscì dalla stanza.

Mia madre e la mamma di Louis stavano ridendo tra loro.

Sbuffai. ‘Vado in camera mia.’

Salii le scale e pensai a Louis.

 

Avete presente i Beatles? Poi ce l’avete presente le mani in aria ad un concerto? Una bottiglia d'acqua dopo aver sudato? Il giorno prima del tuo compleanno? Le speranze? Il mare calmo? Avete presente una torta fatta in casa? Un goal ai mondiali? I bambini? L'amore platonico? I baci proibiti? Andare sui pattini, andare a ballare, andare a cena fuori e fingersi cresciuti? I Simpson? L'America? I telefilm? La torre Eiffel, il ponte di Brooklyn,il Tower Bridge? L'estate? L'abbronzatura? ­ Harry Potter? Una giornata positiva? L'attesa delle feste? Cantare? Correre? Prendere l'aereo? Il Week-End?

Ecco. Lui era di gran lunga superiore.

  
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