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Autore: scrittrice in canna    11/12/2013    2 recensioni
Raccolta a tema natalizio.
Niente scherzi, solo tiva e fluff.
Una OS alla settimana tutti i lunedì fino al 6 Gennaio.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Non c'è due senza tre

(o forse sì)

 
Un bambino dai capelli color biondo cenere e gli occhi verde smeraldo corre verso la madre mimando un aereoplanino con le mani, corre intorno alle gambe della donna e poi si mettere a correre in cerchio vicino al divano del salotto continuando a fare versi con la bocca, poi si ferma e dice: “È un aereo giocattolo! Sono sicuro che è un aereo giocattolo!” la madre lo guarda sorridendo, lascia le sue decorazioni e prende in braccio il bimbo di appena cinque anni, poi annuncia con voce dolce: “Lo saprai solo a Natale! Forza aiutami a mettere gli adesivi sulle finestre.” Al piccolo d’illuminano gli occhi e stringe forte il collo della donna: “Mi piace decorare casa con te, mamma.”
 
“Tony, Tony… Ehi, svegliati!” il ragazzo si sveglia di soprassalto, cerca di capire da che direzione viene la voce che l’ha svegliato, come non averci pensato prima? Si chiede quando realizza che era stata la sua collega della scrivania di fronte alla sua, le sorride ancora mezzo addormentato, poi riesce a biascicare qualcosa: “Mi... ero appisolato solo un istante, tutto apposto. È già il momento di andare a casa?” la ragazza alza la manica sinistra, guarda l’orario e scuote la testa. “Sono ancora le undici e mezzo.” Aggiunge.
“Ma andiamo! È la vigilia di Natale, cosa avrà Abby  di tanto importante da dirci proprio a mezzanotte?!” Tony è alquanto irritato, vorrebbe solo tornarsene a casa
“Non so, certo a me non fa né ghiaccio né caldo ma…” viene bruscamente interrotta: “Né freddo né caldo, Ziva. Che è doppiamente sbagliato perché il detto dice: ‘né caldo né freddo.’…”
“Comunque sia, a me non importa molto della vigilia di Natale, insomma non l’ho mai festeggiato! Perché tutto ciò dovrebbe coinvolgere anche me?”
“Non ti vorrai tirare indietro David, ormai resisti con noi!” dice lui tirandole una pallina di carta sulla scrivania.
“A proposito di resistere tutti insieme… che fine ha fatto McGee? E Gibbs? Insomma, dove sono tutti?!” urla Ziva adirata.
“Dovevano dare un amano a Abby, a quanto pare sarà una sorpresa solo per noi e per Ducky.” Osserva Tony con aria pensierosa.
“No Ducky non verrà, è stato esonerato per via di un impegno improrogabile.” Nella testa dei due si accende una lampadina: “Allora Abby sta facendo una sorpresa a noi due!” dicono in coro, si squadrano, sentono che ha qualcosa a che fare con la piccola creatura che sta crescendo dentro la ragazza che comincia ad accarezzarsi la pancia che è diventata già abbastanza grande, poi da voce ai suoi pensieri: “Forse sta facendo un regalo a lei.”
“O a lui, sai meglio di me che quando non si sa ancora il sesso si usa il maschile.” La corregge di nuovo lui
“E tu sai che io ho sempre voluto una femmina! Insomma ti sembra che io non sia stanca? Tuo figlio mangia più di te! Ho fame e devo aspettare ancora venti minuti prima di arrivare a casa e affondare i denti nel tacchino che sta preparando tuo padre.” Entrambi si leccarono i baffi pensando al pennuto che usciva dal forno, fumante.
“Io non ce la faccio più, scendo al piano di sotto!” annuncia lui alzandosi violentemente dalla sedia, Ziva tenta di farlo ragionare aggrappandosi al suo braccio: “No, no, aspetta, c’è Matt al paino di sotto!” è vero, il piccolo era tanto entusiasta! Quando i genitori gli avevano chiesto cosa stessero preparando lui disse solo: “Aspettate Natale!” ma quel Natale sembrava non arrivare mai, erano in ufficio da tutta la giornata e adesso si sentono esausti, sanno che dovranno aspettare almeno un altro quarto d’ora prima di scoprire la sorpresa e poter prendere il figlio per andare a casa a mangiare o a dormire, ah la loro casa! Un bell’appartamento nuovo in centro città, non troppo lontano dal Navy Yard e abbastanza grande per una famiglia di quattro persone, quanto rimpiangono il loro letto comodo e caldo, il desiderio di prendere baracca e burattini e sgomberare è forte e proprio mentre stanno entrambi per chiamare l’ascensore vedono che magicamente questo si apre e, abbassando lo sguardo, notano un bimbo bassino che, con un gesto della mano, invita i genitori ad entrare e loro ubbidiscono, sono i dieci secondi più lunghi della vita di Ziva che non riesce a pensare ad altro che alla sua stanchezza.

Arrivati in laboratorio li attende un grande albero verde  con sotto tre o anche quattro pacchi regalo, Tony sorride incosciente ma meravigliato, Matt osserva la scena di sua madre che si ritrova a guardare i regali come fossero la cosa più bella del mondo, controlla dei cartellini riposti sopra ad ogni pacco e ognuno riporta il suo nome scritto in bella grafia, sicuramente merito degli amici di Abby e Gibbs in giro per i negozi specializzati, senza rendersene conto Ziva si mette a scartare il primo pacco: un vestitino rosa, nell’altro pacco una fascia per neonati, di quelle da mettere sulla testa, poi un paio di scarpette che ricordano quelle da ballerina e in fine un biglietto:

Ciao Mamma,
Sono Mattew, Tim mi ha aiutata un po’ a scriverti questo biglietto.
Ti ricordi quando avete visto il mio futuro fratellino la settimana scorsa e non avete voluto sapere se era una sorellina o un fratellino? Ecco, nonno Ducky se lo è fatto dire di nascosto e sono usciti con Abby a prendere questi regali. Sai è una sorellina, come volevi tu! Io avrei preferito un fratellino, però mi piace anche così!


Tony legge da sopra la spalla di lei cingendole la vita, entrambi con gli occhi colmi di lacrime di gioia. Dopo un po’spuntano tutti dal corridoio per fare le congratulazioni, Ziva dice tra i singhiozzi: “Sappiate che al terzo figlio se mi dite il sesso vi pianto una carta di credito in un occhio! A tutti!” tra le risate generali il ragazzo che la stava abbracciando rabbrividisce: terzo figlio? Ok -si dice- incoraggiamola, per ora.
 

12 mesi dopo

La bambina osservava tutto quello che la circondava con i suoi occhi vispi che guizzano da un lato e dall'altro della stanza, ma è stanca e si attacca al seno della madre per riuscire ad addorementarsi. Ziva le carezza leggermente i capelli chiari: -si dice- ha proprio i suoi capelli, ma si sa, con il tempo scuriranno, non possono essere tutti e due sue fotocopie! 
Tony entra di soppiatto e appoggia la porta con delicatezza, si siede sul letto e comincia a contemplare sua figlia che, avendolo sentito, spalanca gli occhi e si butta contro di lui, ha solo sette mesi ma è già molto affezionata  al padre.
"Come mi avrà sentito?" chiede lui cullandola
"Hai la grazia di un cammello in una cristalleria." rispose lei piano
"Al massimo di un elefante e non è vero, ho fatto piano, siete voi due ad avere i sensi da ninja!" ZIva ridacchia, si scambiano un bacio a fior di labbra, in quel moento arriva Mattew con iun aereoplanino in mano: "Papà, guarda che ho trovato!" lui sorride un po' per essersi sentito chiamare papà, un po' perchè quello era l'aeroplano di quando aveva cinque anni e che sua madre gli aveva comprato per Natale. Il piccolo si butta addosso alla madre. Quale regalo più bello per Natale potevano avere Tony e Ziva se non i loro figli?
 
scrittrice in canna's corner
lo so, lo so, dovevo aggiornare lunedì, ma non sapevo come sviluppare la storia, giuro! VUOTO TOTALE!
Non chiedetemi da dove ho preso questa perchè giuro che non no so! XD 
Bene, dopo aver constatatò che sono una frana con gli aggiornamenti organizzati direi che ci possiamo vedere settimana prossima. Anche perché il PC reclama una caricabatterie e io un letto.
Quindi buona notte a tutti! 
vostra 
scrittrice in canna
 
 
 
   
 
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