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Autore: IrishBreeze    11/05/2008    0 recensioni
La parola asessualità definisce la mancanza di esperienze di attrazione o desiderio sessuale. Non è chiaro se si tratti di una disfunzione sessuale oppure di un vero e proprio orientamento sessuale. /// Shonenai Ai accennato, ma per niente centrale.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“E’ arrivato Tommy! Ehi!”

Elias girò la testa e vide Tommy che avanzava al loro tavolo, a quell’ora occupato solo da lui ed Eline. Tommy era una brava persona, ma al momento, strano a dirsi, gli interessava poco anche di lui. Prima aveva ballato un po’ con lei. Aveva fatto qualche mossa strana e buffa, e lei gli aveva sorriso. Lui aveva provato a dirgli che beh, ci vediamo dopo, ti offro da bere, ma chissà poi se lei lo aveva sentito. Aspettava il dopo, semplicemente. E scrutava la pista da ballo.

“Ragazzi. Che bolgia, stasera. Quei tizi che suonano sono bravi, eh?”

Elias guardò meglio Tommy. Aveva un largo sorriso stampato in faccia e sembrava piuttosto brillo. Indossava occhiali da sole a mezzanotte e mezza. Era un idolo, ed Elias lo apprezzava.

“Fuuuh, che caldo. Non ballate voi due? Dove sono gli altri?”

“ A ballare. Io ed Eline siamo stanchi e abbiamo preso due birre. Vuoi?”

Tommy accettò e si sedette accanto ad Eline.

“Ballavi anche tu El? Non sembri il tipo da balletti, per dire.”

Eline scoppiò a ridere. “Perché Jakob ti sembra tipo da balletti? Questi ballano solo quando hanno qualche mira”

Elias ammirava il rapporto di Eline e Jakob. Erano tutti e due gelosi da morire, e non facevano altro che scordarsene.

“Ah ah, vedo. Tu chi ti sei preso, El?”

Elias indicò la ragazza che ballava di fronte al palco, agitando le braccia e i fianchi. Vedendola così, gli venne voglia di prenderla per i fianchi e farla volare in alto, sopra tutti.

“Lei!! Me la sono fatta una volta. Proprio qua, mi pare. E’ stata una bella notte, ha bazzicato in casa mia per una settimana, dopo. Non era male. Ascoltava i Radiohead ed ha pure cercato di istruirmi. Ti ci vedo, Elias.”

E gli tirò una pacca sulla schiena. Eline rideva e diceva che beh, ora non aveva da temere niente e non stare seduto qui come un idiota, vai da lei che se è andata con Tommy verrà pure con te, che sei molto meglio. E Tommy tirò una gran pacca sulla schiena anche a lei.

Erano stati nel locale fino all’ora di chiusura. Jakob aveva ballato fino allo sfinimento, per farsi notare dalle ragazze e per evitare di stare al tavolo insieme a Rebecca. Chissà perché odiava quella ragazza in quel modo feroce.

Ora lui ed Eline erano tornati a casa in macchina, perché Eline aveva avuto il buongusto di non bere. Domani non avrebbero studiato per niente.

Elias voleva tornare a casa a piedi. Sei sicuro, gli aveva chiesto Jakob. Sì sì, sono sicuro, ho bevuto e non voglio andare a dormire ubriaco. Vengo a piedi.

Ma subito dopo la partenza di Eline e Jakob aveva visto Mona che tornava a casa, in macchina anche lei, e si era fatto dare un passaggio. Sì, vado a trovare una mia amica in quel posto vicino a casa tua, sulla spiaggia.

L’aveva lasciato lì, a due passi dalla spiaggia, e poi era tornata a casa.

Vedeva Tommy e lei su quella spiaggia, nudi a parlare dei Radiohead per una settimana. Sembrava una ragazza così carina. Nemmeno lei era resistita alla charme di Tommy, che mette gli occhiali da sole a mezzanotte e mezza. Però non conosceva i Radiohead, quello stupido.

Elias aveva sempre avuto paura, di incontrare un Tommy o una Tommy sulla sua strada e di innamorarsene. Perché beh, cercavano cose così diverse.

Era stato facile, per Elias, amare gli uomini. La sua infinita debolezza, l’inesistente intraprendenza e soprattutto il battito del cuore che accelerava a dismisura quando si trovavano in due nudi in un letto erano qualità altamente apprezzate e poteva così nascondercisi dietro. Ma non con tutti: nella sua vita aveva amato una sola persona.

Ed aveva sopportato tanto. Aveva sopportato troppo ed aveva dovuto lasciarlo. Non aveva mai provato un briciolo di eccitazione, se non quando lo immagina stretto stretto a lui. Ma poi lui arrivava e lo baciava sempre troppo.

Elias correva sulla spiaggia.

Non lo faceva spesso: solo quando aveva qualcosa da dimenticare. E d’altra parte, nemmeno lo faceva per davvero. Si limitava a correre sulla carreggiata, su quell’asfalto bollente di fine giornata, guardando il mare alla sua destra. Immaginando di correre su quella spiaggia. A cento metri da lui, ma infinitamente lontana.

________________________________

Fiù, è finita per fortuna.

Dovevo assolutamente assecondare la mia mania per le inclinazioni sessuali folli, e per quanto mi riguarda considero l’asessualità un vero e proprio orientamento.

In tutta la fafic (titolo compreso) ci sono parecchi riferimenti alle canzoni degli Smiths, ed in particolare a “Pretty girls make grave”, che mi ha ispirata e aiutata tantissimo.

Grazie per l’ascolto

IrishBreeze

  
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