MARY JANE HOLLAND



"Lady of the 'Dam won't
Won't be a slave to the blonde
Or the culture of the popular
(She won't, she won't)
Sing at you, I'll
Fly under radar tonight
Make deals with every devil in sight"
 
A me non interessa nulla di cosa pensa la gente, ma resto comunque colei che volerà in alto e dimostrare quanto valgo. Nessuno e ripeto nessuno mi fermerà: per una sera, vorrei soltanto essere Mary Jane Holland. Colei che si è sacrificata, colei che ha dato e colei che ha amato per davvero; una volta tanto, farsi la guerra non è peccato. Quando sarà il momento, capirete davvero cosa volete nella vita: l’amore non è videogioco con cui poterci giocare quanto vi pare. Io canto per voi, per farvi capire i miei testi: banali o stupidi che siano. Non spaventatevi davanti agli imbrogli, come se fosse un compito di matematica irrisolvibile; non fatevi problemi e né scrupoli per nessuno. Io per una sera, desidero solo essere quella donna: Mary Jane. In realtà, è solo una marijuana che ho fumato ad Amsterdam, diciamo che è stata una mia amica. Colei che mi faceva immaginare l’impossibile, perché penso che noi non dobbiamo mai smettere di sognare: i sogni ci aiutano a vivere. Forse questo lo vale per me, ma non per voi. Io credo che il vivere sia il lasciarsi andare. Ma non sempre capita così, delle volte vedo gente impassibile, ferma; le quali stanno sempre per fatti loro e pensano solo al loro futuro: esse giudicano come se fossi sbagliata per tutti. Io sbagliata? Di certo loro non saranno giusti. La cultura popolare ha dimenticato il vero senso della parola vita: ricordo quando stavo alle superiori, c’era una professoressa di francese che non faceva altro che rompermi le scatole. Ero al quarto e ultimo anno, e non mi lasciava mai in pace e non faceva altro che criticarmi! Solo perché negli anni precedenti prendevo otto, nove, mentre all'ultimo ero calata a sei: non mi fregava niente, perché era lei che era malvagia. Perché invece di aiutare, non faceva altro che criticare il mio carattere, il mio modo di pensare e di vivere la vita. Io sono una ragazza diversa dalle altre, non poteva starla a sentire perché lei non era nessuno: era solo una normale professoressa che voleva criticare un’alunna. A scuola, andavo bene in tutte le materie, mentre solo in francese avevo la sufficienza. Questa stronza, scusatemi la parola, non faceva altro che rovinarmi i consigli di classe. Ma diciamocela tutta, a me non fregava nulla. Il suo giudizio era come acqua fresca, cioè, lei per me non era nemmeno la merda sotto le mie scarpe: non era nessuno; purtroppo, a tutti piace criticare e questo non lo posso mettere in dubbio.
 
"I know that Mom and Dad think I'm a mess
But it's alright, because
I am rich as piss
When I ignite the flames and put you in my mouth
The grass eats up my insides, and my brunette starts to sprout
Introducing, ladies and gentleman, Mary Jane Holland!"
 
Mia madre e mio padre pensano che io sia un pasticcio, e invece; quando diventai famosa, avevano cambiato opinione come se avevano fatto la scoperta dell’America, diciamo che non aveva senso: io ero la loro bambina, appunto “ero”, perché avevano perso le speranze in me ed ora invece no. Purtroppo, sono pur sempre i miei genitori e non potevo mica eliminarli dalla mia vita all'improvviso. Le critiche si accettano, quindi dovevo accettarlo. Sono sempre stata una tipa alla pazzata, nel senso che facevo scelte senza nemmeno pensarci due volte: cosa potevo farci? Purtroppo, questa è una parte di me. Parecchi ricconi per me, sono come il pisciare: nel senso che loro non sono niente, o meglio, ma chi si credono di essere? Con delle banconote verdi in tasca, io non sono meglio di nessuno: sono dell’idea che sulla Terra, sia in vita che dopo la vita, siamo fatti sempre della stessa pasta. Nel popolo, purtroppo, ci sono sempre differenze sociali come ad esempio: perché devo pagare questo, codesto e quello, stesso, medesimo e tale e quale. Mi sembra davvero una gran cavolata, ma pure del perché devo lavorare per vivere? Non ha senso. Dio ci ha donato la vita per vivere, ma non per essere sfruttati come se fossimo schiavi; avrò pur sempre un motivo per vivere, amare, sognare e desiderare: la cosa sbagliata dell’uomo è stato il mio. Nel senso, perché quella cosa deve essere tua? Te l’ha detto qualcuno, per caso? E perché non ce la possiamo dividere? Nel modo che, viviamo tutti felici e contenti? Se per una sera potessi essere Mary Jane Holland, vi dimostrerei davvero la realtà delle cose; ma non posso, perché vuole sempre avere ragione colui che non c’entra assolutamente un cazzo! Ci stiamo facendo comandare come se fossi dei burattini. Io dico che il nostro tenore di vita è sbagliato, perché abbiamo sempre lasciato vincere chi non meritava tra imbrogli e promesse non mantenute, senza ribellarci. E soprattutto, non abbiamo mosso nemmeno un dito; io mi vergognerei.
 
"I think I could be fine
If I could be Mary Jane Holland tonight
I think we’d have a good time
If you’d meet me and Mary Jane Holland tonight"
 
Abbiate fiducia in me, io sono colei che ha creato l’album che passerà alla storia: ARTPOP. Credo nella vittoria, e non mi arrenderò affinché non avrò giustizia!
Una dannata sera, chiedo tanto? Mary Jane è la regina della vittoria, perché l’erba mi aiuta a comporre testi speciali come quest’ultimo singolo che vi sto descrivendo. Avete visto che profondo significato ha esso? Non vi meravigliate, questo è solo il pensiero della vostra Gaga; non ho intenzione di spaventarvi: quello che voglio dirvi è svegliatevi figli miei, cercate di aprire gli occhi e vincere le vostre paure più  nascoste. Infine, se incontrate me e Mary Jane Holland contemporaneamente, ciò significa che sarete i Littlemonsters più fortunati dell’intero universo!
 
Un bacio,
Lady Gaga



Spero che in questo singolo, io sia riuscito a farvi capire che essere comandati è una cosa davvero disgustosa. Spero vi abbia anche colpito, ciao!