Diario di una secchiona asociale
17|12|13
Caro diario,
Povera, piccola Lily.
Quando andavo da lei ho sempre pensato che il padre fosse un gran lavoratore e non l’avessi mai visto per caso, non credevo che proprio non ci fosse.
Ho scoperto che c’era qualcosa che non andava quando ho trovato Lily intenta a scrivere una lettera, indirizzata a suo padre, che si è affrettata a chiudere al mio arrivo.
Ho deciso di non chiederle niente per non impicciarmi, ma quando la signora Faraday è rientrata le o chiesto dove fosse suo marito.
Lei, alla domanda, è rimasta spiazzata, e mi ha fatto cenno di parlare in privato.
Mi ha spiegato, lontano dalle orecchie della piccola bambina, che il padre era morto in un incidente stradale quando era molto piccola, tanto da non ricordare nulla.
Infatti, ogni mese, la bambina scrive una lettera al padre, che crede sia ancora vivo da qualche parte.
Io sono rimasta totalmente scioccata, e ho fatto le mie più sentite condoglianze alla signora Faraday, che mi ha chiesto un piccolo favore: non dire niente a Lily.
Le ho chiesto dove tenesse le lettere, e mi ha risposto che sono tutte consegnate al mittente, a Rose Street 66: il cimitero.
Povera, piccola, tenera, dolce, stupenda, Lily!!!!
Lettera di una bambina fantasiosa
Caro papà,
Oggi è venuta Valery, come al solito, ormai.
Pensa che poco tempo fa abbiamo litigato, ma si è risolto tutto grazie all’aiuto di Alex, che bello quel ragazzo!
Non preoccuparti, papà, è grande e non è il mio principe azzurro, ma è di certo il principe di Valery, ci vuole solo una scrollatina.
Mi ha proprio confessato, domenica, che a lui piace molto Valery, ma sembra che lei non l’abbia ancora capito.
Però tu quando torni, ormai manchi da tantissimo tempo, e non rispondi mai alle mie lettere, non è che mi odi e non mi vuoi bene?
Perché, sai, tu mi manchi molto, tanto, molto.
Spero di sentirti un giorno, perché sto cominciando a credere che tu non mi risponderai mai più.
(A.A.)
Non ho avuto propri tempo!!!