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Autore: _crazy_mofos    18/12/2013    2 recensioni
Non mi potranno mai restituire la mia migliore amica.
Non mi potranno mai restituire mio fratello.
Due anni dalla morte di Johanna Jonson.
Un anno dalla morte di Jack Smith.
Adesso sono la cattiva ragazza di Bradford, come mi definiscono...ma sono solo parole, non me ne frega niente.
A meno che non arrivi lui...
Scombussolerà tutto, di nuovo, come aveva fatto due anni fa, troppo tempo per me.
Tempo che ormai bisogna cancellare, dimenticare, ma sarà dannatamente difficile se lui sarà di nuovo qui.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: CAPITOLO A RATING ROSSO.

Capitolo due.

Abyss of darkness.

"Sono tornata", urlai per farmi sentire, ma come al solito la casa era vuota, non c'era nessuno, erano tutti a lavoro.
Mia madre faceva la Psicologa, mentre mio padre era un Fisioterapista di grande importanza.
La casa era buia, mi affrettai a salire le scale e raggiungere la mia stanza,buttando poco delicatamente il mio zaino per terra.
Doveva essere una giornata come le altre , invece, ecco la goccia che fece traboccare il vaso. LUI.
Non riuscivo a pensare decentemente, troppe domande mi frullavano per la testa e in quel momento volevo gridare , per reprimere almeno un po di rabbia che contenevo dentro di me.
Perché era tornato? Cosa voleva?
Mi buttai a peso morto sul letto ad una piazza e mezzo e presi il mio cellulare per poter inviare un messaggio a Lizzie.

"Digli al preside che non mi sentivo molto bene ,e che sono ritornata a casa."
Inviai il messaggio velocemente, mentre composi il numero della persona che poteva farmi dimenticare anche quei pochi minuti d'inferno.
Uno squillo, due squilli, al terzo rispose.
"Ehi Moon" Rispose con voce roca, come suo solito.
Sorrisi impercettibilmente, quel ragazzo aveva il potere di rendermi felice anche per poco.
"Ho casa libera, vieni. Ho bisogno di distrarmi."
"Arrivo subito!" e riattaccò.
Amavo quel ragazzo, facevo il possibile per me, si liberava dai suoi impegni soltanto ed esclusivamente per rendermi felice.
Mi alzai dal letto per raggiungere la cucina e sgranocchiare qualcosa, ma il campanello suonò, costringendomi ad abbandonare la mia ricerca.
Mi avvicinai alla porta, sbirciando dalla finestra chi potesse essere.
Sorrisi ed aprì la porta, trovandomi davanti in tutto il suo splendore, il mio migliore amico, nonché scopamico, buffo vero?
Non gli lascia il tempo di aprire bocca, che lo tirai per un lembo della maglietta, portandolo vicino al mio petto e baciandolo con foga.
All'inizio rimase sorpreso, ma poi si lasciò andare ha quella voglia irrefrenabile di assaporare ogni centimetro di pelle. Le nostre lingue si cercavano ininterrottamente, senza mai staccarci per prendere aria.
Mi spintonò sulla parete del corridoio, prima di stuzzicare ripetutamente il mio collo scoperto dal maglione. Incominciò a succhiarlo, morderlo, leccarlo, lasciandogli baci umidi fino alla spalla, facendomi ansimare ripetutamente.
Premette le sue mani sulle mie cosce, anche esse nude, coperte soltanto da un pantaloncino, alzandomi da terra, allacciando così le miei gambe al suo bacino, conducendomi nel divano, dove mi distese delicatamente su di esso, mettendosi sopra di me, appoggiandosi sui gomiti per non pesarmi troppo.
Continuava ad avventarsi sul mio collo, mentre le sue mani esploravano la mia pelle candida, palpando qualche volte il mio sedere e il mio seno piuttosto prosperoso.
Risi prendendo il suo viso e baciandolo con desiderio, cosa ricambiata anche da lui.
Avevo bisogno di contatto fisico, di sentire di più, di sentire la sua pelle sulla mia, lo desideravo.
Ad un tratto eravamo lì, soli e nudi, a fare sesso tra amici, che ormai si conoscevano da parecchio tempo.
Entrò in me con una velocità assurda che quasi urlai. All'inizio diede spinte lente e dolci, ma io non volevo questo, volevo che fosse violento con me, che mi procurasse dolore tutto ciò, perché infondo lo meritavo. Così allacciai le mie gambe al suo bacino, pregandogli di spingere ancora più forte, cosa che fece poco dopo.
Urlavamo dal piacere fino a raggiungere l'apice.
D'un tratto quelle immagini si insediarono nella mia testa.
La prima volta che avevo fatto l'amore con la persona che amavo, era stato il giorno più bello della mia vita, così indimenticabile, indissolubile, ma anche quello più orribile.
Quindici anni, solo quindici maledetti anni, cazzo!
Mi aveva preso la cosa più importante, la purezza, ormai andata a puttane.
Mi aveva lasciata ed era andato via, lasciandomi sola, ero stata dannatamente ingenua.
Stupida, soltanto questo ero, una stupida.
Una lacrima scese dai miei occhi, lasciando spazio ad altre lacrime, che presto precedettero.
"Moon...hei, che hai piccola...?" Disse, asciugandomi il viso con il pollice della mano.
"N-niente"Singhiozzai più volte.
Odiavo farmi vedere fragile dalle persone, perché non lo ero, non lo ero mai stata.
"Moon ti conosco troppo bene..." Sopirò
"H-Harry, quel bastardo è tornato." Lo guardai negli occhi, capendo che aveva intuito tutto.
Si alzò di scatto, vestendosi velocemente ed io non potei far altro che assecondarlo.
Perché non parlava? Avevo bisogno di un suo consiglio, di un suo appoggio.
"Già lo sapevo." Fu così che mi rispose, rimasi a bocca aperta, lui sapeva e non mi aveva detto niente, perché? Perché tutti ce l'avevano con me?
"Perché non me l'ho hai detto!?" Mi avvicinai ancora di più a lui, ero davvero delusa da lui, davvero tanto, insomma era il mio migliore amico, dannazione!
"Moon." Sospirò affranto. "N-non volevo dirtelo perché sapevo che ci saresti rimasta male..."
Mi accarezzò una guancia, ma lo allontanai spingendolo via.
"Vattene!" Sussurrai.
Sapevo che stavo sbagliando , ma il mio orgoglio batteva tutto e tutti.
"Moon...senti io..." Lo bloccai immediatamente.
"Vattene via!"
"Ma...Moon..." Si avvicinò ancora.
" Ho detto, vattene via!" Sbraitai, quasi istericamente.
Lui mi guardò per un istante con quei occhi così dispiaciuti, ma che in quel momento non mi interessava più di tanto, volevo stare sola.
Sospirò, aprì la porta ed uscì.
Mi buttai a terra, piangendo tutte le lacrime che non avevo versato per ben due fottuti anni.
Stavo di nuovo cadendo nel baratro del buio.

-Spazio  Autrice

I'm here!!!!!!
Scusatemi, davvero scusatemi.
Chiedo perdono a tutte le lettrici di questa storia, ma in questo mese ho avuto parecchi contrattempi, soprattutto la scuola -.-
Però, finalmente, dopo tanto lavoro, sono riuscita a mettere il terzo capitolo...
Che dire? Ve lo aspettavate da Moon?
Ancora non avete visto niente, care ragazze u.u
Adesso vado, sono di fretta, perciò buona lettura e ADIOSSSSSS!!!!

   
 
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