Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: fannysworld    19/12/2013    1 recensioni
Oggi è il mio primo giorno al liceo e, per la cronaca,io odio il liceo. Quella infondo dovrebbe essere la mia classe,la 1H. Non hanno ancora fatto l'appello ma già mi stanno tutti sul cazzo. Io sono Brooke, ho 14 anni e se state cercando una storia d'amore avvincente e che rallegri la vostra vita e la illuda di speranza chiudete questo libro, accendete la Tv e vedetevi uno di quei programmi di Barbara D'Urso strappalacrime su canale cinque. Questa è la mia storia, non è uscita da un cartone Disney,purtroppo. È una storia reale di una ragazza che forse ha vissuto troppo dell'adolescenza e con problemi da risolvere grandi più del suo dizionario di greco. Penso non ci sia altro da aggiungere.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-"ATTENTO,CHARLIE!"- non riuscì a voltarsi che la macchina lo prese in pieno. Un urlo di dolore rimbomba nella stanza. Mi alzo di scatto. Sono sudata e tremante. Il viso bagnato dalle lacrime e respiro affannoso. Feci per scendere dal letto ma le gambe e tutto il corpo sono bloccati. Non riesco a controllarmi: voglio scendere dal letto,allontanarmi da quel sogno,solo questo. "È tutto ok,sono in camera mia. Era solo il solito incubo, Brooks, calmati. Sembri una bambina,cazzo", mi ripeto. È sempre lo stesso sogno, la stessa paura, gli stessi pianti, lo stesso dolore Respiro profondamente. Cerco di pensare a qualcosa di piacevole, come mi aveva consigliato Luka. Pensa, cazzo, pensa. Inutile: ero sconvolta,non riuscivo a pensare. Aspetto una mezz'oretta e finalmente mi calmo. Sono le cinque del mattino. Tiro la coperta, prendo un libro che mi ha prestato Lila e una tazza di caffè ed esco fuori al balcone. L'alba era stupenda. Il celeste del cielo, rigato dal giallo del sole, era come morfina per un paziente. Il mondo era in silenzio, le strade vuote,sembrava tutto così innocuo e tranquillo. Appena le persone si sveglieranno, perderò la mia pace, tornerò a vivere in quel mondo di merda. Odio le persone del mondo di oggi. Si nutrono di egoismo e bicchieri di stupidità perché non hanno i soldi per comprare il pane mentre coi cellulari nuovi scrivono testi contro la crisi. Sfoggiano le loro moderne tecnologie considerandosi "quelli evoluti" e non accettano l'omosessualità. Hanno un carriera basata su un mucchio di raccomandazioni senza mai aver aperto un libro. Fanno continue lamentele sui mezzi pubblici ma nessuno si prende la briga di pagare il biglietto. Sono persone chiuse, senza principi e fondamenta. Sono il motivo per cui il mondo é in rovina. È un momento di serenità,a fanculo loro e il mondo. Prendo il libro di Lila: "Cadiamo come foglie in autunno". Leggo le prime dieci pagine, è un bel libro, scritto davvero bene. Parla di una ragazza innamorata ma non corrisposta. Avrei voluto continuare per qualche altra riga ma gli occhi mi sono diventati pesanti. Mi addormento. L'incubo ritorna. -"Ehi, Brooks, stasera sei sotto la mia tutela... bene bene bene.."- e strofinò le mani l'una con l'altra come uno di quei personaggi malvagi dei cartoni. -" Non rompere,Charlie"- disse scocciata una ragazzina dai lunghi capelli neri. -"dai,stasera sarò buono. Ti porto fuori con me e se sarai zitta tutto il tempo ti darò un biscotto,contenta?"- -"Guarda che sei obbligato. Non puoi lasciarmi sola a casa.. E non trattarmi come un cane"-. -"Forza,dai,andiamo in macchina"- -" okay,ma non guidare come un pazzo"-. Si fermarono fuori ad una casa. Probabilmente c'era una festa,la musica arrivava fin all'inizio della strada. -"non crederai mica di ubriacarti e lasciarmi qui in macchina ad aspettarti, vero?"- -"..la nonna aveva ragione: sei tu la figlia intelligente e perspicace. A dopo,Brooks"- sorrise beffardamente e se ne andò. Prima di entrare nell'appartamento salutò degli amici muscolosi e gli diedero una bottiglia di champagne. Passò la prima ora. Brooke era ancora in macchina a fissare la porta sperando che uscisse Charlie,ma nulla. -"se fra trenta secondi non esce lo vado a chiamare,giuro. Uno..due..trenta! Tempo scaduto,ora entro"-. Scese dalla macchina. Temeva che i ragazzi fuori all'ingresso non la facessero entrare perché era piccola. Tentar non nuoce. -"ehi,tu ragazzina,vieni un po' qua. Lo sai che sei proprio bella?"- Qualcuno dei ragazzi sbronzo la chiamò. Brooke fece finta di non sentire ed entrò. Lui, ubriaco, la strinse per il polso. -"ehi,dico a te,girati"- La ragazza non si girò,rimase immobile. Immaginava che qualcuno arrivasse e gli desse un pugno,come nei film. Peccato che era nella vita reale. Iniziò ad avere paura. Non voleva girarsi, si era bloccata. Un altra ragazza, più grande di lei, era invitata alla festa passò davanti a loro. Con il suo vestitino nero fin sotto al sedere attirò l'attenzione degli uomini. Tra cui anche quello che teneva Brooke e, ammirando il fondoschiena della signorina, mollò la presa. La casa era gigantesca.C'era tanta confusione,non si capiva nulla. Provò a salire al secondo piano, magari c'era più tranquillità. La guardia la fermò- era vietato salire- e le indicò un corridoio pieno di porte. Aprì la prima. La stanza era arredata per una sala disco. Forse era la più affollata. Quella dopo era tutta fluo. C'erano pochi ragazzi. Cercò con lo sguardo Charlie, ma doveva essere la stanza sbagliata perché non lo trovò. Continuò a cercare nella stanza dopo. Era tutta buia. Cercò l'interruttore. Le luci si accesero. Ci furono delle urla. Erano Sally Trumb e Jhonny Peslt nudi. Brooke li conosceva solo per fama. Erano il ragazzo più popolare del liceo e l'ex di Charlie . Uscì subito dalla stanza, shockata. Si sedette per terra. Non voleva più aprire porte o vedere cose strane. Tremava dallo spavento,aveva solo undici anni. Passarono due ragazzi,sui diciassette anni. -"ehi,tu chi sei? Non sei troppo piccola per stare qui?"-disse quello alto. Brooke non rispose. Si era di nuovo bloccata. -"che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua,mocciosetta?"- -non-sono-una-mocciosetta"- le parole le uscirono tremanti. -"Quindi parli pure.. E come ti chiami?"- -"Sono-Brooke- Kibs"-. I ragazzi si guardarono per qualche secondo poi il basso disse -" la sorella di Charlie?!? Oddio, Tom, abbiamo la sorella di Charlie. Che dici se la facciamo sbronzare?"- Quello alto ci pensò poi rispose -"che sarà mai un innocuo scherzo,giusto?"- risero mentre guardavano compiaciuti la ragazza. -"Vieni,Brooke, vieni con noi"-. Lei era ancora bloccata, non sapeva cosa fare. Confusa,li seguì. Entrarono in una porta alla fine del corridoio. C'era fumo fin su al soffitto e una gran puzza di alcool. La fecero sedere. -"Non muoverti di qui,andiamo a prendere una cosa che ti farà sentire meglio,capito?"-. Annuì. Tornarono dopo cinque minuti. Avevano una strana pasticca in mano. -"Prendila, ti far passare questa sensazione di caos"-. Cosi fece. Dopo qualche minuti si sentì una porta sbattere ed entrò Sally. Si notava che si era vestita di fretta, aveva la maglia a rovescio. Corse verso Brooke. -" Cosa ci fai qui? Ti ho cercato dappertutto"- Non rispose. -" senti,mi spiace per quello che hai visto, adesso vieni con me, ti porto fuori."-. La ragazzina non si mosse. Tom, il tipo che voleva ubriacarla, ad alta voce disse -"Non dirmi che vi ha visto fare sesso,Trumbs! Comunque lasciala, è nostra. E fra poco sarà anche fatta"- Evitò la presa in giro e si rivolse ancora una volta a Brooke. -"Charlie sa che sei qui?"- Fece di no con la testa. Poi prese la mano di Sally e uscirono. -"Va in macchina, io cerco Charlie"-. Ritornò dopo un ora. -"Okey,forse prenderli a botte era esagerato!"- urla Sally. -" HANNO.DROGATO.MIA.SORELLA!"- Charlie urlò le parole lentamente, cacciando tutta la rabbia che aveva ad ogni singola lettera. -"calmati,adesso,o la spaventerai"-. -"si certo..STRONZA, PERCHÉ CAZZO SEI USCITA DALLA MACCHINA?"- -" smettila, Charlie, ha undici anni. È stata colpa tua che l'hai portata qui. È per la tua immaturità che abbiamo rotto,ricordatelo"- La vena sul suo collo stava per scoppiare di rabbia. Cercò di fare un respiro profondo poi verso Brooke disse -" aspetta altri dieci minuti, devo fare un attimo una gara di macchine,hanno scommesso molti soldi. Se vinco la mamma farà un lavoro in meno,capito?- e le baciò la fronte. -"Hai davvero intenzione di lasciarla qui drogata?"- -"È una intelligente per la sua età. Ha fatto uno sbaglio, non lo rifarà."- e entrò in una grossa macchina. Sally rimase con la ragazzina a vedere la gara. Charlie e Cruise Sphilt partono alla pari. Era una partita all'ultimo sangue. Mancavano pochi metri e Charlie era in testa. Ma ad un tratto si sente un forte rumore e Sally urla per lo spavento. Brooke era troppo fatta per capire cosa fosse successo. Era lo sparo della vittoria. Charlie aveva vinto! Torna da noi esultante. Da la buona notte a Sally e entra in macchina. -"Contenta,Brookz? Abbiamo i soldi". La piccola imita un sorriso e torna a guardare il vuoto. -"Adesso torniamo a casa,tranquilla"- Mise una canzone dei Green Day e iniziò a cantarla. Nel frattempo a Brooke passò l'effetto della pasticca e chiese di fermarsi ad una farmacia. -"Aspetta qui, faccio subito. Voglio comprare delle tachipirine"-. Scese dalla macchina e entrò nella farmacia. -"Un pacco di tachipirine, per favore"-. Pagò e uscì. Successe tutto in un secondo. Lei alzò lo sguardo verso Charlie poi una macchina dietro. -"ATTENTO,CHARLIE!"- non riuscì a voltarsi che la macchina lo prese in pieno. Sono le 7. Non dovevo addormentarmi,cazzo.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: fannysworld